L'arte preistoricaAlessandra BucchiBreve e semplice presentazione della pittura, della scultura e dell'architettura preistorica preparata per gli alunni della scuola primaria.
9 IL NeoliticoIstituto Comprensivo9 – IL NEOLITICO
Presentazione realizzata dalle insegnanti Carla e Paola Poppi dell' Istituto Comprensivo di Crevalcore (BO).
Anno Scolastico 2010-'11
8 Il PaleoliticoIstituto Comprensivo8 – IL PALEOLITICO
Presentazione realizzata dalle insegnanti Carla e Paola Poppi dell' Istituto Comprensivo di Crevalcore (BO).
Anno Scolastico 2010-'11
Arte del Rinascimentogiuseppe torchiaDisciplina: Arte e Immagine
Presentazione per gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado a cura del prof. Giuseppe Torchia
LA PRIMAVERA DI BOTTICELLIfilippo ruvoloDescrizione de La Primavera di Sandro Botticelli
I personaggi allegorici del dipinto sono allineati sul primo piano di un paesaggio scuro e controluce. Infatti a destra Zefiro raggiunge e abbraccia la Ninfa Clori che appare nuovamente a sinistra nelle forme di Flora vestita di fiori. Al centro poi sono raffigurati Venere e Cupido che scaglia il dardo d’amore. Le tre Grazie inoltre danzano sulla sinistra vestite con veli trasparenti. Mercurio infine alza il braccio destro e con il caduceo tocca una nuvola. Infine il prato è cosparso di fiori ed erbe mentre tra le fronde degli alberi sono dipinti frutti color arancio.
Interpretazioni e simbologia del dipinto La Primavera di Sandro Botticelli
Il dipinto di Sandro Botticelli venne intitolato La Primavera da Vasari, autore delle prime biografie degli artisti italiani del Rinascimento. Gli studiosi considerano l’opera un’allegoria. Il dipinto rappresenta il regno di Venere secondo l’iconografia neoplatonica del filosofo Marsilio Ficino.
Intorno alla Corte dei Medici si erano raccolti alcuni intellettuali che condividevano le idee del filosofo e del poeta Poliziano. In generale, la riscoperta del mondo classico, portò gli autori a interpretare i miti greci e romani con forme a loro contemporanee.
La figura maschile di sinistra, infatti secondo interpretazione neoplatonica, potrebbe essere il giovane Mercurio, dai calzari alati, che con il caduceo allontana le nubi. Al suo opposto, a destra, Zefiro insegue la ninfa Clori che si tramuta in Flora e sparge i fiori sul mondo. Si tratta di un’allegoria della fecondazione. Quasi al centro del dipinto, in alto, si trova la Venus Humanitas che suscita passioni terrene nelle persone e le trasforma in attività contemplativa.
Le tre fanciulle danzanti poi sono le Tre Grazie, divinità minori vicine a Venere. Cupido infine volteggia, bendato, sopra Venere. Gli studiosi hanno individuato 138 specie vegetali accuratamente dipinte da Botticelli. L’artista probabilmente si documentò con erbari e dipinse fiori ed erbe con maniacale attenzione.
Surrealismofilippo ruvoloIl Surrealismo si fonda sull'idea di un grado di realtà superiore connesso a certe forme d'associazione finora trascurate, sull'onnipotenza del sogno, sul gioco disinteressato del pensiero. Tende a liquidare definitivamente tutti gli altri meccanismi psichici e a sostituirsi ad essi nella risoluzione dei principali problemi della vita
Il Manifesto viene preceduto da una polemica, quando Breton dichiara che Simbolismo e Cubismo erano ormai superati. La polemica riguarda anche il nome del movimento, che non sarebbe stato una novità, bensì già utilizzato da Guillaume Apollinaire nella sua critica sull'Orfismo. Il Manifesto verrà inserito come prefazione ad un testo di Breton dal titolo Poisson Soluble, una raccolta di prose delle quali 32 sono automatiche.
Il Postimpressionismo Alessia CuofanoPower Point esaustivo esplicativo delle tendenze generali postimpressioniste con approfondimento sui maggiori artisti esponenti di questa corrente: Cézanne, Gauguin, Seurat, Van Gogh e Henri de Toulouse-Lautrec.
