際際滷

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costituenti e	

alterazioni del vino
corso sommelier 2013
fm
francesco@grottadelsole.it
francesco.gds
francesco martusciello
cos竪 il vino?
direbbe che 竪 un liquido limpido,
trasparente, variamente colorato,
con massa volumica in tonnellate
per metro cubo pari a circa 1,
con punto di ebollizione inferiore
a 90属C e punto di congelamento
attorno a -6属C
cos竪 il vino?
Un 鍖sico
descriverebbe invece i colori, le note
aromatiche e il sapore
cos竪 il vino?
un degustatore
ne canterebbe le lodi e ne
magni鍖cherebbe le propriet ispiratrici
cos竪 il vino?
un poeta
dir che apparentemente laspetto del
vino 竪 uniforme, ma in realt la sua
immagine macroscopica 竪 in netto
contrasto con la sua realt
microscopica: 	

!
il vino 竪 una soluzione molto
eterogenea e complessa.
cos竪 il vino?
un chimico
campo	

elettronegativo
Il vino 竪 una
soluzione
idroalcolica
Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Costituenti e Alterazioni del Vino
La struttura dellacqua facilita la
dispersione delle particelle dei
componenti naturali del vino, che
godono della propriet di essere
idrosolubili e permette ad esse di
penetrare e farsi spazio.
cos竪 il vino?
acqua 80-85%
aroma
colore
sapore
Quasi tutti i componenti del vino hanno un diametro
inferiore a 10 A (10-7 mm) e sono in numero di circa
2.000
I componenti sono in鍖uenzati dalla agitazione
termica, in una situazione non statica e in continua
evoluzione.
composizione chimica del vino
Il nostro grado di conoscenze della natura chimica
delluva e del vino 竪 avanzato profondamente a partire
dal
I nostri limiti sono dovuti alla strumentazione e alla
nostra capacit sensoriale. Sono stati isolati pi湛 di
500 componenti e circa 160 esteri.
1960
COLORE
Il colore di un vino dipende dalla qualit e quantit di
Essi sono dovuti a:	

犢 vitigno	

犢 maturazione delle uve	

犢 macerazione	

犢 temperatura e tempo di fermentazione
pigmenti
COLORE DEIVINI ROSSI
Nei vini rossi:	

犢 antocianine (divise in cinque
classi: cianine, del鍖nine,
malvidine, peonine e
petunine);
sono presenti nei vini rossi
giovani e decrescono con
linvecchiamento.
COLORE DEIVINI BIANCHI
Un ruolo essenziale per
l'evoluzione del colore, per la
limpidezza, l'odore e il sapore dei
vini bianchi si attribuisce ai
componenti fenolici classi鍖cati
come 鍖avani e in particolare ai
鍖avan-3-oli e loro derivati
(catechine e procianidine),
facilmente coinvolti in reazioni
enzimatiche e chimiche.
COLORE
giallo verdolino	

giallo paglierino	

giallo dorato	

giallo ambrato	

rosa tenue	

rosa cerasuolo	

rosa chiaretto	

rosso porpora	

rosso rubino	

rosso granato	

rosso aranciato
Laspetto del vino prepara il giudizio degli altri
sensi	

犢
intensit: non 竪 indice di qualit, ma ci d una
prima impressione sulla struttura, sul corpo e
sul sapore 鍖nale che ci lascer;	

犢
tonalit: contraddistingue il grado di
evoluzione del vino (da porpora a mattonato)
COLORE
Le molecole inalate che, stimolando i recettori
olfattivi, si rivelano essere odorose, si chiamano
osmofore.
Una sostanza per essere odorosa deve essere
volatile.
Le propriet che caratterizzano lodore sono:	

- il tipo di nota olfattiva	

- lintensit
laroma
Lodore di pi湛 molecole
non 竪 uguale alla somma
dei singoli odori
odore 1
odore 2
odore 3
In una miscela non 竪 detto che riconosciamo i singoli
componenti, il nostro cervello potrebbe interpretare
il disegno 鍖nale non come la somma di ogni singola
sbarra
laroma
Luomo non utilizza pi湛 lolfatto per sopravvivere,
eppure si stima che sia in grado di riconoscere pi湛 di
10.000 odori diversi.	

!
Se per嘆 lodore percepito proviene da un oggetto
nascosto alla vista, ci sono grosse dif鍖colt a
riconoscerlo. La nostra memoria olfattiva 竪 poco
stimolata e allenata (tempo trascorso al chiuso, vita
in citt, cibi sempre pi湛 anonimi e privi di aromi,
inquinamento atmosferico, ecc...).
laroma
1. AROMA PRIMARIO
dato dalle sostanze presenti nelluva: sostanze
terpeniche e alcoli a sei atomi di carbonio;	

2. AROMA SECONDARIO
appare con le trasformazioni microbiologiche
del mosto: esteri e alcoli superiori;
laroma
3. AROMA TERZIARIO
appare nella fase di maturazione in seguito a
trasformazioni chimiche e biochimiche
naturali;	

4. TRASFORMAZIONI dellAROMA
dovute allazione ddi funghi, quali la botrytis
cinerea;
laroma
Il lessico:	

!
 la stessa parola descrive pi湛 odori	

 lo stesso odore 竪 descritto da pi湛 parole	

 il descrittore ideale 竪 consensuale	

 esistono interferenze	

 il descrittore molecolare 竪 una buona soluzione
laroma
aroma primario e secondario
Sono rappresentati da sfumature di 鍖ori e frutta fresca,
erbe aromatiche, vegetali e minerali dei vini giovani.
aroma primario
TERPENI (precursori glicosilati):
linalolo: agrumi, rosa, pompelmo, seme di coriandolo
geraniolo: rosa, (da non confondere con il 鍖ore geranio)
Il moscato ne contiene in maniera rilevante. I vitigni aromatici
non moscati (riesling, gewurtztraminer, malvasia) ne
contengono da 5 a 20 volte meno. I vitigni non aromatici ne
contengono molto poco o niente del tutto.
aroma primario
硫-ionone: violetta, lampone, 鍖eno tagliato.
硫-damascenone: aroma di rosa, con nota frutta di
albicocca e frutti esotici
c-13 norisoprenoidi (precursori glicosilati):
I C-13-norisoprenoidi svolgono un ruolo fondamentale
nellaroma di vini come Chardonnay, Riesling, Merlot, Cabernet
Sauvignon e Shiraz.	

