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FACOLT DI ECONOMIA
CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE
       DELLE IMPRESE


 CONCETTI UTILI DI
 FINANZA AZIENDALE



            A.A. 2011/2012
       Dott.ssa Gabriella Levanti
CICLO ACQUISTO-TRASFORMAZIONE-
            VENDITA
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO SECONDO
  IL CRITERIO DELLA PERTINENZA GESTIONALE




     (o caratteri_
     stiche)
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO
        OPERATIVO
     (O COMMERCIALE)
CCNC = attivit correnti  passivit correnti




       CCNC
(Capitale
Investito
  Netto)
Posizione finanziaria netta = Debiti Finanziari  Attivit
                               Liquide




  CIT
(Capitale
Investito                 (CCNC
 Totale)                      +
                        Attivit non
                          correnti
                         operative)
MISURE DI REDDITIVIT DEL
       CAPITALE
REDDITIVIT SODDISFACENTE

Individuati gli indicatori della bont delle scelte inerenti
alla gestione del capitale dellimpresa


Definire dei parametri di riferimento rispetto ai quali
giudicare se un dato livello di prestazione si deve o meno
giudicare soddisfacente. In altri termini, occorre
verificare se 竪 possibile definire delle soglie minime di
redditivit rispetto alle quali accertare ex ante  in sede
di valutazione preventiva  e/o ex post  allatto di
valutazioni consuntive  la validit delle iniziative da
intraprendere o di quelle gi intraprese
PARAMETRI DI CONFRONTO
I parametri utilizzati al fine di definire il livello di
redditivit soddisfacente sono:

R.O.E.          costo del capitale proprio (c.o.e. , ke, i)
R.O.I.          costo del capitale investito (K). Che assume
                 sovente la configurazione del costo medio

                                      鐃                鐃
                 ponderato del capitale (WACC)
                   鐃緒申鐃緒申 = 鐃. 鐃. 鐃.      + 鐃. 鐃. 鐃.       (1  鐃緒申 )
                                     鐃+鐃              鐃+鐃
dove:
E = valore del capitale azionario
D = valore corrente dei debiti finanziari
Tc = aliquota dimposta sui redditi dimpresa
c.o.d. = costo dellindebitamento finanziario
CONCETTO DI COSTO DEL CAPITALE
Il costo del capitale va inteso come un costo-
opportunit, cio竪 come il rendimento di un impiego 
avente caratteristiche simili (rischio, durata)  cui si
rinuncia avendo optato per un investimento alternativo.


Esiste uno stretto legame tra la remunerazione attesa
dai finanziatori e il rischio da essi sostenuto: lazienda 竪
in grado di remunerare i propri finanziatori per il rischio
da essi sostenuto laddove corrisponda un tasso di
rendimento almeno pari a quello offerto da altre
iniziative dinvestimento, caratterizzate da rischiosit
equivalente
IL CONCETTO DI RISCHIO IN FINANZA
Per rischio sintende la variabilit dei rendimenti effettivi (ex
post) degli strumenti finanziari rispetto a quelli attesi (ex
ante). Tale variabilit pu嘆, quindi, avere unaccezione
positiva (opportunit di ottenere pi湛 di quanto sperato) o
negativa (danno potenziale derivante dal subire una
perdita).

Nellambito   di   unimpresa     sono      rintracciabili   due
fondamentali tipologie di rischio
 il rischio operativo, variabilit dei risultati operativi
imputabile a caratteristiche insite nel/i business nei quali
opera limpresa o riscontrabili nellambito della sua gestione
caratteristica
 il rischio finanziario, variabilit dei risultati aziendali
connessa alle politiche finanziarie poste in essere dai
RISCHIO OPERATIVO

Per rischio operativo sintende la variabilit dei risultati
(operativi) che deriva dalla struttura operativa dellimpresa.
La questione ha attinenza con la suddivisione dei costi
aziendali in fissi e variabili. A parit di altre condizioni,
una struttura operativa caratterizzata da prevalenza di costi
fissi 竪 da considerarsi rigida, ovvero difficilmente
modificabile al variare dei livelli produttivi e, quindi, delle
condizioni di mercato.
ANALISI DELLA STRUTTURA DEI COSTI
            (O PUNTO DI PAREGGIO)
RT = CT
RT = p * Qv
CT = CF + Cv * Qp                      posto Qv = Qp
p * Qv = CF + Cv * Qp                  da cui:


