Obiettivo del webinar è quello di inquadrare, dal punto di vista teorico e pratico, l’impatto dei Sexual Scripts sul benessere sessuale dell’individuo, con un focus particolare sul ruolo che questi giocano nell’insorgenza e nel mantenimento delle disfunzioni sessuali.
Sentimenti e Sessualità: Parliamone assiemeCentroMalattieRareFVGAffettività e sessualità nella disabilità: una sfida per gli operatori - Udine, 19 novembre 2014 - Dott. Daniele Ferraresso - Esperto nei processi formativi orientati all’autonomia Pedagogista Clinico
ݺߣ conferenza educare affettività sessualità 20 nov 2012MariaSilviaGuglielminConferenza "Educare all'affettività e alla sessualità". Per genitori di bambini della scuola dell'infanzia.
I Colori Del CuoreMariaSilviaGuglielminI colori del cuore sono delle slide presentate a un corso di formazione della FISM di Mestre sullo sviluppo delle emozioni.
Queste slide sono la prima parte di questo corso e sono state realizzate dalla dott.ssa Maria Silvia Guglielmin (3485411367 Treviso)
Sull'Educazione EmotivacampustralenuvolePresentazione di Maria Rosa Panté per www.campustralenuvole.altervista.org
sul tema dell'educazione ai sentimenti, alle emozioni, contro il bullismo.
Educazione sessualeVieri BoncinelliDalla creazione dell'identità sessuale allo svilupparsi dell'affettività e delle sessualità nelle varie fasi del processo evolutivo.
Le azioni educative per la formazione degli operatori e la formazione personale nell'ambito dell'educazione sessuale da parte di esperti in sessuologia e psicologia sessuale.
L'educazione alla sessualità e all'affettivitàEllepi Associati AnconaRelazione presentata dalla Dr.ssa Francesca Coluccini al Convegno L'Amore e la Relazione di Coppia del 14-02-2015, ad Ancona.
Intendi porre domande lineari, circolari, strategiche o riflessive? (Tomm, 1988)Eugenio BediniUna presentazione dell'articolo di Karl Tomm del 1988, in cui attua una distinzione tra i vari tipi di domande che si possono fare in una seduta di psicoterapia; la sua distinzione si basa su 2 concetti principali, il destinatario del cambiamento e le premesse che ci sono alla base!
Alla fine viene proposta un'esercitazione per mettere in pratica il suo pensiero.
Empatia e assertivitàAlessandro FerrariEMPATIA E ASSERTIVITA’
Sapevi che grazie a questo mix alchemico straordinario sarai in grado di comunicare efficacemente e con successo nel lavoro come nella sfera privata? Dai una svolta e cambia in meglio la tua vita!
Come gestire le emozioniPLS CoachingLe emozioni hanno una funzione vitale per il nostro benessere, ma quando non riusciamo a gestirle, in certe situazioni, rischiano di metterci nei guai. Quando e perché non riusciamo a gestirle e come imparare a farlo in 6 mosse.
Sull'Educazione EmotivacampustralenuvolePresentazione di Maria Rosa Panté per www.campustralenuvole.altervista.org
sul tema dell'educazione ai sentimenti, alle emozioni, contro il bullismo.
Educazione sessualeVieri BoncinelliDalla creazione dell'identità sessuale allo svilupparsi dell'affettività e delle sessualità nelle varie fasi del processo evolutivo.
Le azioni educative per la formazione degli operatori e la formazione personale nell'ambito dell'educazione sessuale da parte di esperti in sessuologia e psicologia sessuale.
L'educazione alla sessualità e all'affettivitàEllepi Associati AnconaRelazione presentata dalla Dr.ssa Francesca Coluccini al Convegno L'Amore e la Relazione di Coppia del 14-02-2015, ad Ancona.
Intendi porre domande lineari, circolari, strategiche o riflessive? (Tomm, 1988)Eugenio BediniUna presentazione dell'articolo di Karl Tomm del 1988, in cui attua una distinzione tra i vari tipi di domande che si possono fare in una seduta di psicoterapia; la sua distinzione si basa su 2 concetti principali, il destinatario del cambiamento e le premesse che ci sono alla base!
Alla fine viene proposta un'esercitazione per mettere in pratica il suo pensiero.
