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COME MIGLIORARE LA
COMUNICAZIONE: DALLA
COMUNICAZIONE EMPATICA ALLA
COMUNICAZIONE EFFICACE
DOTT. PIETRO CAPUTO
PSICOLOGO
LA COMUNICAZIONE
CONSIDERATO CHE LA RADICE ETIMOLOGICA DEL
TERMINE (COMMUNICATIO, DAL LATINO) SIGNIFICA
PARTECIPAZIONE
LETTERALMENTE PORRE IN COMUNE, DIFFONDERE, 
POSSIBILE FORNIRE UNA DEFINIZIONE MOLTO AMPIA E
GENERALE, E QUALIFICARE LA COMUNICAZIONE COME
LATTO DI METTERE QUALCOSA IN COMUNE TRA DUE O
PI ESSERI VIVENTI:
UN ESSERE VIVENTE COMUNICA CON UN ALTRO SE C
QUALCOSA IN COMUNE TRA I DUE, O SE QUALCOSA
PERCH SI ABBIA UNA COMUNICAZIONE, SONO
NECESSARI ALMENO 5 PRESUPPOSTI:
LEMITTENTE, OVVERO LESSERE VIVENTE CHE INVIA IL MESSAGGIO;
IL RICEVENTE, OVVERO LESSERE VIVENTE AL QUALE TALE MESSAGGIO
 DESTINATO O COMUNQUE PERVIENE;
IL CODICE;
IL CANALE;
IL MESSAGGIO, CHE PU ESSERE INTESO COME CI CHE LEMITTENTE
METTE IN COMUNE CON IL RICEVENTE, CON O SENZA
INTENZIONALIT.
IL CODICE
SI RIFERISCE ALLINSIEME DI REGOLE CHE DEBBONO ESSERE IMPIEGATE PER ESTRARRE IL
SIGNIFICATO DAL MESSAGGIO. I PRINCIPALI CODICI COMUNICATIVI SONO QUELLO
ANALOGICO E QUELLO NUMERICO.
NEL PRIMO CASO UTILIZZO LA DIRETTA RAPPRESENTAZIONE DELLA COSA DI CUI STO
PARLANDO, NEL SECONDO CASO UTILIZZO UNA PAROLA CHE MI RAPPRESENTI AD UN
LIVELLO PI ASTRATTO LA COSA , OGGETTO DELLA COMUNICAZIONE.
I SEGNI DEL LINGUAGGIO NUMERICO ( PAROLE O NUMERI) NON HANNO ALCUN LEGAME
SEMPLICE CON CI CHE RAPPRESENTANO. NELLA COMUNICAZIONE ANALOGICA INVECE
VI  UN RIFERIMENTO DIRETTO ALLA COSA CHE SI RAPPRESENTA. IN ALTRE PAROLE
POTREMMO DIRE CHE LA COMUNICAZIONE VERBALE  NUMERICA, MENTRE LA
COMUNICAZIONE NON VERBALE  ANALOGICA.
IL CANALE : VOCALE E NON
VOCALE
IL CANALE VOCALE
VEICOLA LA COMUNICAZIONE VERBALE.
TRAMITE IL CANALE VOCALE VENGONO INOLTRE TRASMESSI SEGNALI CHE, PUR NON
ESSENDO VERBALI, INFLUENZANO DIRETTAMENTE IL CONTENUTO VERBALE DEL
MESSAGGIO,
I SEGNALI PROSODICI:
LA CADENZA
IL TIMBRO
LACCENTO
TONO
LACCENTUAZIONE O E LINTONAZIONE SONO IN GRADO DI COMPLETARE IL
SIGNIFICATO DI FRASI LA CUI STRUTTURA  AMBIGUA.
FACCIAMO UN ESEMPIO:
LA FRASE IO DEVO FARE QUESTO
PU ESSERE INTESA COME AFFERMAZIONE O COME DOMANDA , A SECONDA
DELLINTONAZIONE CON CUI VIENE PRONUNCIATA.
INOLTRE TALE FRASE ASSUME UN SIGNIFICATO DIVERSO SE, NEL PRONUNCIARLA VIENE
ACCENTUATA LA PAROLA IO OPPURE LA PAROLA QUESTO.
I SEGNALI PROSODICI POSSONO ANCHE COMUNICARE ATTEGGIAMENTI INTERPERSONALI O
STATI EMOTIVI.
I SEGNALI PARALINGUISTICI
IL TONO DELLA VOCE PU ESSERE RIVELATORE
DELLE EMOZIONI E DEGLI STATI DANIMO DEL
PARLANTE
LACCENTO PU DARE INDICAZIONI SULLA SUA
PROVENIENZA E SULLA SUA CONDIZIONE SOCIALE
IL TIMBRO DELLA VOCE PU FORNIRE
INFORMAZIONI RIGUARDO LE SUE CARATTERISTICHE
IL CANALE SCRITTO
E
IL CANALE CINESICO
IL CANALE NON VOCALE
IL CANALE NON VOCALE
SCRITTO
I MESSAGGI TRASMESSI TRAMITE QUESTO CANALE POSSONO ESSERE
SIA DI TIPO NUMERICO: UTILIZZANDO IL LINGUAGGIO VERBALE
SIA DI TIPO ANALOGICO : UTILIZZANDO I DISEGNI
NEL PRIMO CASO IL MESSAGGIO SI DIFFERENZIA DA QUELLO EMESSO TRAMITE
CANALE VOCALE PERCH RISULTER CARENTE DI SEGNALI PROSODICI E
PARALINGUISTICI, RAPPRESENTABILI SOLO IN MODO INCOMPLETO E APPROSSIMATIVO
TRAMITE PUNTEGGIATURA, LUSO DI CARATTERI TIPOGRAFICI PARTICOLARI (
CORSIVO ,GRASSETTO, SOTTOLINEATO ECC)
IL CANALE NON VOCALE
CINESICO
PU VEICOLARE MESSAGGI DI TIPO
NUMERICO, QUALI IL SISTEMA DI SEGNI DEI
SORDOMUTI OPPURE I GESTI
CONVENZIONALI O SIMBOLICI. TUTTAVIA,
TRAMITE TALE CANALE VENGONO PI
FREQUENTEMENTE TRASMESSI SEGNALI DI
TIPO ANALOGICO:
GESTI, SGUARDI, ESPRESSIONI DEL VOLTO,
MOVIMENTI DEL CORPO.
NEL CORSO DI UNA CONVERSAZIONE, TALI
SEGNALI POSSONO SVOLGERE NUMEROSE
FUNZIONI:
1. ALCUNI ACCOMPAGNANO IL DISCORSO
TANTO CHE SEMBRA ESISTERE UNA STRETTA
COORDINAZIONE TRA I MOVIMENTI DEL
CORPO E IL DISCORSO
2. ALTRI ANCORA, TRA I QUALI GIOCANO UN
RUOLO IMPORTANTE LE MODIFICAZIONI
NELLUSO DELLO SGUARDO,
SINCRONIZZANO LE SEQUENZE INTERATTIVE
E FACILITANO LA DISTRIBUZIONE DEI TURNI
DI PAROLA, SEGNALANDO AGLI ALTRI
IL FEEDBACK
LEMITTENTE DI UN MESSAGGIO , PER ASSICURARSI CHE IL MESSAGGIO
SIA STATO CORRETTAMENTE INVIATO E COMPRESO,
DOVR VERIFICARE ATTRAVERSO UN FEEDBACK ( MESSAGGIO DI
RITORNO A QUANTO DETTO).
IL FEEDBACK  POSSIBILE COGLIERLO ATTRAVERSO UNA VASTA GAMMA
DI MESSAGGI NON VERBALI : ALCUNI HANNO FUNZIONE DI COMMENTO
A QUANTO VIENE DETTO E POSSONO FORNIRE UN RINFORZO, ALTRI
RISULTANO SPECULARI A QUELLI DELLEMITTENTE, ALTRI INVECE
DENOTANO ATTENZIONE DA PARTE DELL ASCOLTATORE.
GLI ASSIOMI DELLA
COMUNICAZIONE
BATESON, WATZLAWICK, BEAVIN E
JACKSON
Pragmatica, cio竪 lanalisi delle influenze che la
comunicazione ha sul comportamento.
La comunicazione non viene pi湛 considerata
come un semplice passaggio di informazioni, ma
diventa un atto, un evento, un processo.
Essa viene definita considerando anche i
comunicanti con tutto il loro bagaglio emotivo,
culturale e sociale e lambiente in cui si attua e
comprende gli effetti che esso ha sui partecipanti
e sul loro comportamento durante linterazione.
PRIMO ASSIOMA
NON SI PUO NON COMUNICARE
Anche linattivit e il silenzio hanno un valore di
messaggio e, come tali, influenzano laltro.
Ad esempio, il passeggero di un treno che
guarda fisso in avanti sta comunicando
che non vuole parlare.
SECONDO ASSIOMA
IN OGNI MESSAGGIO SI PUO DISTINGUERE UN LIVELLO
DI CONTENUTO E UNO DI RELAZIONE; IN MODO CHE IL
SECONDO CLASSIFICA IL PRIMO ED E, QUINDI,
METACOMUNICAZIONE
Il contenuto diventa comprensibile in quanto la relazione ne determina il
significato.
Es. Fai attenzione! madre  figlio
boss malavita  suo rivale
AMBIGUITA
Esempio
Dire: "Fammi subito questo lavoro" e "Vorrei che mi facessi subito questo lavoro
perch辿..." recano lo stesso contenuto, ma definiscono relazioni molto diverse.
Nel primo caso definiscono una relazione di dominio-sottomissione, nel
secondo caso una relazione di partecipazione-collaborazione.
TERZO ASSIOMA
LA NATURA DI UNA RELAZIONE DIPENDE
DALLA PUNTEGGIATURA DELLE SEQUENZE DI
COMUNICAZIONE TRA I COMUNICANTI
Quello che uno considera come causa 竪 invece definito come
effetto dallaltro.
Es. In una lite tra moglie e marito:
Lui punteggia il proprio comportamento come risposta a quello
di lei e sostiene: io mi chiudo in me stesso perch辿 tu brontoli
Mentre lei, interpretando il comportamento del marito come
causa del proprio, dice: io brontolo perch辿 tu ti chiudi in te
stesso.
CONFLITTI
QUARTO ASSIOMA
GLI ESSERI UMANI COMUNICANO SIA CON IL
MODULO NUMERICO CHE CON QUELLO
ANALOGICO
Gli elementi della comunicazione digitale sono le parole, cio竪 la
comunicazione verbale.
La comunicazione analogica corrisponde alla comunicazione non
verbale, che accompagna quella verbale e consente di esprimere in
modo pi湛 diretto gli umori, le emozioni e le reazioni alla
comunicazione dellaltro.
Es. Un dirigente sta scrivendo dietro la sua scrivania entra un
dipendente e dice: "Le posso parlare?" Il dirigente risponde: "Si
l'ascolto, "e intanto continua a scrivere. In questo caso il dirigente con
le parole avr comunicato di ascoltare il dipendente, ma con il
linguaggio non verbale avr comunicato il contrario. Questa modalit
comunicativa si chiama "doppio messaggio" e genera ambiguit e
confusione nell'ascoltatore.