SOGLIA OLFATTIVA BASSA
aroma primario
2-metossi-3-isobutilpirazina, dal forte odore di
peperone verde, fave, piselli con SOGLIA di 2 ng/l. Si
forma in uve poco mature e, secondo alcuni, pregiudica
la 鍖nezza aromatica dei vini, mentre in diversi paesi 竪 un
aroma ricercato.
Presente nel Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon,
Merlot e Sauvignon blanc. Si concentra nella buccia, ma il
suo tenore diminuisce nel corso della maturazione.
IBMP 2-metossi-3-isobutilpirazina:
aroma secondario
Sostanze che non derivano direttamente dalluva,
ma si formano per opera dei lieviti nel corso
della fermentazione.
Sono rappresentate da:	

犢 tioli volatili
犢 esteri
犢 alcoli superiori
犢 acidi volatili
犢 fenoli volatili
aroma secondario
2-feniletanolo, caratterizzato da un gradevole odore
di rosa
alcoli superiori
Generalmente il livello degli alcoli superiori 竪 correlato
negativamente alla qualit del vino, ma tenori <300 ppm
possono contribuire in maniera positiva allaroma con
note fruttate.
aroma secondario
acetato di isoamile, responsabile dellodore di
banana
esteri
I principali esteri del vino (butanoato, esanoato,
ottanoato, decanoato di etile) sono caratterizzati da un
aroma genericamente de鍖nito come fruttato. 	

Condizioni di stress di lieviti fanno aumentare la
produzione di esteri.	

La loro quantit diminuisce con il tempo per effetto
dellidrolisi in ambiente acido.
aroma secondario
4MMP 4-metil-mercapto-2-one: molecola riscontrata
nel sauvignon di cui varia la percezione al variare della
concentrazione. E stato il primo aroma positivo
riscontrato contenente zolfo.
tioli volatili:
bassa conc. bosso / ginestra
+ conc. pip狸 di gatto
++ conc. odori saponosi
aroma secondario
2,3 butandione (diacetile)
Contribuisce allaroma del vino con un piacevole odore
di burro se la concentrazione 竪 circa 2 mg/l, al di sopra
dei 7 mg/l risulta indesiderato.	

I batteri malolattici producono grandi concentrazioni di
diacetile durante la fermentazione malolattica.	

!
 deriva dal 2,3 butandiolo	

 竪 nellaroma di chardonnay	

 in鍖uenza sovratimata
aroma terziario
Dovuto a reazioni chimiche o biochimiche naturali
che si formano nel corso della maturazione o
dellinvecchiamento, se il vino riposa per mesi o anni
in botte e/o in bottiglia.
aroma terziario
vanillina: aroma dolce di vaniglia; si forma dalla
degradazione della lignina e si sviluppa con la tostatura.
Raggiunge una concentrazione signi鍖cativa nel vino solo
dopo 3 mesi di af鍖namento	

!
lattoni: note aromatiche dolci e legnose; la cessione pi湛
importante riguarda il whisky-lattone (硫-metil-
ottalattone) che ha aroma di noce di cocco e legno di
rovere
af鍖namento in botti, cessione di:
aroma terziario
fenoli volatili che derivano dalla degradazione termica
della lignina e si sviluppano con la tostatura. Sono
leugenolo (chiodi garofano), il 4-metilguaiacolo
(affumicato, speziato), il 4-vinilguaiacolo (curry,
affumicato).	

!
fenoli di origine microbiologica si ottengono dalla
degradazione degli acidi cinnamici del legno: il 4-
etilfenolo (medicinale, cuoio, cavallo)	

af鍖namento in botti, cessione di:
aroma terziario
af鍖namento in botti, cessione di:
composti furfurilici che derivano dalla degradazione
termica delle emicellulose del legno: aldeidi e furani che
hanno aromi di tostato (caff竪, cacao e mandorla) o acidi
furfurilici con aroma vegetale (鍖eno)	

!
il furfuriltiolo 竪 il composto chiave per laroma di caff竪 e
di torrefatto (gi scoperto nel caff竪 tostato)
DAVISWHEEL
AROMAwhitewines
DAVISWHEEL
AROMAwhitewines
Laruotadeivinifrancesi
GuinardeNoble1986
odori
odori 鍖oreali
linalolo (terpeni): legno di rosa, rosa, canfora, agrumi, cedro	

鍖ore darancio	

rosa	

viola	

geranio
odori speziati
cannella	

chiodi di garofano	

pepe nero	

liquerizia	

anice (pianta erbacea delle ombrellifere egiziane)
odori
odori fruttati
agrumi pompelmo	

limone
bacche
more	

lampone	

fragola	

cassis (ribes nero)
drupe
ciliegia	

albicocca	

pesca	

mela
odori
odori fruttati
frutta
esotica
ananas	

melone	

banana
frutta
essiccata
uva passa	

prugna secca	

鍖co secco
altro aroma arti鍖ciale di frutta
odori
odori vegetali
fresco	

erbaceo
raspo/stelo	

erba tagliata	

peperone	

eucalipto	

menta
cotto	

inscatolato
fagiolino	

asparago	

oliva verde	

oliva nera	

carciofo	

secco
鍖eno/paglia	

t竪	

tabacco
odori
odori chimici
idrocarburi
gasolio	

cherosene (riesling renani)	

plastica (vetroresina + calore)	

catrame (barolo, brunello, ...)
solforato
pesce	

muschio	

luce (redox per esposizione)	

lana bagnata	

鍖ammifero bruciato (eccesso di SO2)	

cavolo	

aglio	

cipolla	

mercaptani	

idrogeno solforato	

caucci湛
odori chimici
carta
鍖ltro di cellulosa	

pasta di cartone	

cartapesta
pungente
acetato di etile	

acido acetico	

alcol etilico	

anidride solforosa
odori
odori estranei
ac.sol鍖drico: uova marce	

dietilsolfuro: cipolla, aglio	

metiltioacetato: cavolo, formaggio)
ossidazione
ossidazione dei polifenoli (aumento della tonalit gialla),
ossidazione dellaroma (nei bianchi invecchiamento atipico)
odori sulfurei (impropr. odori di ridotto o di feccia)
odori di muffa
vasi vinari in legno	

uve attaccate da muffa: note canforate, terrose e di ammuf鍖to
odori estranei
tappo	