Arte del Rinascimentogiuseppe torchiaDisciplina: Arte e Immagine
Presentazione per gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado a cura del prof. Giuseppe Torchia
LA PRIMAVERA DI BOTTICELLIfilippo ruvoloDescrizione de La Primavera di Sandro Botticelli
I personaggi allegorici del dipinto sono allineati sul primo piano di un paesaggio scuro e controluce. Infatti a destra Zefiro raggiunge e abbraccia la Ninfa Clori che appare nuovamente a sinistra nelle forme di Flora vestita di fiori. Al centro poi sono raffigurati Venere e Cupido che scaglia il dardo d’amore. Le tre Grazie inoltre danzano sulla sinistra vestite con veli trasparenti. Mercurio infine alza il braccio destro e con il caduceo tocca una nuvola. Infine il prato è cosparso di fiori ed erbe mentre tra le fronde degli alberi sono dipinti frutti color arancio.
Interpretazioni e simbologia del dipinto La Primavera di Sandro Botticelli
Il dipinto di Sandro Botticelli venne intitolato La Primavera da Vasari, autore delle prime biografie degli artisti italiani del Rinascimento. Gli studiosi considerano l’opera un’allegoria. Il dipinto rappresenta il regno di Venere secondo l’iconografia neoplatonica del filosofo Marsilio Ficino.
Intorno alla Corte dei Medici si erano raccolti alcuni intellettuali che condividevano le idee del filosofo e del poeta Poliziano. In generale, la riscoperta del mondo classico, portò gli autori a interpretare i miti greci e romani con forme a loro contemporanee.
La figura maschile di sinistra, infatti secondo interpretazione neoplatonica, potrebbe essere il giovane Mercurio, dai calzari alati, che con il caduceo allontana le nubi. Al suo opposto, a destra, Zefiro insegue la ninfa Clori che si tramuta in Flora e sparge i fiori sul mondo. Si tratta di un’allegoria della fecondazione. Quasi al centro del dipinto, in alto, si trova la Venus Humanitas che suscita passioni terrene nelle persone e le trasforma in attività contemplativa.
Le tre fanciulle danzanti poi sono le Tre Grazie, divinità minori vicine a Venere. Cupido infine volteggia, bendato, sopra Venere. Gli studiosi hanno individuato 138 specie vegetali accuratamente dipinte da Botticelli. L’artista probabilmente si documentò con erbari e dipinse fiori ed erbe con maniacale attenzione.
Surrealismofilippo ruvoloIl Surrealismo si fonda sull'idea di un grado di realtà superiore connesso a certe forme d'associazione finora trascurate, sull'onnipotenza del sogno, sul gioco disinteressato del pensiero. Tende a liquidare definitivamente tutti gli altri meccanismi psichici e a sostituirsi ad essi nella risoluzione dei principali problemi della vita
Il Manifesto viene preceduto da una polemica, quando Breton dichiara che Simbolismo e Cubismo erano ormai superati. La polemica riguarda anche il nome del movimento, che non sarebbe stato una novità, bensì già utilizzato da Guillaume Apollinaire nella sua critica sull'Orfismo. Il Manifesto verrà inserito come prefazione ad un testo di Breton dal titolo Poisson Soluble, una raccolta di prose delle quali 32 sono automatiche.
Il Postimpressionismo Alessia CuofanoPower Point esaustivo esplicativo delle tendenze generali postimpressioniste con approfondimento sui maggiori artisti esponenti di questa corrente: Cézanne, Gauguin, Seurat, Van Gogh e Henri de Toulouse-Lautrec.
Dalle incisioni rupestri al codexMarco ColliLa comunicazione e i suoi supporti: dalla pietra alla carta. Realizzazione degli alunni della classe IA del liceo scientifico di Broni, a.s. 2007/2008.
