Ristampa di un diario, edito nel 1910, in merito ad un viaggio compiuto dall'autore in Dalmazia; ristampa di un discorso e di uno studio sempre dell'autore risalenti al 1920; ristampa di scritti e documenti dell'autore risalenti al 1921. Il suddetto materiale ha come tema principale l'agonia dell'italianit della Dalmazia in seguito alla cinquantennale persecuzione austriaca e slava e all'assegnazione della regione alla Jugoslavia in seguito al Trattato di Rapallo del 1920. A questo materiale si aggiunge uno scritto del 1941 in merito alla redenzione della Dalmazia in seguito alla vittoriosa campagna di Jugoslavia.
Dopo aver letto Danubio di Claudio Magris, mi 竪 tornata in mente lesistenza, nella mia piccola raccolta di libri antichi, di un volumetto del XVII secolo intitolato Lorigine e corso del Danubio - Con la descrittione di tutti li Fiumi, che in esso concorrono, comanche delli Regni, Provincie, Signorie, e Citt da esso irrigate, con li loro nomi antichi, e moderni.
E quindi .
Le cosiddette spintriae sono tessere, del diametro di 20-23 mm, caratterizzate da varie raffigurazioni erotiche su un lato (diritto, coniato con il conio di incudine), accompagnate sullaltro lato (rovescio, coniato con il conio di martello) da un numerale romano, generalmente da I a XVI, o dalla leggenda AVG. Il metallo impiegato nella maggior parte degli esemplari noti 竪 oricalco, una lega di bronzo con significative tracce di zinco 1 , adoperato anche per alcune emissioni di monete in zecche ufficiali (soprattutto sesterzi e dupondi) da Augusto a Nerone.
Ristampa di un diario, edito nel 1910, in merito ad un viaggio compiuto dall'autore in Dalmazia; ristampa di un discorso e di uno studio sempre dell'autore risalenti al 1920; ristampa di scritti e documenti dell'autore risalenti al 1921. Il suddetto materiale ha come tema principale l'agonia dell'italianit della Dalmazia in seguito alla cinquantennale persecuzione austriaca e slava e all'assegnazione della regione alla Jugoslavia in seguito al Trattato di Rapallo del 1920. A questo materiale si aggiunge uno scritto del 1941 in merito alla redenzione della Dalmazia in seguito alla vittoriosa campagna di Jugoslavia.
Dopo aver letto Danubio di Claudio Magris, mi 竪 tornata in mente lesistenza, nella mia piccola raccolta di libri antichi, di un volumetto del XVII secolo intitolato Lorigine e corso del Danubio - Con la descrittione di tutti li Fiumi, che in esso concorrono, comanche delli Regni, Provincie, Signorie, e Citt da esso irrigate, con li loro nomi antichi, e moderni.
E quindi .
Le cosiddette spintriae sono tessere, del diametro di 20-23 mm, caratterizzate da varie raffigurazioni erotiche su un lato (diritto, coniato con il conio di incudine), accompagnate sullaltro lato (rovescio, coniato con il conio di martello) da un numerale romano, generalmente da I a XVI, o dalla leggenda AVG. Il metallo impiegato nella maggior parte degli esemplari noti 竪 oricalco, una lega di bronzo con significative tracce di zinco 1 , adoperato anche per alcune emissioni di monete in zecche ufficiali (soprattutto sesterzi e dupondi) da Augusto a Nerone.
Maria Natalia Bardi Liceo Classico "E.Montale" Roma, ItalieSimone Petrucci
油
Testi applicati
1. testi
T14
2. Il poema cavalleresco
Luigi Pulci
1
1-8
E si vedevano tante spade e
mani (mane 竪 plurale di un
arcaico mana ed 竪 un cam-
biamento fonetico come il suc-
cessivo urle), tante lance cadere
sopra la resta e si sentivano
strane urla come se fosse un
mare in tempesta. Tutto il gior-
no le campane suonarono senza
sosta (tempelloron), ma non si
sapeva chi le suonasse e se i
rintocchi erano a morto o a fe-
sta; cerano sempre tuoni sordi
con fulmini, ma senza pioggia (a
secco) e nelle selve rimbombava
leco (Ecco: personificazione).
