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La promozione delle abilit sociali:La promozione delle abilit sociali:
proposte di intervento nella scuolaproposte di intervento nella scuola
Alessandra Notarnicola
Dipartimento di Psicologia
Universit degli Studi di Bari
E mail a.notarnicola@psico.uniba.it
SKILLSTREAMINGSKILLSTREAMING
==
INTEGRABILITAREINTEGRABILITARE
IL PROCESSO DI ABILITAZIONE,
SVILUPPO DI COMPORTAMENTI,
COSTITUISCE UN SUPPORTO
ESSENZIALE AL PROCESSO PIU
AMPIO DELLINTEGRAZIONE SOCIALE
La socialitLa socialit
Stare in rapporto costruttivo e reciprocamente gratificante
con laltro
 lindicatore critico, il vero specchio, della maturazione del
carattere e della personalit globale del bambino
 OPINIONE COMUNE: Il rapporto interpersonale si
apprende ma non si insegna; si costruisce e si modella
poco a poco grazie a continui processi di apprendimento
Quando tutto funziona.Quando tutto funziona.
Linsegnante ha un ruolo indiretto
interviene come ATTORE SOCIALE nel
flusso delle relazioni della classe, in via
incidentale, con un ATTEGGIAMENTO
NON INVASIVO; DI ATTESA
Ma quando qualcosa siMa quando qualcosa si
inceppa?inceppa?
I bambini problemaI bambini problema
Soggetti che, non possiedono un repertorio
sufficiente di abilit sociali e affrontano i fatti
normali della vita quotidiana con immaturit,
aggressivit o eccessiva remissivit
(Quay, 1979).
I comportamenti disfunzionali
 interferiscono con il benessere personale del
soggetto e con lo sviluppo di soddisfacenti
interazioni sociali
 Sono emessi in quantit eccessiva
Legge sulleducazione deiLegge sulleducazione dei
ragazzi handicappatiragazzi handicappati
94/14294/142
Leducazione dei ragazzi handicappati deve avvenireLeducazione dei ragazzi handicappati deve avvenire
contemporaneamente e nello stesso ambiente di quellacontemporaneamente e nello stesso ambiente di quella
dei normodotatidei normodotati
LINSERIMENTO NON ASSICURA LINTEGRAZIONE
Unottima modalit per aumentare le probabilit che
lintegrazione abbia successo 竪 quella di insegnare
direttamente agli alunni le cosiddette abilit sociali
A chi si insegnano le abilitA chi si insegnano le abilit
sociali?sociali?
Bambini normodotati
con disturbo del
comportamento
(= trovano gratificazioni in
comportamenti o ruoli
disadattivi)
Bambini/persone con
handicap mentale
(= difficolt strutturali ad
avviare gli apprendimenti
sociali, carenza di abilit)
Perch辿 non tutti apprendono unPerch辿 non tutti apprendono un
comportamento sociale accettabile?comportamento sociale accettabile?
1. Lo studente non sa qual竪 il
comportamento giusto da emettere
(mancanza di modelling o flessibilit comportamentale)
2. Egli lo sa, ma non ha mai provato ad
emetterlo (mancanza di rinforzo)
3. Le sue condizioni emotive inibiscono
lemissione del comportamento
desiderato
COME?COME?
Alcuni preferiscono esortare i propri alunni a
comportarsi bene, anzich辿 insegnare
loro a stabilire una positiva interazione
reciproca.  strano chiedere ad uno
studente di leggere bene prima di avergli
insegnato labilit necessaria per farlo
(Morse, 1982)
Come?Come?
INTERVENIRE IN
NEGATIVO:
vincoli, divieti
sollecitazioni moralistiche
a non fare
≒spogliare
autoritariamente di
comportamenti disadattivi
INTERVENIRE IN
POSITIVO:
 Offrire alternative
comportamentali
praticabili, con
programmazione
competente in modo
che sia il bambino
stesso a spogliarsene
gradatamente da s辿
Perch辿 insegnare le abilitPerch辿 insegnare le abilit
sociali?sociali?
