際際滷

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Il m.a.x. museo a Chiasso dedica una mostra splendida al lavoro di Werner Bischof
Poesiadellumano
Un fotoreporter particolare,
af鍖liato alla prestigiosa
Magnum. Ha percorso il mondo
per cogliere la verit della Storia
nei suoi ri鍖essi marginali,
indiretti. La foto come arte, larte
come testimone della vita.
di Franco A. Cavalleri
Ha scattato alcune delle foto pi湛 signi鍖-
cative dello scorso secolo. Immagini che
hanno fatto la storia, in cui 竪 possibile
ancora oggi leggere i segni di cambia-
menti epocali che stavano avvenendo in
quegli anni  come il reportage effettua-
toinGiapponeneiprimianniCinquanta
 o che rimangono come testimonianze
di momenti della nostra stessa vita, del
Ticino ai tempi della Seconda guerra
mondiale, come nel caso delle foto scat-
tate al centro per i rifugiati di guerra di
Chiasso, dal 1943 in avanti.
Stiamo parlando di Werner Bischof, a
cuiilm.a.x.museodiChiassodedicauna
personalevisitabile鍖noal18gennaio
intitolata Tra arte e fotogra鍖a: la tra-
sformazione dellimmagine. E in effetti,
questo fotografo zurighese, morto trop-
po presto a soli 38 anni, pur ritraendo
immaginidivitarealehasaputotrasfor-
marle, creando delle vere e proprie ope-
re darte, facendo leva su una ecceziona-
lecapacitdilavorareilrapportotraluci
edombre,perlamaestrianelcombinare
le diverse componenti dellimmagine,
per sapere andare oltre la semplice let-
tura dellapparenza, arrivando a coglie-
reisentimenti,lospiritodiunasituazio-
ne. Leredit tecnica tipica della scuola
della Bauhaus degli anni Trenta, combi-
nataconunasensibilitumanaeartisti-
ca fuori dal comune.
Ordinario straordinario
束Delle sue foto, una 竪 particolarmente
signi鍖cativa損, dice Angela Madesani,
che ha curato lesposizione in collabora-
zione con Marco Bischof, 鍖glio di Wer-
ner. Il riferimento 竪 alla foto di un ragaz-
zino peruviano che cammina a piedi
quasi nudi, protetti solo da una sottile
calzatura, verso un punto non ben de鍖-
nito. Verso lin鍖nito, si potrebbe dire.
Verso quelle stesse montagne dove Bi-
schof sarebbe morto pochi giorni dopo.
Quasi una premonizione, un segno del
destino che lattendeva.
束Bischof lho scoperto solo pochi anni
fa, in occasione di una ricerca che stavo
Bambino italiano nel centro rifugiati, Canton Ticino, 1945 息 WERNER BISCHOF / MAGNUM PHOTOS
svolgendo per un articolo per una mo-
stra torinese損, ricorda la Madesani, do-
centeallAccademiadiBreraeallIstituto
Europeo per il Design di Milano. 束 co-
nosciuto soprattutto come fotogiornali-
sta, ma lo era in un modo del tutto spe-
ciale.Nonamavasemplicementescatta-
re fotogra鍖e di situazioni particolari,
come eventi bellici o disastri, o drammi
in genere. Voleva studiare le reazioni
umane,entrarenellospiritodichiquella
situazione la viveva損.
Da questa sua particolare modalit di
osservare la realt sono nati reportage
come quelli sullAsia  India e soprattut-
to Giappone  realizzati quando, in real-
t, avrebbe dovuto seguire la guerra in
Corea.Lhaseguita,s狸,maamodosuo,ri-
traendo, da una parte, i cambiamenti in
attoinunPaeseilGiappone,appunto
che usciva da un con鍖itto disastroso in
cui aveva provato anche gli orrori di due
bombeatomiche,nonch辿la鍖nediunsi-
stema sociale che considerava lImpera-
toreallaparidiunDio;dallaltraparte,la
fatica, il dramma, nella vita di soldati
americani e non, nelle loro attivit quo-
tidiane legate alla preparazione di armi
che, di l狸 a poco, avrebbero ucciso altri
soldati, solo con la divisa sbagliata.