2. resta: ferro posto sul lato de-
stro della corazza e che serve per
appoggiare la lancia in posizione
di assalto.
7. baleni a secco: sono i bagliori
delle armi.
9-16
E la battaglia si svolgeva sulla
terra e per aria, perch辿 Astarotte
e Farferello cercavano di acciuf-
fare le anime dei saraceni morti
in battaglia, ne tenevano sem-
pre un mazzo per i capelli e se li
contendevano con litigi e spesso
si sentiva il nome di qualcuno di
quelli: 束Lascia costui a me e lo
porto da Belzeb湛損. Laltro dice-
va: 束 morto Marsilio?損
10-11. AstarotteFarferello: i
due diavoli Astarotte e Farfe-
rello, per incantesimo del mago
Malagigi, sono entrati nel corpo
dei cavalli di Rinaldo e di Ricciar-
detto, per portare i due paladini a
Roncisvalle in aiuto di Orlando.
17-24
(Marsilio) ci far aspettare un bel
po prima che muoia. Appena Ri-
naldo gli avr sbiancato (forbito:
pulito) la faccia (che 竪 di colorito
scuro) noi portiamo allInferno
la sua anima e la sua pellaccia.
O Cielo, tu sembri meravigliato
(confuso) questa volta! O batta-
glia feroce come quella di Roma
o di Troia! Questa certamente va
al di l dei modi di combattere
cui si 竪 abituati al mondo. Il sole
sembrava di un fuoco sanguigno
e laria di un colore scuro.
21. qual Roma o Troia: Roma sac-
cheggiata dai Goti nel 410 e Troia
incendiata dai Greci, nel 1250 a.C.
A Roncisvalle si consuma il sacrificio di Orlando e di altri combattenti, caduti in unimboscata
in seguito al tradimento di Gano di Maganza.
Le ottave che presentiamo, tratte dal penultimo canto, descrivono una fase accesa della bat-
taglia, in cui i paladini mettono in fuga lesercito nemico (guidati da Marsilio, re di Saragozza,
alleato di Gano), ma muoiono quasi tutti sul campo.
Riportiamo le ottave 50-57 del cantare XXVII. La forma metrica: ottave di endecasillabi che
rimano secondo lo schema ABABABCC.
Esi vedeva tante spade e mane,
tante lance cader sopra la resta,
e si sentia tante urle e cose strane
che si poteva il mar dire in tempesta.
Tutto il d狸 tempelloron le campane
sanza saper chi suoni a morto o festa;
sempre tuon sordi con baleni a secco
e per le selve rimbombar poi Ecco.
E si sentiva in terra e in aria zuffa,
perch辿 Astarotte, non ti dico come,
e Farferello ognun lanime ciuffa:
e navean sempre un mazzo per le chiome,
e facean pur la pi湛 strana baruffa,
e spesso fu dalcun sentito il nome:
束Lascia a me il tale: a Belzeb湛 lo porto損.
Laltro diceva: 束 Marsilio ancor morto?
E ci far stentar prima che muoia.
Non gli ha Rinaldo ancor forbito il muso,
che noi portian gi湛 lanima e le cuoia?損
O Ciel, tu par questa volta confuso!
O battaglia crudel, qual Roma o Troia!
Questa 竪 certo pi湛 l che al mondano uso.
Il sol pareva di fuoco sanguigno,
e cos狸 laire dun color maligno.
5
10
15
20
Luigi Pulci
Morgante
Roncisvalle
a cura di F. Agano, Ricciardi,
Milano Napoli, 1955
14
Percorso I generi
2. Il poema cavalleresco
Copyright 息 2011 Zanichelli Editore SpA, Bologna [6201]
Questo file 竪 unestensione online del corso B. Panebianco, M. Gineprini, S. Seminara, LETTERAUTORI 息 Zanichelli 2011
2. LUmanesimo e il Rinascimento
I generi: Trattatistica, poema cavalleresco, poesia, prosa, teatro
2
Credo chegli era pi湛 bello a vedere
certo gli abissi, il d狸, che Runcisvalle:
che saracin cadevon come pere
e Squarciaferro gli portava a balle;
tanto che tutte linfernal bufere
occupan questi, ogni roccia, ogni calle
e le bolge e gli spaldi e le meschite,
e tutta in festa 竪 la citt di Dite.
