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AGNOSIA
Difficoltà di riconoscimento limitate ad un canale
sensoriale che non sono attribuibili a deficit percettivi
elementari, a disordini oculo-motori, a disturbi
afasici, a compromissione attentive, a deficit mnestici
né ad un grave deterioramento cognitivo.
Agnosia può riguardare le varie modalità
sensoriali:


Visiva



Tattile



Acustica
Agnosie visive


I disturbi di riconoscimento visivo possono riguardare,
selettivamente, gli oggetti (animati o inanimati), le facce, i
colori, le forme, le parole scritte;



Primo modello cognitivo del riconoscimento degli oggetti
venne elaborato da Lissauer (1890); l’autore ipotizzò che
esistessero due livelli consequenziali per il riconoscimento
visivo di un oggetto:
- livello appercettivo
- livello associativo
Il processo di riconoscimento visivo di un oggetto,
dunque, può esser compromesso in uno dei due stadi:


Stadio in cui viene effettuata un’analisi accurata delle
caratteristiche sensoriali dello stimolo ed il risultato
di tale analisi è l’elaborazione di un percezione
strutturata
agnosia appercettiva



Stadio in cui la percezione attiva quella rete di conoscenze relative alle caratteristiche fisiche, funzionali,
categoriali di un oggetto ne consentono
l’identificazione
agnosia associativa
Prosopagnosia
•

Incapacità di riconoscere le facce di persone note la cui
identificazione è possibile utilizzando stimoli acustici (la
voce) o stimolo visivi non fisiognomici (abbigliamento, modo
di incedere, segni caratteristici,…);

•

Un pz prosopagnosico sa che una faccia è una faccia, può
indicarne il gruppo etnico, l’età, il sesso; ma non la riconosce
come “quella faccia”;
Acromatopsia


Incapacità di riconoscere i colori;



Pz descrivono un mondo dai colori ‘impoveriti’; nei casi estremi,
riferiscono di vedere il mondo formato solo dal bianco, dal nero e da
diverse sfumature di grigio [come in un ‘film in bianco e nero’];
Nei casi meno gravi, i colori appaiono slavati o vengono denominati
con peggiorativi (rossastro, bluastro….) o come la combinazione di
più colori (rosso-arancio); altre volte, i pz riferiscono di vedere il
mondo come attraverso un filtro monocromatico;
Consegue a lesioni bilaterali dei lobi occipitali con coinvolgimento
dei giri fusiforme e linguale;




La memoria, come molte altre funzioni cognitive, non è un
processo unitario.
Essa è costituita da più componenti separate, relativamente
indipendenti, con caratteristiche psicologiche e correlati
anatomo-fisiologici separati.
E’ possibili distinguere diversi sistemi mnestici: quelli che
consentono una ritenzione temporanea delle informazioni e
quelli che, invece, consentono un ricordo più stabile nel
tempo.


Memoria a breve termine (MBT) sistema di memoria che
consente di ritenenre quantità limitate di informazioni per un
breve periodo di tempo (secondi);



Studi moderni hanno evidenziato cha la capacità della MBT è
minore, nell’ordine dei 4-5- items; tuttavia può esser
implementata applicando strategie mnemoniche;


Memoria a lungo termine (MLT) sistema di
memoria che consente di immagazzinare grandi
quantità di informazioni per lunghi periodi di tempo
(minuti, ore, giorni, anni);



Capacità MLT: virtualmente illimitata
Durata MLT: arco della vita


Secondo una prospettiva relativa al processamento delle informazioni (Human
Infrormation Processing) ci sono tre processi principali nella memoria:



Codifica (Encoding): ricezione, registrazione, elaborazione e combinazione
delle informazioni ricevute;



Immagazzinamento (Storage): creazione di una registrazione permanente
delle informazioni codificate;



Richiamo (Retrieval): richiamo delle informazioni immagazzinate;
Il sistema di MLT, come quello a breve termine, può esser
suddiviso in sotto-componenti distinte:


Memoria dichiarativa/esplicita contiene le
informazioni comunicabili, che vengono richiamate
consciamente;



Memoria non-dichiarativa/implicita riguarda le
informazioni relative a comportamenti automatici;
Memoria dichiarativa/esplicita può esser ulteriormente
suddivisa in:
•

Memoria episodica: sistema di memoria che contiene informazioni
riguardanti fatti ed eventi e le loro relazioni spazio-temporali (ovvero,
informazioni specifiche collegate ad un ‘qui-luogo’ ed un ‘ora-momento’);

•

Memoria semantica: sistema mnestico che riguarda la conoscenza di parole,
simboli, regole, formule,…..(contiene informazioni di natura ‘enciclopedica’
dalla capitale della Grecia, alle formule algebriche,….);

•

La memoria autobiografica è un caso particolare di memoria episodica, che
riguarda episodi realmente avvenuti al soggetto stesso.