Un altro reportage famoso 竪 quello rea-
lizzato in Europa subito dopo la 鍖ne del
secondo con鍖itto mondiale. 束Bischof 
dice Angela Madesani  ha attraversato i
Paesi appena usciti dalla guerra, scat-
tando fotogra鍖e che ne testimoniano lo
sforzo di voltare pagina, la spinta a rico-
struire, a tornare a una vita normale損.
Stupendo, in questo senso, il vecchio
che, sullo sfondo di una citt tedesca in
cuinulla竪rimastoinpiedi,lavoraallari-
costruzione della sua casa.
Un capitolo speciale 竪 quello dedicato
alle fotogra鍖e del centro rifugiati di
Chiasso. La piccola comunit di vecchi,
donne e bambini usciti dallItalia in pre-
da alla guerra civile e alla rabbia dei na-
zifascisti. Scene di vita quotidiana, vec-
chichegiocanoacarte,bambinichegio-
cano, che mangiano, che piangono, e
mamme che svolgono i lavori di tutti i
giorni. La fotogra鍖a come arte, larte
come rappresentazione della vita. Wer-
ner Bischof.
IMMAGINI
Immediatezza,
empatia,
umanit
La mostra dedicata a Werner Bischof
cade nel sessantesimo anniversario
della sua morte, avvenuta nel 1954 du-
rante un servizio in Per湛, quando ave-
va solo 38 anni, e rientra nellambito
della nona edizione della Biennale
dellimmagine, manifestazione focaliz-
zata sulla fotogra鍖a e sulle arti visive
contemporanee.
Bischof 竪 riconosciuto come uno dei
maggiori fotoreporter del Novecento.
Nella sua breve carriera, ma ricca di si-
gni鍖cati, ha lavorato per magazine
come Life, Vogue e Du. Di lui, ha fatto
storia la grande capacit di interpreta-
re una realt e saperne cogliere lo spiri-
to pi湛 profondo.
I suoi scatti colpiscono per limmedia-
tezza, lempatia e lumanit che riesco-
no a trasmettere. Sono interessato
alluomo, pi湛 che agli avvenimenti,
usavadire.Eineffetti,dallesuefotogra-
鍖e trapela, chiara e immediata, latten-
zione alle vicende esteriori e interiori
della vita umana.
Werner Bischof si 竪 formato alla Kun-
stgewerbeschule di Zurigo. Agli inizi, la
sua attivit professionale si 竪 svolta nel
campo della gra鍖ca. Leredit di questi
studi e inizi professionali 竪 ben visibile
nel suo modo di lavorare: di fatto, Bi-
schof progettava le sue fotogra鍖e,
spesso eseguendo una serie di schizzi 
alcuni tra i documenti in visione alla
mostra  che gli permettevano di rag-
giungere il risultato desiderato.
Inoltre, 竪 cos狸 che ha potuto conoscere e
frequentare Max Huber, con il quale ha
instaurato una lunga e fruttuosa amici-
zia che gli ha permesso di frequentare il
Ticino. E di conoscere quella che sareb-
be diventata sua moglie, Rosellina
Mandel.
Lesposizione al m.a.x. museo fa perno
su materiale arrivato dallarchivio della
Fondazione Bischof di Zurigo, dal-
lAgenzia Magnum Photos di Parigi (a
cui Bischof era af鍖liato), dalla Bibliote-
ca Nazionale Svizzera di Berna, dalla
Biblioteca dellAccademia di Architet-
tura di Mendrisio e da diversi altri mu-
sei e istituti di cultura.
La mostra presso il m.a.x. museo rimar-
r aperta 鍖no al 18 gennaio 2015.
Culture e societ 18marted狸 30 dicembre 2014
LA RASSEGNA
Il mondo ispano
si scopre al cinema
Gioved狸 8 gennaio alle 18.30 allOtello di
Ascona, Pelo Malo di Mariana Randon
(Venezuela). Letteralmente Capello cat-
tivo, d inizio alla seconda parte del ci-
clodi鍖lminspagnolopropostodalleas-
sociazioni Los Amigos de la Lengua
Espa単ola (amigosweb.ch) e La Asocia-
ci坦n Espa単ola del Ticino (espati.ch). Il
programma comprende 7 lungometrag-
giprodottiinSpagna,Cuba,Svizzera,Ar-
gentina, e si concluder gioved狸 16 aprile Conducta
Barocchisti, Coro e Solisti
allAuditorio con Bach 鍖glio
Un anno da record
per il Museo nazionale
Appuntamento con i Barocchisti, i Soli-
sti e il Coro della Radiotelevisione sviz-
zera marted狸 6 gennaio. Alle 20.30, per
lapertura dei Concerti dellAuditorio
2015 a Lugano-Besso, Diego Fasolis di-
riger un concerto dedicato alle musi-
che di Carl Philipp Emanuel Bach.