Lucifero avea aperte tante bocche
che pareva quel giorno i corbacchini
alla imbeccata, e trangugiava a ciocche
lanime, che piovean, de saracini,
che par che neve monachina fiocche
come cade la manna a pesciolini:
non domandar se raccoglieva i bioccoli
e se ne fece gozzi danitroccoli!
E si faceva tante chiarentane
che ci嘆 chio dico 竪, disopra, una zacchera
(e non dura la festa mademane,
crai e poscrai e poscrigno e posquacchera,
come spesso alla vigna le Romane);
e chi sonava tamburo, e chi nacchera,
baldosa e cicutrenna e zufoletti,
e tutti affusolati gli scambietti.
E Runcisvalle pareva un tegame
dove fussi di sangue un gran mortito,
di capi e di peducci e daltro ossame
un certo guazzabuglio ribollito,
che pareva dinferno il bulicame
25
30
35
40
45
50
25-32
Credo che quel giorno (il d狸)
fosse pi湛 bello a vedersi lin-
ferno (gli abissi) piuttosto che
Roncisvalle: i saraceni cadevano
come pere e Squarciaferro (un
altro diavolo) li scaricava gi湛 a
mucchi; tanto che questi (i sa-
raceni) occupavano tutti i luoghi
dellinferno e le loro bufere, ogni
roccia, ogni sentiero e le bolge,
le mura (gli spaldi) e gli edifici
a forma di moschee (meschite,
edifici con torri che cingono la
parte pi湛 bassa dellinferno) e
tutta la citt di Dite 竪 in festa.
32. Dite: nellOlimpo degli d竪i
pagani 竪 il dio dellOltretomba e
il suo nome designa in genere il
regno dei morti. Le mura della cit-
t di Dite sono, nella Commedia,
la parte pi湛 profonda dellInferno
dove sono condannati i peccati
pi湛 gravi. Qui le espressioni di de-
rivazione dantesca sono filtrate
da forza comico-grottesca.
33-40
Lucifero aveva tante bocche
spalancate da sembrare una
nidiata di piccoli corvi (corbac-
chini) quando sono imbeccati,
e trangugiava a grappoli (a
ciocche) le anime dei saraceni
che piovevano come neve scura,
simile allabito dei monaci (neve
monachina), cos狸 come cade
la manna verso i pesci: non
chiedermi (o lettore) se Lucifero
raccoglieva tutti i fiocchi (cio竪 le
anime) e se ne ingozzava come
fanno gli anatroccoli (che hanno
sempre il gozzo pieno).
37. neve monachina: le anime
nella discesa si colorano di colo-
re scuro che tende al marrone
bruciato.
38. manna: farfalla che vola a
pelo dacqua.
41-48
E allInferno si facevano tanti
balli montanari (chiarentane),
che al confronto quello che dico
di sopra 竪 una cosa da nulla (zac-
chera), e la festa non durava sta-
mattina, domani e dopodomani
e il giorno dopo e il giorno ancora
dopo, come quella che si celebra-
va a Roma durante la vendem-
mia, e chi suonava il tamburo, chi
le nacchere, chi la baldosa (stru-
mento a corda), chi la zampogna
(cicutrenna) e i flauti e i passi di
danza (gli scambietti) avevano
lagilit di un fuso.
41. chiarentane: balli tipici della
Carinzia.
44. mademane posquacchera:
Mademane (stamattina, da mane
+ de mane); crai (domani, dal la-
tino cras), dopodomani (poscrai),
il terzo giorno dopo domani (po-
scrigno), e il giorno dopo ancora
(posquacchera); questultimo 竪
un neologismo inventato da Pulci,
che richiama la parola napoleta-
na squacquerate, indicante il
gorgoglio dellacqua che bolle. Il
senso della frase 竪 che la festa
allinferno dura in eterno.
