Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimenti generaliDaniele Frongia
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Il sistema di controllo dei rischi del censimento della popolazione. La gestione di una crisi IT nel censimento della popolazione. A cura di Concetta Ferruzzi e Daniele Frongia (Istat). Censimenti al ForumPA: http://saperi.forumpa.it/story/60213/censimenti-primo-piano-allo-stand-istat-del-forum-pa. Istat: http://www.istat.it/istat/eventi/2011/forumPA/index.html
Il progetto di introdurre in Istat un Sistema di gestione di rischi organizzativi nasce dallobiettivo strategico della messa in sicurezza di tutti i Sistemi, inclusa la gestione e la valorizzazione del patrimonio materiale e intellettuale dellIstituto. Il fine ultimo 竪 quello di consolidare la posizione di leadership dellIstituto, accrescendo la qualit dei processi di supporto alla produzione, con la rimozione totale o parziale dei fattori che possono ostacolare la soddisfazione dei destinatari della statistica ufficiale (stakeholder).
Seguendo un percorso ciclico, che coinvolger tutti i settori dellIstituto, allanalisi della percezione del rischio, a cui tutti i direttori sono gradualmente sottoposti, segue la formazione del catalogo delle criticit, condiviso dalla Commissione tecnica e dalle strutture inserite nel processo di ERM; i rischi cos狸 individuati, vengono valutati dalle strutture con il metodo del Control and Risk Self Assessment che misura il rischio complessivo secondo le dimensioni della probabilit di accadimento ed impatto dellevento.
Fissate le priorit dintervento, nel contesto della programmazione ordinaria della struttura interessata, vengono pianificate le azioni dirette ad impedire levento o a contenerne gli effetti e definiti gli indicatori di allerta.
Il Progetto 竪 stato avviato a partire dallanalisi dei Censimenti generali, che per complessit, rilevanza e strategicit, costituiscono lobiettivo di eccellenza dellIstat nei prossimi anni; in tal senso, 竪 stata prodotta una prima versione del Catalogo dei rischi che ha costituito un modello di riferimento anche per lanalisi degli altri macroprocessi.
A. Virgillito, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Trusted Smart Statistics: sfide e opportunit
Titolo: Applicazioni di Data Science all'Agenzia delle Entrate
Gestire i comportamenti dei lavoratori per migliorare la sicurezza sul lavoroNicola Bottura
油
Presentazione in occasione dell\'apertura dell\'Anno Accademico 2007/2008 del corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione presso l\'Universit di Parma (1 ottobre 2007)
Mediante il 15属 aggiornamento della Circolare 263/2006 sono entrate in vigore le nuove disposizioni in materia di controlli interni al fine di rafforzare la capacit della banca di gestire i rischi assunti, con novit riguardanti la maggiore incisivit dei compiti del Risk Management e la definizione del Risk Appetite Framework (RAF). Questultimo costituisce il punto di partenza per la formalizzazione di un modello di pianificazione strategica in ottica forward looking, tale che i rischi e le esigenze del cliente vengano fissati a monte e non pi湛 derivati a valle. Di qui la necessit, per la banca, di monitorare il proprio profilo di rischio mediante indicatori che prendano in considerazione aspetti quantitativi e qualitativi.
Abstract
Thanks to the 15属th update of the Circular 263/2006, the new provisions regarding internal controls are came into in order to reinforce the banks capacity to supervise risks, with evolution regarding the major incisiveness of Risk Managements functions and the Risk Appetite Frameworks (RAF) definition. This one represents the starting point for the formalization of a strategic planning model in a forward looking perspective, like that customers risks and requirements would be fixed upstream and not construed downstream. As a result, the necessity of the bank to oversee its risk profile thank to indicators able to take quantitative and qualitative aspects into consideration
Alis Consulting ha predisposto una metodologia rapida ed efficace per svolgere l'attivit di autovalutazione che Banca d'Italia ha richiesto alle Banche italiane ed estere entro il 30 aprile 2016
Il rischio 竪 una delle variabili principali che possono decretare la riuscita o il fallimento di un progetto.
In questa presentazione il tema del "rischi di progetto" viene trattato dal punto di vista metodologico e analitico; per dimostrare l'applicabilit della metodologia 竪 stato scelto un caso di studio reale ("corso di certificazione PMP") in cui la gestione dei rischi si 竪 dimostrata il fattore chiave per il successo del progetto.
Presentazione a supporto dell'intervento di Andrea Baldin, FESG Manager, Advisor e Lead Auditor, Membro ODV al webinar "Presentazione del Manuale UNI
LA NUOVA NORMA UNI ISO 37301:2021 -
SISTEMI DI GESTIONE PER LA COMPLIANCE, REQUISITI.