Reduci dalla tourn辿e internazionale
per presentare il disco St. Petersburg,
pubblicato assieme a Cecilia Bartoli, I
Barocchisti si faranno accompagnare
in un programma che omaggia il pi湛
celebre tra i 鍖gli di Johann Sebastian, di
cui nel 2014 si sono celebrati i trecento
anni dalla nascita. In programma ci
sar uno dei suoi tre grandi oratori: La
risurrezione e lascensione di Ges湛,
scritto da Bach nel 1774 e assurto a un
successo tale che per ben tre volte Wol-
fgang Amadeus Mozart si trov嘆 a diri-
gerne la partitura a Vienna.
Concerto fuori abbonamento. Preven-
ditaintuttiipuntivenditaTicketcorner
(Posta, Manor, Ffs) e al sito ticketcor-
ner.ch. Informazioni: rsi.ch/concertiau-
ditorio.
Record di af鍖uenza per il Museo nazio-
nale di Zurigo nel 2014: 鍖nora sono state
contabilizzate227milaentrate,13milain
pi湛 rispetto al 2012. I lavori di amplia-
mento non hanno scoraggiato i visitato-
ri. Uno dei fattori di questo successo sa-
rebbe il programma variato, ha indicato
ieri il Museo di storia pi湛 frequentato
della Svizzera: dalle 鍖abe alla fotogra鍖a
perservizigiornalistici,aCarloMagnoe
la Svizzera o La Svizzera e la Grande
Guerra, oltre a una migliore presenza su
internet e alle visite guidate in russo.
conRelatosSalvajesdiDami叩nSzifron.
Il cinema sociale della Spagna e del-
lAmericaLatinasipresentaconunricco
campionarioditemidibuonlivellocine-
matogra鍖coedispiccatointeresseuma-
no e comunitario. Luomo e in particola-
re il bambino, ladolescente, con Junior
di Pelo Malo, Chala di Conducta e Mon-
cho di La lengua de las Mariposas, sono
il punto focale del ciclo.
Tuttii鍖lmincartellonesonoinversione
originaleconsottotitoli.Tuttiilungome-
traggi sono proiettati alle 18.30 allOtello
di Ascona.
8 gennaio: Pelo Malo di Mariana Ran-
don (Venezuela), dramma. Storia di Ju-
nior, ragazzino di 9 anni un tantino di-
verso, e delle sue aspirazioni in un quar-
tierepopolarediCaracas.ConchadeOro
al Festival di San Sebastian 2013.
22 gennaio: Alfonsina di Christoph
K端hn (Svizzera-Argentina), docu鍖ction.
Vita e morte di Alfonsina Storni, celebre
poetessa argentina nata in Ticino.
5 febbraio: Conducta di Ernesto Dura-
nas (Cuba), dramma. Sguardo analitico
sulla Cuba doggi attraverso le vicende
dellundicenne Chala.
26 febbraio: 2 Francos 40 Pesetas di
Carlo Iglesias (Spagna), commedia. Il ri-
tornodiPaul,exemigratoinunaSvizze-
ra che 竪 cambiata.
12 marzo: La Lengua de las mariposas
di Jos辿 Luis Cuerda (Spagna), dramma.
Moncho, 8 anni, ritornato a scuola dopo
una lunga malattia viene iniziato alla
vitachecambiainmododrammaticoda
un anziano insegnante.
26 marzo: Viridiana di Luis Bu単uel
(Spagna), dramma. Primo 鍖lm girato da
Bu単uel in Spagna dopo 30 anni desilio.
Un 鍖lm dalla innegabile carica eversi-
va e al contempo un racconto di sche-
ma melodrammatico, ai limiti del ro-
manzo d'appendice (Morandini).