49-56
E Roncisvalle sembrava un
tegame nel quale ci fosse un
grande spezzatino (mortito)
annegato nel sangue, fatto di
teste e di zampe e di altre ossa,
uno stracotto che sembrava
il lago di sangue ribollente
dellInferno (bulicame), che
neanche davanti a Nesso era
di minor livello; e sembra che il
vento faccia ruotare in aria certi
spruzzi di sangue con mulinelli
(nodi) e turbini (gruppi).
53. bulicame: Nel canto XII
dellInferno Dante chiama bulica-
me la pozza di sangue bollente
in cui sono immersi i peccatori di
omicidio e atti di violenza.
54. Nesso: compare nel XII canto
dellInferno dantesco come tra-
ghettatore del Flegetonte, fiume
infernale, color sangue, dove sono
puniti i violenti.
Copyright 息 2011 Zanichelli Editore SpA, Bologna [6201]
Questo file 竪 unestensione online del corso B. Panebianco, M. Gineprini, S. Seminara, LETTERAUTORI 息 Zanichelli 2011
3. testi
T14
55
60
che innanzi a Nesso non fusse sparito;
e l vento par certi sprazzi avviluppi
di sangue in aria con nodi e con gruppi.
La battaglia era tutta paonazza,
s狸 che il Mar Rosso pareva in travaglio,
chognun per parer vivo, si diguazza:
e si poteva gittar lo scandaglio
per tutto, in modo nel sangue si guazza,
e poi guardar, come e suol lammiraglio
ovver nocchier se cognosce la sonda,
ch辿 della valle trabocca ogni sponda.
57-64
Il luogo della battaglia era
talmente rosso di sangue
(paonazza) da sembrare
il Mar Rosso in tempesta
(travaglio), cos狸 che ognuno
per sembrare vivo si rivolto-
lava nel sangue: si sarebbe
potuto gettare lo scanda-
glio dappertutto, tanto si
sguazzava nel sangue, e poi
osservarlo come fa lam-
miraglio o il nocchiere della
nave, se sa usare la sonda,
poich辿 tutta la valle traboc-
ca (di sangue).
Immagini grottesche
La guerra santa si trasforma in una bolgia infernale, con i demoni che afferrano per
i capelli le anime dei saraceni, se le contendono, le accatastano a sacchi e saltellano
per la gran felicit. Il poeta raffigura il campo di battaglia e i resti dei cadaveri con la
mostruosa immagine gastronomica del tegame ribollente dove si sta cuocendo uno
smisurato spezzatino.
Variet di toni e gusto delleccesso
Questa 竪 una tra le pagine pi湛 espressive del poema, per la tonalit epica, comico-
grottesca e tragica insieme. I diversi registri e toni narrativi delle ottave, il gusto
delleccesso e del provocatorio rovesciamento di ci嘆 che 竪 serio, confermano le scelte
poetiche dellautore, contrario a schematismi e autoritarismi, agli antipodi rispetto
al canone classicista della regolarit e dellarmonia.
Nella prima ottava landamento epico d spazio alla descrizione e la fantasia del
poeta si abbandona allesagerazione (tante spade, tante lance, tante urla). Nelle ottave
successive emerge la tendenza al grottesco e allo smisurato: alla descrizione dei diavoli
in festa si unisce quella delle bocche spalancate di Lucifero che si ingozza di anime. Lo
stesso gusto iperbolico compare nel paragone stravagante tra il campo di battaglia e il
束tegame損, ma qui lintento 竪 comico-grottesco, per far divertire il lettore con uno spetta-
colo fantasmagorico. Linsistenza macabro-grottesca fornisce, infine, un quadro tragico
ancora affidato alla esagerazione: si sarebbe potuto gettare lo scandaglio per misurare
quelloceano di sangue, cos狸 profondo che tutta la vallata di Roncisvalle ne trabocca.