ISTRUZIONI APPLICATIVE PER AZIENDE E PROFESSIONISTI
18 ottobre 2022" del 18 ottobre 2022
Istat Roma, Aula Magna 20.11.18
Convegno "Salute e Sicurezza nella PA: dallapplicazione della normativa ai nuovi sistemi di gestione"
Via Cesare Balbo 16
Materiale presentato nel corso del secondo modulo formativo per i beneficiari del PON Governance e Capacit Istituzionale 2014-2020 sui controlli di I livello. Il seminario si 竪 tenuto il 1 giugno 2017 presso l'Agenzia per la Coesione Territoriale. I contenuti sono stati curati dallUfficio 7 Centro di competenza nazionale sul coordinamento ed esecuzione dei controlli di I livello dellAgenzia.
Gestire i comportamenti dei lavoratori per migliorare la sicurezza sul lavoroNicola Bottura
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Presentazione in occasione dell\'apertura dell\'Anno Accademico 2007/2008 del corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione presso l\'Universit di Parma (1 ottobre 2007)
Mediante il 15属 aggiornamento della Circolare 263/2006 sono entrate in vigore le nuove disposizioni in materia di controlli interni al fine di rafforzare la capacit della banca di gestire i rischi assunti, con novit riguardanti la maggiore incisivit dei compiti del Risk Management e la definizione del Risk Appetite Framework (RAF). Questultimo costituisce il punto di partenza per la formalizzazione di un modello di pianificazione strategica in ottica forward looking, tale che i rischi e le esigenze del cliente vengano fissati a monte e non pi湛 derivati a valle. Di qui la necessit, per la banca, di monitorare il proprio profilo di rischio mediante indicatori che prendano in considerazione aspetti quantitativi e qualitativi.
Abstract
Thanks to the 15属th update of the Circular 263/2006, the new provisions regarding internal controls are came into in order to reinforce the banks capacity to supervise risks, with evolution regarding the major incisiveness of Risk Managements functions and the Risk Appetite Frameworks (RAF) definition. This one represents the starting point for the formalization of a strategic planning model in a forward looking perspective, like that customers risks and requirements would be fixed upstream and not construed downstream. As a result, the necessity of the bank to oversee its risk profile thank to indicators able to take quantitative and qualitative aspects into consideration
Alis Consulting ha predisposto una metodologia rapida ed efficace per svolgere l'attivit di autovalutazione che Banca d'Italia ha richiesto alle Banche italiane ed estere entro il 30 aprile 2016
Il rischio 竪 una delle variabili principali che possono decretare la riuscita o il fallimento di un progetto.
In questa presentazione il tema del "rischi di progetto" viene trattato dal punto di vista metodologico e analitico; per dimostrare l'applicabilit della metodologia 竪 stato scelto un caso di studio reale ("corso di certificazione PMP") in cui la gestione dei rischi si 竪 dimostrata il fattore chiave per il successo del progetto.
Presentazione a supporto dell'intervento di Andrea Baldin, FESG Manager, Advisor e Lead Auditor, Membro ODV al webinar "Presentazione del Manuale UNI
LA NUOVA NORMA UNI ISO 37301:2021 -
SISTEMI DI GESTIONE PER LA COMPLIANCE, REQUISITI.
ISTRUZIONI APPLICATIVE PER AZIENDE E PROFESSIONISTI
18 ottobre 2022" del 18 ottobre 2022
Istat Roma, Aula Magna 20.11.18
Convegno "Salute e Sicurezza nella PA: dallapplicazione della normativa ai nuovi sistemi di gestione"
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Materiale presentato nel corso del secondo modulo formativo per i beneficiari del PON Governance e Capacit Istituzionale 2014-2020 sui controlli di I livello. Il seminario si 竪 tenuto il 1 giugno 2017 presso l'Agenzia per la Coesione Territoriale. I contenuti sono stati curati dallUfficio 7 Centro di competenza nazionale sul coordinamento ed esecuzione dei controlli di I livello dellAgenzia.