QUINTO ASSIOMA
GLI SCAMBI COMUNICATIVI POSSONO ESSERE SIMMETRICI
O COMPLEMENTARI A SECONDA CHE SIANO BASATI SU
UGUAGLIANZE O DIFFERENZE
Scambio simmetrico: i partecipanti si considerano sullo stesso piano (sociale,
affettivo, di ruolo, ecc.)
Comunicazione complementare: quando uno dei partecipanti occupa una
posizione che 竪 considerata da entrambi superiore o inferiore in funzione, per
esempio, del ruolo o della competenza.
Simmetria e complementariet non sono posizioni rigide; la relazione pu嘆
modificarsi, nel tempo, verso una o laltra direzione.
Es. rapporto genitore  figlio: inizialmente complementare, pu嘆 diventare via via
simmetrico quando il figlio cresce.
LA COMUNICAZIONE NON
VERBALE
LA DISTINZIONE TRA VERBALE E NON VERBALE NON
CORRISPONDE A QUELLA TRA VOCALE E NON VOCALE
INFATTI UN GRAN NUMERO DI MESSAGGI NON VERBALI
VENGONO TRASMESSI MEDIANTE IL CANALE VOCALE.
AD ESEMPIO ALCUNI ASPETTI DELLA VOCALIZZAZIONE,
QUALI VELOCIT, SONORIT, TONO, QUALIT DELLA VOCE ,
FLUIDIT VERBALE, AMPIEZZA E RITMO ESPRIMONO
ATTEGGIAMENTI INTERPERSONALI O STATI EMOTIVI
Come migliorare la comunicazione: dalla comunicazione empatica alla comunicazione efficace
Come migliorare la comunicazione: dalla comunicazione empatica alla comunicazione efficace
SI RITIENE CHE LA COMUNICAZIONE NON
VERBALE VENGA UTILIZZATA IN TUTTE LE
CULTURE PER LE MEDESIME RAGIONI:
ESISTONO INFATTI SITUAZIONI NELLE QUALI NON 
POSSIBILE PARLARE ED ALTRE NELLE QUALI LE PAROLE
NON SONO ACCESSIBILI O SAREBBERO TROPPO DIRETTE,
IN CONSIDERAZIONE DELLE FORTI RESTRIZIONI
CONVENZIONALI CONTRO LESPRESSIONE VERBALE DI
ATTEGGIAMENTI NEGATIVI.
INOLTRE IL LINGUAGGIO
DEL CORPO RISULTA IN
GENERE PI INCISIVO E
IMMEDIATO
UN IMPORTANTE FUNZIONE DELLA
COMUNICAZIONE NON VERBALE  QUELLA DI
ACCOMPAGNARE IL VERBALE E MODULARNE IL
SIGNIFICATO, FINO A CONSENTIRE UNA
GAMMA PRATICAMENTE INFINITA DI
SFUMATURE, PARTICOLARMENTE UTILE
NELLINDICARE LA GRANDE VARIET DI
EMOZIONI DI CUI GLI ESSERI UMANI SONO
CAPACI.
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE, LA QUALE ESPRIME
CON GRANDE IMMEDIATEZZA UN RICCHISSIMO
REPERTORIO DI EMOZIONI E STATI DANIMO ESERCITA
UNA NOTEVOLE INFLUENZA SULLA QUALIT DELLA
RELAZIONE CHE SI STABILISCE TRA I COMUNICANTI.
ESSA INOLTRE  RITENUTA PI SINCERA E PI
VICINA AI SENTIMENTI AUTENTICI
DELLINDIVIDUO, PROBABILMENTE PERCH MENO
LEGATA AL CONTROLLO COSCIENTE: QUALORA
SEGNALI VERBALI E NON SIANO IN CONFLITTO SI
TENDE A DARE PI ATTENZIONE ALLA
I PRINCIPALI ASPETTI DELLA
COMUNICAZIONE NON VERBALE SONO :
 LA DISTANZA
LORIENTAZIONE
LA POSTURA
LO SGUARDO
L ESPRESSIONE DEL VOLTO
GESTUALIT
CONTATTO
LA DISTANZA
DISTANZA INTIMA ( 0- 45 CM)
NELLA ZONA INTIMA DI UN INDIVIDUO POSSONO ACCEDERE SOLO LE
PERSONE CON LE QUALI QUESTI HA UN RAPPORTO CARATTERIZZATO
DA GRANDE FAMILIARIT E NOTEVOLE FIDUCIA. A QUESTA DISTANZA SI
AVVERTE LODORE DELLALTRA PERSONA E SENTIRNE IL RESPIRO,
INOLTRE  POSSIBILE TOCCARSI SENZA SFORZO. LE POSSIBILIT DI
CONTATTO VISIVO RISULTINO SCARSE.
DISTANZA PERSONALE ( 45  120 CM)
PER TOCCARSI SI INCONTRANO MAGGIORI DIFFICOLT. TALE DISTANZA
REGOLA TIPICAMENTE LE INTERAZIONI CONTRADDISTINTE DA DISCRETA
FAMILIARIT E AFFABILIT. LE POSSIBILIT DI CONTATTO VISIVO SONO
BUONE.
LA DISTANZA SOCIALE ( 120- 365 CM)
IL CONTATTO FISICO  POSSIBILE SOLO A PREZZO DI UN NOTEVOLE
IMPEGNO, INOLTRE DIVIENE DIFFICILE PERCEPIRE I DETTAGLI DEL VISO E
DELLA MIMICA FACCIALE: NE CONSEGUE CHE QUESTA RISULTA LA
DISTANZA CHE PERMETTE RELAZIONI IMPERSONALI DI TIPO FORMALE.
LA DISTANZA PUBBLICA ( 365 CM ED
OLTRE)
SI TRATTA DELLA DISTANZA PI ADATTA PER GLI EVENTI PUBBLICI E PER
GLI EVENTI IN CUI NON SI CONOSCONO LE PERSONE.
NUMEROSE RICERCHE DIMOSTRANO CHE SI  SOLITI COLLOCARSI A
DISTANZE INFERIORI CON PERSONE GRADITE ED A DISTANZE MAGGIORI
CON PERSONE SGRADITE.
E NECESSARIO RISPETTARE I SEGNALI DI
DISTANZA CHE CI VENGONO INVIATI
DALLE ALTRE PERSONE. IN PARTICOLARE
NON BISOGNA MAI VIOLARE LA ZONA
PERSONALE DI UNA PERSONA, E
TANTOMENO QUELLA INTIMA, SENZA
AVER PRIMA RICEVUTO SEGNALI DI
DISPONIBILIT E CONSENSO.
QUESTO PRINCIPIO VA TENUTO SOPRATTUTTO PRESENTE
NELLINTERAZIONE CON I PAZIENTI PI FRAGILI SUL PIANO
EMOTIVO, QUALI AD ESEMPIO GLI SCHIZOFRENICI, CHE
PERCEPISCONO OGNI INDEBITO AVVICINAMENTO CON
NOTEVOLE ANGOSCIA.
ORIENTAZIONE
SI PARLA DI ORIENTAZIONE PER DEFINIRE
LANGOLAZIONE SECONDO LA QUALE
DUE PERSONE SI DISPONGONO NELLO
SPAZIO LUNA RISPETTO ALLALTRA.
NE ESISTONO DUE FONDAMENTALI:
1.FIANCO A FIANCO, O PARALLELA
2.FACCIA A FACCIA O FRONTALE
LOSSERVAZIONE DELLORIENTAZIONE PU
PERMETTERE DI COMPRENDERE QUALE
RAPPORTO ESISTA TRA DUE PERSONE, E SE
ESSE SIANO IN ACCORDO O IN
DISACCORDO.
IN GENERALE SI PU AFFERMARE CHE
LORIENTAZIONE PARALLELA 
CONSIDERATA UN SEGNALE DI
COOPERAZIONE, MENTRE LORIENTAZIONE
FACCIA A FACCIA  CONSIDERATA
LA POSTURA
E LA POSIZIONE ASSUNTA DAL CORPO NELLO
SPAZIO.
LE TRE PRINCIPALI POSTURE SONO LE SEGUENTI :
1. ERETTA
2. A SEDERE, RANNICCHIATA E IN GINOCCHIO
3. DISTESA
ES. DI POSTURE SIGNIFICATIVE:
LA POSTURA IN PIEDI APERTA, CON IL
CORPO ERETTO NON RIGIDO,
INDICHEREBBE ACCETTAZIONE E
DISPONIBILIT.
MENTRE LA POSTURA CHIUSA,
CARATTERIZZATA DA SPALLE
SOLLEVATE CON TESTA INCASSATA TRA DI
ESSE E BRACCIA INCROCIATE SUL PETTO,
DENOTEREBBE INVECE RIFIUTO E CHIUSURA.
LA POSTURA SEDUTA APERTA, CON OCCUPAZIONE DI TUTTA LA BASE
DI APPOGGIO, BUSTO LEGGERMENTE INCLINATO IN AVANTI, CAPO
ERETTO E SGUARDO RIVOLTO VERSO LALTO DENOTEREBBE
DISPONIBILIT E INTERESSE
LA POSTURA SEDUTA RANNICCHIATA PU ESSERE INDICE SIA DI UN
MOMENTO DI CONCENTRAZIONE SU DI SE, SIA DI UNA CONDIZIONE DI
INTENSA TRISTEZZA
LA POSTURA SEDUTA IN POSIZIONE DI FUGA, CON PESO DEL CORPO
SUL BORDO DELLA SEDIA, BUSTO PROTESO IN AVANTI, MANI SULLE
GINOCCHIA O SUL BORDO DELLA SEDIA, CAPO INCLINATO VERSO IL
BASSO, DENOTA DISAGIO O FRETTA.
IN GENERALE UNA POSTURA
CARATTERIZZATA DA CHIUSURA O
INCROCIO DELLE BRACCIA, OPPURE
DA MARCATO INCROCIO DELLE
GAMBE, DENOTA AUTO-PROTEZIONE
O RITIRO.
LO SGUARDO
LO SGUARDO RECIPROCO SUL VISO HA UN IMPORTANTE
SIGNIFICATO INTERATTIVO, IN QUANTO FAVORISCE SIA
LAVVIO CHE LA CONCLUSIONE DI UN INTERAZIONE.
IL CONTATTO OCULARE : MAGGIOR GRADO DI
CONTATTO OCULARE MAGGIOR INTIMIT E
PROSSIMIT FISICA.
L EVITAMENTO DELLE SGUARDO DENOTA EMOZIONI
NEGATIVE COME VERGOGNA , IMBARAZZO O
EVITAMENTO DELLA PERSONA STESSA CHE CI STA
NELLA PAURA LO SGUARDO  SPALANCATO, NELLA COLLERA GLI
OCCHI SONO STRETTI, NELLA GIOIA SI FORMANO LE GRINZE. LA
VELOCIT DEL BATTITO CILIARE AUMENTA NEGLI STATI DI
TENSIONE , DI ANSIA O ECCITAZIONE, MENTRE DIMINUISCE
DURANTE LA RIFLESSIONE CONCENTRATA O LATTENZIONE VISIVA.
CHI GUARDA INVIA ALMENO DUE SEGNALI:
1. CHE IL CANALE DI COMUNICAZIONE  APERTO
2. CHE VI  UNA QUALCHE GRADO DI INTERESSE NEI CONFRONTI
DELLA PERSONA CHE VIENE GUARDATA
LO SGUARDO FISSO PU RISULTARE INTRUSIVO E INVADENTE,
SOPRATTUTTO CON SOGGETTI SCHIZOFRENICI O PARANOICI.