Empatia e assertivitàAlessandro FerrariEMPATIA E ASSERTIVITA’
Sapevi che grazie a questo mix alchemico straordinario sarai in grado di comunicare efficacemente e con successo nel lavoro come nella sfera privata? Dai una svolta e cambia in meglio la tua vita!
Come gestire le emozioniPLS CoachingLe emozioni hanno una funzione vitale per il nostro benessere, ma quando non riusciamo a gestirle, in certe situazioni, rischiano di metterci nei guai. Quando e perché non riusciamo a gestirle e come imparare a farlo in 6 mosse.
Tecniche d’indagine della personalitàIlia ArcidiaconoIt 'a summary of the basic textbook for the examination of Community Psychology: FRANCESCATO D., M. Tomai, GHIRELLI G., FUNDAMENTALS OF PSYCHOLOGY OF THE COMMUNITY. CAROCCI 2002
ݺߣ hikikomoriFormazioneContinuaPsicologia Contenuti
Maturare competenze teoriche e pratiche sul fenomeno degli Hikikomori: cenni storici, chi sono gli Hikikomori, marker diagnostici, diagnosi differenziale, intervento domiciliare per i casi gravi di ritiro sociale.
Acquisire competenze nella relazione e nell’intervento con persone in isolamento sociale volontario. Nello specifico: strumenti per la presa in carico del soggetto in ritiro e del suo sistema famiglia. Costruire una relazione significativa di sostegno, accompagnamento e di rispecchiamento delle varie funzioni e capacità (pratiche e mentali), passando per la condivisione delle attività quotidiane (studio, gioco, scoperta, coltivazione di interessi, uscite, ecc.).
Acquisizione di strumenti per favorire autonomia e identità nel soggetto in ritiro sociale.
Acquisire strumenti per rafforzare la rete sociale primaria (familiare) e secondaria (amicale).
Cinema e psicologiaFormazioneContinuaPsicologia Come utilizzare i film nel proprio contesto professionale: meccanismi psicologici alla base della visione di un film
Webinar parent caochingFormazioneContinuaPsicologia La finalità del webinar è di presentare la tecnica del parent coaching, utile in un percorso di sostegno alla genitorialità. Inoltre vengono descritte le diverse fasi del percorso e relativi strumenti a disposizione dello psicologo.
La considerazione della vittima nel processo penaleFormazioneContinuaPsicologia ݺߣ della Dott.ssa Vera Cuzzocrea per https://scuoladipsicologiagiuridica.it/
Alimentazione e Self Care: l’OMS suggerisce lo psicologoFormazioneContinuaPsicologia Le persone alle quali viene diagnosticata una patologia metabolica necessitano di apportare alcuni cambiamenti nelle proprie abitudini, in particolare correggendo lo stile alimentare, facendo più esercizio fisico e, lì dove necessario, seguendo una terapia farmacologica. Eppure molte persone non riescono a prendersi cura di se stesse o vivono in maniera molto negativa questa nuova condizione.
Tu devi cambiare! Gli effetti controproducenti della pressioneFormazioneContinuaPsicologia Facciamo un piccolo viaggio nel tema della motivazione al cambiamento e permettiamoci di decidere.
ݺߣ cbt iFormazioneContinuaPsicologia L’Insonnia è un problema sempre più frequente nella società: si stima che ne soffra in modo cronico 1 persona su 10, mentre 3 su 10 incontrano difficoltà a dormire almeno una volta nel corso della vita.
ݺߣ interventi domiciliari 2FormazioneContinuaPsicologia L’intervento psicologico domiciliare, negli ultimi anni, si sta diffondendo in modo crescente, tra diverse tipologie di utenza.
Sono molti gli psicologi che utilizzano l’intervento psicologico domiciliare e si sta evidenziando la sua applicabilità e funzionalità in sempre maggiori ambiti, sia nei contesti in cui la persona, per la sua problematica, non possa recarsi allo studio, sia in quelli in cui osservare ed intervenire direttamente sul contesto, sembri determinare una maggiore efficacia e funzionalità.
