S I G M U N D F R E U D Y E L P S I C O A N A L I S I S P P S 2Lizzy Lix
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Neur坦logo austriaco Sigmund Freud es considerado el fundador del psicoan叩lisis, m辿todo de fragmentaci坦n de la estructura ps鱈quica cuyo objetivo es la investigaci坦n de los significados inconscientes del comportamiento, as鱈 como los sue単os y fantas鱈as del individuo. El psicoan叩lisis es un procedimiento curativo de los trastornos mentales, principalmente de las neurosis.
Lacan divide el complejo de Edipo en tres tiempos. En el primer tiempo, el ni単o desea ser el objeto del deseo de la madre. En el segundo tiempo, el padre interviene como privador de la madre, introduciendo la ley. En el tercer tiempo, el padre interviene como potente, permitiendo que la relaci坦n entre la madre y el padre vuelva al plano real, lo que permite la salida del complejo de Edipo a trav辿s de la identificaci坦n del ni単o con el padre como Ideal del Yo.
Tres ensayos de teoria sexual ppt. ayudantia[866] convertidoslisboa
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Este documento resume tres ensayos sobre teor鱈a sexual. En el primer ensayo, se discuten las aberraciones sexuales como la inversi坦n y la elecci坦n de objetos sexuales no convencionales. El segundo ensayo explora la sexualidad infantil y argumenta que existe una pulsi坦n sexual en la infancia, contrario a la opini坦n popular. El tercer ensayo examina las metamorfosis de la pubertad y c坦mo la sexualidad infantil puede conducir a la neurosis o la perversi坦n.
This document contains a collection of idioms and phrases in English and their Persian translations. Some examples include "error is human" meaning mistakes happen, "cut my legs and call me shorty" meaning I agree with what you said, and "chicken out" meaning to withdraw from something difficult. In total there are over 50 common English idioms and their explanations provided in Persian.
Este documento resume el debate sobre la "fase f叩lica" en el psicoan叩lisis freudiano. Discute c坦mo diferentes autores como Helene Deutsch, Karen Horney y Ernest Jones interpretaron este concepto de maneras divergentes. Argumenta que aunque estos autores se extraviaron en cierta medida al no comprender plenamente los fen坦menos inconscientes descubiertos por Freud, este 炭ltimo estaba mejor guiado gracias a su reconocimiento del orden de dichos fen坦menos. Finalmente, propone que la noci坦n de "significante" es necesaria para articular
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Este documento resume tres ensayos sobre teor鱈a sexual. En el primer ensayo, se discuten las aberraciones sexuales como la inversi坦n y la elecci坦n de objetos sexuales no convencionales. El segundo ensayo explora la sexualidad infantil y argumenta que existe una pulsi坦n sexual en la infancia, contrario a la opini坦n popular. El tercer ensayo examina las metamorfosis de la pubertad y c坦mo la sexualidad infantil puede conducir a la neurosis o la perversi坦n.
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Michele Marotta, Neuropsicologia dello Sviluppo - Centro Medico Santagostino ...Anastasis Soc. Coop.
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Presentazione di esperienze cliniche sulla Riabilitazione Online con RIDInet: primi risultati, ricadute, nuovi approcci e metodologie alla pratica clinica.
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Daniele Arisi, Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza Istituti Os...Anastasis Soc. Coop.
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Presentazione di esperienze cliniche sulla Riabilitazione Online per la Dislessia e i DSA con RIDInet: primi risultati, ricadute, nuovi approcci e metodologie alla pratica clinica
Marialuisa Martelli - Universit La Sapienza di Roma - illustra i risultati di un percorso riabilitativo svolto utilizzando la app "RapWords" del servizio di Riabilitazione online RIDInet
Il piacere di Leggere - dal testo di Aidan Chambers (Sonda Edizioni)Milena Galeoto
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Leggere non 竪 solo decodificare i segni tracciati sulla carta: significa vivere infinite vite e storie, immergersi e riflettere sulle vicende virtuali dei personaggi per comprendere meglio noi stessi. Leggendo insieme ad altri e discutendo di quanto abbiamo letto, la comunicazione diviene poi un mezzo di conoscenza collettivo.