INOLTRE SE LO SGUARDO FISSO E DIRETTO PU AGIRE COME
SEGNALE DI MINACCIA, INVESTIGAZIONE E CONTROLLO
RIVOLGERE LO SGUARDO VERSO IL BASSO PU INVECE ESSERE
UN SEGNALE DI RICONCILIAZIONE.
LESPRESSIONE DEL VOLTO
E UN MEZZO DI COMUNICAZIONE MOLTO EFFICACE A DISTANZE RAVVICINATE,
TRAMITE IL QUALE SI COMUNICANO PRINCIPALMENTE ATTEGGIAMENTI
INTERPERSONALI ED EMOZIONI, MA ANCHE SEGNALI INTERATTIVI COLLEGATI AL
DISCORSO PARLATO.
LE RICERCHE SULLE ESPRESSIONI FACCIALI SUGGERISCONO CHE LE PERSONE SIANO
IN GRADO DI DISTINGUERE CHIARAMENTE ALCUNI GRUPPI PRINCIPALI DI
ESPRESSIONI: FELICIT, SORPRESA, PAURA, TRISTEZZA, RABBIA, DISGUSTO,
INTERESSE.
INOLTRE LE ESPRESSIONI FACCIALI
DEGLI STATI EMOTIVI AVREBBERO
CARATTERE DI UNIVERSALIT, DIVERSI
STUDI , A PARTIRE DA DARWIN,
DIMOSTRARONO CHE LESPRESSIONE
DELLE EMOZIONI PRIMARIE ( RABBIA,
GIOIA, TRISTEZZA ,PAURA E
DISGUSTO)  UGUALE NELLE DIVERSE
CULTURE.
LA GESTUALIT:
GESTI EMBLEMATICI O SIMBOLICI ES. CIAO O NO COL DITO
GESTI ILLUSTRATORI PER ACCENTUARE ,SOTTOLINEARE
ES CON LE MANI INDICARE UNA PERSONA
GESTI ESPRESSIVI SEGNALANO UN EMOZIONE O SENTIMENTO ES. COPRIRSI IL VISO PER LA VERGOGNA O
STRINGERE I PUGNI PER RABBIA
GESTI REGOLATORI REGOLARE IL FLUSSO COMUNICATIVO E LO SCAMBIO DI TURNI
GESTI ADATTIVI ES. LATTO DI TOCCARSI IL VISO O COPRIRSI GLI OCCHI SAREBBE INDICE DI VERGOGNA,
GRATTARSI IL VISO SAREBBERO CONNESSI A RIMPROVERI VERSO SE STESSI, MENTRE LO SFREGARSI HA
SIGNIFICATO DI AUTO -RASSICURAZIONE.
GESTI RIVELATORI AVVENGONO INAVVERTITAMENTE CONTRADDICONO IL LINGUAGGIO VERBALE E
PERMETTONO TALORA DI SMASCHERARE LA FALSIT DI UNASSERZIONE.
IL CONTATTO
LATTO DI TOCCARE SEMBRA AVERE UN
SIGNIFICATO ANCESTRALE DI INCREMENTO
DELLINTIMIT .
IL CONTATTO PI IMPORTANTE  QUELLO DI TIPO
PALMARE, CHE D UN SENSO DI ACCOGLIMENTO,
DISPONIBILIT.,CALORE, VICINANZA, INTIMIT ,
AFFETTO.
A DIFFERENZA DEL CONTATTO PALMARE, IL CONTATTO CON IL
DORSO DELLA MANO ESPRIME INVECE DISPREZZO, RIFIUTO ED
ESCLUSIONE
E DEGNO DI NOTA COME NON DI RADO I PAZIENTI SCHIZOFRENICI
LE PRINCIPALI MODALIT
COMUNICATIVE DISFUNZIONALI:
 LA SQUALIFICA
 LESCALATION SIMMETRICA E
LA COMPLEMETARIET RIGIDA
 PROBLEMI NELLA DEFINIZIONE
DELLA RELAZIONE
 DISCONFERMA
LA SQUALIFICA
LA SQUALIFICA DI UN MESSAGGIO RAPPRESENTA
UNA COMUNICAZIONE SUCCESSIVA O
CONTEMPORANEA A UN MESSAGGIO, LA QUALE NE
RIDUCE O NE ANNULLA IL VALORE.
MEDIANTE LA SQUALIFICA SI PU TOGLIERE
VALORE ALLA PROPRIA COMUNICAZIONE, A
QUELLA DI UN ALTRO O ANCHE A UNINTERA
LESCALATION SIMMETRICA
UN INTERAZIONE IN CUI NON SI
RIESCE AD INTERROMPERE LA
SIMMETRIA IN CORSO E PU DAR
LUOGO A UNA RUNAWAY.
ROTTURA DEFINITIVA DEL RAPPORTO.
COMPLEMENTARIET
RIGIDA
QUANDO TRA I DUE INTERLOCUTORI SI VIENE
A CREARE UNA DISPOSIZIONE RIGIDA DOVE
UNO OCCUPA UN POSIZIONE DI PREDOMINIO
NON LIMITATA AD UNA SOLA AREA MA ESTESA
A TUTTE QUELLE PREVISTE.
UNO SEMPRE ONE - UP, UNO SEMPRE ONE 
DOWN
PROBLEMI NELLA DEFINIZIONE
DELLA RELAZIONE
OGNI MESSAGGIO O INTERAZIONE POTREBBE ESSERE VISTO COME UN
TENTATIVO DA PARTE DI UNO DEGLI ATTORI DI DEFINIRE LALTRO
ATTRAVERSO LE COSE CHE DICE DI S O DI UN ARGOMENTO.
LE POSSIBILIT PER GLI INTERLOCUTORI SARANNO:
CONFERMA: VIENE APPROVATO IL MESSAGGIO O QUANTO TRASMESSO
RELATIVAMENTE A SE STESSI;
NEGAZIONE : CONTRARIAMENTE ALLA CONFERMA, SI CONSIDERA FALSO
QUANTO TRASMESSO;
DISCONFERMA: DEL MESSAGGIO TRASMESSO NON SI PRENDE IN
CONSIDERAZIONE CI CHE LALTRO HA DETTO DI SE O DI UN ARGOMENTO.
STILI DI
COMUNICAZIONE
STILI DI COMUNICAZIONE
ESISTONO VARI STILI DI
COMUNICAZIONE:
1. COMUNICAZIONE AGGRESSIVA
2. COMUNICAZIONE PASSIVA
3. COMUNICAZIONE ASSERTIVA
COMUNICAZIONE AGGRESSIVA
則 Esempio 1: Piantala di seccarmi! Sono
veramente stufo di te!

則 Esempio 2: Sei pazzo! Io non presto a nessuno
la mia auto!
DA COSA  CARATTERIZZATA LA
COMUNICAZIONE AGGRESSIVA?
Dalla tendenza a dominare e svalutare gli
altri.
DAL PUNTO DI VISTA
DELLEMITTENTE
 Aumento dellautostima a spese degli
altri
 Esprime le proprie emozioni in modo
incontrollato
 Disprezzo per gli altri
 Raggiunge la meta desiderata a spese
degli altri
DAL PUNTO DI VISTA DEL
RICEVENTE
1. Respinto, ferito, umiliato
2. Non raggiunge la meta desiderata
3. Si sente frustrato
Il comportamento aggressivo si basa su:
l'idea di aver sempre ragione,
la volont di ottenere ci嘆 che si vuole a
tutti i costi,
l'indifferenza per i sentimenti altrui.
COMPORTAMENTO
AGGRESSIVO
L OBIETTIVO dellaggressivo 竪 vincere attraverso un
intimidazione,una svalutazione, un attacco nei confronti
dellaltro
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE 竪 caratterizzata da voce
altezzosa, arrogante o sarcastica, sguardo penetrante e
freddo, mani sui fianchi, dito puntato, mani serrate
LA COMUNICAZIONE AGGRESSIVA crea conflitto, spaventa e
inibisce o suscita a sua volta aggressivit, crea ostacoli
alla trasmissione e alla comprensione del messaggio
COMPORTAMENTO
AGGRESSIVO
 GENERALIZZA, USA STEREOTIPI: SIETE TUTTI
 PERSONALIZZA. LEI E UN
 USA PREGIUDIZI: VI CONOSCO, SO GI DOVE VUOLE ARRIVARE
 MANIFESTA I PROPRI SENTIMENTI ATTACCANDO E ACCUSANDO LALTRO
 IMPONE
 PRETENDE
 MANIPOLA
 SCARICA LE RESPONSABILIT
COMUNICAZIONE PASSIVA
則 Esempio 1: Non mi sento di uscire stasera.
Sono troppo stanca, ma verr嘆 con te,altrimenti
poi ti dispiace!
則 Esempio 2: Beh, si  penso di essere
daccordo, anche se in realt non era ci嘆 che
volevo ottenere..!
DA COSA  CARATTERIZZATA LA
COMUNICAZIONE PASSIVA?
Dalla tendenza ad evitare le responsabilit
ed i conflitti
DAL PUNTO DI VISTA DELLEMITTENTE
 1. Auto-squalifica
 2. Inibito, ferito, ansioso
 3. Permette agli altri di scegliere al proprio posto
 4. Non raggiunge la meta desiderata
DAL PUNTO DI VISTA DEL
RICEVENTE
1. In colpa o adirato
2. Scarsa stima dellemittente
3. Raggiunge la meta desiderata a spese
dellemittente
Il comportamento passivo si basa su:
l evitamento di ogni conflitto, il subire le
situazioni
la scarsa valutazione di s辿,
la ricerca continua dell'approvazione da parte
degli altri
COMPORTAMENTO
PASSIVO
L OBIETTIVO della persona passiva 竪 subire, dare sempre
spazio e ragione allaltro, evitare responsabilit e conflitti,
svalutandosi, lamentandosi, facendo la vittima, idealizzando gli
altri
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE 竪 caratterizzata da voce
debole, esitante, sguardo abbassato, distolto, atteggiamento
incurvato
LA COMUNICAZIONE PASSIVA d allaltro la possibilit di
condurre la relazione a suo piacimento e svaluta il messaggio
che non viene preso in considerazione dallinterlocutore
COMPORTAMENTO PASSIVO
 EVITA SITUAZIONI SPIACEVOLI
 E ASSENTE, SI DEFILA/EMARGINA, SFUGGE ALLE
RESPONSABILIT
 REPRIME MANIFESTAZIONI DI DISSENSO, SENTIMENTI, BISOGNI
 RINUNCIA AI PROPRI DIRITTI
 SUBISCE
 RIMANDA I PROBLEMI INVECE DI RISOLVERLI
COMUNICAZIONE ASSERTIVA
則 Esempio 1: Purtroppo oggi ho fretta e posso portarti fino alla
stazione degli autobus, ma mi 竪 impossibile portarti a casa
則 Esempio 2: Capisco che non vogliate fare la fila, ma cero
prima io e francamente desidero uscire di qui quanto prima
possibile
COS L ASSERTIVITA?
E unabilit sociale, uno stile
comunicativo che caratterizza un
individuo socievole, sicuro di s辿 e
aperto al confronto.