 Facilita lintegrazione sociale
 In et evolutiva, previene il
disadattamento scolastico, la delinquenza
e la non accettazione dei pari
 In et adulta previene i problemi di
adattamento
 Rafforza lo sviluppo della personalit
Chi dovrebbe insegnare le abilitChi dovrebbe insegnare le abilit
sociali?sociali?
 Insegnanti curricolari e di sostegno
 Operatori sociali
 Psicologi
 Consulenti didattici (pedagogisti)
LA PROPOSTA METODOLOGICALA PROPOSTA METODOLOGICA
DI McGINNIS E COLL.DI McGINNIS E COLL.
 APPRENDIMENTO STRUTTURATO:
METODO ATTIVO DI SOCIOTERAPIA
EDUCATIVA
LAPPRENDIMENTO STRUTTURATOLAPPRENDIMENTO STRUTTURATO
Assunto di baseAssunto di base
IL FARE = potere dirompente sul piano
cognitivo
lapprendimento sociale si veicola tramite
lattivit del soggetto, oltre che per mezzo
di ristrutturazioni cognitive interne
LAPPRENDIMENTO STRUTTURATOLAPPRENDIMENTO STRUTTURATO
Modello psicoeducativo di tipo comportamentaleModello psicoeducativo di tipo comportamentale
per linsegnamento delle abilit socialiper linsegnamento delle abilit sociali
ARTICOLAZIONE IN 4 FASI
 MODELING (cosa fare)
 ROLEPLAYING (come fare)
 FEEDBACK (perch辿 farlo)
 GENERALIZZAZIONE (quando farlo)
IL MODELINGIL MODELING
Apprendimento per imitazione =
Cosa fare
1. Lapprendimento per osservazione
2. Leffetto di inibizione e disinibizione
3. Leffetto di facilitazione comportamentale
Ottimo strumento per insegnare nuovi comportamenti
IL MODELING:IL MODELING:
FATTORI FONDAMENTALIFATTORI FONDAMENTALI
 LE CARATTERISTICHE DEL MODELLO
-esperto, di prestigio, ricompensato
 MODALITA DI PRESENTAZIONE DEL MODELLO
-modo chiaro, pochi dettagli, gradualit di difficolt
(fading), persone diverse
 CARATTERISTICHE DELLOSSERVATORE
-Consapevole, simile, ricompensato
IL MODELING:IL MODELING:
LA LETTERATURALA LETTERATURA
Efficace con bambini e adolescenti
 Studi su Aggressivit (Bandura et al.,
1961)
 Studi su Amicizia
 Studi su Creativit
 Studi su Condivisione
IL MODELINGIL MODELING
COSA FARE?COSA FARE?
 SCENETTA DAL VIVO eseguita dai due
conduttori
 Illustrare i passi comportamentali (singoli
comportamenti) che compongono
unabilit nella giusta sequenza
 Attinenza con vita reale
 Indicare su tabellone i passi
 Presentare almeno 2 esempi per ogni
abilit
 Situazioni attinenti alla vita reale
 Il modello 竪 rinforzato
 Tutti gli esempi portano a risultati positivi
 Vanno riprodotti tutti i passi
 Non presentare pi湛 di unabilit alla volta
PENSARE AD ALTA VOCE =PENSARE AD ALTA VOCE =
MODELING VERBALEMODELING VERBALE
IL MODELINGIL MODELING
PRINCIPI GUIDAPRINCIPI GUIDA
MODELING VERBALEMODELING VERBALE
 竪 una NARRAZIONE, mette in luce il
processo cognitivo che sottende
lesecuzione dellabilit
=
PENSARE AD ALTA VOCE
IL MODELING:IL MODELING:
Condizione necessaria ma non sufficienteCondizione necessaria ma non sufficiente
D risultati positivi solo a breve termine
IL ROLE PLAYINGIL ROLE PLAYING
La situazione in cui viene richiesto ad un
individuo di simulare un ruolo (comportarsi
in un certo modo) mai sostenuto in
precedenza, oppure se il ruolo 竪 gi
proprio, esercitarlo in circostanze diverse
da quelle usuali (Mann, 1956)
 Grande efficacia nel modificare in senso
adattivo i comportamenti del soggetto
IL ROLE PLAYINGIL ROLE PLAYING
FATTORI FONDAMENTALIFATTORI FONDAMENTALI
 La scelta dello studente di partecipare
 Il suo coinvolgimento
 La capacit di improvvisare
 La presenza costante di una ricompensa
dopo che lazione 竪 stata compiuta
IL ROLE PLAYINGIL ROLE PLAYING
LA LETTERATURALA LETTERATURA
 ESPERIMENTO-TIPO:
 DIFENDERE UNA CONVINZIONE
 STUDI SU:
 Frequenza scolastica
 Abilit sociali
 Accettazione dei bambini handicappati
 ecc
ROLE PLAYINGROLE PLAYING
COME?COME?