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilit
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povert energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: liniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verit nella lotta alle disparit di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
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A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
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Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
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Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
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S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestivit e qualit dell'informazione
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Osservatorio sullinformation literacy promuove un incontro online organizzato dalla rete Open Education Italia. n occasione della Open Education Week 2025, dal 3 al 7 marzo, la rete Open Education Italia organizza un incontro online dedicato alla presentazione della Dichiarazione di Dubai sulle Risorse Educative Aperte (OER) il 4 marzo 2025. https://www.aib.it/eventi/dichiarazione-dubai-oer-unesco/
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A. Lucchese, M.Tozzi, Il sistema di Risk management in Istat
1. 1
Forum PA
Roma, 16 Maggio 2019
IL SISTEMA DI RISK MANAGEMENT INTRODOTTO IN ISTAT: IL PERCORSO
E LAPPLICATIVO DI SUPPORTO
Alessandra Lucchese e Marco Tozzi
Servizio CDG, Funzione Risk Management
2. 2
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
INDICE
1
Presentazione del
Sistema di Risk
Management in ISTAT
2
3. 3
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
Il Progetto Risk Management ISTAT: lavvio
L'impulso alla progettazione di un Sistema di Risk Management in Istat
deriva dallobiettivo strategico pluriennale della messa in sicurezza di
tutti i Sistemi dellIstituto, formulato dalla Presidenza nel 2009, allo
scopo di:
o gestire le problematiche organizzative tramite un approccio
innovativo, impostato sulla programmazione preventiva degli
interventi di contenimento dei rischi e delle criticit;
o migliorare la qualit dei servizi e dei prodotti;
o Supportare i processi decisionali e di analisi dellorganizzazione.
4. 4
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Il Percorso (1)
2010: inizio con lanalisi dellambiente organizzativo (effettuata mediante una
Survey), ed 竪 proseguito con lidentificazione, la valutazione e la catalogazione
degli eventi critici rilevati (Catalogo dei rischi organizzativi).
2012: prima versione dellapplicativo riskinistat: gestisce tutte le fasi in cui si
articola il processo, e le informazioni acquisite,
2013: definitiva applicazione del Sistema di Risk Management in Istat.
5. 5
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Il Percorso (segue)
2014: per ragioni di compliance alla normativa anti-corruzione, il Sistema di Risk Management 竪 stato allargato
alla gestione dei rischi di corruzione.
2015: per garantire maggior significativit e qualit alle informazioni presenti nei cataloghi, si 竪 deciso di
combinare lapproccio bottom-up, finora perseguito, con un approccio top-down. Secondo tale approccio i
rischi sono identificati dai responsabili competenti e successivamente aggregati in categorie di rilevanza
strategica per essere poi valutati, trattati e monitorati.
2015: per gestire il processo in modo efficiente e condiviso con tutti i soggetti coinvolti 竪 stata predisposta e
adottata unapposita procedura, Gestione del Sistema di Risk Management organizzativo e anti corruzione
dellIstituto.
I nuovi sviluppi
2018-2019: la gestione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, la gestione dei
rischi privacy, la gestione dei rischi IT, la revisione dellapplicativo RiskinIstat
6. 6
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
I soggetti coinvolti
o il Risk Management, nellambito della Direzione Generale, che si occupa di
impostare il Sistema di gestione del rischio di corruzione, gestione del sistema
informatico di supporto, supporto a RPCT nella definizione dei criteri per
l'individuazione delle priorit di trattamento e nell'attivit di analisi delle
informazioni, valutazione, ponderazione, etc;
o i referenti degli uffici dirigenziali di livello generale, partecipano, in raccordo con la
funzione di Risk Management, alla gestione del sistema, contribuendo alla
formazione del Catalogo dei rischi di corruzione della struttura di appartenenza;
o il Nucleo di presidio a supporto del RPCT, (delibera n. 1/RPCT del 12/12/2016):
supporto nella redazione del PTPC e altri atti di competenza del RPCT; supporto
nelle attivit di mappatura e analisi dei processi; ricognizione, analisi e istruttoria
delle misure di prevenzione della corruzione; coordinamento delle attivit della
Rete dei referenti; supporto nella gestione delle istanze di accesso civico e
generalizzato, etc
7. 7
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Standard di riferimento: ISO
Per limplementazione del sistema lIstat ha seguito limpostazione teorica fornita
dalla ISO 31000 : 2009. La ISO 31000 pu嘆 essere considerato uno standard di
principio che fornisce indicazioni sulle caratteristiche che deve possedere un
sistema strutturato di gestione del rischio, non offre suggerimenti pratici e
operativi sulle modalit di implementazione del sistema.
Pertanto, gli indirizzi delle ISO sono stati integrati con le indicazioni operative e
organizzative illustrate da altri standard, tra le quali: lo Standard Enterprise Risk
Management (ERM), pubblicato nel 2004 dal Committee of Sponsoring
Organizations of the Treadway Commission (Co.SO)
8. 8
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Standard di riferimento: ERM
LERM 竪 un processo di gestione del rischio, integrato,
proattivo, continuo e pervasivo, che analizza le attivit
poste in essere dallorganizzazione, al fine di identificare,
valutare, gestire e trattare i possibili eventi critici che
influiscono sugli obiettivi aziendali strategici e operativi.