IL COMPORTAMENTO
ASSERTIVO
E UN COMPORTAMENTO SOCIALE CHE
CONSENTE DI RAGGIUNGERE GLI
OBIETTIVI PREFISSATI SENZA CREARE
SITUAZIONI DI CONFLITTUALIT E
SENZA CEDERE TOTALMENTE ALLE
RICHIESTE DELLALTRO
DA COSA  CARATTERIZZATA LA
COMUNICAZIONE ASSERTIVA?
 La condotta assertiva rimuove gli ostacoli che impediscono il
contatto con gli altri e minimizza i rischi di incomprensione;
 La persona assertiva, infatti, sa innanzitutto comprendere gli
altri e rispettarli; allo stesso modo, per嘆, 竪 in grado di
salvaguardare i propri diritti.
LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA CI
PERMETTE DI:
 Esprimere totalmente il
nostro diritto
 Contenere in nostro
interlocutore
 Esprimere le nostre emozioni
DAL PUNTO DI VISTA
DELLEMITTENTE
1. Aumento della propria autostima
2. Esprime quello che sente in modo socialmente
adeguato
3. E soddisfatto di se stesso
4. Sceglie per se stesso
5. Pu嘆 raggiungere la meta desiderata
DAL PUNTO DI VISTA DEL RICEVENTE
1. Sereno
2. Ha la possibilit di esprimere ci嘆
che sente
3. Pu嘆 raggiungere la meta desiderata
Il comportamento assertivo si basa su:
la gestione del conflitto cercando di
individuare soluzioni condivise,
la valorizzazione di s辿 e dellaltro
COMPORTAMENTO
ASSERTIVO
L OBIETTIVO della persona assertiva 竪 cooperare. Vincere
insieme e entrambi. Non sacrificare la propria personalit,
ne prevaricare quella dellaltro.
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE 竪 caratterizzata da: tono
di voce fermo, caldo, ben modulato, sguardo diretto,
aperto, franco, atteggiamento rilassato
LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA stabilisce una relazione
paritaria e permette di comprendersi valorizzando i
reciproci punti di vista
COMPORTAMENTO
ASSERTIVO
 DESCRIVE FATTI ACCADUTI, SI ATTIENE A DATI OBIETTIVI
 ARGOMENTA IN MODO ESPLICITO LE SUE RICHIESTE, MOTIVA SULLA BASE DI DATI E
VINCOLI OBIETTIVI
 ESPRIME I PROPRI BISOGNI/RICHIESTE/SENTIMENTI PARLANDO DI SE E NON
DELLALTRO
 ESPRIME DISPONIBILIT ALLA RICERCA DI SOLUZIONI CHE SODDISFINO I
DIRITTI/BISOGNI DELLALTRO NEL RISPETTO DEI DIRITTI/BISOGNI PROPRI
 DICE DI NO IN MODO NON AGGRESSIVO SENZA
ATTACCARE LALTRO E
MOTIVANDO/ARGOMENTANDO IN BASE A DATI E
FATTI
 DICE DI NO FISSANDO ED ESPLICITANDO CON
CALMA, MA FERMAMENTE, LIMITI PERSONALI
INVALICABILI PUR DICENDO NO LASCIA APERTE
ALTERNATIVE O POSSIBILIT FUTURE
 SI ASSUME LA RESPONSABILIT DEI SUOI ATTI
DA COSA  CARATTERIZZATA LA
COMUNICAZIONE ASSERTIVA?
 La condotta assertiva rimuove gli ostacoli che impediscono il
contatto con gli altri e minimizza i rischi di incomprensione;
 La persona assertiva, infatti, sa innanzitutto comprendere gli
altri e rispettarli; allo stesso modo, per嘆, 竪 in grado di
salvaguardare i propri diritti.
LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA CI
PERMETTE DI:
 Esprimere totalmente il
nostro diritto
 Contenere in nostro
interlocutore
 Esprimere le nostre emozioni
Come migliorare la comunicazione: dalla comunicazione empatica alla comunicazione efficace
LA BUONA
COMUNICAZIONE
CONDIZIONI DA
RISPETTARE NELLA
COMUNICAZIONE
PER UNA RELAZIONE DAIUTO, VENGONO DI
SEGUITO PRESENTATI ALCUNI PRINCIPI BASILARI; CI
SI RIFERISCE ALLINDIRIZZO PSICOLOGICO
UMANISTICO- ESISTENZIALE E A C.R. ROGERS (
1902  1978).
ELENCO PRINCIPI DI BASE:
 EMPATIA
 UNICITA E IRRIPETIBILITA DELLA PERSONA
 DINAMICITA DELLA PERSONA
 NON DIRETTIVITA
 RISPETTO
 SINCERITA
 CREDIBILITA
 COERENZA
EMPATIA
 La parola deriva dal greco "竜亮留慮竜旅留
(empateia a sua volta composta
en- "dentro" e pathos "sofferenza o sentimento")
 l'empatia designa un atteggiamento verso gli altri
caratterizzato da uno sforzo di comprensione intellettuale
dell'altro, escludendo ogni attitudine affettiva personale
(simpatia, antipatia) e ogni giudizio morale.
Riguarda quindi la comprensione dei sentimenti, la
capacit di sentire laltro, oltre ogni valutazione,
positiva o negativa, preconcetta:
 Cio竪 il tentativo di riprodurre in proprio i
sentimenti altrui, al fine di comprendere laltra
persona.
 Essere empatici nel lavoro sociale significa
possedere la capacit di essere e restare
emotivamente con lutente pur mantenendo la
distanza
Come migliorare la comunicazione: dalla comunicazione empatica alla comunicazione efficace
Come migliorare la comunicazione: dalla comunicazione empatica alla comunicazione efficace
COME POSSIAMO FAVORIRE LA
COMUNICAZIONE
 Saper porre attenzione al contesto
 Saper ascoltare
 Saper colloquiare
 Saper gestire le distanze
 Saper superare un diverbio
 Saper evitare gli ostacoli della comunicazione
SAPER ASCOLTARE
La capacit di ascoltare nello svolgere attivit in ambito sociale 竪
fondamentale. Tale atteggiamento va inteso in senso ampio
come attenzione, da parte delloperatore, non solo alla
comunicazione verbale ma anche alla espressivit non verbale
dellutente.
Un atteggiamento positivo di ascolto vede loperatore centrato
sulla relazione.
NELLASCOLTO PARTICOLARE
IMPORTANZA RIVESTE IL
SILENZIO
Il silenzio non va sostituito da un continuo
chiacchierare; quello delloperatore sociale
dovrebbe essere un ascolto attivo, cio竪 deve
ascoltare nel senso di cooperare attivamente alla
riuscita dellimpresa comunicativa, cio竪 il far vedere
e sentire che si ascolta mandando anche dei
feedback.
Lascolto attivo implica un atteggiamento empatico
nel confronto della persona che ci sta di fronte e
presuppone che loperatore si distacchi dalla
propria realt e dai propri interessi, per poter
gradualmente e con rispetto entrare nel mondo
dellutente.
SE UN SOGGETTO SI SENTE ASCOLTATO
VERAMENTE MANIFESTA ALCUNE MODIFICAZIONI
NEL SUO COMPORTAMENTO:
 Assume una posizione pi湛 rilassata
 Si dimostra maggiormente disponibile ad un processo di
cambiamento
 Lo stato di tensione diminuisce
 Esprime maggiore creativit nel vedere le situazioni
 Affronta con pi湛 forza stati danimo e situazioni anche pesanti
e talvolta insopportabili
 Presenta maggior chiarezza rispetto a problemi oscuri e difficili
POSSIAMO DISTINGUERE VARI TIPI DI
ASCOLTO:
PASSIVO
SELETTIVO
ATTIVO
ASCOLTO PASSIVO
 E un tipo di ascolto inefficace, si riscontra quando
si odono parole ed esse entrano in un orecchio ed
escono dallaltro.
Lascolto passivo
ASCOLTO SELETTIVO
Lascolto pi湛 comune, si riscontra quando si sente solo quello
che si vuole sentire, ossia si filtra il messaggio.
Lascolto selettivo
ASCOLTO ATTIVO
E un metodo per migliorare la capacit di ascolto; 竪 un
feedback su quello che si 竪 appena ascoltato che il ricevente d
alla sua fonte di comunicazione. Lascoltatore risponde a chi
parla basandosi su quanto ha compreso del messaggio che gli
竪 stato inviato. In questo caso si parla anche di riformulazione
竪 utilizzato anche nelle riunioni di lavoro
LASCOLTO ATTIVO
LASCOLTO ATTIVO
Come dimostrare capacit di porre attenzione alla
comunicazione del proprio interlocutore
 L'ascolto attivo si basa sull'empatia e
sull'accettazione.
 Esso si fonda sulla creazione di un rapporto
positivo, caratterizzato da ''un clima in cui una
persona possa sentirsi empaticamente compresa'' e,
comunque, non giudicata.
Quando si pratica l'ascolto attivo, invece di porsi con
atteggiamenti che tradizionalmente vengono
considerati da ''buon osservatore'',
ossia, come persone impassibili, ''neutrali'', sicure di
s辿, incuranti delle proprie emozioni e tese a
nascondere e ignorare le proprie reazioni a quanto
si ascolta, 竪 pi湛 opportuno rendersi disponibili
anche a comprendere realmente ci嘆 che l'altro sta
dicendo, mettendo anche in luce possibili difficolt
di comprensione. In questo modo 竪 possibile
stabilire rapporti di riconoscimento, rispetto e
apprendimento reciproco.
 Per diventare ''attivo'', l'ascolto deve essere aperto e disponibile
non solo verso l'altro e quello che dice, ma anche verso se
stessi, per ascoltare le proprie reazioni, per essere consapevoli
dei limiti del proprio punto di vista e per accettare il non sapere
e la difficolt di non capire.
I PRINCIPALI ELEMENTI CHE
CARATTERIZZANO UNA BUONA ATTIVIT DI
ASCOLTO, SONO:
 sospendere i giudizi di valore e l'urgenza classificatoria,
cercando di non definire a priori il proprio interlocutore
o quanto egli dice in ''categorie'' di senso note e
codificate
 osservare ed ascoltare, raccogliendo tutte le informazioni
necessarie sulla situazione contingente, ricordando che il
silenzio aiuta a capire e che il vero ascolto 竪 sempre
nuovo, non 竪 mai definito in anticipo in quanto rinuncia
ad un sapere gi acquisito
 mettersi nei panni dell'altro - dimostrare empatia,
cercando di assumere il punto di vista del proprio
interlocutore e condividendo, per quello che 竪
 verificare la comprensione, sia a livello dei contenuti
che della relazione, riservandosi, dunque, la
possibilit di fare domande aperte per agevolare
l'esposizione altrui e migliorare la propria
comprensione
 curare la logistica, facendo attenzione al contesto
fisico-spaziale dell'ambiente in cui si svolge la
comunicazione per agevolare l'interlocutore e farlo
sentire il pi湛 possibile a proprio agio.
 Ci嘆 che 竪 importante sottolineare, 竪 che da questa modalit di
ascolto 竪 escluso non solo il giudizio, ma anche il consiglio e
la tensione del ''dover darsi da fare'' per risolvere eventuali
problemi espressi dal proprio interlocutore, oltre ad evitare
tutte le ''barriere della comunicazione'', quali:
 giudicare
 dare ordini
 mettere in guardia
 moralizzare e predicare
 persuadere con la logica
 elogiare
 ridicolizzare
 interpretare
 consolare e rassicurare
 cambiare argomento
ACCORGIMENTI COMUNICATIVI
Con tali atteggiamenti si pu嘆 creare una disponibilit di fondo e quindi
mettere in atto alcuni accorgimenti che possono migliorare la
situazione.