16 febbraio: Relatos Salvajes di Dami叩n
Szifron (Argentina-Spagna), commedia.
Carrellata di 鍖gure esasperate, di uomi-
ni e donne sullorlo di una crisi di nervi,
di situazioni che travalicano costante-
mente dal verosimile. A.O.
Dirige Diego Fasolis TI-PRESS/G.PUTZU
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  • 1. Il m.a.x. museo a Chiasso dedica una mostra splendida al lavoro di Werner Bischof Poesiadellumano Un fotoreporter particolare, af鍖liato alla prestigiosa Magnum. Ha percorso il mondo per cogliere la verit della Storia nei suoi ri鍖essi marginali, indiretti. La foto come arte, larte come testimone della vita. di Franco A. Cavalleri Ha scattato alcune delle foto pi湛 signi鍖- cative dello scorso secolo. Immagini che hanno fatto la storia, in cui 竪 possibile ancora oggi leggere i segni di cambia- menti epocali che stavano avvenendo in quegli anni come il reportage effettua- toinGiapponeneiprimianniCinquanta o che rimangono come testimonianze di momenti della nostra stessa vita, del Ticino ai tempi della Seconda guerra mondiale, come nel caso delle foto scat- tate al centro per i rifugiati di guerra di Chiasso, dal 1943 in avanti. Stiamo parlando di Werner Bischof, a cuiilm.a.x.museodiChiassodedicauna personalevisitabile鍖noal18gennaio intitolata Tra arte e fotogra鍖a: la tra- sformazione dellimmagine. E in effetti, questo fotografo zurighese, morto trop- po presto a soli 38 anni, pur ritraendo immaginidivitarealehasaputotrasfor- marle, creando delle vere e proprie ope- re darte, facendo leva su una ecceziona- lecapacitdilavorareilrapportotraluci edombre,perlamaestrianelcombinare le diverse componenti dellimmagine, per sapere andare oltre la semplice let- tura dellapparenza, arrivando a coglie- reisentimenti,lospiritodiunasituazio- ne. Leredit tecnica tipica della scuola della Bauhaus degli anni Trenta, combi- nataconunasensibilitumanaeartisti- ca fuori dal comune. Ordinario straordinario 束Delle sue foto, una 竪 particolarmente signi鍖cativa損, dice Angela Madesani, che ha curato lesposizione in collabora- zione con Marco Bischof, 鍖glio di Wer- ner. Il riferimento 竪 alla foto di un ragaz- zino peruviano che cammina a piedi quasi nudi, protetti solo da una sottile calzatura, verso un punto non ben de鍖- nito. Verso lin鍖nito, si potrebbe dire. Verso quelle stesse montagne dove Bi- schof sarebbe morto pochi giorni dopo. Quasi una premonizione, un segno del destino che lattendeva. 束Bischof lho scoperto solo pochi anni fa, in occasione di una ricerca che stavo Bambino italiano nel centro rifugiati, Canton Ticino, 1945 息 WERNER BISCHOF / MAGNUM PHOTOS svolgendo per un articolo per una mo- stra torinese損, ricorda la Madesani, do- centeallAccademiadiBreraeallIstituto Europeo per il Design di Milano. 束 co- nosciuto soprattutto come fotogiornali- sta, ma lo era in un modo del tutto spe- ciale.Nonamavasemplicementescatta- re fotogra鍖e di situazioni particolari, come eventi bellici o disastri, o drammi in genere. Voleva studiare le reazioni umane,entrarenellospiritodichiquella situazione la viveva損. Da questa sua particolare modalit di osservare la realt sono nati reportage come quelli sullAsia India e soprattut- to Giappone realizzati quando, in real- t, avrebbe dovuto seguire la guerra in Corea.Lhaseguita,s狸,maamodosuo,ri- traendo, da una parte, i cambiamenti in attoinunPaeseilGiappone,appunto che usciva da un con鍖itto disastroso in cui aveva provato anche gli orrori di due bombeatomiche,nonch辿la鍖nediunsi- stema sociale che considerava lImpera- toreallaparidiunDio;dallaltraparte,la fatica, il dramma, nella vita di soldati americani e non, nelle loro attivit quo- tidiane legate alla preparazione di armi che, di l狸 a poco, avrebbero ucciso altri soldati, solo con la divisa sbagliata. Un altro reportage famoso 竪 quello rea- lizzato in Europa subito dopo la 鍖ne del secondo con鍖itto mondiale. 