1. LA MEMORIA
E la capacit degli esseri viventi di
ricordare ci嘆 che si 竪 appreso
2. PROCESSO DI
MEMORIZZAZIONE
Da uno stimolo esterno parte la PERCEZIONE
I dati vengono registrati dai SENSI
Avviene la CODIFICAZIONE dei dati, da parte
del cervello
C竪 lAPPRENDIMENTO
I dati vengono riposti nella MEMORIA A BREVE
TERMINE (dura pochi secondi- 30 circa)
Ma per durare nel tempo devono poi essere messi
nella MEMORIA A LUNGO TERMINE.
3. ESISTONO 3 TIPI DI
MEMORIA
1. SENSORIALE, legata ai sensi (uditiva,
visiva, olfattiva, tattile)
2. A BREVE TERMINE, nella quale si
fissano le cose, ma per breve tempo, se
queste poi non vanno nella momoria a
lungo termine, le perdiamo
3. A LUNGO TERMINE, ci va tutto: lo
studio, la memoria autobiografica
5. COSA DIMENTICHIAMO PIU
FACILMENTE
Ci嘆 che non ci interessa,
Quello che non ci accorgiamo di fare,
quindi ci嘆 a cui non poniamo attenzione.
6. MEMORIA PROCEDURALE
Crescendo, alcune azioni diventano
automatiche, ma da bambini abbiamo
dovuto imparare a camminare, ad andare in
bici, a sciaree tutto ci sembrava difficile.
7. EBBINGHAUS, STUDIOSO
DELLA MEMORIA
Nella seconda met del 1800 il tedesco
Ebbinghaus fu il maggiore studioso della
memoria.
MODALITA DI STUDIO E
SPERIMENTAZIONE:
Fece molti esperimenti su di s辿.
Utilizz嘆 come oggetto di studio solo le
sillabe senza senso.
8. COME INDAGAVA LA
MEMORIA
Ebbinghaus apprendeva la lista di sillabe in
una prima seduta.
In una seconda seduta, a distanza di tempo,
il lavoro richiesto per imparare la lista era
minore; occorrevano meno ripetizioni.
Il risparmio di lavoro nella seconda seduta
era una misura della memoria della prima
seduta, o riapprendimento.
9. LE REGOLE DI
MEMORIZZAZIONE
Per memorizzare Ebbinghaus seguiva regole ben
precise:
1. Leggeva e ripeteva 150 battute al minuto.
2. Cominciava a ripetere dopo aver letto dallinizio
alla fine.
3. Se nel ripetere si inceppava, leggeva prima il
resto, poi ripeteva.
4. Controllo sperimentale: cercava di mantenere
condizioni sperimentali stabili, senza introdurre
variabili.
10. RISULTATI DEGLI STUDI DI
EBBINGHAUS
1. SUPERAPPRENDIMENTO, anche se aveva
gi memorizzato le sillabe del giorno, continuava
a ripeterle, cos狸 aveva visto che le ricordava di
pi湛, anche se c竪 una soglia limite.
2. CURVA DELLOBLIO, non riusciremo
comunque a ricordare tutto, di ci嘆 che
apprendiamo una parte la scordiamo. Le cose
dimenticate le cancelliamo subito. Le cose che
si sedimentano vanno comunque nella memoria a
lungo termine.
11. 3. APPRENDIMENTO MASSIVO (concentrato
in una unica dose),
竪 meno utile imparare pi湛 materiale in una sola
volta, invece, con
l APPRENDIMENTO DISTRIBUTIVO,
(distribuendo in pi湛 sedute il materiale da
memorizzare), si ricorda pi湛 facilmente.
4. EFFETTO SERIALE, di una serie di sillabe i
numeri ci ricordiamo pi湛 facilmente le prime e le
ultime, meno quelle centrali.
12. LIMITI DELLO STUDIO DI
EBBINGHAUS
Ha tralasciato tutta la parte relativa ai
SIGNIFICATI (solo sillabe senza senso).