2,4,6-TriCloroAnisolo, 	

soglia olf. di 4 ng/l nei bianchi	

e 15 ng/l nei rossi.
La sua formazione 竪 dovuta ad un fungo, lArmillaria mellea,
ma anche a reazioni tra cloro (sbiancanti del sughero) e
fenoli (derivanti dalla degradazione della lignina).	

!
I fenoli possono essere sintetizzati da microorganismi e il
TCA si ritrova anche nelle birre (non in contatto con il
sughero).
aromaESAMEOLFATTIVO
INTENSITA
carente	

poco intenso	

abb. intenso	

intenso	

molto intenso
COMPLESSITA
carente	

poco complesso	

abb. complesso	

complesso	

ampio
QUALITA
comune	

poco 鍖ne	

abbastanza 鍖ne	

鍖ne	

eccellente
DESCRIZIONE
aromatico	

vinoso	

鍖oreale	

fruttato	

fragrante
erbaceo	

minerale	

speziato	

franco	

etereo
SENTORI
FLOREALI acacia, biancospino, iris,
ginestra, crisantemo, rosa, violetta	

FRUTTATI frutti di bosco (ribes, lampone,
mirtillo), ciliegia, prugna, mela	

FRUTTI SECCHI E CONFETTURE prugna
secca, 鍖co secco, frutta cotta, noce,
mandorle	

ERBACEI EVEGETALI erba, foglie, 鍖eno,
mallo di noce, sottobosco, fungo, tartufo	

ERBE AROMATICHE salvia, aneto,
鍖nocchio, alloro, origano, timo, basilico	

SPEZIATI pepe nero, pepe verde, pepe
rosa, anice, anice stellato, chiodi di
garofano	

TOSTATI caff竪, cacao, caucci湛, caramello,
pane tostato, cioccolato, mandorla tostata	

ANIMALI cuoio, pelliccia, pip狸 di gatto,
ambra, selvaggina, sudore, foxy	

ETEREI cera, sapone, smalto, ceralacca,
caramella inglese, acidi grassi	

SENTORI DIVERSI miele, tabacco, crosta
di pane, farina, lievito, burro, formaggio
gusto
morbidezza durezza
alcool
zuccheri
polialcoli
acidi
tannini
sali
CO2
gusto/morbidezza
gli zuccheri del vino sono:
glucosio
fruttosio
arabinosio
nelluva glucosio e fruttosio
sono presenti in parti uguali,
mentre nel vino vi 竪 pi湛
fruttosio; i lieviti preferiscono
attaccare il glucosio.
gusto/morbidezza
La percezione di zuccheri residui 竪 dovuta a:
 una vendemmia tardiva
 raccolta di uve attaccate da botrytis
 raccolta di uve gelate (temp < 7 属C)
 raccolta di uve appassite su paglia
 ricorso al procedimento di forti鍖cazione
 aggiunta di liquer dexpedition
 blocco della fermentazione
gusto/morbidezza
ZUCCHERI
secco	

abboccato	

amabile	

dolce	

stucchevole
AIS - Associazione Italiana Sommelier
TERMINOLOGIA PER LA DEGUSTAZIONE
gusto/morbidezza
l alcol caratteristico del vino
竪 letanolo, che in鍖uenza
tutto il quadro organolettico
del vino sia al sapore sia
nellesaltare gli aromi
竪 la sostanza responsabile del gusto dolce nei vini
secchi e contrasta la sensazione aspra degli acidi
gusto/morbidezza
liquido denso e leggermente
bruciante, la glicerina si
forma nel corso della
fermentazione alcolica.
Costituente importante del vino con ruolo
sovrastimato in relazione alla morbidezza e alla
rotondit. La sua produzione dipende dal tipo di
uve, dalla durata e temperatura di fermentazione,
dai lieviti.
gusto/morbidezza
Un tasso alcolico troppo elevato pu嘆 pizzicare e
suscitare una sensazione di bruciore nel palato;
af鍖nch辿 vi sia in questo caso equilibrio, e i vini
appaiano al contempo potenti ed eleganti 竪
necessario che la componente alcolica sia
bilanciata da una giusta dose di freschezza e
tannicit.
Oltre che dalla bocca, lalcol viene percepito da
tutto il corpo e in virt湛 delle sue propriet
vasodilatatorie provoca un rilassamento del sistema
nervoso e muscolare.
gusto/morbidezza
I polialcoli conferiscono al vino un carattere
rotondo e gli assicurano una certa untuosit
(sensazione di grasso del burro e della crema
fresca sulle pareti del palato).
mannitolo
sorbitolo
isomaltolo
lattitolo
xilitolo
sono utilizzati
nellindustria
dolciaria, perch竪
dolci鍖cano con
meno calorie.
gusto/morbidezza
AIS - Associazione Italiana Sommelier
TERMINOLOGIA PER LA DEGUSTAZIONE
ALCOOLI
leggero	

poco caldo	

abb. caldo	

caldo	

alcolico
POLIALCOLI
spigoloso	

poco morbido	

abb. morbido	

morbido	

pastoso
gusto/durezza
Gli acidi principali del vino sono:
Ac. TARTARICO
acido caratteristico del vino; contribuisce in maniera
determinante al pH del vino
Ac. MALICO
la sua presenza dipende dal grado di maturazione
delle uve
Ac. LATTICO
la sua presenza dipende dal grado di maturazione
delle uve
gusto/durezza
La presenza di acidit procura una sensazione di
freschezza e di leggerezza.
!
Un elevato grado di acidit 竪 peculiare di un vino
giovane e tende a diminuire con linvecchiamento. I
vini bianchi risultano pi湛 acidi dei rossi; i vitigni
coltivati in regioni fredde producono uve con una
acidit maggiore.
gusto/durezza
AIS - Associazione Italiana Sommelier
TERMINOLOGIA PER LA DEGUSTAZIONE
ACIDI
piatto	