束Bischof dice Angela Madesani ha attraversato i Paesi appena usciti dalla guerra, scat- tando fotogra鍖e che ne testimoniano lo sforzo di voltare pagina, la spinta a rico- struire, a tornare a una vita normale損. Stupendo, in questo senso, il vecchio che, sullo sfondo di una citt tedesca in cuinulla竪rimastoinpiedi,lavoraallari- costruzione della sua casa. Un capitolo speciale 竪 quello dedicato alle fotogra鍖e del centro rifugiati di Chiasso. La piccola comunit di vecchi, donne e bambini usciti dallItalia in pre- da alla guerra civile e alla rabbia dei na- zifascisti. Scene di vita quotidiana, vec- chichegiocanoacarte,bambinichegio- cano, che mangiano, che piangono, e mamme che svolgono i lavori di tutti i giorni. La fotogra鍖a come arte, larte come rappresentazione della vita. Wer- ner Bischof. IMMAGINI Immediatezza, empatia, umanit La mostra dedicata a Werner Bischof cade nel sessantesimo anniversario della sua morte, avvenuta nel 1954 du- rante un servizio in Per湛, quando ave- va solo 38 anni, e rientra nellambito della nona edizione della Biennale dellimmagine, manifestazione focaliz- zata sulla fotogra鍖a e sulle arti visive contemporanee. Bischof 竪 riconosciuto come uno dei maggiori fotoreporter del Novecento. Nella sua breve carriera, ma ricca di si- gni鍖cati, ha lavorato per magazine come Life, Vogue e Du. Di lui, ha fatto storia la grande capacit di interpreta- re una realt e saperne cogliere lo spiri- to pi湛 profondo. I suoi scatti colpiscono per limmedia- tezza, lempatia e lumanit che riesco- no a trasmettere. Sono interessato alluomo, pi湛 che agli avvenimenti, usavadire.Eineffetti,dallesuefotogra- 鍖e trapela, chiara e immediata, latten- zione alle vicende esteriori e interiori della vita umana. Werner Bischof si 竪 formato alla Kun- stgewerbeschule di Zurigo. Agli inizi, la sua attivit professionale si 竪 svolta nel campo della gra鍖ca. Leredit di questi studi e inizi professionali 竪 ben visibile nel suo modo di lavorare: di fatto, Bi- schof progettava le sue fotogra鍖e, spesso eseguendo una serie di schizzi alcuni tra i documenti in visione alla mostra che gli permettevano di rag- giungere il risultato desiderato. Inoltre, 竪 cos狸 che ha potuto conoscere e frequentare Max Huber, con il quale ha instaurato una lunga e fruttuosa amici- zia che gli ha permesso di frequentare il Ticino. E di conoscere quella che sareb- be diventata sua moglie, Rosellina Mandel. Lesposizione al m.a.x. museo fa perno su materiale arrivato dallarchivio della Fondazione Bischof di Zurigo, dal- lAgenzia Magnum Photos di Parigi (a cui Bischof era af鍖liato), dalla Bibliote- ca Nazionale Svizzera di Berna, dalla Biblioteca dellAccademia di Architet- tura di Mendrisio e da diversi altri mu- sei e istituti di cultura. La mostra presso il m.a.x. museo rimar- r aperta 鍖no al 18 gennaio 2015. Culture e societ 18marted狸 30 dicembre 2014 LA RASSEGNA Il mondo ispano si scopre al cinema Gioved狸 8 gennaio alle 18.30 allOtello di Ascona, Pelo Malo di Mariana Randon (Venezuela). Letteralmente Capello cat- tivo, d inizio alla seconda parte del ci- clodi鍖lminspagnolopropostodalleas- sociazioni Los Amigos de la Lengua Espa単ola (amigosweb.ch) e La Asocia- ci坦n Espa単ola del Ticino (espati.ch). Il programma comprende 7 