Come si guida al piacere della lettura nelle scuole italiane?
Ancora oggi si continua a proporre un solo libro di narrativa per tutta la classe, a cui si fanno seguire analisi, verifiche sulle comprensione del testo attraverso schede preconfezionate. Per Chambers il problema fondamentale 竪 proprio quello della scelta, che va messa in relazione alle capacit del giovane lettore ma anche ai suoi interessi.
Linsegnante, come 束facilitatore損, deve pertanto conoscere bene il mondo del lettore, bambino o adolescente che sia, i suoi pensieri, comportamenti, desideri.
A questo deve aggiungere una conoscenza approfondita della letteratura contemporanea, per offrire quei testi in cui i ragazzi possano ritrovare se stessi e il loro mondo. Testi in cui potranno riconoscersi perch辿 i protagonisti pensano, agiscono e si comportano come loro.
Leggere 竪 importante? Secondo Aidan Chambers, che alla scrittura e alla critica letteraria ha dedicato tutta la sua attivit, ogni bambino, imparando a leggere e a parlare dei libri che legge a scuola, potr conservare sia lamore per la lettura che la capacit di comunicare in modo appropriato ed efficace.
Partendo dunque da questo presupposto, lautore propone il suo 束approccio損, pi湛 che un metodo sistematicamente definito che ogni insegnante pu嘆 applicare adattandolo ai propri alunni, grazie alle informazioni pratiche per condurre un incontro a scuola, alle diverse tecniche e ai suggerimenti per guidare i bambini a esprimersi nel modo migliore.
Chambers si sofferma soprattutto sui diversi criteri di scelta delle letture, sulle domande e le frasi chiave per avviare e far procedere la lettura coinvolgendo anche i non lettori.
Arricchito da esperienze e approfondimenti a cura di Maria Pia Alignani e da un saggio introduttivo di Livio Sossi sugli elementi fondamentali della scrittura per ragazzi, questo manuale 竪 indispensabile per gli insegnanti della scuola elementare e media, ma anche per gli studenti universitari di Scienze delleducazione.
Una miniera di esperienze pratiche, approfondimenti e riferimenti bibliografici italiani e stranieri a cura di Maria Pia Alignani, e un saggio di Livio Sossi sulla scrittura per ragazzi e il valore del contributo di Chambers nel campo della letteratura.
PROGETTO DI TIROCINIO SdFP - Di festa in festa con le nostre tradizioni - A....Ada Vantaggiato
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PROGETTO DI TIROCINIO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA, Universit Cattolica del Sacro Cuore Milano - Di festa in festa con le nostre tradizioni - A. Vantaggiato
Tutti sanno scrivere ma non tutti sanno scrivere
"bene" e ancora meno sanno scrivere storie.
Certo molto 竪 dato dal talento artistico ma non tutto
竪 genio. Dietro un buon testo c竪 anche rigore
formale, struttura, correttezza, coerenza. In altre
parole mestiere.
Per essere in grado di creare storie e raccontarle
bene ci vuole esperienza di vita e cultura letteraria,
e alcuni rudimentali ferri del mestiere che andremo
a scoprire.
Nell'editare/ curare la redazione/ recensire, schedare o introdurre un libro, sia romanzo che saggio, 竪 importante vederlo nel suo insieme attraverso una analisi critica complessiva dei suoi componenti e della sia coerenza interna.
Progettazione di CDD
(contenuti didattici digitali)
per la Lingua Inglese nella Scuola Primaria:
eBook English is fun through Fairytales
- Anno Scolastico 2015/2016 2016/2017 -
L'offerta editoriale e i criteri di selezione dei libri per l'et prescolare
Giovanna Malgaroli
Gruppo nazionale di coordinamento
Nati per leggere
www.natiperleggere.it
1. GENERI NARRATIVI NELLO SVILUPPO DELLA COMPETENZA
NARRATIVA NEL BAMBINO
A.Narrazioni di azioni abituali (SCRIPT) .