1. Sdrammatizzare, ridimensionare a s辿 e allaltro limportanza del
diverbio;
2. Non negare le emozioni negative, non far finta che tutto vada bene
3. Rimanere concentrati sul presente
4. Chiarire le proprie aspettative
5. Sottolineando ci嘆 che in quel momento sta funzionando bene
6. dimostrare attenzione allaltro con
risposte conseguenti
7. Non dimostrare irremovibilit che 竪 di
solito segno di debolezza
8. Presupporre il compromesso
9. Usare lumorismo
10. Rimandare

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Come migliorare la comunicazione: dalla comunicazione empatica alla comunicazione efficace

  • 1. COME MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE: DALLA COMUNICAZIONE EMPATICA ALLA COMUNICAZIONE EFFICACE DOTT. PIETRO CAPUTO PSICOLOGO
  • 2. LA COMUNICAZIONE CONSIDERATO CHE LA RADICE ETIMOLOGICA DEL TERMINE (COMMUNICATIO, DAL LATINO) SIGNIFICA PARTECIPAZIONE LETTERALMENTE PORRE IN COMUNE, DIFFONDERE, POSSIBILE FORNIRE UNA DEFINIZIONE MOLTO AMPIA E GENERALE, E QUALIFICARE LA COMUNICAZIONE COME LATTO DI METTERE QUALCOSA IN COMUNE TRA DUE O PI ESSERI VIVENTI: UN ESSERE VIVENTE COMUNICA CON UN ALTRO SE C QUALCOSA IN COMUNE TRA I DUE, O SE QUALCOSA
  • 3. PERCH SI ABBIA UNA COMUNICAZIONE, SONO NECESSARI ALMENO 5 PRESUPPOSTI: LEMITTENTE, OVVERO LESSERE VIVENTE CHE INVIA IL MESSAGGIO; IL RICEVENTE, OVVERO LESSERE VIVENTE AL QUALE TALE MESSAGGIO DESTINATO O COMUNQUE PERVIENE; IL CODICE; IL CANALE; IL MESSAGGIO, CHE PU ESSERE INTESO COME CI CHE LEMITTENTE METTE IN COMUNE CON IL RICEVENTE, CON O SENZA INTENZIONALIT.
  • 4. IL CODICE SI RIFERISCE ALLINSIEME DI REGOLE CHE DEBBONO ESSERE IMPIEGATE PER ESTRARRE IL SIGNIFICATO DAL MESSAGGIO. I PRINCIPALI CODICI COMUNICATIVI SONO QUELLO ANALOGICO E QUELLO NUMERICO. NEL PRIMO CASO UTILIZZO LA DIRETTA RAPPRESENTAZIONE DELLA COSA DI CUI STO PARLANDO, NEL SECONDO CASO UTILIZZO UNA PAROLA CHE MI RAPPRESENTI AD UN LIVELLO PI ASTRATTO LA COSA , OGGETTO DELLA COMUNICAZIONE. I SEGNI DEL LINGUAGGIO NUMERICO ( PAROLE O NUMERI) NON HANNO ALCUN LEGAME SEMPLICE CON CI CHE RAPPRESENTANO. NELLA COMUNICAZIONE ANALOGICA INVECE VI UN RIFERIMENTO DIRETTO ALLA COSA CHE SI RAPPRESENTA. IN ALTRE PAROLE POTREMMO DIRE CHE LA COMUNICAZIONE VERBALE NUMERICA, MENTRE LA COMUNICAZIONE NON VERBALE ANALOGICA.
  • 5. IL CANALE : VOCALE E NON VOCALE IL CANALE VOCALE VEICOLA LA COMUNICAZIONE VERBALE. TRAMITE IL CANALE VOCALE VENGONO INOLTRE TRASMESSI SEGNALI CHE, PUR NON ESSENDO VERBALI, INFLUENZANO DIRETTAMENTE IL CONTENUTO VERBALE DEL MESSAGGIO, I SEGNALI PROSODICI: LA CADENZA IL TIMBRO LACCENTO TONO LACCENTUAZIONE O E LINTONAZIONE SONO IN GRADO DI COMPLETARE IL SIGNIFICATO DI FRASI LA CUI STRUTTURA AMBIGUA.
  • 6. FACCIAMO UN ESEMPIO: LA FRASE IO DEVO FARE QUESTO PU ESSERE INTESA COME AFFERMAZIONE O COME DOMANDA , A SECONDA DELLINTONAZIONE CON CUI VIENE PRONUNCIATA. INOLTRE TALE FRASE ASSUME UN SIGNIFICATO DIVERSO SE, NEL PRONUNCIARLA VIENE ACCENTUATA LA PAROLA IO OPPURE LA PAROLA QUESTO. I SEGNALI PROSODICI POSSONO ANCHE COMUNICARE ATTEGGIAMENTI INTERPERSONALI O STATI EMOTIVI.
  • 7. I SEGNALI PARALINGUISTICI IL TONO DELLA VOCE PU ESSERE RIVELATORE DELLE EMOZIONI E DEGLI STATI DANIMO DEL PARLANTE LACCENTO PU DARE INDICAZIONI SULLA SUA PROVENIENZA E SULLA SUA CONDIZIONE SOCIALE IL TIMBRO DELLA VOCE PU FORNIRE INFORMAZIONI RIGUARDO LE SUE CARATTERISTICHE
  • 8. IL CANALE SCRITTO E IL CANALE CINESICO IL CANALE NON VOCALE
  • 9. IL CANALE NON VOCALE SCRITTO I MESSAGGI TRASMESSI TRAMITE QUESTO CANALE POSSONO ESSERE SIA DI TIPO NUMERICO: UTILIZZANDO IL LINGUAGGIO VERBALE SIA DI TIPO ANALOGICO : UTILIZZANDO I DISEGNI NEL PRIMO CASO IL MESSAGGIO SI DIFFERENZIA DA QUELLO EMESSO TRAMITE CANALE VOCALE PERCH RISULTER CARENTE DI SEGNALI PROSODICI E PARALINGUISTICI, RAPPRESENTABILI SOLO IN MODO INCOMPLETO E APPROSSIMATIVO TRAMITE PUNTEGGIATURA, LUSO DI CARATTERI TIPOGRAFICI PARTICOLARI ( CORSIVO ,GRASSETTO, SOTTOLINEATO ECC)
  • 10. IL CANALE NON VOCALE CINESICO PU VEICOLARE MESSAGGI DI TIPO NUMERICO, QUALI IL SISTEMA DI SEGNI DEI SORDOMUTI OPPURE I GESTI CONVENZIONALI O SIMBOLICI. TUTTAVIA, TRAMITE TALE CANALE VENGONO PI FREQUENTEMENTE TRASMESSI SEGNALI DI TIPO ANALOGICO: GESTI, SGUARDI, ESPRESSIONI DEL VOLTO, MOVIMENTI DEL CORPO.
  • 11. NEL CORSO DI UNA CONVERSAZIONE, TALI SEGNALI POSSONO SVOLGERE NUMEROSE FUNZIONI: 1. ALCUNI ACCOMPAGNANO IL DISCORSO TANTO CHE SEMBRA ESISTERE UNA STRETTA COORDINAZIONE TRA I MOVIMENTI DEL CORPO E IL DISCORSO 2. ALTRI ANCORA, TRA I QUALI GIOCANO UN RUOLO IMPORTANTE LE MODIFICAZIONI NELLUSO DELLO SGUARDO, SINCRONIZZANO LE SEQUENZE INTERATTIVE E FACILITANO LA DISTRIBUZIONE DEI TURNI DI PAROLA, SEGNALANDO AGLI ALTRI
  • 12. IL FEEDBACK LEMITTENTE DI UN MESSAGGIO , PER ASSICURARSI CHE IL MESSAGGIO SIA STATO CORRETTAMENTE INVIATO E COMPRESO, DOVR VERIFICARE ATTRAVERSO UN FEEDBACK ( MESSAGGIO DI RITORNO A QUANTO DETTO). IL FEEDBACK POSSIBILE COGLIERLO ATTRAVERSO UNA VASTA GAMMA DI MESSAGGI NON VERBALI : ALCUNI HANNO FUNZIONE DI COMMENTO A QUANTO VIENE DETTO E POSSONO FORNIRE UN RINFORZO, ALTRI RISULTANO SPECULARI A QUELLI DELLEMITTENTE, ALTRI INVECE DENOTANO ATTENZIONE DA PARTE DELL ASCOLTATORE.
  • 13. GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE BATESON, WATZLAWICK, BEAVIN E JACKSON Pragmatica, cio竪 lanalisi delle influenze che la comunicazione ha sul comportamento. La comunicazione non viene pi湛 considerata come un semplice passaggio di informazioni, ma diventa un atto, un evento, un processo. Essa viene definita considerando anche i comunicanti con tutto il loro bagaglio emotivo, culturale e sociale e lambiente in cui si attua e comprende gli effetti che esso ha sui partecipanti e sul loro comportamento durante linterazione.
  • 14. PRIMO ASSIOMA NON SI PUO NON COMUNICARE Anche linattivit e il silenzio hanno un valore di messaggio e, come tali, influenzano laltro. Ad esempio, il passeggero di un treno che guarda fisso in avanti sta comunicando che non vuole parlare.
  • 15. SECONDO ASSIOMA IN OGNI MESSAGGIO SI PUO DISTINGUERE UN LIVELLO DI CONTENUTO E UNO DI RELAZIONE; IN MODO CHE IL SECONDO CLASSIFICA IL PRIMO ED E, QUINDI, METACOMUNICAZIONE Il contenuto diventa comprensibile in quanto la relazione ne determina il significato. Es. Fai attenzione! madre figlio boss malavita suo rivale AMBIGUITA Esempio Dire: "Fammi subito questo lavoro" e "Vorrei che mi facessi subito questo lavoro perch辿..." recano lo stesso contenuto, ma definiscono relazioni molto diverse. Nel primo caso definiscono una relazione di dominio-sottomissione, nel secondo caso una relazione di partecipazione-collaborazione.
  • 16. TERZO ASSIOMA LA NATURA DI UNA RELAZIONE DIPENDE DALLA PUNTEGGIATURA DELLE SEQUENZE DI COMUNICAZIONE TRA I COMUNICANTI Quello che uno considera come causa 竪 invece definito come effetto dallaltro. Es. In una lite tra moglie e marito: Lui punteggia il proprio comportamento come risposta a quello di lei e sostiene: io mi chiudo in me stesso perch辿 tu brontoli Mentre lei, interpretando il comportamento del marito come causa del proprio, dice: io brontolo perch辿 tu ti chiudi in te stesso. CONFLITTI
  • 17. QUARTO ASSIOMA GLI ESSERI UMANI COMUNICANO SIA CON IL MODULO NUMERICO CHE CON QUELLO ANALOGICO Gli elementi della comunicazione digitale sono le parole, cio竪 la comunicazione verbale. La comunicazione analogica corrisponde alla comunicazione non verbale, che accompagna quella verbale e consente di esprimere in modo pi湛 diretto gli umori, le emozioni e le reazioni alla comunicazione dellaltro. Es. Un dirigente sta scrivendo dietro la sua scrivania entra un dipendente e dice: "Le posso parlare?" Il dirigente risponde: "Si l'ascolto, "e intanto continua a scrivere. In questo caso il dirigente con le parole avr comunicato di ascoltare il dipendente, ma con il linguaggio non verbale avr comunicato il contrario. Questa modalit comunicativa si chiama "doppio messaggio" e genera ambiguit e confusione nell'ascoltatore.