"Arte" nella PreistoriaantoniogiudilliPresentazione proposta dalle Collezioni di Preistoria, Archeologia classica e Archeologia Medievale dell'Università di Siena per le scuole che partecipano al Progetto ESCAC (educazione scientifica per una cittadinanza attiva e consapevole) e che a causa dell'emergenza sanitaria sono impossibilitate a visitare la sede. Per informazioni su ESCAC http://www.simus.unisi.it/it/servizi/escac/
Per informazioni sulle Collezioni: http://www.simus.unisi.it/it/musei/archeologia/
Logo Sardi Celticigianmario laiAnalogie storiche simbolico-religiose tra Sardegna e Irlanda intorno al 1500-1000 a.c, da cui deriva il logo dell'associazione SardiCeltici
Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"Ilaria TrombìIlaria Trombì
ATELIER DI DESIGN IV
C.d.L. in Disegno Industriale
Facoltà di Architettura, Università La Sapienza
a.a. 2013-2014
Allestimento per l'esposizione delle "Stele daune"
ATTPT - Collezionismo EricesiciliambienteSabato 2 marzo 2013 alle ore 18.30 nella sala delle riunioni '' Antonio Buscaino '' dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 si è volto il settimanale incontro previsto dal XXVII Corso di cultura; relatrice della serata la Prof.ssa Lina Novara.
'Guerrieri ma non solo: l'altra faccia dei Celti', di Simona PeroloSimona C. PeroloVino, banchetti, gioielli: la mostra 'Galati vincenti', al Museo del territorio biellese, rivela il lato nascosto nei nostri 'barbari' antenati, venuti dal Nord
7 Homo Sapiens SapiensIstituto Comprensivo7 - HOMO SAPIENS SAPIENS
Presentazione realizzata dalle insegnanti Carla e Paola Poppi dell' Istituto Comprensivo di Crevalcore (BO).
Anno Scolastico 2010-'11
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Bad habitsGianni LocatelliYoung people often start smoking to assert their independence or because friends smoke, but quickly become addicted to nicotine. While the dangers of smoking like cancer and heart disease are known, teenagers continue smoking frequently. To persuade teenagers not to smoke, alternatives to help them feel independent and fit in without the health risks must be suggested.
Food ArtGianni LocatelliThis document discusses an art and image class for students in grades 1A-1B titled "FoodArt" that focuses on eating well and living better because food is so beautiful. The class encourages students to think about how food is not only nutritious but also visually appealing.
Graphic Visual Recording - Facilitazione visuale e SketchnotesWise IngNon serve essere degli abili disegnatori per imparare ed applicare con soddisfazione
le tecniche visuali!!!
Il corso offre un'esperienza pratica e coinvolgente che permetterà anche a chi ritiene
di “non saper disegnare” di acquisire competenze nel linguaggio grafico e
sperimentarsi in questa tecnica/arte per rendersi conto di come sia preziosa nel
rendere trasferibili e semplici temi complessi, allineare i team creando delle road map
parlanti, strutturare le informazioni in infografiche, sintetizzare e rendere memorabili
gli esiti del lavoro di un team, agevolando nei fatti la collaborazione all'interno dei
team.
Si esploreranno diverse modalità di utilizzo delle immagini, sperimentando nei fatti
l'efficacia dei processi di apprendimento attraverso forma, colore e spazio, nonché le
varie applicazioni delle infografiche, degli sketchnotes, della facilitazione visuale e
della registrazione grafica. I partecipanti saranno accompagnati nella scelta di tools
fisici e digitali e materiali. Una
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L’arte nella preistoria
1. L’ARTE NELLA PREISTORIA
di A.M. VITALI
• Cosa si intende per arte preistorica?
• Perché l’arte nella preistoria?
• L’arte nel Paleolitico
• Graffiti e pittura nel paleolitico
• Scultura : le veneri preistoriche
• La grotta Chauvet
• La grotte di Lascaux
• La grotta di Altamira
• Anche noi nel Paleolitico
• L’arte nel Neolitico
• Architettura: i Megaliti
• Scultura : Incisioni rupestri
• Vasi ed anfore
2. Con il termine arte preistorica si intendono tutte quelle
manifestazioni artistiche appartenenti al periodo
preistorico, dal paleolitico fino all'età del bronzo.
Il periodo preistorico si snoda per circa un milione di anni
concludendosi con la comparsa della scrittura,
dividendosi in due principali periodi: Il paleolitico, il
neolitico ( a sua volta suddiviso in l'età del
rame/bronzo/ferro).
3. Nel periodo del Paleolitico l’arte è principalmente legata alla rappresentazione della vita
quotidiana, mentre successivamente nel Neolitico essa acquisisce scopi magici e
propiziatori, stabilendo così un contatto con la divinità.