Resoconti sistematici della sequenza di azioni ed eventi che definiscono abitualmente una situazione.
Corrispondono a schemi mentali o modelli di come 竪 fatto il mondo e di ci嘆 che ci si pu嘆 aspettare da
esso.
Caratteristiche:
Gli eventi costitutivi sono riportati nel loro corretto ordine cronologico.
II tempo verbale usato 竪 il presente.
Viene usato l'impersonale o il soggetto generico.
Resoconti pi湛 o meno complessi in funzione della quantit di dettagli e del riferimento solo agli aspetti principali o
anche a quelli secondari.
Funzione: spiegare l'organizzazione di specifiche situazioni sociali, abituali e generali; deve essere chiaro e
informativo.
ESEMPI
Andrea: "Si riempiono gli alberi di ciliegie. Si comprano nei negozi. Prima le raccolgono e dopo le
vendono."
Madre bambina di 4 anni: "Quando si scrivono le letterine. Si mettono le letterine nella cassetta della
posta e il signore le va a prendere, le p嘆rta sugli aerei e le mandano dove vuoi tu."
Bambino di 3 anni: "Beh si mangia e poi si va da qualche parte."
Bambino di 5 anni: "Va bene. Allora per primo andiamo nei ristoranti di sera e noi, ehm, noi e noi andiamo e
aspettiamo per un po', e poi arriva il cameriere e ci da quella piccola cosa dove ci sono i piatti, e poi aspettiamo
per un po', una mezz'ora o un po' di minuti o qualcosa del genere, e ehm, poi arriva la nostra pizza o qualcosa
d'altro, e, ehm ... Poi la mangiamo e ehm, poi quando abbiamo finito di mangiare l'insalata che ordiniamo,
dobbiamo mangiare la nostra pizza quando 竪 pronta, perch辿 ci danno l'insalata prima che la pizza sia pronta.
Cos狸 poi quando abbiamo finito tutta la pizza e tutta la nostra insalata, ce ne andiamo."
Maria: "A me mi 竪 successa un'altra cosa: una volta io sono andata sotto per andare a giocare un po' coi
pattini. Un micino stava camminando, aveva paura che io stavo andando veloce coi pattini, poi mi ha graffiato.
Ma io non volevo passargli sopra: io volevo girare!"
2. B. Narrazioni di esperienze personali
Si basano sul ricordo di episodi singolari e specifici di cui si 竪 avuta esperienza personale in un
determinato momento.
Caratteristiche:
Gli eventi costitutivi non sono necessariamente riportati nel loro corretto ordine cronologico, ma viene messo
in evidenza l'evento cruciale che si vuole narrare.
II tempo verbale usato 竪 il passato.
Vengono usati nomi o pronomi personali.
Contengono i seguenti elementi:
- introduzione (lo sai che?),
- riassunto (l'altro giorno sono andato dal dottore per prendere una ricetta),
- sfondo = informazioni di carattere generale (bisogna sempre attendere molto tempo in sala d'aspetto),
- eventi salienti (mentre il dottore scriveva la ricetta 竪 crollata la sedia su cui stava seduto),
- valutazione del narratore sull'accaduto (竪 stato molto buffo),
- risoluzione (si 竪 alzato e mi ha consegnato la ricetta con aria solenne),
- talvolta la coda che collega l'episodio passato al presente (conservo ancora la ricetta)
Funzione: serve a trasmettere informazioni sul mondo sociale. Svolge un ruolo rilevante nello sviluppo
dell'intimit in una relazione interpersonale.
3. C. Racconto di storie di fantasia
E' un'attivit/abilit complessa. Le storie fantastiche vengono raccontate in situazioni formali in cui il
narratore deve dimostrare la propria abilit al pubblico senza affidarsi al contributo conversazionale
dell'interlocutore.
In esse viene fatto uso di un linguaggio altamente decontestualizzato, cio竪 che non fa riferimento ad
esperienze personali e dirette n辿 si appoggia ad oggetti e azioni concrete.