Invenzione linguistica
La sintassi 竪 semplice e prevale la coordinazione tipica del racconto popolare. Lestro
bizzarro del poeta d vita a immagini stridenti (La battaglia era tutta paonazza, / s狸 che
il Mar Rosso pareva in travaglio... / ovver nocchier se cognosce la sonda). Accanto a versi
chiari e privi di ambiguit ne compaiono altri in cui parole dei dialetti meridionali
di derivazione latina (crai e poscrai e poscrigno) e altre inventate (posquacchera) non
hanno alcuna logica, fino al limite del nonsenso.
ANALISI
E COMMENTO
1. Il ribaltamento delleroismo epico. Ripensa allimportanza della battaglia di Ronci-
svalle nella tradizione epica carolingia, poi spiega il ribaltamento operato al riguardo
da Pulci.
2. La funzione delliperbole. Rintraccia tre esempi di iperbole e spiegale nel contesto
in cui sono collocate.
LAVORIAMO
SUL TESTO
2. Il poema cavalleresco
Luigi Pulci
3
Copyright 息 2011 Zanichelli Editore SpA, Bologna [6201]
Questo file 竪 unestensione online del corso B. Panebianco, M. Gineprini, S. Seminara, LETTERAUTORI 息 Zanichelli 2011
4. 487
Il poema e il poemetto Matteo Maria Boiardo
T7.12
I
GENERI
-
TESTI
Quattrocento
LOrlando innamorato
Il poema di Boiardo attinge alla tradizione dei cantari
cavallereschi, in cui si era gi attuata la fusione tra i ma-
teriali provenienti dal ciclo carolingio e quelli del ciclo
arturiano. Boiardo si muove liberamente in questo va-
sto repertorio di personaggi, storie e situazioni, e vi ag-
giunge elementi di propria invenzione, fino a creare
una trama fittissima e intricata, che non 竪 possibile
riassumere. Il motore principale delle vicende 竪 Angeli-
ca (personaggio creato da Boiardo), una bellissima
principessa che dal Catai (Cina) giunge alla corte di
Carlo Magno con lo scopo di gettare lo scompiglio tra i
cavalieri cristiani facendoli innamorare e rivaleggiare.
Tra i presi nei suoi lacci 竪 il paladino Orlando, che nel-
la tradizione precedente era un eroe casto e fedele alla
sposa: 竪 questa la novit che d il titolo al poema e che
Boiardo vanta nel proemio (T7.12). Da qui una serie
movimentata e interminabile di avventure, prodezze e
magie.
Matteo Maria Boiardo
METRO: ottave.
1-2. Signori... nove:
nobili signori e cava-
lieri che vi riunite
(adunati) per udire
cose piacevoli (diletto-
se) e nuove.
6. alta: nobile. mira-
bil prove: stupende
imprese. Nella tradi-
zione dei romanzi
cortesi la 束prova損 era
limpresa eccezionale
in cui il cavaliere di-
mostrava il proprio
valore.
7. franco: valoroso.
9. Non vi par... me-
raviglioso: non vi
sembri troppo strano,
signori; gi 竪 un
rinforzo della nega-
zione.
11-12. ch辿... subiu-
gato: perch辿 chiun-
que, anche il pi湛 co-
raggioso nel mondo,
竪 vinto da Amore, del
tutto soggiogato.
14. maglia: armatura
di maglia di ferro.
brando: spada.
15-16. n辿 altra...
presa: e nessunaltra
potenza pu嘆 mai di-
fendersi in modo da
non essere alla fine
sconfitta e presa pri-
gioniera da Amore.
18. Turpino... nasco-
se: anche Turpino la
tenne nascosta, non
divulg嘆 questa parte
della sua cronaca.
Turpino 竪 larcivesco-
vo al seguito dei pala-
dini di Carlo Magno,
che secondo la tradi-
zione dei romanzi ca-
vallereschi avrebbe
scritto tutte le impre-
se dei paladini. Boiar-
do finge di ispirarsi a
una parte del libro di
Turpino sconosciuta
fino ad allora.
Matteo Maria
Boiardo
ORLANDO
INNAMORATO
(Libro I, Canto I, ot-
tave 1-3, a cura di R.