Dopo la presentazione del modello, avviare una
discussione sul rapporto tra labilit osservata e
ci嘆 che succede nella vita quotidiana riferendosi
al
FUTURO
Il role playing anzich辿 riprodurre i fatti del passato
deve cercare di rappresentare ipoteticamente la
situazione futura
 Attore (scelto dal conduttore o volontario)
 Co-attore (scelto dallattore)
 Scena (ambiente fisico, fatti, umori,
personaggi)
 Osservatori (indizi percettivi, passi
comportamentali
 Conduttori
ROLE PLAYINGROLE PLAYING
COME?COME?
 Un alunno descrive una situazione in cui pu嘆 rilevarsi
utile labilit (attore)
 Lalunno sceglie un co-attore (simile alla persona con cui
ha problemi)
 Fornisce informazioni sulla situazione reale
 Si ripassano i passi (Tabellone)
 Pensare ad alta voce
 Si definiscono le responsabilit di ogni partecipante
 Un conduttore aiuta lattore indicando i passi sul
tabellone, laltro osserva attore e partecipanti
 Tutti gli alunni partecipano almeno una volta come attori
 Un bambino non deve mai emettere comportamenti
indesiderati nel role playing
ROLE PLAYINGROLE PLAYING
PRINCIPI GUIDAPRINCIPI GUIDA
IL ROLE PLAYING:IL ROLE PLAYING:
Condizione necessaria ma non sufficienteCondizione necessaria ma non sufficiente
D risultati positivi solo a breve termine
IL FEEDBACK INFORMAZIONALEIL FEEDBACK INFORMAZIONALE
Far presente allalunno quanto egli ha
saputo correttamente simulare un certo
ruolo e in che misura i comportamenti da
lui emessi si sono avvicinati a quelli
corretti presentati dal modello
 RINFORZATORE = qualsiasi evento che
aumenti la successiva probabilit di
emissione di un dato comportamento
FEEDBACK INFORMAZIONALEFEEDBACK INFORMAZIONALE
PERCHE?PERCHE?
Poich辿 lA.S. 竪 un approccio comportamentale il feedback
deve riguardare comportamenti ben precisi
 Ascoltare le reazioni del co-attore
 Ascoltare i commenti degli osservatori
 Ascoltare i conduttori
 Commenti dellattore
SOLO CRITICHE COSTRUTTIVE
E RINFORZI
RINFORZATORERINFORZATORE
1. TANGIBILE O MATERIALE es. denaro
2. SOCIALE come la lode, lapprovazione
3. AUTORINFORZATORE autovalutazione
Per avere efficacia il feedback informazionale dovr
comprendere tutti e tre i tipi di rinforzatore.
Il r. materiale 竪 la base sulla quale funzionano i livelli
superiori di r.