In seguito, questo ruolo verrà affidato alla figura del sacerdote e l'arte assumerà un
valore maggiormente decorativo, sganciandosi dal mondo religioso
4. Perché l’arte nella preistoria?
• Nell’ansiosa e vana ricerca di dare
una spiegazione sia ai fenomeni della
natura che ai misteri della vita e della
morte, l’uomo preistorico attribuì
all’opera di potenze soprannaturali
quanto non riusciva a comprendere.
• Circondato da mille insidie, l’uomo
preistorico faceva riti per placare gli
spiriti che credeva gli fossero nemici o
per propiziarne preventivamente i
favori.
5. L’arte che scaturì perciò da questa esigenza, è da considerarsi una primitiva forma di
religione, in quanto in quell’epoca le forme d’arte non assumevano un valore decorativo o
estetico (cioè il piacere della visione dell’opera),
ma piuttosto avevano una forte componente legata alla magia e ai riti propiziatori:
rappresentare le prende da cacciare, realizzare statue di donne con grembi materni e seni
abbondanti, significava augurarsi di cacciare molte prede o di avere molti figli nella tribù!
L’ARTE NEL PALEOLITICO
6. A noi l’arte è arrivata per lo più composta da dipinti murali (in grotte e caverne) e
piccole sculture rappresentanti entità femminili.
Nei dipinti rupestri però non vediamo raffigurati quegli animali in grado di fornire carni,
pelli e grasso, come le renne che costituivano allora sino al 90% delle prede, ma
animali caratterizzati da un valore simbolico molto alto, ma a noi in gran parte
sconosciuto (bisonti, mammut, cavalli...).
Grotta di pech-merle
7. • Ma se grande attenzione
veniva concessa al ritratto
degli animali, per i quali
addirittura si disegnavano
sfruttando anche i contorni
naturali dei muri per dare
un'impressione di
tridimensionalità,
• assenti sono invece i riferimenti
naturalistici (fiori, alberi,
paesaggio...) e curiosamente
anche la figura umana era
spesso invece solo abbozzata,
priva di anatomia esatta.
8. Graffiti e Pittura
• Come già detto
precedentemente, tra iriti
propiziatori per la caccia,
vanno cercate le motivazioni
che spingono l’uomo
preistorico a disegnare nelle
caverne.
9. I ritrovamenti avvenuti sulle
pareti di alcune famose
caverne ci parlano di
raffigurazioni di scene di
caccia e più precisamente
di animali ancora vivi che
devono essere cacciati :
orsi, bisonti, mammut, cervi
e cinghiali.
più raramente sono
rappresentati in maniera
stilizzata figure
umanecome stregoni,
cacciatori o donne
10. Le tecniche adottate dagli uomini preistorici per le realizzazioni di queste
espressioni artistiche erano principalmente
la Pittura rupestre e il Graffito, ma anche la tamponatura, lospruzzomediante
cannucce e lostampo(una specie di timbratura).
11. • La pittura rupestre è realizzata sulla
pietra con i materiali naturali ( carbone,
minerali e terre) che gli uomini avevano a
disposizione; i colori pertanto risultano
quasi sempre sui toni del giallo, rosso, e
nero.
• Siottenevanoda tali sostanze minerali
ma anche vegetali, che dopo essere
state macinate e ridotte in polvere
(mediante lo sfregamento di pietre
levigate) venivano conservate in
conchiglie o ossa cave.
• I colori potevano essere usatia secco,
sfregati direttamente sulle rocce,
similmente agli odiernidisegnia
carboncino o gessetto,o liquidi,
mescolati con acqua, oppure impastati
con grasso animale e sangue, applicati
con le dita o con pennelli fatti con
piume, peli, fibre vegetali, bastoncini
appuntiti (pitturavera e propria).
La conservazione di questi dipinti è dovuta
all’umidità della roccia:
l’evaporazione consente la cristallizzazione dei
carbonati in un naturale processo di fissaggio dei
colori.
12. Il graffito, come dice la parola stessa, consiste nel graffiare la roccia
con pietre appuntite e tracciare i contorni della figura da disegnare.
Un procedimento a metà tra il disegno e la scultura.
I contorni delle figurepotevano essere anche colorati.
Incisioni: Cavallo del caviglione.
Grotta dei Balzi Rossi. Ventimiglia Liguria
Incisioni: Grotta di Cussac
13. SCULTURA:
LE VENERI PREISTORICHE
Come abbiamo accennato, unatra le prime
forme artistiche della Preistoria, a partire dal
Paleolitico fino oltre il Neolitico, sono le cosiddette
Veneri preistoriche.