poco fresco	

abb. fresco	

fresco	

acidulo
gusto/durezza
I TANNINI sono contenuti nel raspo, nella buccia
e nei vinaccioli. Passano nel vino soprattutto per
macerazione.
Provocano astringenza perch辿 a contatto con le
mucose precipitano la mucina, una proteina della
saliva, e la bocca rimane legata, asciutta.
gusto/durezza
I TANNINI tendono nel tempo a polimerizzare e a
sedimentare, per cui il carattere dellastringenza 竪
legato allet del vino.
Sono presenti anche nel legno come tannini gallici. I
vini maturati in legno, quindi, presenteranno anche
questa classe di tannini.
gusto/durezza
I TANNINI danno una sensazione astringente,
amara, consistente, simile a quella del cachi
acerbo, del carciofo crudo o del t竪 lasciato
eccessivamente in infusione.
Buon potenziale di invecchiamento per vini giovani, con buon
livello di alcol, intenso colore viola, bouquet di aromi ancora
chiusi: il vino si ammorbidir con il tempo e, una volta maturo,
si riveler in tutta la sua potenza con il giusto equilibrio.
gusto/durezza
AIS - Associazione Italiana Sommelier
TERMINOLOGIA PER LA DEGUSTAZIONE
TANNINI
molle	

poco tannico	

abb. tannico	

tannico	

astringente
gusto/salato
Il vino contiene da 2 a 4 grammi/litro di sostanze a
gusto salato: sali di acidi minerali e sali di acidi
organici.
Le ceneri del vino, che risultano dallincenerimento
dellestratto, rappresentano approssimativamente
queste sostanze. Esse contribuiscono a conferire
freschezza al sapore del vino.
gusto/salato
La presenza di sostanze minerali 竪 da attribuire a
diversi fattori, quali lambiente pedoclimatico (zone
fredde o calde, terreni salmastri, ...), le diverse
lavorazioni enologiche (solforosa,
concentrazioni, ...), la conservazione e
laf鍖namento (materiali, tempo)
gusto/salato
AIS - Associazione Italiana Sommelier
TERMINOLOGIA PER LA DEGUSTAZIONE
SOST. MINERALI
scipito	

poco sapido	

abb. sapido	

sapido	

salato
gusto/amaro
Il gusto amaro 竪 caratteristico di certi acidi fenolici,
ma soprattutto dei tannini condensati, originati dai
leucoantociani dei vinaccioli e delle bucce delluva;
sono presenti in grandi quantit anche nei raspi.
Anche i tannini che provengono dalle botti
presentano un accentuato sapore amaro e una
forte astringenza.
gusto/CO2
La sensazione del frizzante 竪 abbastanza
complessa. Si avverte la sensazione tattile del gas
che si sprigiona sulle mucose, come tanti piccoli
impatti che provocano un pizzicore contemporanea-
mente al sapore acido dellanidride carbonica.
!
La CO2 esalta lacidit e contribuisce allesaltazione
degli aromi.
gusto/CO2
AIS - Associazione Italiana Sommelier
TERMINOLOGIA PER LA DEGUSTAZIONE
EFFERVESCENZA
GRANA BOLLICINE	

grossolane	

abbastanza 鍖ni	

鍖ni
NUMERO BOLLICINE	

scarse	

abb. numerose	

numerose
PERSISTENZA	

evanescenti	

abb. persistenti	

persistenti
alterazioni
犢 alterazioni di natura microbica
犢 alterazioni di natura chimico-鍖sica
犢 alterazioni di natura enzimatica
equazione impropria:
ALTERAZIONI MICROBICHE = MALATTIE
alterazioni
Cause:
犢 qualit scadente delle uve
犢 composizione anomala del mosto
犢 temperatura di fermentazione elevata
犢 ritardo nelle colmature o travasi
犢 scarsa igiene della cantina
犢 attrezzature attaccabili dagli acidi del vino
犢 mancato impiego di SO2
犢 casse ferrica
eccesso di ferro, precipitato bluastro di
tannato ferrico
犢 casse ossidasica
ossigeno ed enzimi ossidativi
犢 casse rameosa
eccesso di rame, precipitato giallo-
rossastro, composti tra rame e zolfo
alterazioni chimiche
alterazioni microbiche
鍖oretta blastomiceti
acescenza batteri acetici
girato
amaro
spunto
鍖lante
batteri lattici
alterazioni microbiche
鍖oretta
formazione sulla super鍖cie del
vino a contatto con laria di
un velo candido.
alcool
e acetaldeide
candida mycodermaac. organici
alterazioni microbiche
鍖oretta
colpisce vini giovani a bassa
gradazione alcolica
il vino si intorbida e il sapore
diventa acquoso per la perdita
di acidit e di alcool
effetti
alterazioni microbiche
acescenza
formazione sulla super鍖cie del
vino di un velo bianco, molto
sottile, spesso increspa-to, di
lenta formazione.
alcool acetato di etile
batteri acetici
alterazioni microbiche
acescenza
i batteri acetici si trovano:
犢 sulle uve
犢 sulle macchine enologiche
犢 sui muri
犢 sui pavimenti delle cantine
犢 nei tini
犢 nel vino stesso
!
odore pungente e sapore asproeffetti
alterazioni microbiche
girato (fermentazione tartarica)
sono attaccati i vini scarsamente acidi, soprattutto
quelli che hanno svolto la malolattica.
ac. tartarico ac.lattico + CO2
batteri lattici
+ ac.acetico
alterazioni microbiche
girato
vini scarsamente acidi
犢il vino perde acidit 鍖ssa;
犢il gusto acido si attenua, il vino si presenta
piatto e molle prima e ripugnante poi;
犢il colore dei vini rossi diventa bruno;
犢il vino si intorbida;
alterazioni microbiche
glicerina acroleina
batteri lattici
amaro
colpisce i vini a bassa gradazione e si manifesta
quando i batteri lattici attaccano la glicerina e
formano sostanze amare.
alterazioni microbiche
fruttosio ac.lattico + ac.acetico
batteri lattici
spunto lattico (agrodolce o ferm. mannitica)
si veri鍖ca quando si sviluppano batteri lattici
quando 竪 ancora troppo presente il fruttosio
il sapore 竪 dolce e aspro allo stesso
tempo; odore di frutta matura
effetti
alterazioni microbiche
鍖lante
in certe condizioni i batteri leuconostoc (fermenta-
zione malolattica)si ricoprono di destrano, una so-
stanza micillaginosa che lega i batteri gli uni agli
altri.
laspetto 竪 simile a quello dellolio,
mentre il sapore 竪 piuttosto 鍖acco.
effetti
fm
bye bye