                             QBEP =      CF
                                      p - Cv
Legenda:                    margine di contribuzione unitario
RT = Ricavi Totali                     Qp = quantit prodotta
CT = Costi Totali                      Cv = costi variabili unitari
p = prezzo unitario di vendita         CF = costi fissi
ANALISI DELLA STRUTTURA DEI
              COSTI
                 (segue)
Costi                      RT
Ricavi


                           CT




  CF




    0     QBEP             Quantit
CONSIDERAZIONI SUL RISCHIO
               OPERATIVO
Il grado di rigidit di una struttura di costo condiziona in
misura determinante la reattivit del risultato operativo alla
manovra della leva dei volumi.
Leffetto che una variazione del fatturato induce sul
risultato operativo 竪 infatti direttamente conseguente al
peso ricoperto dai costi fissi (cosiddetto, fenomeno della leva
operativa)

                             GLO = MdC
                                   RO
dove: GLO = Grado di Leva Operativa
      MdC = Margine di Contribuzione Complessivo
            (differenza tra ricavi totali e costi variabili totali)
      RO = Reddito Operativo
COMPONENTI DEL RISCHIO FINANZIARIO
 il rischio di credito 竪 direttamente associato alla struttura
finanziaria aziendale (legata al rapporto tra indebitamento
oneroso e mezzi propri)
Al crescere del livello di indebitamento il rischio che limpresa non riesca a
soddisfare gli impegni aumenta, perci嘆 i finanziatori saranno disposti ad
apportare capitale di credito a tassi via via crescenti, fino al punto in cui il
costo dei mezzi di terzi risulter superiore alla redditivit che lazienda 竪 in
grado di generare
 il rischio di tasso ha origine dalla possibilit che, data la
struttura a termine dei tassi, una variazione dei tassi di
mercato trovi nella discrepanza tra tassi attivi e passivi una
fonte di costo (o ricavo) imprevisto per limpresa
 il rischio di cambio attiene alle oscillazioni che si
registrano nei tassi di cambio delle valute in cui lattivo e il
passivo aziendale sono espressi
MODELLO DELLA LEVA FINANZIARIA

Il R.O.I. pu嘆 essere espresso come media aritmetica
ponderata dei rendimenti componenti da cui 竪 formato
 ossia, i debiti finanziari ed il capitale di rischio
           ROInetto = ROE * CN + inetto * Df
                             CIN             CIN


Rielaborando tale espressione si perviene:


         ROE = ROInetto + (ROInetto - inetto) * Df
                                                CN
MODELLO DELLA LEVA FINANZIARIA
           (SEGUE)

    ROE = ROI + (ROI - i) * Df    * (1  t)
                           CN

     se Df = 0         ROE = ROIn
       CN

     se Df > 0        ROIn > in    ROE > ROIn
        CN
                      ROIn = in    ROE = ROIn

                      ROIn < in    ROE < ROIn
CONSIDERAZIONI SUL RISCHIO FINANZIARIO
Il rischio finanziario, inteso prevalentemente quale rischio di credito
(o leverage), fa riferimento alla volatilit dei risultati rispetto alle
attese connesso al ricorso alla leva finanziaria. In particolare, un
elevato ricorso alla leva, generando elevati oneri finanziari,
contribuisce a determinare una struttura di costo rigida

               Grado di Leva Finanziaria (o GLF) = RO
                                                   RN
Il GLF esprime la misura in cui il risultato netto reagisce alle
variazioni del risultati operativo



 Per sintetizzare i concetti di rischio operativo e di finanziario, e
 per sottolineare lunicit del profilo di rischio aziendale si ricorre
 al concetto di Grado di Leva Complessiva (GLC)
                          GLC = GLO * GLF
RISCHIO DIMPRESA E SITUAZIONE
         PATRIMONIALE
                    ROE


     ROI
ESERCIZIO N. 1
Le imprese Alfa, Beta e Gamma pur operando nel
medesimo settore produttivo e, in particolare producendo lo
stesso volume produttivo (pari a 100 unit), sono
caratterizzate da differenti strutture operative:
 Alfa: costo variabile unitario pari a 3 e costi fissi pari a
550;
 Beta: costo variabile unitario pari a 4 e costi fissi pari a
450;
 Gamma: costo variabile unitario pari a 5 e costi fissi pari
a 350.
Posto che il prezzo unitario del loro prodotto 竪 pari a 10,
determinare il B.E.P. e il loro grado di leva finanziaria.
Analizzare e commentare come un incremento del 10% del
volume produttivo (e del fatturato) nelle tre imprese si
ripercuote (in termini di variazione %) sul loro reddito
operativo.
ESERCIZIO N. 2