  • 18. QUINTO ASSIOMA GLI SCAMBI COMUNICATIVI POSSONO ESSERE SIMMETRICI O COMPLEMENTARI A SECONDA CHE SIANO BASATI SU UGUAGLIANZE O DIFFERENZE Scambio simmetrico: i partecipanti si considerano sullo stesso piano (sociale, affettivo, di ruolo, ecc.) Comunicazione complementare: quando uno dei partecipanti occupa una posizione che 竪 considerata da entrambi superiore o inferiore in funzione, per esempio, del ruolo o della competenza. Simmetria e complementariet non sono posizioni rigide; la relazione pu嘆 modificarsi, nel tempo, verso una o laltra direzione. Es. rapporto genitore figlio: inizialmente complementare, pu嘆 diventare via via simmetrico quando il figlio cresce.
  • 19. LA COMUNICAZIONE NON VERBALE LA DISTINZIONE TRA VERBALE E NON VERBALE NON CORRISPONDE A QUELLA TRA VOCALE E NON VOCALE INFATTI UN GRAN NUMERO DI MESSAGGI NON VERBALI VENGONO TRASMESSI MEDIANTE IL CANALE VOCALE. AD ESEMPIO ALCUNI ASPETTI DELLA VOCALIZZAZIONE, QUALI VELOCIT, SONORIT, TONO, QUALIT DELLA VOCE , FLUIDIT VERBALE, AMPIEZZA E RITMO ESPRIMONO ATTEGGIAMENTI INTERPERSONALI O STATI EMOTIVI
  • 22. SI RITIENE CHE LA COMUNICAZIONE NON VERBALE VENGA UTILIZZATA IN TUTTE LE CULTURE PER LE MEDESIME RAGIONI: ESISTONO INFATTI SITUAZIONI NELLE QUALI NON POSSIBILE PARLARE ED ALTRE NELLE QUALI LE PAROLE NON SONO ACCESSIBILI O SAREBBERO TROPPO DIRETTE, IN CONSIDERAZIONE DELLE FORTI RESTRIZIONI CONVENZIONALI CONTRO LESPRESSIONE VERBALE DI ATTEGGIAMENTI NEGATIVI.
  • 23. INOLTRE IL LINGUAGGIO DEL CORPO RISULTA IN GENERE PI INCISIVO E IMMEDIATO
  • 24. UN IMPORTANTE FUNZIONE DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE QUELLA DI ACCOMPAGNARE IL VERBALE E MODULARNE IL SIGNIFICATO, FINO A CONSENTIRE UNA GAMMA PRATICAMENTE INFINITA DI SFUMATURE, PARTICOLARMENTE UTILE NELLINDICARE LA GRANDE VARIET DI EMOZIONI DI CUI GLI ESSERI UMANI SONO CAPACI.
  • 25. LA COMUNICAZIONE NON VERBALE, LA QUALE ESPRIME CON GRANDE IMMEDIATEZZA UN RICCHISSIMO REPERTORIO DI EMOZIONI E STATI DANIMO ESERCITA UNA NOTEVOLE INFLUENZA SULLA QUALIT DELLA RELAZIONE CHE SI STABILISCE TRA I COMUNICANTI. ESSA INOLTRE RITENUTA PI SINCERA E PI VICINA AI SENTIMENTI AUTENTICI DELLINDIVIDUO, PROBABILMENTE PERCH MENO LEGATA AL CONTROLLO COSCIENTE: QUALORA SEGNALI VERBALI E NON SIANO IN CONFLITTO SI TENDE A DARE PI ATTENZIONE ALLA
  • 26. I PRINCIPALI ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE SONO : LA DISTANZA LORIENTAZIONE LA POSTURA LO SGUARDO L ESPRESSIONE DEL VOLTO GESTUALIT CONTATTO
  • 27. LA DISTANZA DISTANZA INTIMA ( 0- 45 CM) NELLA ZONA INTIMA DI UN INDIVIDUO POSSONO ACCEDERE SOLO LE PERSONE CON LE QUALI QUESTI HA UN RAPPORTO CARATTERIZZATO DA GRANDE FAMILIARIT E NOTEVOLE FIDUCIA. A QUESTA DISTANZA SI AVVERTE LODORE DELLALTRA PERSONA E SENTIRNE IL RESPIRO, INOLTRE POSSIBILE TOCCARSI SENZA SFORZO. LE POSSIBILIT DI CONTATTO VISIVO RISULTINO SCARSE. DISTANZA PERSONALE ( 45 120 CM) PER TOCCARSI SI INCONTRANO MAGGIORI DIFFICOLT. TALE DISTANZA REGOLA TIPICAMENTE LE INTERAZIONI CONTRADDISTINTE DA DISCRETA FAMILIARIT E AFFABILIT. LE POSSIBILIT DI CONTATTO VISIVO SONO BUONE.
  • 28. LA DISTANZA SOCIALE ( 120- 365 CM) IL CONTATTO FISICO POSSIBILE SOLO A PREZZO DI UN NOTEVOLE IMPEGNO, INOLTRE DIVIENE DIFFICILE PERCEPIRE I DETTAGLI DEL VISO E DELLA MIMICA FACCIALE: NE CONSEGUE CHE QUESTA RISULTA LA DISTANZA CHE PERMETTE RELAZIONI IMPERSONALI DI TIPO FORMALE. LA DISTANZA PUBBLICA ( 365 CM ED OLTRE) SI TRATTA DELLA DISTANZA PI ADATTA PER GLI EVENTI PUBBLICI E PER GLI EVENTI IN CUI NON SI CONOSCONO LE PERSONE. NUMEROSE RICERCHE DIMOSTRANO CHE SI SOLITI COLLOCARSI A DISTANZE INFERIORI CON PERSONE GRADITE ED A DISTANZE MAGGIORI CON PERSONE SGRADITE.
  • 29. E NECESSARIO RISPETTARE I SEGNALI DI DISTANZA CHE CI VENGONO INVIATI DALLE ALTRE PERSONE. IN PARTICOLARE NON BISOGNA MAI VIOLARE LA ZONA PERSONALE DI UNA PERSONA, E TANTOMENO QUELLA INTIMA, SENZA AVER PRIMA RICEVUTO SEGNALI DI DISPONIBILIT E CONSENSO. QUESTO PRINCIPIO VA TENUTO SOPRATTUTTO PRESENTE NELLINTERAZIONE CON I PAZIENTI PI FRAGILI SUL PIANO EMOTIVO, QUALI AD ESEMPIO GLI SCHIZOFRENICI, CHE PERCEPISCONO OGNI INDEBITO AVVICINAMENTO CON NOTEVOLE ANGOSCIA.
  • 30. ORIENTAZIONE SI PARLA DI ORIENTAZIONE PER DEFINIRE LANGOLAZIONE SECONDO LA QUALE DUE PERSONE SI DISPONGONO NELLO SPAZIO LUNA RISPETTO ALLALTRA. NE ESISTONO DUE FONDAMENTALI: 1.FIANCO A FIANCO, O PARALLELA 2.FACCIA A FACCIA O FRONTALE
  • 31. LOSSERVAZIONE DELLORIENTAZIONE PU PERMETTERE DI COMPRENDERE QUALE RAPPORTO ESISTA TRA DUE PERSONE, E SE ESSE SIANO IN ACCORDO O IN DISACCORDO. IN GENERALE SI PU AFFERMARE CHE LORIENTAZIONE PARALLELA CONSIDERATA UN SEGNALE DI COOPERAZIONE, MENTRE LORIENTAZIONE FACCIA A FACCIA CONSIDERATA
  • 32. LA POSTURA E LA POSIZIONE ASSUNTA DAL CORPO NELLO SPAZIO. LE TRE PRINCIPALI POSTURE SONO LE SEGUENTI : 1. ERETTA 2. A SEDERE, RANNICCHIATA E IN GINOCCHIO 3. DISTESA
  • 33. ES. DI POSTURE SIGNIFICATIVE: LA POSTURA IN PIEDI APERTA, CON IL CORPO ERETTO NON RIGIDO, INDICHEREBBE ACCETTAZIONE E DISPONIBILIT. MENTRE LA POSTURA CHIUSA, CARATTERIZZATA DA SPALLE SOLLEVATE CON TESTA INCASSATA TRA DI ESSE E BRACCIA INCROCIATE SUL PETTO, DENOTEREBBE INVECE RIFIUTO E CHIUSURA.
  • 34. LA POSTURA SEDUTA APERTA, CON OCCUPAZIONE DI TUTTA LA BASE DI APPOGGIO, BUSTO LEGGERMENTE INCLINATO IN AVANTI, CAPO ERETTO E SGUARDO RIVOLTO VERSO LALTO DENOTEREBBE DISPONIBILIT E INTERESSE LA POSTURA SEDUTA RANNICCHIATA PU ESSERE INDICE SIA DI UN MOMENTO DI CONCENTRAZIONE SU DI SE, SIA DI UNA CONDIZIONE DI INTENSA TRISTEZZA LA POSTURA SEDUTA IN POSIZIONE DI FUGA, CON PESO DEL CORPO SUL BORDO DELLA SEDIA, BUSTO PROTESO IN AVANTI, MANI SULLE GINOCCHIA O SUL BORDO DELLA SEDIA, CAPO INCLINATO VERSO IL BASSO, DENOTA DISAGIO O FRETTA.
  • 35. IN GENERALE UNA POSTURA CARATTERIZZATA DA CHIUSURA O INCROCIO DELLE BRACCIA, OPPURE DA MARCATO INCROCIO DELLE GAMBE, DENOTA AUTO-PROTEZIONE O RITIRO.
  • 36. LO SGUARDO LO SGUARDO RECIPROCO SUL VISO HA UN IMPORTANTE SIGNIFICATO INTERATTIVO, IN QUANTO FAVORISCE SIA LAVVIO CHE LA CONCLUSIONE DI UN INTERAZIONE. IL CONTATTO OCULARE : MAGGIOR GRADO DI CONTATTO OCULARE MAGGIOR INTIMIT E PROSSIMIT FISICA. L EVITAMENTO DELLE SGUARDO DENOTA EMOZIONI NEGATIVE COME VERGOGNA , IMBARAZZO O EVITAMENTO DELLA PERSONA STESSA CHE CI STA
  • 37. NELLA PAURA LO SGUARDO SPALANCATO, NELLA COLLERA GLI OCCHI SONO STRETTI, NELLA GIOIA SI FORMANO LE GRINZE. LA VELOCIT DEL BATTITO CILIARE AUMENTA NEGLI STATI DI TENSIONE , DI ANSIA O ECCITAZIONE, MENTRE DIMINUISCE DURANTE LA RIFLESSIONE CONCENTRATA O LATTENZIONE VISIVA. CHI GUARDA INVIA ALMENO DUE SEGNALI: 1. CHE IL CANALE DI COMUNICAZIONE APERTO 2. CHE VI UNA QUALCHE GRADO DI INTERESSE NEI CONFRONTI DELLA PERSONA CHE VIENE GUARDATA LO SGUARDO FISSO PU RISULTARE INTRUSIVO E INVADENTE, SOPRATTUTTO CON SOGGETTI SCHIZOFRENICI O PARANOICI. INOLTRE SE LO SGUARDO FISSO E DIRETTO PU AGIRE COME SEGNALE DI MINACCIA, INVESTIGAZIONE E CONTROLLO RIVOLGERE LO SGUARDO VERSO IL BASSO PU INVECE ESSERE UN SEGNALE DI RICONCILIAZIONE.