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Francesco Martusciello - Corso Sommelier 2013: Costituenti e Alterazioni del Vino

  • 1. costituenti e alterazioni del vino corso sommelier 2013 fm
  • 4. direbbe che 竪 un liquido limpido, trasparente, variamente colorato, con massa volumica in tonnellate per metro cubo pari a circa 1, con punto di ebollizione inferiore a 90属C e punto di congelamento attorno a -6属C cos竪 il vino? Un 鍖sico
  • 5. descriverebbe invece i colori, le note aromatiche e il sapore cos竪 il vino? un degustatore
  • 6. ne canterebbe le lodi e ne magni鍖cherebbe le propriet ispiratrici cos竪 il vino? un poeta
  • 7. dir che apparentemente laspetto del vino 竪 uniforme, ma in realt la sua immagine macroscopica 竪 in netto contrasto con la sua realt microscopica: ! il vino 竪 una soluzione molto eterogenea e complessa. cos竪 il vino? un chimico
  • 8. campo elettronegativo Il vino 竪 una soluzione idroalcolica
  • 10. La struttura dellacqua facilita la dispersione delle particelle dei componenti naturali del vino, che godono della propriet di essere idrosolubili e permette ad esse di penetrare e farsi spazio. cos竪 il vino?
  • 11. acqua 80-85% aroma colore sapore Quasi tutti i componenti del vino hanno un diametro inferiore a 10 A (10-7 mm) e sono in numero di circa 2.000 I componenti sono in鍖uenzati dalla agitazione termica, in una situazione non statica e in continua evoluzione.
  • 12. composizione chimica del vino Il nostro grado di conoscenze della natura chimica delluva e del vino 竪 avanzato profondamente a partire dal I nostri limiti sono dovuti alla strumentazione e alla nostra capacit sensoriale. Sono stati isolati pi湛 di 500 componenti e circa 160 esteri. 1960
  • 13. COLORE Il colore di un vino dipende dalla qualit e quantit di Essi sono dovuti a: 犢 vitigno 犢 maturazione delle uve 犢 macerazione 犢 temperatura e tempo di fermentazione pigmenti
  • 14. COLORE DEIVINI ROSSI Nei vini rossi: 犢 antocianine (divise in cinque classi: cianine, del鍖nine, malvidine, peonine e petunine); sono presenti nei vini rossi giovani e decrescono con linvecchiamento.
  • 15. COLORE DEIVINI BIANCHI Un ruolo essenziale per l'evoluzione del colore, per la limpidezza, l'odore e il sapore dei vini bianchi si attribuisce ai componenti fenolici classi鍖cati come 鍖avani e in particolare ai 鍖avan-3-oli e loro derivati (catechine e procianidine), facilmente coinvolti in reazioni enzimatiche e chimiche.
  • 16. COLORE giallo verdolino giallo paglierino giallo dorato giallo ambrato rosa tenue rosa cerasuolo rosa chiaretto rosso porpora rosso rubino rosso granato rosso aranciato
  • 17. Laspetto del vino prepara il giudizio degli altri sensi 犢 intensit: non 竪 indice di qualit, ma ci d una prima impressione sulla struttura, sul corpo e sul sapore 鍖nale che ci lascer; 犢 tonalit: contraddistingue il grado di evoluzione del vino (da porpora a mattonato) COLORE
  • 18. Le molecole inalate che, stimolando i recettori olfattivi, si rivelano essere odorose, si chiamano osmofore. Una sostanza per essere odorosa deve essere volatile. Le propriet che caratterizzano lodore sono: - il tipo di nota olfattiva - lintensit laroma
  • 19. Lodore di pi湛 molecole non 竪 uguale alla somma dei singoli odori odore 1 odore 2 odore 3 In una miscela non 竪 detto che riconosciamo i singoli componenti, il nostro cervello potrebbe interpretare il disegno 鍖nale non come la somma di ogni singola sbarra laroma
  • 20. Luomo non utilizza pi湛 lolfatto per sopravvivere, eppure si stima che sia in grado di riconoscere pi湛 di 10.000 odori diversi. ! Se per嘆 lodore percepito proviene da un oggetto nascosto alla vista, ci sono grosse dif鍖colt a riconoscerlo. La nostra memoria olfattiva 竪 poco stimolata e allenata (tempo trascorso al chiuso, vita in citt, cibi sempre pi湛 anonimi e privi di aromi, inquinamento atmosferico, ecc...). laroma
  • 21. 1. AROMA PRIMARIO dato dalle sostanze presenti nelluva: sostanze terpeniche e alcoli a sei atomi di carbonio; 2. AROMA SECONDARIO appare con le trasformazioni microbiologiche del mosto: esteri e alcoli superiori; laroma
  • 22. 3. AROMA TERZIARIO appare nella fase di maturazione in seguito a trasformazioni chimiche e biochimiche naturali; 4. TRASFORMAZIONI dellAROMA dovute allazione ddi funghi, quali la botrytis cinerea; laroma
  • 23. Il lessico: ! la stessa parola descrive pi湛 odori lo stesso odore 竪 descritto da pi湛 parole il descrittore ideale 竪 consensuale esistono interferenze il descrittore molecolare 竪 una buona soluzione laroma
  • 24. aroma primario e secondario Sono rappresentati da sfumature di 鍖ori e frutta fresca, erbe aromatiche, vegetali e minerali dei vini giovani.
  • 25. aroma primario TERPENI (precursori glicosilati): linalolo: agrumi, rosa, pompelmo, seme di coriandolo geraniolo: rosa, (da non confondere con il 鍖ore geranio) Il moscato ne contiene in maniera rilevante. I vitigni aromatici non moscati (riesling, gewurtztraminer, malvasia) ne contengono da 5 a 20 volte meno. I vitigni non aromatici ne contengono molto poco o niente del tutto.