La struttura narrativa delle storie tradizionali 竪 un prodotto culturale; l'acquisizione di tale struttura 竪
quindi una manifestazione del modo in cui la cultura interviene nel plasmare e indirizzare lo sviluppo
concettuale dei singoli.
La capacit di raccontare storie fantastiche implica il possesso di svariate conoscenze e abilit:
la capacit di riferirsi a luoghi, personaggi e tempi che non hanno relazione con la situazione attuale,
la capacit di rappresentarsi mentalmente eventi diversi;
la conoscenza dell'interazione sociale;
il tenere in considerazione il punto di vista dell'ascoltatore;
la conoscenza della struttura tipica delle storie;
la capacit di collegare eventi principali con eventi secondari.
Caratteristiche strutturali: garantiscono la coerenza del racconto
L'organizzazione delle storie risponde a regole convenzionali e condivise (per questo vengono chiamate
"grammatiche") che identificano alcuni elementi fondamentali, costituenti una struttura invariante e vincolante
nello scandire l'evolversi degli eventi narrati.
Nella nostra cultura questi elementi sono presenti sia nelle storie tradizionalicheinquelleinventate.Essisono:
inizio formale (cera una volta) e introduzione della situazione e dei personaggi;
evento iniziale semplice o complesso che spinge il protagonista a prefiggersi il raggiungimento di uno scopo;
tentativi dei personaggi di impedimenti e/o gli aiuti esterni;
risoluzione del problema o raggiungimento di uno scopo;
conseguenze e conclusione, che spesso 竪 formale (e vissero tutti felici e contenti").
Caratteristiche linguistiche: garantiscono la coesione del racconto
Scelte linguistiche appropriate permettono di
esplicitare i legami tra le frasi, ad es., attraverso luso dei tempi verbali
compiere un efficace riferimento ai personaggi attraverso luso di nomi, pronomi o altre forme nominali
esplicitare i nessi causali e temporali attraverso i connettivi pertinenti.
Funzione: svolgono una grande importanza nelle culture orali, in cui vengono utilizzate per trasmettere
conoscenze, valori e insegnamenti morali propri di una specifica cultura. Nella nostra cultura non sono molto
frequenti. Di solito vengono raccontate storie tradizioni; esse descrivono e rappresentano in maniera
esemplare le relazioni tra le persone, gli affetti, i conflitti e le norme che contribuiscono a definire il
destino di ciascuno. I bambini conoscono il mondo delle persone anche attraverso le storie.
4. ESEMPI:
Massimo: C'era una volta un bambino, e un cane, e una rana che un giorno il bambino si metto a letto col
cane, la ra... la rana subito scapp嘆.
Poi a un cerio punto il bambino risvegli嘆 e il cane ved嘆 dentro... la bottiglia e non ved嘆 pi湛 la rana.
Poi a un certo punto si vest嘆 e il cane si mett嘆 la bottiglia dentro.... dentro... la testa del suo cane e poi e poi
andavano a cercarlo ().
Fabiana: () e poi all'albergo c'竪 un'altra barca grossa grossa e favano a scambio poi quella l狸 co tutti
quelli personaggi cadevano in acqua e 'na balena la mangiammo, inghiott嘆 la barca e mangi嘆 anche la barca e
la nave e la moto fa scontro co' robot e morono, felici e contenti e la storia 竪 finita.
Sviluppo delle storie di fantasia
I bambini di 4 anni sono in grado di rievocare una storia che hanno sentito raccontare,
rispettandone sostanzialmente l'intreccio narrativo (Mandler, 1983), ma non sono ancora capaci di dare a
una storia di fantasia la fisionomia che le 竪 propria.