La memoria non dichiarativa/implicita riguarda quelle
informazioni acquisite a cui non si può accedere consapevolmente e
che si manifestano in modo relativamente automatico;



Questo sistema di memoria riguarda un ambito molto vasto: dalle
abilità percettive e motorie, a quelle cognitive e al linguaggio (es:
esecuzioni di movimenti sofisticati andare in bicicletta o la
scrittura); i processi di apprendimento sono impliciti, non mediati
dalla consapevolezza (memoria procedurale);



Tra le forme di apprendimento implicito ci sono: priming,
condizionamento classico e apprendimento non associativo
(abituazione);
FUNZIONI ESECUTIVE
ANATOMIA DEI LOBI FRONTALI
I lobi frontali svolgono un ruolo cruciale nella
cognizione e nel comportamento umano;
Le Funzioni Esecutive hanno quattro componenti principali
(Lezak et al, 1995):



Individuazione di un obiettivo



Pianificazione



Esecuzione



Valutazione
Le Funzioni Esecutive sono:


Un insieme di abilità cognitive complesse che consentono di affrontare
situazioni e compiti nuovi;



Abilità indispensabili per scegliere un obiettivo da raggiungere,
pianificare una strategia per farlo, modificare flessibilmente tale strategia
di fronte ai cambiamenti dell’ambiente esterno rispettando le regole
esistenti e gestendo il tempo disponibile;



Funzioni cognitive che intervengono quando un individuo prende decisioni
di natura etico-morale anticipando gli effetti a breve e lungo termine di
una scelta;



Deficit delle funzioni esecutive provocano disabilità sociali, difficoltà nel
mantenimento dei rapporti inter-personali e perdita delle autonomie della
vita quotidiana (lavorativa, scolastica,…)

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Funzioni e disabilità cognitive 2