  • 26. aroma primario 硫-ionone: violetta, lampone, 鍖eno tagliato. 硫-damascenone: aroma di rosa, con nota frutta di albicocca e frutti esotici c-13 norisoprenoidi (precursori glicosilati): I C-13-norisoprenoidi svolgono un ruolo fondamentale nellaroma di vini come Chardonnay, Riesling, Merlot, Cabernet Sauvignon e Shiraz. SOGLIA OLFATTIVA BASSA
  • 27. aroma primario 2-metossi-3-isobutilpirazina, dal forte odore di peperone verde, fave, piselli con SOGLIA di 2 ng/l. Si forma in uve poco mature e, secondo alcuni, pregiudica la 鍖nezza aromatica dei vini, mentre in diversi paesi 竪 un aroma ricercato. Presente nel Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e Sauvignon blanc. Si concentra nella buccia, ma il suo tenore diminuisce nel corso della maturazione. IBMP 2-metossi-3-isobutilpirazina:
  • 28. aroma secondario Sostanze che non derivano direttamente dalluva, ma si formano per opera dei lieviti nel corso della fermentazione. Sono rappresentate da: 犢 tioli volatili 犢 esteri 犢 alcoli superiori 犢 acidi volatili 犢 fenoli volatili
  • 29. aroma secondario 2-feniletanolo, caratterizzato da un gradevole odore di rosa alcoli superiori Generalmente il livello degli alcoli superiori 竪 correlato negativamente alla qualit del vino, ma tenori <300 ppm possono contribuire in maniera positiva allaroma con note fruttate.
  • 30. aroma secondario acetato di isoamile, responsabile dellodore di banana esteri I principali esteri del vino (butanoato, esanoato, ottanoato, decanoato di etile) sono caratterizzati da un aroma genericamente de鍖nito come fruttato. Condizioni di stress di lieviti fanno aumentare la produzione di esteri. La loro quantit diminuisce con il tempo per effetto dellidrolisi in ambiente acido.
  • 31. aroma secondario 4MMP 4-metil-mercapto-2-one: molecola riscontrata nel sauvignon di cui varia la percezione al variare della concentrazione. E stato il primo aroma positivo riscontrato contenente zolfo. tioli volatili: bassa conc. bosso / ginestra + conc. pip狸 di gatto ++ conc. odori saponosi
  • 32. aroma secondario 2,3 butandione (diacetile) Contribuisce allaroma del vino con un piacevole odore di burro se la concentrazione 竪 circa 2 mg/l, al di sopra dei 7 mg/l risulta indesiderato. I batteri malolattici producono grandi concentrazioni di diacetile durante la fermentazione malolattica. ! deriva dal 2,3 butandiolo 竪 nellaroma di chardonnay in鍖uenza sovratimata
  • 33. aroma terziario Dovuto a reazioni chimiche o biochimiche naturali che si formano nel corso della maturazione o dellinvecchiamento, se il vino riposa per mesi o anni in botte e/o in bottiglia.
  • 34. aroma terziario vanillina: aroma dolce di vaniglia; si forma dalla degradazione della lignina e si sviluppa con la tostatura. Raggiunge una concentrazione signi鍖cativa nel vino solo dopo 3 mesi di af鍖namento ! lattoni: note aromatiche dolci e legnose; la cessione pi湛 importante riguarda il whisky-lattone (硫-metil- ottalattone) che ha aroma di noce di cocco e legno di rovere af鍖namento in botti, cessione di:
  • 35. aroma terziario fenoli volatili che derivano dalla degradazione termica della lignina e si sviluppano con la tostatura. Sono leugenolo (chiodi garofano), il 4-metilguaiacolo (affumicato, speziato), il 4-vinilguaiacolo (curry, affumicato). ! fenoli di origine microbiologica si ottengono dalla degradazione degli acidi cinnamici del legno: il 4- etilfenolo (medicinale, cuoio, cavallo) af鍖namento in botti, cessione di:
  • 36. aroma terziario af鍖namento in botti, cessione di: composti furfurilici che derivano dalla degradazione termica delle emicellulose del legno: aldeidi e furani che hanno aromi di tostato (caff竪, cacao e mandorla) o acidi furfurilici con aroma vegetale (鍖eno) ! il furfuriltiolo 竪 il composto chiave per laroma di caff竪 e di torrefatto (gi scoperto nel caff竪 tostato)
  • 40. odori odori 鍖oreali linalolo (terpeni): legno di rosa, rosa, canfora, agrumi, cedro 鍖ore darancio rosa viola geranio odori speziati cannella chiodi di garofano pepe nero liquerizia anice (pianta erbacea delle ombrellifere egiziane)
  • 41. odori odori fruttati agrumi pompelmo limone bacche more lampone fragola cassis (ribes nero) drupe ciliegia albicocca pesca mela
  • 44. odori odori chimici idrocarburi gasolio cherosene (riesling renani) plastica (vetroresina + calore) catrame (barolo, brunello, ...) solforato pesce muschio luce (redox per esposizione) lana bagnata 鍖ammifero bruciato (eccesso di SO2) cavolo aglio cipolla mercaptani idrogeno solforato caucci湛
  • 45. odori chimici carta 鍖ltro di cellulosa pasta di cartone cartapesta pungente acetato di etile acido acetico alcol etilico anidride solforosa odori
  • 46. odori estranei ac.sol鍖drico: uova marce dietilsolfuro: cipolla, aglio metiltioacetato: cavolo, formaggio) ossidazione ossidazione dei polifenoli (aumento della tonalit gialla), ossidazione dellaroma (nei bianchi invecchiamento atipico) odori sulfurei (impropr. odori di ridotto o di feccia) odori di muffa vasi vinari in legno uve attaccate da muffa: note canforate, terrose e di ammuf鍖to