L’intervento psicologico domiciliare presenta caratteristiche peculiari e specificità che lo differenziano da quello nello studio privato o in ambulatorio. Acquisire una formazione specifica in tal senso è, pertanto, di fondamentale importanza e, attualmente, le possibilità formative a riguardo sembrano essere piuttosto limitate. Questo corso analizza gli aspetti peculiari di questa specifica modalità operativa, le strategie e le possibili linee guida entro le quali strutturare ed attuare tale intervento.
ݺߣ interventi domiciliari amarelliFormazioneContinuaPsicologia L’intervento psicologico domiciliare, negli ultimi anni, si sta diffondendo in modo crescente, tra diverse tipologie di utenza.
Sono molti gli psicologi che utilizzano l’intervento psicologico domiciliare e si sta evidenziando la sua applicabilità e funzionalità in sempre maggiori ambiti, sia nei contesti in cui la persona, per la sua problematica, non possa recarsi allo studio, sia in quelli in cui osservare ed intervenire direttamente sul contesto, sembri determinare una maggiore efficacia e funzionalità.
L’intervento psicologico domiciliare presenta caratteristiche peculiari e specificità che lo differenziano da quello nello studio privato o in ambulatorio. Acquisire una formazione specifica in tal senso è, pertanto, di fondamentale importanza e, attualmente, le possibilità formative a riguardo sembrano essere piuttosto limitate. Questo corso analizza gli aspetti peculiari di questa specifica modalità operativa, le strategie e le possibili linee guida entro le quali strutturare ed attuare tale intervento.
ݺߣ nuova terapia di esposizioneFormazioneContinuaPsicologia Il corso di formazione sulla Terapia di Esposizione ha l’obiettivo di formare e/o aggiornare il corsista all’uso clinico delle nuove procedure comportamentali che si sono dimostrate in grado di massimizzare gli effetti terapeutici della terapia di esposizione (superandone così alcuni limiti e punti deboli). Le finalità sono quelle di rendere il corsista in grado di usare ed integrare tali innovazioni all’interno del suo operare clinico.
ݺߣ tecniche psicocorporeeFormazioneContinuaPsicologia In un periodo storico caratterizzato da stili di vita e comportamenti che allontanano sempre più dai personali bisogni interni, le tecniche psico-corporee (rilassamento, mindfulness, tecniche immaginative, induttive, bioenergetica, etc) risultano particolarmente ricercate dall’utenza che mira ad apprenderle per lenire i fenomeni di ansia e stress.
La domanda di aiuto rivolta agli psicologi, infatti, passa sempre di più attraverso il corpo, sede di tensioni e somatizzazioni che possono essere ricondotte a blocchi energetici.
Proprio per la grande richiesta, tali tecniche vengono proposte anche da professionisti non psicologi (personal trainer, counselor, operatori olistici) che se da un lato possono padroneggiare la tecnica, dall’altro non possono intervenire sui contenuti psicologici spesso emergenti. Per tale motivo appare di grande importanza che lo psicologo e/o psicoterapeuta possieda nel suo personale repertorio di strumenti anche tali tecniche che potranno essere utilizzate sia nell’abituale assetto di lavoro clinico che nell’offerta di promozione di benessere, sia all’interno del setting individuale che di quello gruppale.
2019 10 04 webinar presentazione fcp liaFormazioneContinuaPsicologia L’incremento delle patologie legate all’eccesso di peso corporeo evidenzia criticità sia per la persona che ne è affetta, sia per l’evidenza di una mancata efficacia dei trattamenti tradizionali. La componente psy del comportamento alimentare non può essere affrontata solo con un trattamento dietoterapico. Negli ultimi 20 anni, la psicologia del comportamento alimentare e le tecniche di intervento specifiche utilizzate si sono affermate sia come alternativa/supporto alla dieta nella gestione del paziente in sovrappeso/obeso (resistente al trattamento dietoterapico) sia per la preparazione e sostegno alla chirurgia dell’obesità.
Troppo pochi sono gli psicologi che realmente hanno competenza nel settore. Troppi quelli che si improvvisano senza avere un’adeguata formazione.