Si tratta distatuette femminilidipiccole dimensioni,
tra i 10 e 25 centimetri, scolpite e incise in materiali
come corno, osso, avorio, pietra tenera, come
calcare e steatite( quest’ultima è un minerale
molto simile al gesso e facilmente lavorabile)
lavorate con una pietra acuminata.
Venere di Lespugue
(Francia: Grotta des Rideaux)
14. Molte di queste statuette sono
state ritrovate inEuropa, in
Austria, ma anche in Francia,
in Italia centro-settentrionale
nel modenese, come ad
esempio laVenere di
Savignano, e in generale
anche in altre zone
dell’Europa continentale.
Esse sono la testimonianza di
un genere scultoreo piuttosto
diffuso.
Luoghi
di
ritrovamento
Venere
di
Savignano
15. Rappresentano delle donne con alcuni
attributi che si riferiscono alla maternità,
particolarmente accentuaticome pancia
e seno, mettendo in secondo piano o
riducendo i particolari figurativi di volto,
mani e piedi.
Queste statuette erano probabilmente di
buon auspicio per la fertilità della donna e
quindi per la continuità della specie nella
prole. La fecondità probabilmente era
considerata un valore primario.
Venere di Willendorf
(ritrovata in Austria).
16. Come già accennato i particolari
figurativi di volto, mani e piedi
mancano completamente o sono
trasformati in protuberanze
allungate, come se fossero fatte per
essere conficcate nella terra dei
campi o nella roccia delle caverne.
Alcuni studiosi ipotizzano infatti che
fossero anche idoli (oggetti da
adorare) propiziatori per favorire la
crescita di un raccolto cospicuo o
nelle caverne fossero a protezione
della vita e dell’ambiente
domestici.
Veneri di Parabita
(Puglia: Lecce)
Venere dei Balzi Rossi
((Liguria: Ventimiglia)
17. Ma le scoperte più recenti hanno
portato al rinvenimento di questi
reperti anche all'interno diluoghi
sacri, con funzioni di tempio o
santuario. Per cui si pensa fossero
legate alculto della dea-madre.
InDordogna(regione della
Francia) sono state ritrovate
diverse statuette di veneri nello
stesso sito preistorico, un antico
abitato paleolitico.
Tra di esse figura la
famosaVenere di Laussel, circa
del 23.000 a. C., realizzata a
bassorilievo su un frammento
roccioso, nella mano destra tiene
un corno di bisonte.
Ora è conservata a Bordeaux, al
Museo d'Aquitania.
18. La grotta di Chauvet
Situata nel comune di Vallon-Pont-d’Arc in Francia, la grotta di Chauvet è un capolavoro di
arte parietale preistorica ed è stata scoperta nel 1994 da tre appassionati speleologi.
Questa grotta con pitture rupestri del Paleolitico custodisce infatti un bestiario straordinario,
in cui figurano non meno di 425 figure animali. Questi dipinti e queste incisioni sono tra le più
antiche al mondo... Circa 32.000 anni fa. È diventata patrimonio dell’umanità dell’UNESCO
Per preservare questo luogo unico, chiuso al pubblico dal momento della sua scoperta, è in
via di realizzazione una riproduzione dellagrotta di Chauvetla cui apertura è prevista per
2015 nel sito di Razal, a Vallon-Pont-d'Arc.
21. La grotta di Lascaux
Nel 1940 quattro ragazzi si imbatterono in un misterioso tunnel sulle colline vicino alla città di
Montignac in Francia. Pensando di aver trovato il passaggio segreto che, secondo le
leggende locali, conduceva all’antico feudo di Lascaux, con picche e vanghe aprirono un
varco tra le rocce ed entrarono nel tunnel. video: https://www.youtube.com/watch?v=1g4vNH5Qxrg
Il tunnel in realtà portava
ad un magico mondo fatto
di una moltitudine di dipinti
di animali e di strani simboli.
Queste raffigurazioni
appartengono ad un
popolo primitivo del
Paleolitico.
Nel1979le grotte di
Lascaux sono state inserite
nell'elenco deiPatrimoni
dell’umanità dell’UNESCO.