  • 47. odori estranei tappo 2,4,6-TriCloroAnisolo, soglia olf. di 4 ng/l nei bianchi e 15 ng/l nei rossi. La sua formazione 竪 dovuta ad un fungo, lArmillaria mellea, ma anche a reazioni tra cloro (sbiancanti del sughero) e fenoli (derivanti dalla degradazione della lignina). ! I fenoli possono essere sintetizzati da microorganismi e il TCA si ritrova anche nelle birre (non in contatto con il sughero).
  • 48. aromaESAMEOLFATTIVO INTENSITA carente poco intenso abb. intenso intenso molto intenso COMPLESSITA carente poco complesso abb. complesso complesso ampio QUALITA comune poco 鍖ne abbastanza 鍖ne 鍖ne eccellente DESCRIZIONE aromatico vinoso 鍖oreale fruttato fragrante erbaceo minerale speziato franco etereo SENTORI FLOREALI acacia, biancospino, iris, ginestra, crisantemo, rosa, violetta FRUTTATI frutti di bosco (ribes, lampone, mirtillo), ciliegia, prugna, mela FRUTTI SECCHI E CONFETTURE prugna secca, 鍖co secco, frutta cotta, noce, mandorle ERBACEI EVEGETALI erba, foglie, 鍖eno, mallo di noce, sottobosco, fungo, tartufo ERBE AROMATICHE salvia, aneto, 鍖nocchio, alloro, origano, timo, basilico SPEZIATI pepe nero, pepe verde, pepe rosa, anice, anice stellato, chiodi di garofano TOSTATI caff竪, cacao, caucci湛, caramello, pane tostato, cioccolato, mandorla tostata ANIMALI cuoio, pelliccia, pip狸 di gatto, ambra, selvaggina, sudore, foxy ETEREI cera, sapone, smalto, ceralacca, caramella inglese, acidi grassi SENTORI DIVERSI miele, tabacco, crosta di pane, farina, lievito, burro, formaggio
  • 49. gusto
  • 51. gusto/morbidezza gli zuccheri del vino sono: glucosio fruttosio arabinosio nelluva glucosio e fruttosio sono presenti in parti uguali, mentre nel vino vi 竪 pi湛 fruttosio; i lieviti preferiscono attaccare il glucosio.
  • 52. gusto/morbidezza La percezione di zuccheri residui 竪 dovuta a: una vendemmia tardiva raccolta di uve attaccate da botrytis raccolta di uve gelate (temp < 7 属C) raccolta di uve appassite su paglia ricorso al procedimento di forti鍖cazione aggiunta di liquer dexpedition blocco della fermentazione
  • 54. gusto/morbidezza l alcol caratteristico del vino 竪 letanolo, che in鍖uenza tutto il quadro organolettico del vino sia al sapore sia nellesaltare gli aromi 竪 la sostanza responsabile del gusto dolce nei vini secchi e contrasta la sensazione aspra degli acidi
  • 55. gusto/morbidezza liquido denso e leggermente bruciante, la glicerina si forma nel corso della fermentazione alcolica. Costituente importante del vino con ruolo sovrastimato in relazione alla morbidezza e alla rotondit. La sua produzione dipende dal tipo di uve, dalla durata e temperatura di fermentazione, dai lieviti.
  • 56. gusto/morbidezza Un tasso alcolico troppo elevato pu嘆 pizzicare e suscitare una sensazione di bruciore nel palato; af鍖nch辿 vi sia in questo caso equilibrio, e i vini appaiano al contempo potenti ed eleganti 竪 necessario che la componente alcolica sia bilanciata da una giusta dose di freschezza e tannicit. Oltre che dalla bocca, lalcol viene percepito da tutto il corpo e in virt湛 delle sue propriet vasodilatatorie provoca un rilassamento del sistema nervoso e muscolare.
  • 57. gusto/morbidezza I polialcoli conferiscono al vino un carattere rotondo e gli assicurano una certa untuosit (sensazione di grasso del burro e della crema fresca sulle pareti del palato). mannitolo sorbitolo isomaltolo lattitolo xilitolo sono utilizzati nellindustria dolciaria, perch竪 dolci鍖cano con meno calorie.
  • 58. gusto/morbidezza AIS - Associazione Italiana Sommelier TERMINOLOGIA PER LA DEGUSTAZIONE ALCOOLI leggero poco caldo abb. caldo caldo alcolico POLIALCOLI spigoloso poco morbido abb. morbido morbido pastoso
  • 59. gusto/durezza Gli acidi principali del vino sono: Ac. TARTARICO acido caratteristico del vino; contribuisce in maniera determinante al pH del vino Ac. MALICO la sua presenza dipende dal grado di maturazione delle uve Ac. LATTICO la sua presenza dipende dal grado di maturazione delle uve
  • 60. gusto/durezza La presenza di acidit procura una sensazione di freschezza e di leggerezza. ! Un elevato grado di acidit 竪 peculiare di un vino giovane e tende a diminuire con linvecchiamento. I vini bianchi risultano pi湛 acidi dei rossi; i vitigni coltivati in regioni fredde producono uve con una acidit maggiore.
  • 61. gusto/durezza AIS - Associazione Italiana Sommelier TERMINOLOGIA PER LA DEGUSTAZIONE ACIDI piatto poco fresco abb. fresco fresco acidulo
  • 62. gusto/durezza I TANNINI sono contenuti nel raspo, nella buccia e nei vinaccioli. Passano nel vino soprattutto per macerazione. Provocano astringenza perch辿 a contatto con le mucose precipitano la mucina, una proteina della saliva, e la bocca rimane legata, asciutta.
  • 63. gusto/durezza I TANNINI tendono nel tempo a polimerizzare e a sedimentare, per cui il carattere dellastringenza 竪 legato allet del vino. Sono presenti anche nel legno come tannini gallici. I vini maturati in legno, quindi, presenteranno anche questa classe di tannini.