Il fallimento delle diete, nel trattamento dell’obesità e sovrappeso, è un problema che non può essere trascurato. La sindrome dello yo-yo (perdita di peso e recupero del peso perduto) è un’esperienza comune a molti pazienti; necessaria e indispensabile la competenza psicologica capace di intervenire per modificare, in modo stabile e a lungo termine, le modifiche comportamentali richieste al soggetto. La cura in questi casi, non può consistere nell’applicazione di uno schema alimentare rigido; si deve intervenire sul comportamento, sulle credenze che sottendono quel comportamento, sulla correzione delle abitudini alimentari scorrette, sul potenziamento (locus of control interno) delle capacità degli individui di gestione del proprio rapporto con il cibo. Il corso, offre un programma di intervento e di trattamento declinabile in tutte le situazioni in cui il soggetto ha un disequilibrato rapporto con il cibo.
ݺߣ la consulenza nell'elaborazione del luttoFormazioneContinuaPsicologia La perdita, la morte e la malattia sono realtà poco accettate nella società attuale in cui prevale il paradigma dell‘uomo invincibile, poco incline a considerare le sue fragilità e il suo essere mortale. Accanto a questo è facile notare come il dolore e la sofferenza siano relegati in uno spazio sempre più ridotto e privato, in assenza di tutti quei rituali che permettevano ad una comunità di sostenere coloro che si trovavano a vivere un’esperienza dolorosa come la morte di un proprio caro. Proprio per questi motivi, le persone sentono di non avere spesso risorse sufficienti per affrontare il difficile e doloroso “lavoro del lutto” e si rivolgono ad un esperto per avere sostegno e ascolto.
ݺߣ seminario alzheimer caffeFormazioneContinuaPsicologia Gli Alzheimer Caffè sono realtà, che nell’ultimo decennio, hanno avuto un grande sviluppo nel nostro contesto nazionale. In quanto progetti bio-psico-sociali si rivolgono principalmente ai caregiver, offrendo loro un supporto nella quotidiana attività di cura, attraverso l’informazione, la formazione e il sostegno psicologico. Ma, rispetto alla prima esperienza olandese del 1997, gli Alzheimer Caffè hanno implementato, in questi anni, le loro attività prevedendo interventi specifici anche per i pazienti affetti da demenza.
Libroterapia: creare benessere attraverso la letturaFormazioneContinuaPsicologia Sentiamo spesso dire che leggere fa bene, ce lo ripetono operatori di diverse nature professionali: ma cosa significa veramente questa affermazione? Quale è il valore terapeutico della lettura e come possiamo utilizzare questa metodologia nella nostra pratica clinica? Cosa vuol dire essere un libroterapeuta, quali caratteristiche e competenze occorre avere?
La metodologia libroterapica, opportunamente adattata ai contesti, si presenta come una possibilità ulteriore di lavoro con la persona singola e soprattutto con il gruppo, per la ricerca di equilibrio, per la resilienza, per l’empowerment e per veri e propri contesti clinici.
ݺߣ effetto paradosso della restrizione alimentareFormazioneContinuaPsicologia OBIETTIVI DEL WEBINAR
Comprendere come il fissare obiettivi superficiali e perseguirli in maniera ostinata produca un effetto paradosso
Comprendere come centrare obiettivi genuini e come raggiungerli
SLIDE Introduzione al Protocollo psicologico CBT-IFormazioneContinuaPsicologia La finalità del webinar è di presentare il protocollo CBT-I: Cognitive Behavioural Therapy for Insomnia, mutuato dalla Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, che consente un’alternativa al farmaco senza comportare effetti collaterali e riducendo significativamente tempi e costi di gestione del problema, l’abuso/dipendenza da farmaci e la diffusione quasi endemia dell’Insonnia nella popolazione generale per quanto riguarda le sue componenti psicologiche. Applicabile sia da Psicologi che da Psicoterapeuti il Protocollo si sta rivelando un presidio di cura richiesto e gradito anche per la sua brevità e specificità sul sintomo.
Psicologo: competenze necessarie all'esercizio della professioneFormazioneContinuaPsicologia Quali sono le competenze necessarie all'esercizio della professione di psicologo?