  • 1. AGNOSIA Difficoltà di riconoscimento limitate ad un canale sensoriale che non sono attribuibili a deficit percettivi elementari, a disordini oculo-motori, a disturbi afasici, a compromissione attentive, a deficit mnestici né ad un grave deterioramento cognitivo.
  • 2. Agnosia può riguardare le varie modalità sensoriali:  Visiva  Tattile  Acustica
  • 3. Agnosie visive  I disturbi di riconoscimento visivo possono riguardare, selettivamente, gli oggetti (animati o inanimati), le facce, i colori, le forme, le parole scritte;  Primo modello cognitivo del riconoscimento degli oggetti venne elaborato da Lissauer (1890); l’autore ipotizzò che esistessero due livelli consequenziali per il riconoscimento visivo di un oggetto: - livello appercettivo - livello associativo
  • 4. Il processo di riconoscimento visivo di un oggetto, dunque, può esser compromesso in uno dei due stadi:  Stadio in cui viene effettuata un’analisi accurata delle caratteristiche sensoriali dello stimolo ed il risultato di tale analisi è l’elaborazione di un percezione strutturata agnosia appercettiva  Stadio in cui la percezione attiva quella rete di conoscenze relative alle caratteristiche fisiche, funzionali, categoriali di un oggetto ne consentono l’identificazione agnosia associativa
  • 5. Prosopagnosia • Incapacità di riconoscere le facce di persone note la cui identificazione è possibile utilizzando stimoli acustici (la voce) o stimolo visivi non fisiognomici (abbigliamento, modo di incedere, segni caratteristici,…); • Un pz prosopagnosico sa che una faccia è una faccia, può indicarne il gruppo etnico, l’età, il sesso; ma non la riconosce come “quella faccia”;
  • 6. Acromatopsia  Incapacità di riconoscere i colori;  Pz descrivono un mondo dai colori ‘impoveriti’; nei casi estremi, riferiscono di vedere il mondo formato solo dal bianco, dal nero e da diverse sfumature di grigio [come in un ‘film in bianco e nero’]; Nei casi meno gravi, i colori appaiono slavati o vengono denominati con peggiorativi (rossastro, bluastro….) o come la combinazione di più colori (rosso-arancio); altre volte, i pz riferiscono di vedere il mondo come attraverso un filtro monocromatico; Consegue a lesioni bilaterali dei lobi occipitali con coinvolgimento dei giri fusiforme e linguale;  
  • 7. La memoria, come molte altre funzioni cognitive, non è un processo unitario. Essa è costituita da più componenti separate, relativamente indipendenti, con caratteristiche psicologiche e correlati anatomo-fisiologici separati. E’ possibili distinguere diversi sistemi mnestici: quelli che consentono una ritenzione temporanea delle informazioni e quelli che, invece, consentono un ricordo più stabile nel tempo.
  • 8.  Memoria a breve termine (MBT) sistema di memoria che consente di ritenenre quantità limitate di informazioni per un breve periodo di tempo (secondi);  Studi moderni hanno evidenziato cha la capacità della MBT è minore, nell’ordine dei 4-5- items; tuttavia può esser implementata applicando strategie mnemoniche;
  • 9.  Memoria a lungo termine (MLT) sistema di memoria che consente di immagazzinare grandi quantità di informazioni per lunghi periodi di tempo (minuti, ore, giorni, anni);  Capacità MLT: virtualmente illimitata Durata MLT: arco della vita 
  • 10. Secondo una prospettiva relativa al processamento delle informazioni (Human Infrormation Processing) ci sono tre processi principali nella memoria:  Codifica (Encoding): ricezione, registrazione, elaborazione e combinazione delle informazioni ricevute;  Immagazzinamento (Storage): creazione di una registrazione permanente delle informazioni codificate;  Richiamo (Retrieval): richiamo delle informazioni immagazzinate;
  • 11. Il sistema di MLT, come quello a breve termine, può esser suddiviso in sotto-componenti distinte:  Memoria dichiarativa/esplicita contiene le informazioni comunicabili, che vengono richiamate consciamente;  Memoria non-dichiarativa/implicita riguarda le informazioni relative a comportamenti automatici;
  • 12. Memoria dichiarativa/esplicita può esser ulteriormente suddivisa in: • Memoria episodica: sistema di memoria che contiene informazioni riguardanti fatti ed eventi e le loro relazioni spazio-temporali (ovvero, informazioni specifiche collegate ad un ‘qui-luogo’ ed un ‘ora-momento’); • Memoria semantica: sistema mnestico che riguarda la conoscenza di parole, simboli, regole, formule,…..(contiene informazioni di natura ‘enciclopedica’ dalla capitale della Grecia, alle formule algebriche,….); • La memoria autobiografica è un caso particolare di memoria episodica, che riguarda episodi realmente avvenuti al soggetto stesso.
  • 13.  La memoria non dichiarativa/implicita riguarda quelle informazioni acquisite a cui non si può accedere consapevolmente e che si manifestano in modo relativamente automatico;  Questo sistema di memoria riguarda un ambito molto vasto: dalle abilità percettive e motorie, a quelle cognitive e al linguaggio (es: esecuzioni di movimenti sofisticati andare in bicicletta o la scrittura); i processi di apprendimento sono impliciti, non mediati dalla consapevolezza (memoria procedurale);  Tra le forme di apprendimento implicito ci sono: priming, condizionamento classico e apprendimento non associativo (abituazione);
  • 15. ANATOMIA DEI LOBI FRONTALI I lobi frontali svolgono un ruolo cruciale nella cognizione e nel comportamento umano;
  • 16. Le Funzioni Esecutive hanno quattro componenti principali (Lezak et al, 1995):  Individuazione di un obiettivo  Pianificazione  Esecuzione  Valutazione
  • 17. Le Funzioni Esecutive sono:  Un insieme di abilità cognitive complesse che consentono di affrontare situazioni e compiti nuovi;  Abilità indispensabili per scegliere un obiettivo da raggiungere, pianificare una strategia per farlo, modificare flessibilmente tale strategia di fronte ai cambiamenti dell’ambiente esterno rispettando le regole esistenti e gestendo il tempo disponibile;  Funzioni cognitive che intervengono quando un individuo prende decisioni di natura etico-morale anticipando gli effetti a breve e lungo termine di una scelta;  Deficit delle funzioni esecutive provocano disabilità sociali, difficoltà nel mantenimento dei rapporti inter-personali e perdita delle autonomie della vita quotidiana (lavorativa, scolastica,…)