Andrea del Sarto: il pittore senza erroripaola corrias
油
lezione riassuntiva sui capolavori di Andrea del Sarto a Firenze per le classi di Accoglienza Turistica, Istituti professionali e Secondarie di I grado. Utilit didattica.
Saturno contro. Allombra dei giganti del Rinascimento. 4. Manierismo IErika Vecchietti
油
Corso tenuto presso l'Universit per la Formazione Permanente degli Adulti GIOVANNA BOSI MARAMOTTI, Ravenna (2012).
Le due facce dell'epoca d'oro dell'arte italiana: il pieno Rinascimento. A fianco delle straordinarie ed esplosive esperienze dei tre grandi geni (Leonardo, Michelangelo e Raffaello) scopriremo quello che la critica chiama antirinascimento, ossia una serie di correnti anticlassiche (manieriste, espressioniste, allegoriche e simboliche) che nel panorama culturale del '500 convivono e si intrecciano con le meglio conosciute espressioni del classicismo e dell'ordine razionale.
E sorge anche una nuova e inconsueta immagine dell'artista, inteso come personaggio eccentrico e marginale, la cui dote creativa 竪, secondo l'astrologia, ascritta all'influsso di un pianeta capriccioso e caratteriale: Saturno.
Approfondiremo quindi le tematiche del Rinascimento e dell'antirinascimento, dei grandi artisti del panorama ufficiale e dei meno conosciuti, ma non meno interessanti, artisti saturnini, portatori di aspetti eccentrici e trasgressivi del capriccioso, del grottesco, del mostruoso e del deforme che hanno popolato l'immaginazione del Cinquecento.
Alessandro Delpriori parla dei cantieri vaticani e della maturit di Raffaello a Roma.
https://mooc.uniurb.it/raffaello
Didattica universitaria aperta dell'Universit di Urbino, in collaborazione con Accademia Raffaello, Galleria nazionale delle Marche, Citt di Urbino e RAI Cultura.
Canale Telegram https://t.me/s/raffaello2020
Andrea del Sarto: il pittore senza erroripaola corrias
油
lezione riassuntiva sui capolavori di Andrea del Sarto a Firenze per le classi di Accoglienza Turistica, Istituti professionali e Secondarie di I grado. Utilit didattica.
Saturno contro. Allombra dei giganti del Rinascimento. 4. Manierismo IErika Vecchietti
油
Corso tenuto presso l'Universit per la Formazione Permanente degli Adulti GIOVANNA BOSI MARAMOTTI, Ravenna (2012).
Le due facce dell'epoca d'oro dell'arte italiana: il pieno Rinascimento. A fianco delle straordinarie ed esplosive esperienze dei tre grandi geni (Leonardo, Michelangelo e Raffaello) scopriremo quello che la critica chiama antirinascimento, ossia una serie di correnti anticlassiche (manieriste, espressioniste, allegoriche e simboliche) che nel panorama culturale del '500 convivono e si intrecciano con le meglio conosciute espressioni del classicismo e dell'ordine razionale.
E sorge anche una nuova e inconsueta immagine dell'artista, inteso come personaggio eccentrico e marginale, la cui dote creativa 竪, secondo l'astrologia, ascritta all'influsso di un pianeta capriccioso e caratteriale: Saturno.
Approfondiremo quindi le tematiche del Rinascimento e dell'antirinascimento, dei grandi artisti del panorama ufficiale e dei meno conosciuti, ma non meno interessanti, artisti saturnini, portatori di aspetti eccentrici e trasgressivi del capriccioso, del grottesco, del mostruoso e del deforme che hanno popolato l'immaginazione del Cinquecento.
Alessandro Delpriori parla dei cantieri vaticani e della maturit di Raffaello a Roma.
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Didattica universitaria aperta dell'Universit di Urbino, in collaborazione con Accademia Raffaello, Galleria nazionale delle Marche, Citt di Urbino e RAI Cultura.
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Raffaello2020 MOOC - Vita e opere di Raffaello, in sintesiAlessandro Bogliolo
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Anna Maria Ambrosini Massari delinea la vita e l'opera di Raffaello per offrire una cornice al corso
https://mooc.uniurb.it/raffaello
Didattica universitaria aperta dell'Universit di Urbino, in collaborazione con Accademia Raffaello, Galleria nazionale delle Marche, Citt di Urbino e RAI Cultura.
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Anna Maria Ambrosini Massari parla della formazione di Raffaello, tra Urbino e l'Umbria
https://mooc.uniurb.it/raffaello
Didattica universitaria aperta dell'Universit di Urbino, in collaborazione con Accademia Raffaello, Galleria nazionale delle Marche, Citt di Urbino e RAI Cultura.
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1. Conversione di San
Paolo 1477-80
Laffresco fa parte della decorazione
parietale della sagrestia, con scene di
Apostoli a figura intera . In questa
raffigurazione della conversione di San Paolo
lartista evidenzia una notevole capacit
drammatica e teatrale nel rendere
lespressione di incredulit e sorpresa di
Saulo, che caduto da cavallo, rimane
abbagliato dalla luce divina, che sorprende e
acceca anche i soldati. Compare qui per la
prima volta quella cifra stilistica propria del
Signorelli nella rappresentazione della
anatomia guizzante e nervosa dei
personaggi.
2. Volta della Sagrestia della Cura
Realizzata tra il 1477-1480 fu il primo incarico
ufficiale affidato al Signorelli nel Santuario
della Santa Casa di Loreto. Gli affreschi della
volta, suddivisa in otto spicchi, raffigurano
Evangelisti e Dottori della Chiesa sovrastati
da una corona di angeli. Dal punto di vista
stilistico la raffigurazione 竪 ancora
abbastanza tradizionale, risentendo degli
influssi di Piero della Francesca e
dellambiente artistico urbinate.