  • 38. LESPRESSIONE DEL VOLTO E UN MEZZO DI COMUNICAZIONE MOLTO EFFICACE A DISTANZE RAVVICINATE, TRAMITE IL QUALE SI COMUNICANO PRINCIPALMENTE ATTEGGIAMENTI INTERPERSONALI ED EMOZIONI, MA ANCHE SEGNALI INTERATTIVI COLLEGATI AL DISCORSO PARLATO. LE RICERCHE SULLE ESPRESSIONI FACCIALI SUGGERISCONO CHE LE PERSONE SIANO IN GRADO DI DISTINGUERE CHIARAMENTE ALCUNI GRUPPI PRINCIPALI DI ESPRESSIONI: FELICIT, SORPRESA, PAURA, TRISTEZZA, RABBIA, DISGUSTO, INTERESSE.
  • 39. INOLTRE LE ESPRESSIONI FACCIALI DEGLI STATI EMOTIVI AVREBBERO CARATTERE DI UNIVERSALIT, DIVERSI STUDI , A PARTIRE DA DARWIN, DIMOSTRARONO CHE LESPRESSIONE DELLE EMOZIONI PRIMARIE ( RABBIA, GIOIA, TRISTEZZA ,PAURA E DISGUSTO) UGUALE NELLE DIVERSE CULTURE.
  • 40. LA GESTUALIT: GESTI EMBLEMATICI O SIMBOLICI ES. CIAO O NO COL DITO GESTI ILLUSTRATORI PER ACCENTUARE ,SOTTOLINEARE ES CON LE MANI INDICARE UNA PERSONA GESTI ESPRESSIVI SEGNALANO UN EMOZIONE O SENTIMENTO ES. COPRIRSI IL VISO PER LA VERGOGNA O STRINGERE I PUGNI PER RABBIA GESTI REGOLATORI REGOLARE IL FLUSSO COMUNICATIVO E LO SCAMBIO DI TURNI GESTI ADATTIVI ES. LATTO DI TOCCARSI IL VISO O COPRIRSI GLI OCCHI SAREBBE INDICE DI VERGOGNA, GRATTARSI IL VISO SAREBBERO CONNESSI A RIMPROVERI VERSO SE STESSI, MENTRE LO SFREGARSI HA SIGNIFICATO DI AUTO -RASSICURAZIONE. GESTI RIVELATORI AVVENGONO INAVVERTITAMENTE CONTRADDICONO IL LINGUAGGIO VERBALE E PERMETTONO TALORA DI SMASCHERARE LA FALSIT DI UNASSERZIONE.
  • 41. IL CONTATTO LATTO DI TOCCARE SEMBRA AVERE UN SIGNIFICATO ANCESTRALE DI INCREMENTO DELLINTIMIT . IL CONTATTO PI IMPORTANTE QUELLO DI TIPO PALMARE, CHE D UN SENSO DI ACCOGLIMENTO, DISPONIBILIT.,CALORE, VICINANZA, INTIMIT , AFFETTO. A DIFFERENZA DEL CONTATTO PALMARE, IL CONTATTO CON IL DORSO DELLA MANO ESPRIME INVECE DISPREZZO, RIFIUTO ED ESCLUSIONE E DEGNO DI NOTA COME NON DI RADO I PAZIENTI SCHIZOFRENICI
  • 42. LE PRINCIPALI MODALIT COMUNICATIVE DISFUNZIONALI: LA SQUALIFICA LESCALATION SIMMETRICA E LA COMPLEMETARIET RIGIDA PROBLEMI NELLA DEFINIZIONE DELLA RELAZIONE DISCONFERMA
  • 43. LA SQUALIFICA LA SQUALIFICA DI UN MESSAGGIO RAPPRESENTA UNA COMUNICAZIONE SUCCESSIVA O CONTEMPORANEA A UN MESSAGGIO, LA QUALE NE RIDUCE O NE ANNULLA IL VALORE. MEDIANTE LA SQUALIFICA SI PU TOGLIERE VALORE ALLA PROPRIA COMUNICAZIONE, A QUELLA DI UN ALTRO O ANCHE A UNINTERA
  • 44. LESCALATION SIMMETRICA UN INTERAZIONE IN CUI NON SI RIESCE AD INTERROMPERE LA SIMMETRIA IN CORSO E PU DAR LUOGO A UNA RUNAWAY. ROTTURA DEFINITIVA DEL RAPPORTO.
  • 45. COMPLEMENTARIET RIGIDA QUANDO TRA I DUE INTERLOCUTORI SI VIENE A CREARE UNA DISPOSIZIONE RIGIDA DOVE UNO OCCUPA UN POSIZIONE DI PREDOMINIO NON LIMITATA AD UNA SOLA AREA MA ESTESA A TUTTE QUELLE PREVISTE. UNO SEMPRE ONE - UP, UNO SEMPRE ONE DOWN
  • 46. PROBLEMI NELLA DEFINIZIONE DELLA RELAZIONE OGNI MESSAGGIO O INTERAZIONE POTREBBE ESSERE VISTO COME UN TENTATIVO DA PARTE DI UNO DEGLI ATTORI DI DEFINIRE LALTRO ATTRAVERSO LE COSE CHE DICE DI S O DI UN ARGOMENTO. LE POSSIBILIT PER GLI INTERLOCUTORI SARANNO: CONFERMA: VIENE APPROVATO IL MESSAGGIO O QUANTO TRASMESSO RELATIVAMENTE A SE STESSI; NEGAZIONE : CONTRARIAMENTE ALLA CONFERMA, SI CONSIDERA FALSO QUANTO TRASMESSO; DISCONFERMA: DEL MESSAGGIO TRASMESSO NON SI PRENDE IN CONSIDERAZIONE CI CHE LALTRO HA DETTO DI SE O DI UN ARGOMENTO.
  • 48. STILI DI COMUNICAZIONE ESISTONO VARI STILI DI COMUNICAZIONE: 1. COMUNICAZIONE AGGRESSIVA 2. COMUNICAZIONE PASSIVA 3. COMUNICAZIONE ASSERTIVA
  • 49. COMUNICAZIONE AGGRESSIVA 則 Esempio 1: Piantala di seccarmi! Sono veramente stufo di te! 則 Esempio 2: Sei pazzo! Io non presto a nessuno la mia auto!
  • 50. DA COSA CARATTERIZZATA LA COMUNICAZIONE AGGRESSIVA? Dalla tendenza a dominare e svalutare gli altri.
  • 51. DAL PUNTO DI VISTA DELLEMITTENTE Aumento dellautostima a spese degli altri Esprime le proprie emozioni in modo incontrollato Disprezzo per gli altri Raggiunge la meta desiderata a spese degli altri
  • 52. DAL PUNTO DI VISTA DEL RICEVENTE 1. Respinto, ferito, umiliato 2. Non raggiunge la meta desiderata 3. Si sente frustrato
  • 53. Il comportamento aggressivo si basa su: l'idea di aver sempre ragione, la volont di ottenere ci嘆 che si vuole a tutti i costi, l'indifferenza per i sentimenti altrui.
  • 54. COMPORTAMENTO AGGRESSIVO L OBIETTIVO dellaggressivo 竪 vincere attraverso un intimidazione,una svalutazione, un attacco nei confronti dellaltro LA COMUNICAZIONE NON VERBALE 竪 caratterizzata da voce altezzosa, arrogante o sarcastica, sguardo penetrante e freddo, mani sui fianchi, dito puntato, mani serrate LA COMUNICAZIONE AGGRESSIVA crea conflitto, spaventa e inibisce o suscita a sua volta aggressivit, crea ostacoli alla trasmissione e alla comprensione del messaggio
  • 55. COMPORTAMENTO AGGRESSIVO GENERALIZZA, USA STEREOTIPI: SIETE TUTTI PERSONALIZZA. LEI E UN USA PREGIUDIZI: VI CONOSCO, SO GI DOVE VUOLE ARRIVARE MANIFESTA I PROPRI SENTIMENTI ATTACCANDO E ACCUSANDO LALTRO IMPONE PRETENDE MANIPOLA SCARICA LE RESPONSABILIT
  • 56. COMUNICAZIONE PASSIVA 則 Esempio 1: Non mi sento di uscire stasera. Sono troppo stanca, ma verr嘆 con te,altrimenti poi ti dispiace! 則 Esempio 2: Beh, si penso di essere daccordo, anche se in realt non era ci嘆 che volevo ottenere..!
  • 57. DA COSA CARATTERIZZATA LA COMUNICAZIONE PASSIVA? Dalla tendenza ad evitare le responsabilit ed i conflitti
  • 58. DAL PUNTO DI VISTA DELLEMITTENTE 1. Auto-squalifica 2. Inibito, ferito, ansioso 3. Permette agli altri di scegliere al proprio posto 4. Non raggiunge la meta desiderata
  • 59. DAL PUNTO DI VISTA DEL RICEVENTE 1. In colpa o adirato 2. Scarsa stima dellemittente 3. Raggiunge la meta desiderata a spese dellemittente
  • 60. Il comportamento passivo si basa su: l evitamento di ogni conflitto, il subire le situazioni la scarsa valutazione di s辿, la ricerca continua dell'approvazione da parte degli altri
  • 61. COMPORTAMENTO PASSIVO L OBIETTIVO della persona passiva 竪 subire, dare sempre spazio e ragione allaltro, evitare responsabilit e conflitti, svalutandosi, lamentandosi, facendo la vittima, idealizzando gli altri LA COMUNICAZIONE NON VERBALE 竪 caratterizzata da voce debole, esitante, sguardo abbassato, distolto, atteggiamento incurvato LA COMUNICAZIONE PASSIVA d allaltro la possibilit di condurre la relazione a suo piacimento e svaluta il messaggio che non viene preso in considerazione dallinterlocutore
  • 62. COMPORTAMENTO PASSIVO EVITA SITUAZIONI SPIACEVOLI E ASSENTE, SI DEFILA/EMARGINA, SFUGGE ALLE RESPONSABILIT REPRIME MANIFESTAZIONI DI DISSENSO, SENTIMENTI, BISOGNI RINUNCIA AI PROPRI DIRITTI SUBISCE RIMANDA I PROBLEMI INVECE DI RISOLVERLI
  • 63. COMUNICAZIONE ASSERTIVA 則 Esempio 1: Purtroppo oggi ho fretta e posso portarti fino alla stazione degli autobus, ma mi 竪 impossibile portarti a casa 則 Esempio 2: Capisco che non vogliate fare la fila, ma cero prima io e francamente desidero uscire di qui quanto prima possibile
  • 64. COS L ASSERTIVITA? E unabilit sociale, uno stile comunicativo che caratterizza un individuo socievole, sicuro di s辿 e aperto al confronto.