Bruscagli, Einaudi,
Torino, 1995)
T7.12
S
Signori e cavallier che ve adunati
per odir cose dilettose e nove,
stati attenti e qu誰eti, ed ascoltati
la bella istoria che l mio canto muove;
5 e vedereti i gesti smisurati,
lalta fatica e le mirabil prove
che fece il franco Orlando per amore
nel tempo del re Carlo imperatore.
Non vi par gi, signor, meraviglioso
10 odir cantar de Orlando inamorato,
ch辿 qualunche nel mondo 竪 pi湛 orgoglioso,
竪 da Amor vinto, al tutto subiugato;
n辿 forte braccio, n辿 ardire animoso,
n辿 scudo o maglia, n辿 brando affilato,
15 n辿 altra possanza pu嘆 mai far diffesa,
che al fin non sia da Amor battuta e presa.
Questa novella 竪 nota a poca gente,
perch辿 Turpino istesso la nascose,
Nelle ottave che fanno da introduzione al
poema, Boiardo si rivolge al suo pubblico,
i nobili della corte di Ferrara, fingendo di
recitare il testo davanti a loro, come face-
vano i canterini popolari.
Il proemio dellOrlando innamorato
Armellini, Colombo LETTERATURA LETTERATURE Versione Rossa - Vol.1 息 CLITT 2012 Dal Duecento al Cinquecento
5. 488 Quattrocento I GENERI - TESTI
7
credendo forse a quel conte valente
20 esser le sue scritture dispettose,
poi che contra ad Amor pur fu perdente
colui che vinse tutte laltre cose:
dico di Orlando, il cavalliero adatto.
Non pi湛 parole ormai, veniamo al fatto.
19-20. credendo...
dispettose: forse per-
ch辿 temeva che il suo
libro (le sue scritture)
avrebbe danneggiato
(esser... dispettose) la
fama di quel conte
valoroso.
23. adatto: agile, ben
fatto.
d
I temi
Nellintrodurre il suo poema, Boiardo vuole soprat-
tutto suscitare nei lettori laspettativa di un racconto
avvincente: 束cose dilettose e nove損, 束la bella istoria損,
束le mirabil prove損. La sua storia, tiene a sottolineare,
竪 nuova, diversa da quelle che conoscevano i lettori
di poemi cavallereschi: Orlando, da sempre rappre-
sentato come un cavaliere austero, tutto dedito alla
fede e alla patria, comparir nelle imprese che fece
束per amore損. Una novit sconvolgente, tale da ri-
chiedere una giustificazione teorica, ispirata alla tra-
dizione dellamor cortese (seconda ottava).
Il proemio si compone di un appello al pubblico, del-
lindicazione dellargomento trattato e della fonte uti-
lizzata dal poeta. Lappello al pubblico 竪 frequente nel
poema, soprattutto allinizio dei canti, in accordo con
la tradizione dei cantari popolari; ma il pubblico
ideale di Boiardo non 竪 pi湛 la 束buona gente損 a cui si
rivolgevano i canterini di piazza, 竪 la corte signorile.
Confronti
Per comprendere meglio a quale pubblico si rivolga
Boiardo, si pu嘆 leggere la seconda ottava del Canto
XIII del secondo libro:
A voi piace de odir lalta prodezza
de cavalieri antiqui ed onorati,
e l piacer vostro vien da gentilezza,
per嘆 che a quel valor ve assomigliati.
Chi virtute non ha, quella non prezza;
ma voi, che qua de intorno me ascoltati,
seti de onore e de virt湛 la gloria,
per嘆 vi piace odir la bella istoria.
Da questo passo ricavate i valori su cui si fonda la
consonanza che Boiardo stabilisce tra il proprio pub-
blico ideale e la materia del suo canto.
Per spiegare come Orlando sia stato soggiogato
dallamore (vv. 11-16), Boiardo si rif alla stessa teo-
ria tradizionale dellamor cortese che Dante aveva
evocato nel primo discorso di Francesca (Inf., V, vv.