Le imprese Alfa e Beta sono contraddistinte dallo stesso
reddito operativo  pari a 100  e dallo stesso tasso medio
di indebitamento  pari al 10%. Si differenziano, invece,
per lindebitamento che risulta pari a 500 per limpresa Alfa
e a 300 per limpresa Beta.
Assumendo per semplicit che non vi siano gestioni
accessorie, componenti straordinarie e la tassazione sia
nulla, calcolare il grado di leva finanziaria delle due
imprese. Analizzare e commentare come un incremento del
10% del reddito operativo nelle due imprese si ripercuote
(in termini di variazione %) sul loro reddito netto.
DOMANDE
1. Dato un obiettivo di profitto pari a U, per quale livello
   di produzione (e vendita) sar possibile raggiungerlo?

2. Dato un livello produttivo pari a Q, per quale prezzo di
   vendita sar possibile ottenere un risultato economico
   non negativo? Secondo voi tale prezzo dice qualcosa
   circa il prezzo minimo praticabile da unimpresa che
   voglia conseguire almeno il pareggio economico?
ESERCIZIO N. 3
Dellimpresa Delta sono date le seguenti informazioni
relative allanno n:
      Patrimonio netto                                      50.000
      Capitale investito netto                          150.000
      Reddito operativo                                     12.000
      Oneri finanziari                                       4.000
      Rischio complessivo (o GLC)                             3,00
      Reddito netto                 = reddito gestione ordinaria
      Costi variabili               = 60% dei costi fissi
ESERCIZIO N. 3 (segue)
Limpresa ha la possibilit di espandersi e sta valutando se le
conviene ricorrere al capitale di prestito per finanziare i nuovi
investimenti, tenendo conto che la banca cui si 竪 rivolta per
ottenere un mutuo, aumenter di un punto % il tasso di
indebitamento.
Determinare:
3.leventuale convenienza ad utilizzare il capitale di terzi,
ipotizzando che la redditivit del capitale investito aumenti di
2 punti percentuali. Valutando, pertanto, leffetto di leva
finanziaria nellanno n;
4.il grado di leva finanziaria nellanno n;
5.il grado di leva operativa nellanno n;
6.lammontare dei costi fissi e dei costi variabili totali
nellanno n.