Ascolto vittime vulnerabili procedimento penaleFormazioneContinuaPsicologia Il webinar sarà incentrato sulla presentazione della cornice giuridica che tiene conto della recente evoluzione normativa circa l’introduzione di elementi psicologico-giuridici per lo svolgimento dell’attività di “ascolto” da parte di “esperti in psicologia e psichiatria infantile” di vittime e testimoni vulnerabili di una vasta gamma di reati in modalità “protetta”, ovvero in spazi “neutri” appositamente allestiti, per conto delle Procure ordinarie e minorili e in ausilio alla Polizia Giudiziaria delegata per le indagini.
1. Sexual Script:
quale impatto sul benessere
psicoaffettivo?
Dott.ssa Marta Giuliani
Società Italiana di Sessuologia e Psicologia
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2. Gli stereotipi…
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Uno stereotipo è una scorciatoia mentale usata per
raggruppare persone in determinate categorie stabilite
tramite valutazioni rigide e inflessibili che si riferiscono a
concetti mai appresi in maniera diretta, ma mediati dal
senso comune.
Nel 1922 viene introdotto nelle scienze sociali grazie al giornalista Lippmann, il quale
asserì che il processo di conoscenza non è diretto, ma mediato da immagini mentali
costruite in relazione a come ognuno di noi recepisce e percepisce la realtà.
Dal greco stereòs (rigido) e tùpos (impronta), il
termine «stereotipo» nasce nel 1700 per
indicare la riproduzione di immagini a stampa
per mezzo di forme fisse.
3. …e le sue variabili!
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✓La condivisione sociale: il livello in cui un’immagine
sociale viene condivisa da un gruppo sociale nei
confronti di un altro gruppo.
✓Il livello di generalizzazione: la credenza che le
caratteristiche negative attribuite ad un gruppo siano
diffuse in maniera omogenea tra tutti i membri.
✓Il livello di rigidità: più profondamente saranno
radicati nella cultura di un gruppo più difficilmente
risulteranno modificabili.
4. Processo cognitivo sottostante
Categorizzazione
Vista l’eccessiva complessità ambientale e la necessità
di semplificazione della realtà, l’individuo tende ad
ignorare le differenze tra individui che appartengono ad
una stessa categoria sociale, interagendo con esse
come membri di un gruppo.
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5. Inerzia cognitiva
La mente umana funziona economizzando le proprie risorse e
minimizzando lo sforzo cognitivo, per cui difficilmente ci si permette di
modificare l’idea iniziale in quanto questo richiederebbe un maggiore
sforzo mentale e soprattutto la necessità di mettere in discussione le
proprie posizioni e la propria coerenza.
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Perché?
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Come?
Inferenza
Tendenza a prevedere alcuni comportamenti
o caratteristiche personali a partire
dall’osservazione di certi tratti nell’altro;
questa previsione è arbitraria e collega
l’appartenenza sociale a certe caratteristiche
personali.
La percezione di
omogeneità delle
categorie sociali
Si associano in maniera ingiustificata certe
caratteristiche del gruppo sociale a tutti i
suoi membri, nell’uso ordinario tale
associazione è di tipo probabilistico.
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Come?
Confirmation bias effect
Fenomeno che si verifica quando gli eventi
portano nuove notizie a conferma dello
stereotipo iniziale permettendo così di
rafforzarne la veridicità.
Distorsione volontaria
dell’interpretazione delle
informazioni
L’individuo può essere incline a trovare
un’interpretazione alternativa a nuove
informazioni che smentiscono la percezione
iniziale in modo da renderle coerenti con le tesi
precedentemente sostenute.
8. Stereotipi di genere
insieme di convinzioni e
rappresentazioni
attribuite specificamente
ai generi femminile e
maschile.
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11. Stereotipi di genere
Acuiscono le
differenze tra
uomo e donna
Minimizzano le
differenze
intracategoriali
Favoriscono la
biologizzazione
delle diversità di
genere
Negano la
legittimità delle
costruzioni
identitarie
alternative
Contribuiscono
a mantenere lo
status quo dei
ruoli sociali
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12. Stereotipi sessuali
rappresentano tutti quei
meccanismi di
categorizzazione ai quali
ricorrono gli individui per
interpretare, elaborare,
decodificare e ristrutturare
la realtà sessuale
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13. Gli stereotipi sessuali rappresentano semplificazioni di specifici aspetti
caratterizzanti la sessualità maschile e femminile.