  • 65. IL COMPORTAMENTO ASSERTIVO E UN COMPORTAMENTO SOCIALE CHE CONSENTE DI RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI PREFISSATI SENZA CREARE SITUAZIONI DI CONFLITTUALIT E SENZA CEDERE TOTALMENTE ALLE RICHIESTE DELLALTRO
  • 66. DA COSA CARATTERIZZATA LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA? La condotta assertiva rimuove gli ostacoli che impediscono il contatto con gli altri e minimizza i rischi di incomprensione; La persona assertiva, infatti, sa innanzitutto comprendere gli altri e rispettarli; allo stesso modo, per嘆, 竪 in grado di salvaguardare i propri diritti.
  • 67. LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA CI PERMETTE DI: Esprimere totalmente il nostro diritto Contenere in nostro interlocutore Esprimere le nostre emozioni
  • 68. DAL PUNTO DI VISTA DELLEMITTENTE 1. Aumento della propria autostima 2. Esprime quello che sente in modo socialmente adeguato 3. E soddisfatto di se stesso 4. Sceglie per se stesso 5. Pu嘆 raggiungere la meta desiderata
  • 69. DAL PUNTO DI VISTA DEL RICEVENTE 1. Sereno 2. Ha la possibilit di esprimere ci嘆 che sente 3. Pu嘆 raggiungere la meta desiderata
  • 70. Il comportamento assertivo si basa su: la gestione del conflitto cercando di individuare soluzioni condivise, la valorizzazione di s辿 e dellaltro
  • 71. COMPORTAMENTO ASSERTIVO L OBIETTIVO della persona assertiva 竪 cooperare. Vincere insieme e entrambi. Non sacrificare la propria personalit, ne prevaricare quella dellaltro. LA COMUNICAZIONE NON VERBALE 竪 caratterizzata da: tono di voce fermo, caldo, ben modulato, sguardo diretto, aperto, franco, atteggiamento rilassato LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA stabilisce una relazione paritaria e permette di comprendersi valorizzando i reciproci punti di vista
  • 72. COMPORTAMENTO ASSERTIVO DESCRIVE FATTI ACCADUTI, SI ATTIENE A DATI OBIETTIVI ARGOMENTA IN MODO ESPLICITO LE SUE RICHIESTE, MOTIVA SULLA BASE DI DATI E VINCOLI OBIETTIVI ESPRIME I PROPRI BISOGNI/RICHIESTE/SENTIMENTI PARLANDO DI SE E NON DELLALTRO ESPRIME DISPONIBILIT ALLA RICERCA DI SOLUZIONI CHE SODDISFINO I DIRITTI/BISOGNI DELLALTRO NEL RISPETTO DEI DIRITTI/BISOGNI PROPRI
  • 73. DICE DI NO IN MODO NON AGGRESSIVO SENZA ATTACCARE LALTRO E MOTIVANDO/ARGOMENTANDO IN BASE A DATI E FATTI DICE DI NO FISSANDO ED ESPLICITANDO CON CALMA, MA FERMAMENTE, LIMITI PERSONALI INVALICABILI PUR DICENDO NO LASCIA APERTE ALTERNATIVE O POSSIBILIT FUTURE SI ASSUME LA RESPONSABILIT DEI SUOI ATTI
  • 74. DA COSA CARATTERIZZATA LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA? La condotta assertiva rimuove gli ostacoli che impediscono il contatto con gli altri e minimizza i rischi di incomprensione; La persona assertiva, infatti, sa innanzitutto comprendere gli altri e rispettarli; allo stesso modo, per嘆, 竪 in grado di salvaguardare i propri diritti.
  • 75. LA COMUNICAZIONE ASSERTIVA CI PERMETTE DI: Esprimere totalmente il nostro diritto Contenere in nostro interlocutore Esprimere le nostre emozioni
  • 78. CONDIZIONI DA RISPETTARE NELLA COMUNICAZIONE PER UNA RELAZIONE DAIUTO, VENGONO DI SEGUITO PRESENTATI ALCUNI PRINCIPI BASILARI; CI SI RIFERISCE ALLINDIRIZZO PSICOLOGICO UMANISTICO- ESISTENZIALE E A C.R. ROGERS ( 1902 1978).
  • 79. ELENCO PRINCIPI DI BASE: EMPATIA UNICITA E IRRIPETIBILITA DELLA PERSONA DINAMICITA DELLA PERSONA NON DIRETTIVITA RISPETTO SINCERITA CREDIBILITA COERENZA
  • 80. EMPATIA La parola deriva dal greco "竜亮留慮竜旅留 (empateia a sua volta composta en- "dentro" e pathos "sofferenza o sentimento") l'empatia designa un atteggiamento verso gli altri caratterizzato da uno sforzo di comprensione intellettuale dell'altro, escludendo ogni attitudine affettiva personale (simpatia, antipatia) e ogni giudizio morale.
  • 81. Riguarda quindi la comprensione dei sentimenti, la capacit di sentire laltro, oltre ogni valutazione, positiva o negativa, preconcetta: Cio竪 il tentativo di riprodurre in proprio i sentimenti altrui, al fine di comprendere laltra persona. Essere empatici nel lavoro sociale significa possedere la capacit di essere e restare emotivamente con lutente pur mantenendo la distanza
  • 84. COME POSSIAMO FAVORIRE LA COMUNICAZIONE Saper porre attenzione al contesto Saper ascoltare Saper colloquiare Saper gestire le distanze Saper superare un diverbio Saper evitare gli ostacoli della comunicazione
  • 85. SAPER ASCOLTARE La capacit di ascoltare nello svolgere attivit in ambito sociale 竪 fondamentale. Tale atteggiamento va inteso in senso ampio come attenzione, da parte delloperatore, non solo alla comunicazione verbale ma anche alla espressivit non verbale dellutente. Un atteggiamento positivo di ascolto vede loperatore centrato sulla relazione.
  • 87. Il silenzio non va sostituito da un continuo chiacchierare; quello delloperatore sociale dovrebbe essere un ascolto attivo, cio竪 deve ascoltare nel senso di cooperare attivamente alla riuscita dellimpresa comunicativa, cio竪 il far vedere e sentire che si ascolta mandando anche dei feedback. Lascolto attivo implica un atteggiamento empatico nel confronto della persona che ci sta di fronte e presuppone che loperatore si distacchi dalla propria realt e dai propri interessi, per poter gradualmente e con rispetto entrare nel mondo dellutente.
  • 88. SE UN SOGGETTO SI SENTE ASCOLTATO VERAMENTE MANIFESTA ALCUNE MODIFICAZIONI NEL SUO COMPORTAMENTO: Assume una posizione pi湛 rilassata Si dimostra maggiormente disponibile ad un processo di cambiamento Lo stato di tensione diminuisce Esprime maggiore creativit nel vedere le situazioni Affronta con pi湛 forza stati danimo e situazioni anche pesanti e talvolta insopportabili Presenta maggior chiarezza rispetto a problemi oscuri e difficili
  • 89. POSSIAMO DISTINGUERE VARI TIPI DI ASCOLTO: PASSIVO SELETTIVO ATTIVO
  • 90. ASCOLTO PASSIVO E un tipo di ascolto inefficace, si riscontra quando si odono parole ed esse entrano in un orecchio ed escono dallaltro. Lascolto passivo
  • 91. ASCOLTO SELETTIVO Lascolto pi湛 comune, si riscontra quando si sente solo quello che si vuole sentire, ossia si filtra il messaggio. Lascolto selettivo
  • 92. ASCOLTO ATTIVO E un metodo per migliorare la capacit di ascolto; 竪 un feedback su quello che si 竪 appena ascoltato che il ricevente d alla sua fonte di comunicazione. Lascoltatore risponde a chi parla basandosi su quanto ha compreso del messaggio che gli 竪 stato inviato. In questo caso si parla anche di riformulazione 竪 utilizzato anche nelle riunioni di lavoro LASCOLTO ATTIVO
  • 93. LASCOLTO ATTIVO Come dimostrare capacit di porre attenzione alla comunicazione del proprio interlocutore L'ascolto attivo si basa sull'empatia e sull'accettazione. Esso si fonda sulla creazione di un rapporto positivo, caratterizzato da ''un clima in cui una persona possa sentirsi empaticamente compresa'' e, comunque, non giudicata.
  • 94. Quando si pratica l'ascolto attivo, invece di porsi con atteggiamenti che tradizionalmente vengono considerati da ''buon osservatore'', ossia, come persone impassibili, ''neutrali'', sicure di s辿, incuranti delle proprie emozioni e tese a nascondere e ignorare le proprie reazioni a quanto si ascolta, 竪 pi湛 opportuno rendersi disponibili anche a comprendere realmente ci嘆 che l'altro sta dicendo, mettendo anche in luce possibili difficolt di comprensione. In questo modo 竪 possibile stabilire rapporti di riconoscimento, rispetto e apprendimento reciproco.
  • 95. Per diventare ''attivo'', l'ascolto deve essere aperto e disponibile non solo verso l'altro e quello che dice, ma anche verso se stessi, per ascoltare le proprie reazioni, per essere consapevoli dei limiti del proprio punto di vista e per accettare il non sapere e la difficolt di non capire.
  • 96. I PRINCIPALI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO UNA BUONA ATTIVIT DI ASCOLTO, SONO: sospendere i giudizi di valore e l'urgenza classificatoria, cercando di non definire a priori il proprio interlocutore o quanto egli dice in ''categorie'' di senso note e codificate osservare ed ascoltare, raccogliendo tutte le informazioni necessarie sulla situazione contingente, ricordando che il silenzio aiuta a capire e che il vero ascolto 竪 sempre nuovo, non 竪 mai definito in anticipo in quanto rinuncia ad un sapere gi acquisito mettersi nei panni dell'altro - dimostrare empatia, cercando di assumere il punto di vista del proprio interlocutore e condividendo, per quello che 竪
  • 97. verificare la comprensione, sia a livello dei contenuti che della relazione, riservandosi, dunque, la possibilit di fare domande aperte per agevolare l'esposizione altrui e migliorare la propria comprensione curare la logistica, facendo attenzione al contesto fisico-spaziale dell'ambiente in cui si svolge la comunicazione per agevolare l'interlocutore e farlo sentire il pi湛 possibile a proprio agio.
  • 98. Ci嘆 che 竪 importante sottolineare, 竪 che da questa modalit di ascolto 竪 escluso non solo il giudizio, ma anche il consiglio e la tensione del ''dover darsi da fare'' per risolvere eventuali problemi espressi dal proprio interlocutore, oltre ad evitare tutte le ''barriere della comunicazione'', quali: giudicare dare ordini mettere in guardia moralizzare e predicare persuadere con la logica elogiare ridicolizzare interpretare consolare e rassicurare cambiare argomento
  • 99. ACCORGIMENTI COMUNICATIVI Con tali atteggiamenti si pu嘆 creare una disponibilit di fondo e quindi mettere in atto alcuni accorgimenti che possono migliorare la situazione. 1. Sdrammatizzare, ridimensionare a s辿 e allaltro limportanza del diverbio; 2. Non negare le emozioni negative, non far finta che tutto vada bene 3. Rimanere concentrati sul presente 4. Chiarire le proprie aspettative 5. Sottolineando ci嘆 che in quel momento sta funzionando bene
  • 100. 6. dimostrare attenzione allaltro con risposte conseguenti 7. Non dimostrare irremovibilit che 竪 di solito segno di debolezza 8. Presupporre il compromesso 9. Usare lumorismo 10. Rimandare