Lo scopo 竪 quello di eliminare gradualmente quello
tangibile e di mantenere costante quello sociale
IL RINFORZAMENTOIL RINFORZAMENTO
FATTORI FONDAMENTALIFATTORI FONDAMENTALI
 Tipo di rinforzatore
 Tempestivit del rinforzamento
 Rapporto tra rinforzatore e risposta
 Qualit e quantit
 Possibilit di rinforzamento
 Rinforzamento intermittente (o parziale)
Si otterranno dagli alunni le migliori prestazioni quando si
daranno loro sufficienti occasioni di ricevere
immediatamente il rinforzatore pi湛 gradito, in quantit
sufficiente, in un rapporto di causalit con il
comportamento da essi emesso e secondo un
programma di rinformazamento intermittente
SISTEMA DI RINFORZAMENTOSISTEMA DI RINFORZAMENTO
 PROGRAMMA SISTEMATICO
 TOKEN ECONOMY (gettoni SCAMO)
 Per aver rispettato regole
 Per aver partecipato attivamente
 Per esercizi a casa
 Per aver impiegato lattivit in altri contesti
 PROGRAMMA DI RINF. INTERMITTENTE
 EFFETTO-ONDA (> del rimprovero)
1. Erogare il rinforzo se son stati eseguiti tutti i
passi
2. Erogare il rinforzo immediatamente dopo
azione
3. Rinforzare co-attore per disponibilit
4. Garantire varie occasioni di role playing per
garantire a tutti di esser rinforzati
5. Quantit del rinforzo=qualit dellazione
6. Rinforzare i miglioramenti
 importante che lalunno ottenga risultati positivi
FEEDBACK INFORMAZIONALEFEEDBACK INFORMAZIONALE
PRINCIPI GUIDAPRINCIPI GUIDA
FEEDBACK INFORMAZIONALEFEEDBACK INFORMAZIONALE
Flessibilit comportamentale
=
Insegnare alternative comportamentali da
aggiungere al proprio repertorio di abilit
IL RINFORZAMENTO:IL RINFORZAMENTO:
Condizione necessaria ma non sufficienteCondizione necessaria ma non sufficiente
Levoluzione del comportamento 竪 pi湛 stabile e duratura
MA
Affinch辿 il r. risulti efficace i comportamenti da
rinforzare devono comparire con una certa
frequenza ed essere sufficientemente adeguati
LA GENERALIZZAZIONELA GENERALIZZAZIONE
 CONTESTO, MATERIALE DIDATTICO
E PERSONALE EDUCATIVO
 SISTEMI DI RINFORZAMENTO
 SOVRAPPRENDIMENTO, RIPASSO ED
ISTRUZIONI DIRETTE
GENERALIZZAZIONEGENERALIZZAZIONE
LA COMPONENTE PIU IMPORTAMENTE
DELLAPPRENDIMENTO STRUTTURATO
ESERCIZI A CASA
 Gradualit = prima pi湛 semplici, poi via via
pi湛 complessi e impegnativi
AMBIENTE FISICOAMBIENTE FISICO
REGOLA DEGLI
ELEMENTI IDENTICI
CONTESTO, MATERIALE DIDATTICO ECONTESTO, MATERIALE DIDATTICO E
PERSONALE EDUCATIVOPERSONALE EDUCATIVO
 Impartire le istruzioni in ambienti naturali
 Contesto pi湛 simile possibile al contesto naturale
 Accorgimenti che aumentino la somiglianza tra
contesto educativo e naturale
 Raccomandare ad insegnanti, genitori e pari di
rinforzare ogni abilit impiegata correttamente
 Insegnare le abilit in diversi contesti attraverso
la simulazione di ruoli
SISTEMI DI RINFORZAMENTOSISTEMI DI RINFORZAMENTO
 Erogare il r. immediatamente dopo
lazione desiderata
 Elargire il r. con programma intermittente
 Ridurre la frequenza con cui viene
rinforzato il comportamento
 Erogare r. naturali
SOVRAPPRENDIMENTO, RIPASSOSOVRAPPRENDIMENTO, RIPASSO
ED ISTRUZIONI DIRETTEED ISTRUZIONI DIRETTE
 Ottenere il sovrapprendimento attraverso
lesercizio, le simulazioni, compiti a casa
 Sottrarre sistematicamente le istruzioni ed
un eventuale ripasso
 Istruzioni dirette
 Fornire occasioni
COMPITI A CASACOMPITI A CASA
SCHEDA ESERCIZI PER CASA
Studente.. Data.