Partendo dall’assunto che la sessualità umana si esplicita, prima di tutto,
attraverso un comportamento complesso e relazionale, è facilmente intuibile
come tali stereotipi arrivino a generare dei veri e propri copioni, ossia delle
dimensioni metaforiche e «drammaturgiche» che sostengono l’azione
sessuale!
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14. Sexual Script
strutture cognitive prodotte
da un insieme di concetti
configuranti una sequenza
stereotipata e organizzata di
azioni che ricorrono in
determinate circostanze, in
un dato contesto, per
raggiungere uno scopo
preciso.
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15. Cornice Storica
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Fino alla fine della Seconda Guerra
Mondiale lo studio della sessualità era
incentrato sull’analisi dei processi
intrapsichici (Freud, Reich, Marcuse,
Fromm), clinici (Masters & Johnson) e
tassonomici (Alfred Kinsey).
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…cornice storica…
Negli anni ‘70 nacque un nuovo
approccio allo studio della sessualità
racchiuso nella teoria dei Sexual Script.
Tale espressione fu coniata per la prima
volta dai sociologi John Gagnon e
William Simon nel 1973 nel celebre
testo «Sexual Conduct. The human
sources of human sexuality».
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…cornice storica…
I due si conobbero a Chicago agli inizi degli
anni ‘60 e lavorarono insieme per alcuni anni
(a partire dal 1965) all’Institute for Sex
Research fondato da Alfred Kinsey. Da quel
momento, e nei successivi anni della loro
collaborazione, lavorarono insieme nella
definizione della teoria dei Sexual Script.
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…cornice teorica…
La teoria dei copioni
sessuali nasce da una
riflessione a partire da:
Le istanze freudiane e postfreudiane
della sessualità
La teoria dei ruoli di Mead
Il pragmatismo americano
19. La Teoria dei Sexual Scripts
afferma che gli individui
diventano – non nascono –
sessuali, per cui producono e
fanno proprie narrazioni e
significati simbolici della
propria e altrui sessualità, in
linea con le rappresentazioni,
credenze, valutazioni, vincoli,
pratiche e ruoli dei contesti di
riferimento.
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20. La sessualità si esprime
attraverso il linguaggio e il
linguaggio contribuisce a
creare la sessualità.
Impariamo a diventare
sessuali secondo un
processo di confronto e
contrattazione tra la
dimensione personale
della nostra immagine
del sé e quella pubblica
dello status/ruolo.
La sessualità ci richiede
di interpretare un ruolo di
attore, profondamente
legato alla performance e
ai rituali sociali condivisi.
È in questo modo che
comunichiamo la nostra
identità ai vari
interlocutori che
incontriamo.
Dirsi Sessuali
Diventare
Sessuali
Fare Sesso
La genealogia dei
copioni sessuali
ruota attorno a 3
principali nuclei
concettuali
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Gagnon e Simon
ritengono che la
costruzione sociale della
sessualità avvenga a 3
differenti livelli:
Un livello sociale
(«copioni culturali»)
Un livello
interpersonale
(«copioni
interpersonali»)
Un livello
intrapsichico
(«copioni
intrapsichici»)
22. COPIONI CULTURALI
Rappresentano quelle mappe di istruzioni che,
a livello di vita collettiva, guidano le persone
nell’individuare i requisiti necessari per
assumere specifici ruoli all’interno di relazioni
interpersonali.
23. COPIONI INTERPERSONALI
Ogni attore sociale crea degli script interpersonali
adattando le generali acquisizioni che ha appreso
dalle proprie esperienze nella cultura di riferimento
alle situazioni interpersonali specifiche con le quali
si interfaccia. A livello interpersonale, lo script
permette di creare delle convenzioni condivise
mutuali tra due attori.
24. COPIONI INTRAPSICHICI
Rappresentano l’insieme del mondo
interiore individuale. La possibile
incongruenza tra la dimensione pubblica e
quella privata non implica un mero
adattamento intrapsichico, ma processi di
contrattazione che possono portare ad un
cambiamento degli stessi scenari culturali.
25. I copioni sessuali agiscono:
• nel processo di apprendimento del significato degli stati interni;
• nell’organizzazione dell’attività sessuale;
• nell’attribuzione di significato di nuove situazioni sessuali;
• nella limitazione delle risposte sessuali;
• nella costruzione della propria identità sessuale.