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Lezione17 05 2012_Levanti

  • 1. FACOLT DI ECONOMIA CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE CONCETTI UTILI DI FINANZA AZIENDALE A.A. 2011/2012 Dott.ssa Gabriella Levanti
  • 3. STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO SECONDO IL CRITERIO DELLA PERTINENZA GESTIONALE (o caratteri_ stiche)
  • 4. CAPITALE CIRCOLANTE NETTO OPERATIVO (O COMMERCIALE) CCNC = attivit correnti passivit correnti CCNC
  • 6. Posizione finanziaria netta = Debiti Finanziari Attivit Liquide CIT (Capitale Investito (CCNC Totale) + Attivit non correnti operative)
  • 7. MISURE DI REDDITIVIT DEL CAPITALE
  • 8. REDDITIVIT SODDISFACENTE Individuati gli indicatori della bont delle scelte inerenti alla gestione del capitale dellimpresa Definire dei parametri di riferimento rispetto ai quali giudicare se un dato livello di prestazione si deve o meno giudicare soddisfacente. In altri termini, occorre verificare se 竪 possibile definire delle soglie minime di redditivit rispetto alle quali accertare ex ante in sede di valutazione preventiva e/o ex post allatto di valutazioni consuntive la validit delle iniziative da intraprendere o di quelle gi intraprese
  • 9. PARAMETRI DI CONFRONTO I parametri utilizzati al fine di definire il livello di redditivit soddisfacente sono: R.O.E. costo del capitale proprio (c.o.e. , ke, i) R.O.I. costo del capitale investito (K). Che assume sovente la configurazione del costo medio 鐃 鐃 ponderato del capitale (WACC) 鐃緒申鐃緒申 = 鐃. 鐃. 鐃. + 鐃. 鐃. 鐃. (1 鐃緒申 ) 鐃+鐃 鐃+鐃 dove: E = valore del capitale azionario D = valore corrente dei debiti finanziari Tc = aliquota dimposta sui redditi dimpresa c.o.d. = costo dellindebitamento finanziario
  • 10. CONCETTO DI COSTO DEL CAPITALE Il costo del capitale va inteso come un costo- opportunit, cio竪 come il rendimento di un impiego avente caratteristiche simili (rischio, durata) cui si rinuncia avendo optato per un investimento alternativo. Esiste uno stretto legame tra la remunerazione attesa dai finanziatori e il rischio da essi sostenuto: lazienda 竪 in grado di remunerare i propri finanziatori per il rischio da essi sostenuto laddove corrisponda un tasso di rendimento almeno pari a quello offerto da altre iniziative dinvestimento, caratterizzate da rischiosit equivalente
  • 11. IL CONCETTO DI RISCHIO IN FINANZA Per rischio sintende la variabilit dei rendimenti effettivi (ex post) degli strumenti finanziari rispetto a quelli attesi (ex ante). Tale variabilit pu嘆, quindi, avere unaccezione positiva (opportunit di ottenere pi湛 di quanto sperato) o negativa (danno potenziale derivante dal subire una perdita). Nellambito di unimpresa sono rintracciabili due fondamentali tipologie di rischio il rischio operativo, variabilit dei risultati operativi imputabile a caratteristiche insite nel/i business nei quali opera limpresa o riscontrabili nellambito della sua gestione caratteristica il rischio finanziario, variabilit dei risultati aziendali connessa alle politiche finanziarie poste in essere dai
  • 12. RISCHIO OPERATIVO Per rischio operativo sintende la variabilit dei risultati (operativi) che deriva dalla struttura operativa dellimpresa. La questione ha attinenza con la suddivisione dei costi aziendali in fissi e variabili. A parit di altre condizioni, una struttura operativa caratterizzata da prevalenza di costi fissi 竪 da considerarsi rigida, ovvero difficilmente modificabile al variare dei livelli produttivi e, quindi, delle condizioni di mercato.
  • 13. ANALISI DELLA STRUTTURA DEI COSTI (O PUNTO DI PAREGGIO) RT = CT RT = p * Qv CT = CF + Cv * Qp posto Qv = Qp p * Qv = CF + Cv * Qp da cui: QBEP = CF p - Cv Legenda: margine di contribuzione unitario RT = Ricavi Totali Qp = quantit prodotta CT = Costi Totali Cv = costi variabili unitari p = prezzo unitario di vendita CF = costi fissi
  • 14. ANALISI DELLA STRUTTURA DEI COSTI (segue) Costi RT Ricavi CT CF 0 QBEP Quantit
  • 15. CONSIDERAZIONI SUL RISCHIO OPERATIVO Il grado di rigidit di una struttura di costo condiziona in misura determinante la reattivit del risultato operativo alla manovra della leva dei volumi. Leffetto che una variazione del fatturato induce sul risultato operativo 竪 infatti direttamente conseguente al peso ricoperto dai costi fissi (cosiddetto, fenomeno della leva operativa) GLO = MdC RO dove: GLO = Grado di Leva Operativa MdC = Margine di Contribuzione Complessivo (differenza tra ricavi totali e costi variabili totali) RO = Reddito Operativo