Le prime storie raccontate dai bambini contengono semplicemente una serie di azioni messe in
sequenza e collegate tra loro da relazioni temporali e sono state definite come sequenze
descrittive (Peterson e Mc Cabe, 1983) o cronache (Orsolini, 1992). es.1
In alcuni casi, storie raccontate da bambini di 4 anni, possono contenere anche un evento iniziale seguito
da una conseguenza o una reazione del protagonista, ma difficilmente questi episodi incompleti vengono
portati a conclusione. es.2
Uno studio attraverso l'uso di un libro illustrato privo di parti scritte (Frog, where are you?) ha
evidenziato come pochi bambini di 3 anni (17%) introducevano qualche elemento dell'evento iniziale, e
ancor meno (10%) delle conclusioni. Tra i 4-5 anni la descrizione dell'evento iniziale cresceva
fino a comparire nelle storie narrate dai due terzi di bambini, mentre i riferimenti alla ricerca e alla
conclusione erano contenuti in circa la met delle storie. Solo a 9 anni le storie raccontate dai
bambini avevano le caratteristiche canoniche, anche se ancora un terzo non si riferiva esplicitamente
al ritrovamento.Pochissimi bambini di 4 anni e solo un terzo di quelli di 5 facevano riferimento
agli scopi che guidano le azioni del personaggio principale (trovare la rana e portarla a casa).
Intorno ai 5 anni compaiono l'introduzione dei personaggi nel contesto, i tentativi di risolvere la
situazione problematica, la conclusione risultante dalle azioni del protagonista che risolve la
situazione. es.3
In et prescolare le storie inventate dai bambini difficilmente contengono riferimenti agli scopi
dei personaggi, alle loro motivazioni e reazioni emotive. Tali riferimenti sono presenti solo
quando, verso gli otto anni, i bambini sono in grado di raccontare storie pi湛 complesse, articolate
in pi湛 episodi.
Anche quando le loro storie non sono ben formate, i bambini sanno utilizzare alcuni dei "mezzi
formali" che distinguono una storia di fantasia, come ad esempio l'introduzione (c'era una
volta) o le conclusioni (e vissero a lungo felici e contenti) e l'uso del tempo passato, che spesso
5. diventa addirittura passato remoto, tempo verbale utilizzato da gran parte dei bambini solo
in queste circostanze. L'uso ritualizzato di tali espedienti linguistici risulta talvolta incongruente,
e proprio per questo si pu嘆 comprendere che per i bambini svolgono solamente un ruolo formale. es.4
Fino ai 4 anni i bambini tendono a riferirsi ai personaggi e agli oggetti prevalentemente con dei
pronomi o aggettivi dimostrativi (questo, quello) o con la ripetizione del nome che gli hanno
attribuito quando lo hanno introdotto la prima volta. A 5 anni aumenta considerevolmente l'uso
dell'omissione del soggetto per riferirsi al personaggio principale e quello dei pronomi. es.5
L'attivit simbolica 竪 sempre un tentativo di andare al di latici嘆 che mentalmente, affettivamente,
conoscitivamente, gi si possiede, di esprimere idee nuove avventurandosi fuori dai
sentieri del gi conosciuto e sentito, dell'ovviet e dell'abitudine. I simboli ci permettono
di pensare la realt diversa da come 竪.
Il racconto, attraverso la combinazione di azioni e personaggi, genera una sequenza
narrativa che, pur caratterizzata da marche di tempo e di luogo, avviene in un tempo e in un luogo
che non c'竪. Il racconto 竪 fiction, simula il mondo, ma 竪 solo un mondo, una realt possibile.
Il racconto di storie rappresenta un contesto nel quale il bambino pu嘆 ampliare il lessico,
acquisire nuove conoscenze sul mondo, ma anche imparare a collegare, strutturare ed organizzare
tutte le informazioni che gi possiede con quelle in arrivo cos狸 da arricchire le sue competenze
linguistiche, sociali e cognitive.