100-107). facile individuare i versi di Dante che
sono richiamati pi湛 da vicino da Boiardo, e dire che
cosa li accomuna.
?
?
dialogo con il testo
Francesco del Cossa
Venere trionfa su Marte
incatenato ai suoi piedi
(ca 1470, affresco,
Ferrara, Palazzo
Schifanoia, salone dei
Mesi, Aprile)
Armellini, Colombo LETTERATURA LETTERATURE Versione Rossa - Vol.1 息 CLITT 2012 Dal Duecento al Cinquecento
6. 94 unit 3
L. de Medici
Chi desidera essere felice approfitti del presente, perch辿 non si sa che
cosa gli potr accadere domani: con questo ritornello, che invita a
godere giorno per giorno delle gioie della vita, Lorenzo de Medici chiude
ogni strofa della sua canzone in cui esalta la giovinezza, con i suoi
amori, le sue gioie, i suoi momenti spensierati.
Scritto negli ultimi anni della vita del Magnifico, questo canto composto
per la festa del carnevale del 1490 e destinato ad accompagnare il corteo
(trionfo) delle maschere mitologiche, esprime la dolorosa consapevolezza
della brevit della vita e dello scorrere senza sosta del tempo.
Metro: ballata di ottonari, con ripresa XYYX e strofe con schema ABABBYYX.
Quant竪 bella giovinezza,
che si fugge tuttavia1
!
Chi vuol esser lieto, sia2
:
di doman non c竪 certezza.
5 Quest竪 Bacco e Arianna,
belli, e lun dellaltro ardenti3
:
perch辿4
l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Trionfo di Bacco e Arianna
Lorenzo de Medici nasce a Firenze nel 1449 da Piero di Cosimo, signore della citt.
Amante fin da giovane della letteratura e delle arti, una volta arrivato al potere riunisce
attorno a s辿 una vasta corte di intellettuali, artisti e poeti. filosofo e poeta anchegli
e scrive molte opere in volgare, di contenuto assai vario: testi per rappresentazioni sa-
cre, rime damore e liriche destinate a essere cantate con accompagnamento musica-
le. Lorenzo de Medici 竪 inoltre un abile stratega e, con la politica dellequilibrio, riesce
a destreggiarsi nella complessa situazione politica italiana, caratterizzata da una forte fram-
mentazione e instabilit.
Alla sua morte, nel 1492, si rompe il precario equilibrio di cui egli era artefice e la nostra
penisola diviene preda delle incursioni straniere, perdendo la sua autonomia.
1si fugge tuttavia: fugge
continuamente, senza
sosta.
2sia: lo faccia adesso.
3ardenti: innamorati.
4perch辿: poich辿.
Lorenzo de Medici
Protagoniste di questo trionfo sono alcune figure della mitologia classica, utilizzate dallautore
per esprimere i temi centrali del componimento.
Bacco, dio del vino, secondo la mitologia spos嘆 Arianna, figlia di Minosse, rapita e
abbandonata da Teseo sullisola di Nasso, dove Bacco la trov嘆.
I satiri erano esseri mitologici dallaspetto per met umano per met caprino che abitavano i
boschi. Sileno era lanziano satiro che allev嘆 il dio Bacco.
Le ninfe erano, invece, divinit femminili che custodivano i boschi e le acque.
Il re Mida, mitico sovrano della Frigia, bramoso di accumulare ricchezze sempre pi湛 grandi,
aveva ricevuto da Bacco un dono: trasformava in oro tutto ci嘆 che toccava. Ben presto si
accorse della pericolosit di ci嘆 che aveva desiderato e ottenuto: trasformando in oro anche il
cibo che tentava di mangiare, fin狸 col morire denutrito.
7. La letteratura a corte 95
Queste ninfe ed altre genti
10 sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c竪 certezza.
Questi lieti satiretti,
delle ninfe innamorati,
15 per caverne e per boschetti
han lor posto5
cento agguati;
or da Bacco riscaldati6
,
ballon, salton7
tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
20 di doman non c竪 certezza.