Per riassumere
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26. Esempi di Sexual Script
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27. Nonostante nel corso degli ultimi decenni la rivoluzione sessuale e gli studi
scientifici abbiano sottolineato la centralità del vissuto individuale e
relazione nell’espressione della propria intimità, sono ancora numerosi gli
uomini e le donne fortemente legati a tali copioni al punto da
compromettere, a volte anche in modo significativo, il loro benessere
individuale e di coppia. Se nel mondo maschile, ad esempio, tali scripts sono
caratterizzati da una continua celebrazione della propria “potenza sessuale”,
nell’universo femminile viaggiano ancora in un percorso diametralmente
opposto. Si assiste, infatti, ad una stringente tendenza a reprimere il proprio
erotismo, le proprie fantasie e, più in generale, il proprio piacere.
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28. “L’aspetto estetico dei genitali è fondamentale per
procurare piacere”
È credenza diffusa che l’estetica dei genitali abbia un ruolo
rilevante nel vissuto di piacere del/della partner:
RICADUTE SULL’UOMO:
Gli uomini attribuiscono un’importanza eccessiva alle
dimensioni del pene.
RICADUTE SULLA DONNA:
La forma della vulva può suscitare molte ansie e
preoccupazioni al punto che alcune donne ricorrono alla
chirurgia estetica.
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✓ Imbarazzo e Vergogna
✓ Ansia da Prestazione
✓ Dismorfofobia
✓ Disordini
dell’Eccitazione
29. «Gli uomini hanno un maggiore desiderio sessuale
rispetto alle donne»
È idea diffusa che il desiderio sessuale sia direttamente proporzionale
alla quantità di testosterone presente nel corpo. Ciò potrebbe indurre
a pensare che nell’uomo sia presente maggior desiderio sessuale:
RICADUTE SULL’UOMO:
Il rischio è quello di vivere semplici cali di libido come un disagio e di
doversi percepire sempre pronto e disponibile all’atto sessuale.
RICADUTE SULLA DONNA:
Le donne possono essere portate a disinvestire dalla propria intimità
ritenendosi meno predisposte al coinvolgimento sessuale.
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✓ Ansia da
Prestazione
✓ Calo del Desiderio
✓ Disfunzione Erettile
30. «L’erezione deve essere sempre presente e perfetta»
Idea comune è che l’erezione maschile debba essere sempre
perfetta, uguale a sé stessa e immediata.
RICADUTE SULL’UOMO
Un senso di obbligo, seguito da disagio e frustrazione, con forti
penalizzazioni del rapporto di coppia a causa delle aspettative
elevate che possono nascere.
RICADUTE SULLA DONNA:
Sensazione di inappropriatezza e di «colpevolezza» per l’eventuale
mancata erezione del compagno.
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✓ Compromissione
dell’Autostima Sessuale
✓ Ansia da Prestazione
✓ Forti Conflitti di Coppia
✓ Disfunzione Erettile
31. «Gli uomini sono sessuali, le donne sono romantiche»
L’uomo «tenero» viene comunemente considerato meno virile e la
donna «non romantica» viene considerata meno attraente.
RICADUTE SULL’UOMO:
Sentirsi costretto a ricercare una sessualità meramente istintuale a
discapito di un’espressione emozionale del proprio erotismo,
limitando così il livello di soddisfazione percepito.
RICADUTE SULLA DONNA:
Tale idea limita la donna nel poter esprimere in modo
intraprendente i propri bisogni o fantasie sessuali.
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✓ Diminuzione Frequenza
Rapporti Sessuali
✓ Anorgasmia
✓ Eiaculazione Precoce
32. «Esiste un’unica zona erogena: i genitali»
Tutto il piacere sessuale si crede possa essere provato solo
attraverso la stimolazione degli organi genitali.
RICADUTE SULL’UOMO:
Induce ad una sessualità fallocentrica con conseguente
riduzione di una creativa sperimentazione sessuale.
RICADUTE SULLA DONNA:
Perdita della potenzialità creativa e diversificata della sessualità.