22. La grotta di Lascaux
Nelle grotte si trovano esempi di opere di arte
parietale risalenti alPaleolitico superiore:
molte di queste opere vengono fatte risalire
ad una data approssimativa di 17.500 anni fa.
Il tema più comunemente rappresentato è
quello di grandi animali dell'epoca (fra i quali
l‘uro, oggi estinto), resi con grande ricchezza
di particolari.
Tra le figure più note
ricordiamo la mucca che
salta, presente nella
cosiddetta Sala dei Tori
23. La grotta di Lascaux viene anche chiamata
la « CAPPELLA SISTINA »delPaleolitico.
Questo, sia per la bellezza e vivezza delle
immagini, sia per il loro numero.
24. La grotta di Altamira
Si tratta di una
grotta situata nella
zona centrale della
Cantabria
nel nord
dellaSpagna.
Èdatata ad un
periodo compreso
fra il18.500 e il
14.000 a.C.e
contiene numerose
pitture rupestri del
paleolitico
superiore
25. La grotta di Altamira • Lagrotta di Altamiracontieneresti di attività
quotidiane di abitanti preistorici
• La zona destra della“Sala dei Policromi”
contiene le rappresentazioni più antiche:
grandi cavalli di colore rosso di 150/180 cm.
di lunghezza, una mano in positivo e due in
negativo e varie serie di punti. Altre figure di
colorenero, sono disegnate colcarbone
26. Le grandi figure policrome sono cavalli, bisonti ed un cervo di più di
due metri. Secondo gli studiosi, gli animali sarebbero stati prima
disegnati nei loro contorni con ilneroe, successivamente, riempiti con
pitturarossa o gialla-arancio. Sta di fatto che alcuni dettagli sono stati
eseguiti perfettamente, con unlapisdi carbone.
I colori utilizzati sono quindi solo due: ilnero del carbonee l’ossido di
ferro per il rosso, applicati direttamente o disciolti in acqua.
27. Dal 1985 la grotta è divenutapatrimonio UNESCO.
(Ricostruzione)
28. Anche noi nel Paleolitico
La nostra parete preistoricaCueva manos . Argentina
30. L’ARTE NEL NEOLITICO
Nel neolitico, o "nuova età della Pietra", (6000-III millennio a.C.) si ebbe il
fondamentale passaggio all'agricoltura ed all'allevamento, con gli individui
organizzati in villaggi. Risale a questo periodo l'attenzione al sole, alle stagioni, ai
fenomeni atmosferici. La pittura sostanzialmente non subì grandi cambiamenti,
nacquero invece le prime forme di Architettura con i megaliti : costruzioni sacre e
funerarie.
Nella scultura troviamo oggetti in ceramica e terracotta e le incisioni rupestri.
31. I Menir sono strutture
monolitiche composte
da un solo masso posto
verticalmente piantato
nel suolo. Si ritiene
avessero una funzione
funeraria.
I Dolmen invece sono composti
da tre elementi (da ciò detti,
trilitiche): due monoliti portanti
piantante verticalmente al suolo
e uno di copertura. Si ritiene che
allo stesso modo acquisissero
una valenza forse funeraria.
I Cromlech sono infine le più
elaborate delle costruzioni,
composti da un insieme di
Dolmen posti in circolo. Si
ritiene venisse utilizzato come
un grandioso calendario e a fini
rituali e magici. Le strutture
trilitiche (dal greco treis = tre,
litios = pietra), costituiscono
una delle basi elementari di
forme architettoniche più
complesse.
I Megaliti
Cromlech di Stonhenge
32. Appartengono al Neolitico anche le incisioni rupestri della Val Camonica
(Bs) Italia.
Sono immagini incise sulla roccia e riproducono scene religiose e di vita
quotidiana. La figura umana viene ancora maggiormente stilizzata.
Alcuni segni rapidi e ripetuti sono indicati come i possibili primi passi verso
una scrittura per immagini.
Le incisioni rupestri
33. Di questo periodo sono i primi oggetti in argilla (in molte regioni di Asia
ed Europa), gli utensili domestici e soprattutto vasi ed anfore, dove
comparvero animali e figure umane stilizzate. Le raffigurazioni di
drammatica narrazione delle scene di caccia vanno a sparire,
lasciando il campo ad una decorazione di oggetti con disegni
geometrici e piuttosto rigidi.
Vasi e Anfore