L'adulto con le sue abilit, nozioni ed aspettative nei confronti del bambino svolge il ruolo di
mediare la realt fisica e sociale. Nella interazione tra adulto e bambino, la condivisione della
attivit di lettura 竪 ottenuta prevalentemente attraverso il comportamento dell'adulto il quale
adatta e modifica fa propria partecipazione in funzione dell'et del bambino, di ci嘆 che ci si
aspetta da lui e in relazione alle risposte che da il bambino stesso.
esempio 1
... e arriva sera e dormono e arriva il giorno e escono e se fanno una passeggiata e poi rivanno a casa, vanno a casa
e riviene sera e ridormono, poi riviene giorno, riviene giorno e vanno a fa' a spesa... e poi vanno l狸 a casa e riviene
notte e viene a mattina e poi i figli li portano a scuola...
esempio 2
Le galline stavano anda' a spasso... a cerca qualcuno che iaiuta, entra l狸 a 'na casa fa 'Bum Bum' 'chi 竪?' ... e non
c'era nessuno poi 竪 galline ricamminaveno va da n'artra casa e dice 'Bum Bum' 'chi 竪?' ...'Sono una nonnina'... c'竪 la
madre co' le galline... finita
esempio 3
una volta che che che due annaveno a passo e trovaveno una buca e cadevano dentro e poi dicevano 'Aia me so fatta
male a gamba aia aia me so fatta male a gamba e poi so arrivati i dottori hanno pottati all'oppedale a mamma a f iia e
papa e poi e poi ianno fatto e punture e poi so guariti e so armati a casa... e poi n'attro giorno s'erano rifa..., avono
trovato una buca e so rima..., e poi so ricaduti dentro e poi dice 'aia aia me so fatta male a quell'atta gamba e poi
continua il dottore e fii e a mamma e papa e poi e poi javono fatto una puntura tre punture a mamma e a fija e papa
e pi so guariti e so nnati a casa
esempio 4
e poi all'albergo c'竪 un'altra barca grossa grossa e favano a scambio poi quella l狸 co tutti personaggi cadevano in
acqua e na balena la mangiammo, inghiotto la barca e mangia anche la barca e la nave e la moto fa scontro co' robot
e morono, felici e contenti e la storia 竪 finita.
C'era una volta un bambino, e un cane, e una rana che che un giorno il bambino s狸 metto a letto col cane, la va... la
rana subito scapp嘆. Poi a un certo punto il bambino risvegli嘆 e il cane vedo dentro... la bottiglia e non vedo pi湛
6. la rana.
Poi a un certo punto si vesto e il cane s狸 metto la bottiglia dentro-dentro... la testa del suo cane e poi e poi
andavano a cercarlo (...).
esempio5
questi uhm questo cane e questo bambino stanno a vedere questa rana che sta dentro l'acqua (...).
Cera una volta il bambino qui (indica il bambino) stava vicino alla ranocchia, la ranocchia stava dentro al
vaso, poi il cane stava vedendo la ranocchia, s狸 stava affecciando dentro, dentro al barattolo, poi il
bambino restava a vedere la ranocchia. Poi il bambino stava a dormire. Il bambino aveva visto non c'era pi湛
la ranocchia (...),
(...) poi il treno andava a ammacca' tutte le macchine poi dopo il treno dopo le case cadevano el treno l'aveva
buttate gi湛 il treno era forte, un altro treno era forte e tutti i treni erano forti (...).
Evoluzione della competenza narrativa del bambino
In uno studio naturalistico Magee e Sutton-Smith (1983) hanno individuato questa sequenza:
o II dialogo con un libro illustrato. L'adulto svolge una funzione di scaffolding descrivendo
le figure e chiedendo al bambino di individuare nelle illustrazioni i vari personaggi (questo chi
竪?). La strategia chiave 竪 il feedback positivo da parte dell'adulto che ripete quanto detto dal
bambino. Il modello comunicativo 竪 quello di un dialogo con alternanza di turni tra i due
partecipanti.
o Inversione di ruolo. Il bambino fa domande circa la storia indicando le figure. Il
bambino inizia ad assumere il ruolo del narratore
o Ascolto di storie e raccolti. A un certo punto l'adulto ritiene di poter iniziare a raccontare
storie senza l'ausilio di illustrazioni. Se il bambino si dimostra pronto si delinea una nuova fase:
l'adulto passa dal dialogo al monologo. Il bambino diventa un ascoltatore passivo ma interessato che
riduce al minimo i suoi interventi. Inversione di ruoli.