Scopo: uniformare comportamenti strategici, gestionali e
operativi di un'organizzazione, cosicch辿 lesercizio di
progetti, funzioni e processi, consenta lallineamento a un
insieme comune di obiettivi di gestione del rischio.
9. 9
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Lapplicativo:
Ad oggi, le attivit inerenti lidentificazione, lanalisi, la ponderazione e il monitoraggio
dei rischi sono svolte in maniera informatizzata.
Questo garantisce:
ola tracciabilit di ogni operazione,
olaccessibilit in ogni momento allarchivio dei cataloghi dei rischi,
ola tempestiva comunicazione agli interessati attraverso un sistema di notifiche via
mail.
10. 10
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
Il processo si articola nelle seguenti fasi:
Aggiornamento: in cui lutente identifica gli eventi rischiosi, nonch辿 i relativi fattori
abilitanti (causa e comportamenti) e le proprie proposte di trattamento;
Validazione/Valutazione: in cui lamministratore di processo verifica ed elabora i dati
inseriti dagli utenti e inserisce i dati della valutazione;
Monitoraggio: in cui viene richiesto agli utenti di fornire informazioni attinenti lo stato
di attuazione dei trattamenti e gli output intermedi o finali realizzati.
Le fasi del processo:
11. 11
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
Lapplicativo:
Lapplicativo Risk Management permette agli utenti di inserire e visionare le
informazioni necessarie per la gestione dei rischi, sia organizzativi che di
corruzione, delle strutture ISTAT.
Infatti, sono state sviluppate funzionalit che consentono agli utenti di gestire
separatamente entrambe le tipologie di rischi.
Le informazioni raccolte, costituiscono la base per la reportistica che viene
periodicamente prodotta (PTPC, Piano Performance, Relazione sulla
Performance).
I dati relativi allanno precedente vengono archiviati nellapposita repository
presente a sistema.
12. 12
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
GLI ATTORI COINVOLTI
Lapplicativo 竪 organizzato secondo una struttura piramidale che
ripercorre lorganigramma ISTAT.
Gli attori coinvolti sono:
Presidente
Direttore generale/Capo dipartimento
Direttore centrale
Referente di dipartimento/direzione per i rischi
Responsabile per la Prevenzione della Corruzione
(RPC)
Amministratore di processo
13. 13
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
LE FASI DEL PROCESSO
Aggiornamento/
Programmazione
Validazione
e
Valutazione
Monitoraggio
14. 14
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
LE PRINCIPALI INFORMAZIONI RILEVATE
TRATTAMENTO
VALUTAZIONE
MONITORAGGIO
IDENTIFICAZIONE
MACROATTIVITA
EVENTI CRITICI
AREE DI RISCHIO
EVENTI RISCHIOSI
COMPORTAMENTI
FATTORI ABILITANTI
MACROATTIVITA
EVENTI CRITICI
AREE DI RISCHIO
EVENTI RISCHIOSI
COMPORTAMENTI
FATTORI ABILITANTI
PROBABILITA
IMPATTO
VALORE DEL
RISCHIO
PRIORITA
PROBABILITA
IMPATTO
VALORE DEL
RISCHIO
PRIORITA
AZIONI DI RISPOSTA
MISURE DI
TRATTAMENTO
AZIONI DI RISPOSTA
MISURE DI
TRATTAMENTO
STATO EVENTO
CRITICO
STATO AZIONE DI
RISPOSTA
ATTIVITA SVOLTA
STATO EVENTO
RISCHIOSO
STATO MISURA
ATTIVITA SVOLTA
STATO EVENTO
CRITICO
STATO AZIONE DI
RISPOSTA
ATTIVITA SVOLTA
STATO EVENTO
RISCHIOSO
STATO MISURA
ATTIVITA SVOLTA
15. 15
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
Il catalogo
16. 16
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
A) Laggiornamento del catalogo
17. 17
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
A) Gestione macro-attivit
18. 18
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
A) Gestione evento critico
19. 19
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
A) Gestione evento critico
20. 20
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
A) Gestione delle azioni di risposta
21. 21
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
A) Gestione area di rischio
22. 22
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
A) Gestione evento rischioso
23. 23
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
A) Gestione delle misure
24. 24
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
Probabilit: eventualit che il rischio si verifichi
Impatto: conseguenze derivanti dal verificarsi del rischio
Valore del rischio Inerente (R.I.): il rischio inerente rappresenta il livello totale di rischio,
senza considerare i controlli esistenti:
Controlli: livello di efficacia dei sistemi di controllo vigenti per il contenimento del rischio
Valore del Rischio Residuo (R.R.): il suo valore 竪 dato dal confronto tra il valore del rischio
inerente e il livello di efficacia dei sistemi di controlli in essere al momento della valutazione
B) LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
25. 25
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
I criteri di valutazione
Valutazione della probabilit: fa
riferimento a un indice di natura
quantitativa (Min=1; Max=5).