  • 64. gusto/durezza I TANNINI danno una sensazione astringente, amara, consistente, simile a quella del cachi acerbo, del carciofo crudo o del t竪 lasciato eccessivamente in infusione. Buon potenziale di invecchiamento per vini giovani, con buon livello di alcol, intenso colore viola, bouquet di aromi ancora chiusi: il vino si ammorbidir con il tempo e, una volta maturo, si riveler in tutta la sua potenza con il giusto equilibrio.
  • 65. gusto/durezza AIS - Associazione Italiana Sommelier TERMINOLOGIA PER LA DEGUSTAZIONE TANNINI molle poco tannico abb. tannico tannico astringente
  • 66. gusto/salato Il vino contiene da 2 a 4 grammi/litro di sostanze a gusto salato: sali di acidi minerali e sali di acidi organici. Le ceneri del vino, che risultano dallincenerimento dellestratto, rappresentano approssimativamente queste sostanze. Esse contribuiscono a conferire freschezza al sapore del vino.
  • 67. gusto/salato La presenza di sostanze minerali 竪 da attribuire a diversi fattori, quali lambiente pedoclimatico (zone fredde o calde, terreni salmastri, ...), le diverse lavorazioni enologiche (solforosa, concentrazioni, ...), la conservazione e laf鍖namento (materiali, tempo)
  • 68. gusto/salato AIS - Associazione Italiana Sommelier TERMINOLOGIA PER LA DEGUSTAZIONE SOST. MINERALI scipito poco sapido abb. sapido sapido salato
  • 69. gusto/amaro Il gusto amaro 竪 caratteristico di certi acidi fenolici, ma soprattutto dei tannini condensati, originati dai leucoantociani dei vinaccioli e delle bucce delluva; sono presenti in grandi quantit anche nei raspi. Anche i tannini che provengono dalle botti presentano un accentuato sapore amaro e una forte astringenza.
  • 70. gusto/CO2 La sensazione del frizzante 竪 abbastanza complessa. Si avverte la sensazione tattile del gas che si sprigiona sulle mucose, come tanti piccoli impatti che provocano un pizzicore contemporanea- mente al sapore acido dellanidride carbonica. ! La CO2 esalta lacidit e contribuisce allesaltazione degli aromi.
  • 71. gusto/CO2 AIS - Associazione Italiana Sommelier TERMINOLOGIA PER LA DEGUSTAZIONE EFFERVESCENZA GRANA BOLLICINE grossolane abbastanza 鍖ni 鍖ni NUMERO BOLLICINE scarse abb. numerose numerose PERSISTENZA evanescenti abb. persistenti persistenti
  • 72. alterazioni 犢 alterazioni di natura microbica 犢 alterazioni di natura chimico-鍖sica 犢 alterazioni di natura enzimatica equazione impropria: ALTERAZIONI MICROBICHE = MALATTIE
  • 73. alterazioni Cause: 犢 qualit scadente delle uve 犢 composizione anomala del mosto 犢 temperatura di fermentazione elevata 犢 ritardo nelle colmature o travasi 犢 scarsa igiene della cantina 犢 attrezzature attaccabili dagli acidi del vino 犢 mancato impiego di SO2
  • 74. 犢 casse ferrica eccesso di ferro, precipitato bluastro di tannato ferrico 犢 casse ossidasica ossigeno ed enzimi ossidativi 犢 casse rameosa eccesso di rame, precipitato giallo- rossastro, composti tra rame e zolfo alterazioni chimiche
  • 75. alterazioni microbiche 鍖oretta blastomiceti acescenza batteri acetici girato amaro spunto 鍖lante batteri lattici
  • 76. alterazioni microbiche 鍖oretta formazione sulla super鍖cie del vino a contatto con laria di un velo candido. alcool e acetaldeide candida mycodermaac. organici
  • 77. alterazioni microbiche 鍖oretta colpisce vini giovani a bassa gradazione alcolica il vino si intorbida e il sapore diventa acquoso per la perdita di acidit e di alcool effetti
  • 78. alterazioni microbiche acescenza formazione sulla super鍖cie del vino di un velo bianco, molto sottile, spesso increspa-to, di lenta formazione. alcool acetato di etile batteri acetici
  • 79. alterazioni microbiche acescenza i batteri acetici si trovano: 犢 sulle uve 犢 sulle macchine enologiche 犢 sui muri 犢 sui pavimenti delle cantine 犢 nei tini 犢 nel vino stesso ! odore pungente e sapore asproeffetti
  • 80. alterazioni microbiche girato (fermentazione tartarica) sono attaccati i vini scarsamente acidi, soprattutto quelli che hanno svolto la malolattica. ac. tartarico ac.lattico + CO2 batteri lattici + ac.acetico
  • 81. alterazioni microbiche girato vini scarsamente acidi 犢il vino perde acidit 鍖ssa; 犢il gusto acido si attenua, il vino si presenta piatto e molle prima e ripugnante poi; 犢il colore dei vini rossi diventa bruno; 犢il vino si intorbida;
  • 82. alterazioni microbiche glicerina acroleina batteri lattici amaro colpisce i vini a bassa gradazione e si manifesta quando i batteri lattici attaccano la glicerina e formano sostanze amare.
  • 83. alterazioni microbiche fruttosio ac.lattico + ac.acetico batteri lattici spunto lattico (agrodolce o ferm. mannitica) si veri鍖ca quando si sviluppano batteri lattici quando 竪 ancora troppo presente il fruttosio il sapore 竪 dolce e aspro allo stesso tempo; odore di frutta matura effetti
  • 84. alterazioni microbiche 鍖lante in certe condizioni i batteri leuconostoc (fermenta- zione malolattica)si ricoprono di destrano, una so- stanza micillaginosa che lega i batteri gli uni agli altri. laspetto 竪 simile a quello dellolio, mentre il sapore 竪 piuttosto 鍖acco. effetti