Ha fatto esperimenti SOLO SU SE
STESSO, ma noi molte cose le ricordiamo
perch辿 le associamo; senza un senso
mancano dei riferimenti ed 竪 pi湛 difficile
ricordare.
13. COME FACCIAMO A METTERE I
CONTENUTI APPRESI NELLA
MEMORIA
A. FASE SENSORIALE (i sensi registrano), tutte le
nostre conoscenze passano dai sensi e vanno al cervello.
Ci sono vari tipi di MEMORIA SENSORIALE:
1. MEMORIA VISIVA-ICONICA (0,25 secondi) 竪 alla
base delleffetto stroboscopico, del cinematografo e
della televisione.
2. MEMORIA UDITIVA-ECOICA (2-4 secondi) 竪
importante nella percezione del parlato, della musica dei
suoni.
3. MEMORIA OLFATTIVA
4. MEMORIA TATTILE
14. B. FASE DI CODIFICAZIONE
Solo poche informazioni vanno alla MEMORIA A
BREVE TERMINE.
Ma per ricordare i concetti fondamentali vanno riposti
nella MEMORIA A LUNGO TERMINE.
C. Ultima FASE 竪 il RECUPERO (ricordo): volontario o
involontario.
Ricordiamo le cose che ci servono o ci interessano, alle
quali prestiamo maggiore attenzione. Del resto di input ne
arrivano moltissimi, in continuazione. Noi cogliamo solo
quelli a cui prestiamo attenzione, non possiamo far passare
tutto nella memoria.
16. I 3 TIPI DI MEMORIA
1. MEMORIA SENSORIALE,
Registrazione sensoriale che consiste nel
prolungamento della percezione di un oggetto al di
l del tempo in cui stimola i nostri sensi.
Viene codificata dalla mente: c竪 sempre una parte
VOLONTARIA (utilizzata nello studio) e una
parte INVOLONTARIA (che emerge senza
volontariet, per associazione).
17. 2. MEMORIA A BREVE TERMINE, pu嘆
contenere solo poche informazioni alla volta.
Presenta alcune caratteristiche:
- BREVE DURATA (max 30 secondi),
- CAPACITA LIMITATA (George Miller parl嘆 di
capacit come memory span, da 5 a 9, cio竪 7 pi湛 o
meno 2. Ma Miller parla di 7 pezzi chunk, in cui ogni
pezzo coincide con ununit di informazione.
- REGISTRAZIONE IN CODICE FONETICO, per le
parole conta il modo in cui vengono pronunciate. Infatti
gli errori nella memoria a breve termine sono per lo pi湛
dovuti a INTRUSIONI ACUSTICHE (es. due-bue, non
certo tre).
18. - La MEMORIA A BREVE TERMINE 竪
comunque a CODICE FLESSIBILE, pu嘆 infatti
registrare secondo un codice visivo o semantico.
- MANTENIMENTO DELINFORMAZIONE
ATTRAVERSO LA RIPETIZIONE, il limite
massimo di ritenzione della memoria a breve
termine 竪 30 secondi. Se si vuole mantenere in vita
linformazione per pi湛 tempo bisogna ripeterla,
sottovoce o mentalmente, altrimenti svanisce.
19. 3. MEMORIA A LUNGO TERMINE, una
volta che abbiamo deciso cosa ricordare, si
manda nella memoria a lungo termine,
composta da pi湛 tipologie di memoria:
- PROCEDURALE, (come fare le cose)
ricorda dei meccanismi: nuotare, sciare,
camminare
- DICHIARATIVA, (come stanno le cose),
include la MEMORIA SEMANTICA
(significati) e una MEMORIA EPISODICA
(autobiografica e di argomenti specifici).
20. IL RECUPERO O RICORDO
Pu嘆 avvenire in modo VOLONTARIO o
INVOLONTARIO.
VOLONTARIO, come nelle interrogazioni
cerco di recuperare ci嘆 che so.
INVOLONTARIO, quando i ricordi
riaffiorano per associazione di idee.