Queste ninfe, anche hanno caro8
da lor essere ingannate:
non pu嘆 fare a Amor riparo,
se non gente rozze e ingrate9
;
25 ora insieme mescolate
suonon, canton10
tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c竪 certezza.
Questa soma11
, che vien drieto12
30 sopra lasino, 竪 Sileno:
cos狸 vecchio 竪 ebbro13
e lieto,
gi di carni e danni pieno14
;
se non pu嘆 star ritto15
, almeno
ride e gode tuttavia.
35 Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c竪 certezza.
Mida vien drieto a costoro:
ci嘆 che tocca, oro diventa.
E che giova aver tesoro,
40 saltri poi non si contenta16
?
Che dolcezza17
vuoi che senta
chi ha sete18
tuttavia?
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c竪 certezza.
45 Ciascun apra ben gli orecchi,
di doman nessun si paschi19
;
oggi sian, giovani e vecchi,
lieti ognun20
, femmine e maschi.
5han lor posto: hanno
teso loro [alle ninfe].
6riscaldati: resi pi湛 arditi
dal vino (da Bacco).
7ballon, salton: ballano,
saltano.
8hanno caro: provano
piacere.
9non pu嘆 e ingrate:
soltanto le persone rozze
e incapaci di apprezzare
la vita possono resistere
allamore (fare a Amor
riparo).
10suonon, canton:
suonano, cantano.
11soma: peso, corpo
pesante.
12drieto: dietro.
13ebbro: ubriaco.
14gi pieno: gi grasso e
vecchio.
15star ritto: reggersi in
piedi [perch辿 竪 vecchio,
grasso e ubriaco].
16E che giova
contenta?: a che serve
avere tante ricchezze se
una persona (saltri) non 竪
comunque soddisfatta?
17dolcezza: felicit, gioia.
18sete: di ricchezza.
19di doman... si paschi:
nessuno speri troppo nel
domani, nessuno si nutra
di illusioni.
20ognun: tutti.
8. 96 unit 3
Ogni tristo pensier caschi21
:
50 facciam festa tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c竪 certezza.
Donne e giovinetti amanti,
viva Bacco e viva Amore!
55 Ciascun suoni, balli e canti!
Arda di dolcezza il core!
Non fatica, non dolore!
Ci嘆 cha a esser, convien sia22
.
Chi vuol esser lieto, sia:
60 di doman non c竪 certezza.
(Lorenzo de Medici, Scritti scelti, Utet)
21caschi: venga meno,
scompaia.
22ci嘆 sia: bisogna che
avvenga ci嘆 che deve
accadere.
Trionfo di Bacco e Arianna
L. de Medici
I temi
1 Qual 竪, secondo lautore, il valore della ricchez-
za?
2 Quali caratteristiche della giovinezza emergono dal-
la lettura della canzone di Lorenzo de Medici?
3 Quale immagine dellamore 竪 espressa dallau-
tore?
4 Rintraccia e sottolinea nel testo i versi con cui
Lorenzo de Medici si rivolge direttamente al let-
tore/ascoltatore, poi spiega, con parole tue, il si-
gnificato del suo messaggio.
I personaggi
5 Individua il valore simbolico dei personaggi del-
la canzone completando lelenco che segue.
re Mida: La vana e pericolosa ricerca delle ricchezze ma-
teriali.
Bacco e Arianna: .........................................................
satiri ...........................................................................
ninfe: ...........................................................................
Sileno: .........................................................................
..............................................................................
La struttura
6 Individua le affermazioni vere e riscrivi in forma corretta quelle che ritieni errate.
Laffermazione corretta 竪...
La canzone 竪 composta da 7 strofe precedute La canzone 竪 composta da 7 strofe precedute da
da un ritornello di 2 versi. un ritornello di 4 versi.
Gli ultimi due versi del ritornello aprono ogni strofa ........................................................................................
della canzone. ........................................................................................
Lo schema delle rime varia di strofa in strofa. ........................................................................................
I versi sono ottonari, cio竪 composti da 8 sillabe. ........................................................................................
Tutte le strofe, eccetto il ritornello iniziale, sono ........................................................................................
composte da 8 versi. ........................................................................................