Abilit..
Passi: 1
2
3
4
Con chi?
Quando?
Cosa 竪 accaduto?
Come ho fatto?
Perch辿?
MODALITA DI VALUTAZIONE PERMODALITA DI VALUTAZIONE PER
LA FORMAZIONE DEI GRUPPILA FORMAZIONE DEI GRUPPI
Tecniche per selezionare gli studenti e le
abilit sociali specifiche da potenziare, in
modo da suddividere i diversi studenti in
gruppi per progettare un insegnamento
individualizzato
 Ad insegnanti e/o operatori sociali
 Genitori
 Bambini stessi
MODALITA DI VALUTAZIONE PERMODALITA DI VALUTAZIONE PER
LA FORMAZIONE DEI GRUPPILA FORMAZIONE DEI GRUPPI
 Interviste (per bambini o adulti)
 Questionari (auto o etero-valutazioni)
 Osservazioni (dal vivo o per analogia)
 Scale di valutazione comportamentale
 Rilevazioni sociometriche (classifiche e
valutazioni dei pari)
MODALITA DI VALUTAZIONE PERMODALITA DI VALUTAZIONE PER
LA FORMAZIONE DEI GRUPPILA FORMAZIONE DEI GRUPPI
PER LO STUDENTE
Mi riesce facile ascoltare quando
qualcuno mi sta parlando?
Quando ne ho bisogno so chiedere
aiuto?
Ringrazio chiunque mi abbia fatto
un piacere?
PER GLI INSEGNANTI
ASCOLTARE: lo studente sembra
ascoltare quando qualcuno parla
o si sforza di capire cosa viene
detto?
CHIEDERE AIUTO: lo studente
capisce quando ha bisogno di
aiuto e sa poi chiedere aiuto in
modo garbato?
RINGRAZIARE: lo studente
ringrazia gli altri per essere stato
aiutato o perch辿 gli 竪 stato fatto
un favore?
SITUAZIONE PROBLEMATICA:

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLESCHEDA DI VALUTAZIONE DELLE
ABILITA SOCIALIABILITA SOCIALI
1 2 3 4 5
Quasi
mai
Raram
ente
Ogni
tanto
Spesso Quasi
sempre
TABELLA RIASSUNTIVA DELLETABELLA RIASSUNTIVA DELLE
ABILITA SOCIALIABILITA SOCIALI
PER LA VALUTAZIONE PRE E POSTPER LA VALUTAZIONE PRE E POST
 SCHEDA RICAPITOLATIVA
DEI PROGRESSI
 SCHEDA DI PADRONANZA
DELLE ABILITA
LA FORMAZIONE DI UN GRUPPO DILA FORMAZIONE DI UN GRUPPO DI
APPRENDIMENTO STRUTTURATOAPPRENDIMENTO STRUTTURATO
GRUPPI RISTRETTI
Omogeneit dei deficit
5-8 alunni
2 insegnanti-capigruppo
dirigere osservare
il role playing
GRUPPI NUMEROSI
Intera classe
Prevenzione
Sottogruppi
Osservazione per tutti
I CONDUTTORI DEL GRUPPOI CONDUTTORI DEL GRUPPO
DUPLICE COMPITO
CONDUZIONE OSSERVAZIONE
ABILITA
GENERALI SPECIFICHE
Entusiasmo, sensibilit,
empatia, abilit di comunicare
Conoscere il programma,
saper guidare e programmare il role playng,
fungere da modello, fornire esempi,
erogare rinforzo, affrontare i problemi di gruppo
PARTECIPAZIONE DEIPARTECIPAZIONE DEI
GENITORIGENITORI
  importante coinvolgerli dallinizio per
sostenere la GENERALIZZAZIONE
 Attraverso:
 Una lettera di consenso informato
 il diario di casa
 Unudienza scolastica
REGOLEREGOLE
1. POCHE E CHIARE
Stare composti
Prestare ascolto
Rispettare i turni
2. PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI
3. CONCRETE NON ASTRATTE
4. CARTELLONE
5. RIPASSO
PROMEMORIA DI REGOLE DI GRUPPOPROMEMORIA DI REGOLE DI GRUPPO
 Aspetta il tuo turno prima di parlare
 Ascolta gli altri (guardali, non ridere,
non parlare)