3. Testamento e morte di
Mos竪 Cappella
Sistina 1482
Poco pi湛 che trentenne lartista fu coinvolto,
prima come aiutante del Perugino, poi a
pieno titolo, nella decorazione delle pareti
della Cappella Sistina in Vaticano. A lui
vengono attribuite le raffigurazione del
Testamento e morte di Mos竪, per la quale
permangono per嘆 ancora dubbi attributivi,
essendo molto forte la partecipazione del
suo allievo Bartolomeo della Gatta. Di mano
del Signorelli sono sicuramente la figura
dellignudo al centro e quella dei due uomini
di spalle, che sono la cifra stilistica del
cortonese.
4. Madonna col bambino e ignudi
1490
Galleria degli Uffizi
Attorno al 1490 lartista si trovava a Firenze ove frequentava la
cerchia dellAccademia Neoplatonica e gli ambienti colti della corte
di Lorenzo il Magnifico. Frutto di questo contesto culturale 竪 questa
tavola degli Uffizi, che, a detta del Vasari nelle sue vite, apparteneva
a Lorenzo di Pierfrancesco dei Medici, quindi un committente molto
esigente e colto. La Vergine 竪 seduta su un prato fiorito, contro uno
sfondo con figure slanciate di ignudi in un paesaggio di rovine., che
potrebbero rappresentare virt湛 ascetiche. Evidenti sono i rimandi
alla cultura fiamminga nella descrizione del paesaggio molto
dettagliata e nelle rocce sullo sfondo. Questa tavola fu sicuramente
un modello significativo per il giovane Michelangelo del Tondo Doni,
che ne riprese la iconografia dei nudi atletici .
5. Beato Angelico, Cristo
giudice, Cappella di
San Brizio 1447
Da fonti certe si ricava che il Signorelli il 5
aprile 1499 firm嘆 il contratto per il
completamento del ciclo di affreschi della
Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto,
che era stato iniziato nel 1447 dal Beato
angelico, ma rimasto incompiuto. Questa
scena rappresenta la lunetta affrescata
dallAngelico secondo il programma
iconografico del Giudizio Universale, che
vede raffigurato il Cristo Giudice entro una
mandorla circondato da angeli su fondo oro,
secondo lo stile pi湛 aulico e sacro
dellAngelico.
6. Predica e fatti
dellAnticristo, Cappella
di San Brizio
1499-1502
I
In questa scena il Signorelli rappresenta la predica
dellAnticristo, raffigurato su un podio, con alle spalle il
demonio che gli suggerisce allorecchio le parole da dire.
Questo artificio pittorico dona un carattere di estrema
teatralit alla scena, caratterizzata da una forte
drammaticit nella raffigurazione di una umanit degradata
e ormai preda delle peggiori efferatezze. I colori sono
modulati in gamme stridenti e le anatomie pervase da un
linearismo nervoso e dinamico. Come anche nelle scene
successive, prevale un groviglio inestricabile di nudi e di
lineee contorte e attorte, come in una sorta di horror vacui.
9. Compianto sul Cristo morto 1502 Museo Diocesano Cortona
Ricordata da Vasari come opera rarissima, il
Compianto venne realizzato dopo lepidemia
di peste che colp狸 Cortona nel 1502. Vasari
stesso ricorda che lautore perse il proprio
figlio Antonio e lo volle ritrarre nel corpo
senza vita di Cristo. In realt questa opera
colpisce per la vividezza dei colori e per la
monumentalit dellimpianto scenografico,
per la forza plastica delle figure, in cui
Signorelli si dimostra maestro nellarte di
esprimere il dolore, cristallizzandolo in una
forma statuaria.
10. Madonna col Bambino e Santi 1523
L'ultima opera nota 竪 una grande pala con la Madonna col Bambino e
santi, commissionata dalla Confraternita di San Girolamo ad Arezzo
nel 1519, che venne messa in opera quando l'artista era ormai
settantenne, nel 1523. In quell'occasione l'artista soggiorn嘆 in casa dei
suoi lontani parenti Vasari, dove conobbe quel Giorgio allora di otto
anni, che molto tempo dopo ne scrisse la biografia. Il ritratto che
l'aretino tracci嘆 dell'anziano pittore 竪 vivido e ricco di nostalgia:
束 Fu condotta quest'opera da Cortona in Arezzo, sopra le spalle
degl'uomini di quella Compagnia; e Luca, cos狸 vecchio come era, volle
venire a metterla su et in parte a rivedere gl'amici e parenti suoi. E
perch辿 alloggi嘆 in casa de' Vasari, dove io era piccolo fanciullo d'otto
anni, mi ricorda che quel buon vecchio, il quale era tutto grazioso e
pulito, avendo inteso dal maestro che m'insegnava le prime lettere,
che io non attendeva ad altro in iscuola che a far figure, mi ricorda,
dico, che voltosi ad Antonio mio padre gli disse: "Antonio, poi che
Giorgino non traligna, fa ch'egli impari a disegnare in ogni modo,
perch辿 quando anco attendesse alle lettere, non gli pu嘆 essere il
disegno, s狸 come 竪 a tutti i galantuomini, se non d'utile, d'onore e di
giovamento". Poi rivolto a me, che gli stava diritto inanzi, disse:
"Impara parentino". 損 Dopo la visita ad Arezzo Luca torn嘆 a Cortona,
dove mor狸 poco dopo, cadendo da un ponteggio mentre attendeva ad
alcuni lavori per il cardinale Silvio Passerini. Essendo membro della
Confraternita dei Laudesi di San Francesco, fu probabilmente sepolto
nella sede di quella confraternita.