lungometrag- giprodottiinSpagna,Cuba,Svizzera,Ar- gentina, e si concluder gioved狸 16 aprile Conducta Barocchisti, Coro e Solisti allAuditorio con Bach 鍖glio Un anno da record per il Museo nazionale Appuntamento con i Barocchisti, i Soli- sti e il Coro della Radiotelevisione sviz- zera marted狸 6 gennaio. Alle 20.30, per lapertura dei Concerti dellAuditorio 2015 a Lugano-Besso, Diego Fasolis di- riger un concerto dedicato alle musi- che di Carl Philipp Emanuel Bach. Reduci dalla tourn辿e internazionale per presentare il disco St. Petersburg, pubblicato assieme a Cecilia Bartoli, I Barocchisti si faranno accompagnare in un programma che omaggia il pi湛 celebre tra i 鍖gli di Johann Sebastian, di cui nel 2014 si sono celebrati i trecento anni dalla nascita. In programma ci sar uno dei suoi tre grandi oratori: La risurrezione e lascensione di Ges湛, scritto da Bach nel 1774 e assurto a un successo tale che per ben tre volte Wol- fgang Amadeus Mozart si trov嘆 a diri- gerne la partitura a Vienna. Concerto fuori abbonamento. Preven- ditaintuttiipuntivenditaTicketcorner (Posta, Manor, Ffs) e al sito ticketcor- ner.ch. Informazioni: rsi.ch/concertiau- ditorio. Record di af鍖uenza per il Museo nazio- nale di Zurigo nel 2014: 鍖nora sono state contabilizzate227milaentrate,13milain pi湛 rispetto al 2012. I lavori di amplia- mento non hanno scoraggiato i visitato- ri. Uno dei fattori di questo successo sa- rebbe il programma variato, ha indicato ieri il Museo di storia pi湛 frequentato della Svizzera: dalle 鍖abe alla fotogra鍖a perservizigiornalistici,aCarloMagnoe la Svizzera o La Svizzera e la Grande Guerra, oltre a una migliore presenza su internet e alle visite guidate in russo. conRelatosSalvajesdiDami叩nSzifron. Il cinema sociale della Spagna e del- lAmericaLatinasipresentaconunricco campionarioditemidibuonlivellocine- matogra鍖coedispiccatointeresseuma- no e comunitario. Luomo e in particola- re il bambino, ladolescente, con Junior di Pelo Malo, Chala di Conducta e Mon- cho di La lengua de las Mariposas, sono il punto focale del ciclo. Tuttii鍖lmincartellonesonoinversione originaleconsottotitoli.Tuttiilungome- traggi sono proiettati alle 18.30 allOtello di Ascona. 8 gennaio: Pelo Malo di Mariana Ran- don (Venezuela), dramma. Storia di Ju- nior, ragazzino di 9 anni un tantino di- verso, e delle sue aspirazioni in un quar- tierepopolarediCaracas.ConchadeOro al Festival di San Sebastian 2013. 22 gennaio: Alfonsina di Christoph K端hn (Svizzera-Argentina), docu鍖ction. Vita e morte di Alfonsina Storni, celebre poetessa argentina nata in Ticino. 5 febbraio: Conducta di Ernesto Dura- nas (Cuba), dramma. Sguardo analitico sulla Cuba doggi attraverso le vicende dellundicenne Chala. 26 febbraio: 2 Francos 40 Pesetas di Carlo Iglesias (Spagna), commedia. Il ri- tornodiPaul,exemigratoinunaSvizze- ra che 竪 cambiata. 12 marzo: La Lengua de las mariposas di Jos辿 Luis Cuerda (Spagna), dramma. Moncho, 8 anni, ritornato a scuola dopo una lunga malattia viene iniziato alla vitachecambiainmododrammaticoda un anziano insegnante. 26 marzo: Viridiana di Luis Bu単uel (Spagna), dramma. Primo 鍖lm girato da Bu単uel in Spagna dopo 30 anni desilio. Un 鍖lm dalla innegabile carica eversi- va e al contempo un racconto di sche- ma melodrammatico, ai limiti del ro- manzo d'appendice (Morandini). 16 febbraio: Relatos Salvajes di Dami叩n Szifron (Argentina-Spagna), commedia. Carrellata di 鍖gure esasperate, di uomi- ni e donne sullorlo di una crisi di nervi, di situazioni che travalicano costante- mente dal verosimile. A.O. Dirige Diego Fasolis TI-PRESS/G.PUTZU