21. MNEMOTECNICHE, TECNICHE
DI MEMORIZZAZIONE
Tra le pi湛 antiche, la TECNICA DEI LOCI, ideata da
Simonide, era bagaglio degli oratori antichi. Consiste
nellinprimersi nella mente un complesso di luoghi, posti,
spazi (es. camera da letto), e per ricordare una lista di cose
dobbiamo immaginare di collocarle una per una negli spazi
della stanza (una parola nellarmadio, una sul letto).
Si lavora per ASSOCIAZIONE, 竪 adatta per ricordare cose
sconnesse.
Fa leva sulla FANTASIA.
Vale poco quando si tratta di studiare e capire, ma 竪 pi湛
importante lorganizzazione soggettiva.
22. LA DEFORMAZIONE DEL
RICORDO
La memoria pu嘆 cadere in errore dando dei ricordi
deformati.
In genere il difetto si realizza al momento della
memorizzazione ed 竪 dovuto ad una erronea
organizzazione dellinformazione.
E possibile che ci si sbagli al momento del
richiamo, attraverso cattive inferenze.
A distanza di tempo si 竪 visto che non si ricordano
tanto le immagini (disegni, foto), ma piuttosto le
scritte (liste o parole).
23. RAGGRUPPAMENTO
Per ricordare dobbiamo mettere nella
memoria 5+2 = 7 pezzi chunk, in cui ogni
pezzo coincide con ununit di
informazione.
24. LA RIMA
Aiuta a ricordare pi湛 facilmente, basta
ricordare le filastrocche (i giorni dei mesi
dellanno).
25. ACRONIMI
Sono le sigle di parole pi湛 lunghe di cui
prendiamo le iniziali per ricordare il senso,
come FIAT= fabbrica italiana automobili
Torino, ONU, NATO
27. FATTORI CHE OSTACOLANO
LA MEMORIA
Si ricordano le cose a cui si presta attenzione, ma
ci sono molti fattori che influiscono e non ci fanno
ricordare:
1. Lo STRESS, la STANCHEZZA, la
MALATTIA: quando si 竪 stanchi, si ricorda
meno, 竪 meglio studiare al mattino quando si 竪 pi湛
riposati, alcune malattie specifiche per嘆 possono
impedire la memorizzazione.
28. 2. Il CONTRASTO: si fatica a ricordare ci嘆
di cui non si 竪 convinti.
3. I DISTURBI DELLATTENZIONE: se
non si presta attenzione non si memorizza.
4. LANSIA: in uno stato dansia o
emotivit, si possono avere vuoti di
memoria.
5. La RIMOZIONE: (Freud- psicanalisi) la
nostra mente ricorda pi湛 difficilmente gli
episodi dolorosi, che si tendono ad
eliminare dalla nostra memoria.
29. 6. La MOTIVAZIONE: se non si 竪
interessati si fatica a ricordare.
7. LINCOMPRENSIONE: se non si
capisce si fatica a memorizzare.
8. La MANCANZA DI
ORGANIZZAZIONE: 竪 importante
organizzare il materiale da ricordare.
30. LA FORMAZIONE DEL
RICORDO
Fattori che influenzano la formazione del
ricordo (Ebbinghaus aveva studuato solo la
ripetizione).
A. CATALOGAZIONE o CODIFICA, aiuta a
ricordare se si pu嘆 inserire una informazione
nuova in una categoria (grafia, suoni,
significato).
- Pu嘆 essere una catalogazione SEMANTICA (per
significati),
- RIFERITA AL SE, se riguarda noi stessi.
31. B. ORGANIZZAZIONE, chi memorizza pu嘆
incamerare il materiale in modo ordinato:
- OGGETTIVAMENTE, secondo criteri gi
pronti, come quando studiamo, ci嘆 che
memorizziamo ha gi insita una struttura;
- SOGGETTIVAMENTE, quando diamo noi una
struttura al materiale per facilitare la
memorizzazione: allora possiamo
a. RAGGRUPPARE LE INFORMAZIONI
secondo qualche criterio;
b. MEDIARE ricavando una storia da una lista di
parole, fino a dar loro un significato.