Per gli eventi classificati come criticit, la
probabilit di accadimento corrisponde
al valore massimo della scala
Valutazione dellimpatto (Min=1; Max=5):
Un indice di natura quantitativa
(Economicit): costi aggiuntivi che
lorganizzazione si trover ad affrontare in
caso si verifichi il rischio.
Un indice di natura quantitativa/
qualitativa, espresso come Efficienza (ossia
il ritardo nella produzione delloutput)
oppure Reputazione (possibili danni
allimmagine dellIstituto)
RISCHIO INERENTE
26. 26
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
Il valore del rischio residuo risulta dal confronto qualitativo tra la valutazione
del rischio inerente e la valutazione dellefficacia dei controlli:
Tabella 5: Scala di valutazione del rischio residuo
Se il rischio inerente 竪: E lefficacia dei controlli 竪: Allora il rischio residuo 竪:
Alto Alta Medio-basso
Alto Medio -alta Medio
Alto Media Medio alto o Medio
Alto Medio bassa Medio alto
Alto Bassa Alto
Medio alto Alta Medio-basso
Medio alto Medio -alta Medio o Medio - basso
Medio alto Media Medio o basso
Medio alto Medio bassa Medio
Medio alto Bassa Medio - alto
Medio Alta Basso
Medio Medio -alta Basso
Medio Media Medio basso o basso
Medio Medio bassa Medio basso
Medio Bassa Medio
Medio basso Alta Basso
Medio basso Medio -alta Basso
Medio basso Media Basso
Medio basso Medio bassa Medio basso o basso
Medio basso Bassa Medio basso
Basso Alto-medio-bassa Basso
27. 27
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
B)La Validazione
28. 28
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
B) Analisi e Validazione
identificare azioni di
risposta azioni prioritarie.
identificare eventi
corporate,
inserire eventi
trasversali.
29. 29
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
B) Piano di fattibilit-azioni di risposta
30. 30
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
C) Il monitoraggio
31. 31
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
Titolo
C) Il monitoraggio
Il monitoraggio delle azioni di
risposta viene effettuato
direttamente dalle strutture che
compilano i campi dedicati;
LUfficio di risk Management
controlla la coerenza dei dati con
il modello di ERM
Nel caso di azioni prioritarie, la
schermata riporta altres狸 i valori
conseguiti dagli indicatori inseriti
nel Piano di Fattibilit.
32. 32
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
La rappresentazione dei rischi (1):
Basso
Medio-basso
Medio-alto
Medio
Alto
DCAA.01.03
DCRU.01.01
DCRU.04.01
ISTAT.20.01
ISTAT.14.01
ISTAT.01.01
ISTAT.06.01
ISTAT.07.01
ISTAT.11.01
ISTAT.16.01 ISTAT.16.01
ISTAT.11.01
DGEN.28.02
ISTAT.21.01
ISTAT.14.01
DCRU.01.01
DCRU.04.01
ISTAT.02.01
ISTAT.01.01
ISTAT.06.01
ISTAT.07.01
ISTAT.21.01
ISTAT.20.01
DCRU.04.02
DCRU.04.02
ISTAT.02.01
Valutazione 2018
Valutazione 2019
33. 33
Il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT: il percorso e lapplicativo di supporto
Roma, 16/05/2019
La rappresentazione dei rischi (2)
BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO
5
ALTA
4,13
MEDIO-ALTA
3,22
MEDIA
2,3
MEDIO-BASSA
1,4
BASSA
1
1 1,44 2,34 3,22 4,13 5
Legenda: Specifici
Trasversali
Probabilit
Impatto
Rischi prioritari valutati nel 2019
Revisionecontinua
No ulteriori controlli
Gestione proattiva
Revisioneperiodica
BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO
5
ALTA
4,13
MEDIO-ALTA
3,22
MEDIA
2,3
MEDIO-BASSA
1,4
BASSA
1
1 1,44 2,34 3,22 4,13 5
Legenda: Specifici
Trasversali
Rischi prioritari valutati nel 2018
Probabilit
Impatto
Revisionecontinua
No ulteriori controlli
Gestione proattiva
Revisioneperiodica