o Il bambino contribuisce al raccordo. Soprattutto rispetto a storie conosciute, sentite
raccontate pi湛 volte, il piccolo contribuisce alla narrazione nominando o anticipando gli eventi,
ridendo, dando risposte emotive. Questo stadio 竪 caratterizzato dal rientro del bambino nel
processo della narrazione come partecipante attivo.
o II racconto di figure. I bambini cominciano a raccontare una storia leggendo le figure
di un libro conosciuto. Se debitamente aiutato, il bambino in questa fase pu嘆 cominciare a
offrire spunti originali, ad aggiungere o modificare una linea narrativa. E molto importante in
questa fase accettare l'originalit e promuovere le forme di narrazione "ulteriore" da parte del
bambino.
o Le prime narrazioni. Il bambino ha in mente una storia ma spesso non possiede l'abilit linguistica
di narrarla: spunti narrarla sono per嘆 frammisti alla narrazione condotta dall'adulto.
7. o Narrazioni personali. I racconti dei bambini basati sulla loro esperienza personale precedono
spesso i racconti in senso stretto. Tali racconti personali mischiano realt e finzione, avvenimenti
realmente accaduti e avvenimenti solo immaginar損
o Storie narrate insieme. Questa fase inizia solitamente con aggiunte da parte del bambino a una
storia conosciuta, letta pi湛 volte assieme. Se l'adulto incoraggia questi contributi ben presto il
bambino assume il controllo dell'andamento della storia. L'adulto svolge una funzione di
incoraggiamento chiedendo al bambino: "e dopo cosa succede?". Il bambino pu嘆 cos狸 procedere
nella narrazione senza che questo comporti la necessit di conoscere in anticipo come si svolger
la storia.
o Racconto di storie. Una volta che il bambino ha assunto un ruolo attivo e creativo nella
narrazione egli diventa a pieno titolo narratore. A questo punto 竪 importante che l'adulto si
faccia ascoltatore interessato e attento.
ANDAMENTI EVOLUTIVI
Narrazioni personali
In uno studio del 1991 su pi湛 di 1000 narrazioni prodotte dai 3 anni ai 9 (McCabe e Peterson,
1991) 竪 stata descrittala la seguente evoluzione:
3/4 anni: liste di azioni temporalmente disorganizzate
5 anni: sequenze coerenti prive di conclusione
6/7 anni: buone narrazioni con informazioni su dove, quando e come un episodio era accaduto
Script
2 anni: script agito nel gioco di finzione
3 anni: script parlato sulle routine pi湛 familiari (riportati correttamente ruoti oggetti, luoghi, azioni etc.)
Et scolare: esplicitati i legami causali e temporali, informazioni opzionali, conclusione
Storie di fantasia:
4 anni: sequenze descrittive o cronache: elenchi di azioni, episodi incompleti, presenza di intreccio
5 anni: personaggi e contesto, tentativi di risoluzione, conclusione
7/8 anni: storie coerenti, articolate in pi湛 episodi, arricchite dai riferimenti a scopi, intenzioni, stati d'animo
dei protagonisti
Tuttavia, il quadro che emerge dai diversi studi 竪 tutt'altro che omogeneo e non 竪 possibile
individuare un percorso normativo: nello sviluppo della competenza narrativa vi 竪 una forte variabilit
individuale dovuta
1) al genere narrativo
2) alla familiarit con il compito ( ad es. conoscenza della storia narrata)
3) al grado di familiarit e di condivisione del contesto tra i bambini
4) alte abilit linguistiche possedute
Vi sono altri fattori che influenzano la capacit dei bambini di raccontare storie.
8. a)ll contesto culturale di appartenenza (basso reddito , racconti pi湛 fattuali)
b) stile interattivo materno: domande non difettive ed espansioni informative facilitano le narrazioni
c)la semplice esposizione ai racconto di storie sostiene la competenza
d) il suggerimento di argomenti o le domande su temi specifici invece ostacolano la produzione dei
bambini
Strategie efficaci messe in atto dalladulto
- rispecchiamenti
- espansioni
- richieste di indovinare (cosa succede e perch辿)
- domande su motivazioni-azioni svolte dai personaggi
- incoraggiamenti