32. C. IMMAGINAZIONE VISIVA, il soggetto
mentalmente costruisce unimmagine complessa
in cui i vari elementi da ricordare sono tra loro
in rapporto attivo.
D. ELABORAZIONE, pi湛 ci fermiamo ad
esaminare il materiale considerandolo da vari
punti di vista, meglio viene fissato il ricordo, in
base allampiezza o profondit o ricchezza
dellelaborazione. Pi湛 lo studio 竪 meditato e
meglio si trattengono i contenuti appresi.
33. E. RIDONDANZA, pi湛 un discorso 竪
prevedibile e ripetitivo, meglio viene
memorizzato.
F. CONOSCENZA PREGRESSA, chgi pi湛
sa pi湛 facilmente ricorda, per meglio
essere in grado di catalogare, organizzare
ed elaborare il materiale.
G. SENSO, 竪 difficile ricordare cose che
facciamo fatica a capire. Al contrario ci 竪
facile ricordare le cose importanti e dotate
di senso.
34. H. INTENZIONE, la volont di ricordare
non 竪 necessaria, ma rende pi湛 efficace la
memorizzazione se spinge ad impegnarsi
nella codifica, organizzazione ed
elaborazione del materiale.
I. ATTIVAZIONE EMOTIVA, per
memorizzare ci vuole un giusto grado di
attivazione emotiva, non troppo attiva, n辿
spenta.
35. IL SONNO
Aiuta a fissare il ricordo: si parla di EFFETTO SONNO,
poich辿 facilita lelaborazione di tracce di memoria.
Le fasi del sonno non sono uguali: c竪 il sonno NREM (non
REM) e il sonno REM.
1. NREM: a onde lente, il soggetto si riposa, 竪 rilassato,
lattivit cerebrale rallenta. Si fanno sogni.
2. REM (rapidi movimenti oculari): sonno paradosso, ogni
90 minuti, dura da 5 a 30 minuti. La muscolatura 竪 pi湛
rilassata che nel NREM, ma alcuni muscoli si muovono
rapidamente, come i bulbi oculari. Il tracciato del cervello 竪
simile alla veglia, lavora come se fossimo svegli. E difficile
essere svegliati, 竪 un sonno profondo. Lattivit onirica 竪 pi湛
vivace e continua e i sogni vengono memorizzati e possono
essere ricordati al risveglio.
36. LOBLIO
Oblio o dimenticanza 竪 la perdita dellinformazione
memorizzata.
Ebbinghaus lo mise in relazione la tempo, ma perch辿 si
perde nel tempo la memoria?
I ricordi meglio formati sono pi湛 tenaci e le loro tracce
tendono meno a decadere.
Ci possono essere delle INTERFERENZE, mescoliamo i
ricordi con cose simili apprese prima o dopo:
- Interferenza retroattiva: le memorizzazioni successive
indeboliscono le precedenti,
- Interferenza proattiva: le memorizzazioni precedenti
compromettono le successive.
37. I DISTURBI DELLA
MEMORIA
AMNESIA
In un momento di stress o tensione ci possono
essere delle amnesie (il ricordo 竪 abolito).
AMNESIA ELETTIVA, quando riguarda
fatti specifici,
AMNESIA GOBALE, quando riguarda
interi periodi dellesperienza della persona,
investendo qualsiasi contenuto.
38. AMNESIA DI FISSAZIONE O
ANTEROGRADA, amnesia globale in cui il
soggetto non riesce a formare i ricordi. Il vuoto
inizia dal momento in cui si manifesta il disturbo,
in avanti.
AMNESIA RETROGRADA O DI
EVOCAZIONE, il disturbo riguarda il richiamo.
Il vuoto si estende allindietro su tutti gli
avvenimenti accaduti.
DISMNESIA, disturbo pi湛 lieve, si dimentica con
facilit e si fatica a memorizzare o rievocare.
IPERMNESIE, rare, i ricordi si scatenano
automaticamente senza il controllo del soggetto.