  • 16. COMPONENTI DEL RISCHIO FINANZIARIO il rischio di credito 竪 direttamente associato alla struttura finanziaria aziendale (legata al rapporto tra indebitamento oneroso e mezzi propri) Al crescere del livello di indebitamento il rischio che limpresa non riesca a soddisfare gli impegni aumenta, perci嘆 i finanziatori saranno disposti ad apportare capitale di credito a tassi via via crescenti, fino al punto in cui il costo dei mezzi di terzi risulter superiore alla redditivit che lazienda 竪 in grado di generare il rischio di tasso ha origine dalla possibilit che, data la struttura a termine dei tassi, una variazione dei tassi di mercato trovi nella discrepanza tra tassi attivi e passivi una fonte di costo (o ricavo) imprevisto per limpresa il rischio di cambio attiene alle oscillazioni che si registrano nei tassi di cambio delle valute in cui lattivo e il passivo aziendale sono espressi
  • 17. MODELLO DELLA LEVA FINANZIARIA Il R.O.I. pu嘆 essere espresso come media aritmetica ponderata dei rendimenti componenti da cui 竪 formato ossia, i debiti finanziari ed il capitale di rischio ROInetto = ROE * CN + inetto * Df CIN CIN Rielaborando tale espressione si perviene: ROE = ROInetto + (ROInetto - inetto) * Df CN
  • 18. MODELLO DELLA LEVA FINANZIARIA (SEGUE) ROE = ROI + (ROI - i) * Df * (1 t) CN se Df = 0 ROE = ROIn CN se Df > 0 ROIn > in ROE > ROIn CN ROIn = in ROE = ROIn ROIn < in ROE < ROIn
  • 19. CONSIDERAZIONI SUL RISCHIO FINANZIARIO Il rischio finanziario, inteso prevalentemente quale rischio di credito (o leverage), fa riferimento alla volatilit dei risultati rispetto alle attese connesso al ricorso alla leva finanziaria. In particolare, un elevato ricorso alla leva, generando elevati oneri finanziari, contribuisce a determinare una struttura di costo rigida Grado di Leva Finanziaria (o GLF) = RO RN Il GLF esprime la misura in cui il risultato netto reagisce alle variazioni del risultati operativo Per sintetizzare i concetti di rischio operativo e di finanziario, e per sottolineare lunicit del profilo di rischio aziendale si ricorre al concetto di Grado di Leva Complessiva (GLC) GLC = GLO * GLF
  • 20. RISCHIO DIMPRESA E SITUAZIONE PATRIMONIALE ROE ROI
  • 21. ESERCIZIO N. 1 Le imprese Alfa, Beta e Gamma pur operando nel medesimo settore produttivo e, in particolare producendo lo stesso volume produttivo (pari a 100 unit), sono caratterizzate da differenti strutture operative: Alfa: costo variabile unitario pari a 3 e costi fissi pari a 550; Beta: costo variabile unitario pari a 4 e costi fissi pari a 450; Gamma: costo variabile unitario pari a 5 e costi fissi pari a 350. Posto che il prezzo unitario del loro prodotto 竪 pari a 10, determinare il B.E.P. e il loro grado di leva finanziaria. Analizzare e commentare come un incremento del 10% del volume produttivo (e del fatturato) nelle tre imprese si ripercuote (in termini di variazione %) sul loro reddito operativo.
  • 22. ESERCIZIO N. 2 Le imprese Alfa e Beta sono contraddistinte dallo stesso reddito operativo pari a 100 e dallo stesso tasso medio di indebitamento pari al 10%. Si differenziano, invece, per lindebitamento che risulta pari a 500 per limpresa Alfa e a 300 per limpresa Beta. Assumendo per semplicit che non vi siano gestioni accessorie, componenti straordinarie e la tassazione sia nulla, calcolare il grado di leva finanziaria delle due imprese. Analizzare e commentare come un incremento del 10% del reddito operativo nelle due imprese si ripercuote (in termini di variazione %) sul loro reddito netto.
  • 23. DOMANDE 1. Dato un obiettivo di profitto pari a U, per quale livello di produzione (e vendita) sar possibile raggiungerlo? 2. Dato un livello produttivo pari a Q, per quale prezzo di vendita sar possibile ottenere un risultato economico non negativo? Secondo voi tale prezzo dice qualcosa circa il prezzo minimo praticabile da unimpresa che voglia conseguire almeno il pareggio economico?
  • 24. ESERCIZIO N. 3 Dellimpresa Delta sono date le seguenti informazioni relative allanno n: Patrimonio netto 50.000 Capitale investito netto 150.000 Reddito operativo 12.000 Oneri finanziari 4.000 Rischio complessivo (o GLC) 3,00 Reddito netto = reddito gestione ordinaria Costi variabili = 60% dei costi fissi
  • 25. ESERCIZIO N. 3 (segue) Limpresa ha la possibilit di espandersi e sta valutando se le conviene ricorrere al capitale di prestito per finanziare i nuovi investimenti, tenendo conto che la banca cui si 竪 rivolta per ottenere un mutuo, aumenter di un punto % il tasso di indebitamento. Determinare: 3.leventuale convenienza ad utilizzare il capitale di terzi, ipotizzando che la redditivit del capitale investito aumenti di 2 punti percentuali. Valutando, pertanto, leffetto di leva finanziaria nellanno n; 4.il grado di leva finanziaria nellanno n; 5.il grado di leva operativa nellanno n; 6.lammontare dei costi fissi e dei costi variabili totali nellanno n.