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✓ Abbassamento del
Desiderio Sessuale
✓ Disfunzione Erettile
✓ Disordine dell’Eccitazione
Femminile
33. «Esistono due tipi di orgasmi, uno di serie A (vaginale) ed
uno di serie B (clitorideo)»
C’è un diffuso pregiudizio rispetto al fatto che l’orgasmo vaginale
dovrebbe essere più intenso e piacevole di quello clitorideo.
RICADUTE SULL’UOMO:
L’uomo è portato a svalutare le potenzialità erogene ed eccitanti
della clitoride e di altri parti del corpo femminile non
dedicandosi ad esse.
RICADUTE SULLA DONNA:
Questa concezione porta ad avere un’errata aspettativa sulle
proprie sensazioni corporee con conseguente bassa autostima
erotica.
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✓ Imbarazzo/Vergogna
✓ Ansia da Prestazione
✓ Anorgasmia
34. «Masturbazione e pornografia sono cose da uomini!»
È idea comune che le donne «non devono» masturbarsi e fare
uso di materiale pornografico.
RICADUTE SULL’UOMO:
L’uomo può sentirsi giudicato dalla partner a questo proposito
con conseguente impatto negativo sulla coppia.
RICADUTE SULLA DONNA:
Le donne possono provare forte imbarazzo non entrando così
bene in contatto con il proprio corpo e la propria individuale
sessualità.
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✓ Conflitti di Coppia
✓ Sensi di Colpa
✓ Scarsa conoscenza di
sè
35. «La sessualità femminile si affievolisce in gravidanza e
dopo la menopausa»
È idea comune che ci sia un calo del desiderio dopo la gravidanza
e la menopausa.
RICADUTE SULL’UOMO:
L’uomo potrebbe essere portato a ricercare meno la dimensione
sessuale credendo che la donna non la richieda, con conseguenze
negative per la coppia.
RICADUTE SULLA DONNA:
Tale idea potrebbe indurre sensazioni di ansia e paura e potrebbe
suscitare confusione nelle donne che continuano a mantenere
adeguati livelli di desiderio sessuale in queste fasi della loro vita.
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✓ Conflitti di Coppia
✓ Ansie/Paure
✓ Disordine del
Desiderio Sessuale
36. I copioni sessuali fondano la loro natura su una semplificazione delle
manifestazioni umane, concependo il funzionamento della sessualità
maschile e femminile come qualcosa di quantificabile e meccanico.
Le ricadute evidenti sul vissuto individuale e relazionale rendono
chiaro quanto le emozioni, le fantasie, le aspettative, le esperienze
pregresse e le motivazioni siano centrali nello sviluppo e nel
raggiungimento di un benessere sessuale individuale e di coppia.
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38. Per approfondimenti…
• Diekman, A.B., e Eagly, A.H. (2000) “Stereotypes as dynamic constructs: Women and men of the
past, present, and future”, in: Personality and Social Psychology Bulletin, 26.
• Gagnon, J., Simon W. (1973) Sexual Conduct: The Social Sources of Human Sexuality. Aldine.
• Kimmel M. (a cura di) The Sexual Self: The Social Construction of Sexual Scripts, Vanderbilt, 2007.
• Lippmann W. (1922), L’opinione pubblica, trad. it., Edizioni di Comunità, Milano 1963; ripubblicato
da Donzelli, Roma 1995.
• Mazzara B. (1997), Stereotipi e pregiudizi, Bologna, Il Mulino.
• Rinaldi C. (a cura di), I copioni sessuali. Storia, analisi e applicazioni, Milano, Mondadori Education,
2017.
• Sherriffs, A.C. e McKee, J.P. 1957, “Qualitative Aspects of Beliefs About Men and Women”, in:
Journal of Personality, XXV, 4, pp. 451-464.
• Tajfel, H. (1969). Cognitive aspects of prejudice. Journal of Social Issues, 25, 79-97.
• Tajfel H., Fraser C. (1979), Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, Bologna.
• Williams, J. E., Bennett, S. M., & Best, D. L. (1975). Awareness and expression of sex stereotypes in
young children. Developmental Psychology, 11(5), 635-642.
• Williams, J. E., Bennett, S. M. (1975). The Definition of Sex Stereotypes via the Adjective Check List.
Sex Roles, 1(4), 327-337.