 Se sei irritato puoi allontanarti dal
gruppo
 Stai composto
 Ricordati di lasciar fuori dalla classe i
giocattoli
STRATEGIE DIDATTICHESTRATEGIE DIDATTICHE
PER FACILITARE LA PARTECIPAZIONE E
PREVENIRE COMPORTAMENTI-PROBLEMA
1. Passare frequentemente da unattivit allaltra
2. Evitare la noia non prolungando lattivit
3. Presenza: consapevolezza del comportam.
4. Creare unatmosfera di gruppo positiva:
 Diversitrsiimparando!
FREQUENZA E DURATA DELLEFREQUENZA E DURATA DELLE
SESSIONISESSIONI
 3 VOLTE A SETTIMANA
 20-40 MINUTI
 ALLA FINE DI OGNI GIORNO, 10 MIN
PER TRASCRIVERE LE ATTIVITA
SCHEDA DI CONTROLLO SULLE OPERAZIONI DISCHEDA DI CONTROLLO SULLE OPERAZIONI DI
PREPARAZIONE DEL GRUPPOPREPARAZIONE DEL GRUPPO
Laula 竪 preparata (sedie, lavagna, tabellone)
Lora e la durata sono programmate
I capigruppo conoscono il programma
I genitori e altri conoscono obiettivi e tecniche
Teacher skill checklist per ogni alunno
Student skill checklist per ogni alunno
Regole del gruppo stabilite
Programma di rinforzo stabilito e spiegato agli
alunni
Menu di rinforzatoriMenu di rinforzatori
OGGETTI
Cibo (dolci, pop corn)
Matite,
carta,
adesivi,
giornalini,
note positive al preside
ATTIVITA
Lavorare al PC
Usare i colori
Temperare le matite
Dipingere
Fare un intervallo
Sentire la musica
Usare il cronometro
COME MOTIVARE GLI ALUNNICOME MOTIVARE GLI ALUNNI
 Dove e quando si terr il gruppo (luogo
speciale!)
 Scegliere le abilit da potenziare tenendo
conto delle preferenze degli alunni
 Le prime = assicurano miglior successo
 Rinforzare gli alunni ogni volta che labilit
viene impiegata
FORMULAZIONE DEI PASSIFORMULAZIONE DEI PASSI
COMPORTAMENTALICOMPORTAMENTALI
 Indicare il nome dellabilit
 Aiutare gli alunni a formulare i passi
 Tabellone
SESSIONE INTRODUTTIVASESSIONE INTRODUTTIVA
Per incoraggiare alunni a partecipare alle attivit di gruppo
e spiegare obiettivi
1. PRESENTAZIONI dei conduttori e partecipanti
2. Illustrare le ABILITA SOCIALI
3. Spiegare le procedure (modeling, role plaiyng,
feedback, generalizzazione)
4. Definire regole del gruppo (PROMEMORIA)
5. Spiegare il SISTEMA DI RINFORZO (men湛)
E IMPORTANTE COINVOLGERE I RAGAZZI
SESSIONE INIZIALESESSIONE INIZIALE
 RIPASSARE REGOLE (PROMEMORIA)
 RIPASSARE SISTEMA DI RINFORZO
 COMPILARE UNA LISTA DELLE
ABILITA
 RIPASSARE LE PROCEDURE DI
APPRENDIMENTO DELLE ABILITA
 SCOMPORRE LABILITA IN DIVERSI
PASSI PER RENDERLA PIU FACILE
 PASSARE ALLA PRIMA ABILITA
SESSIONI SUCCESSIVESESSIONI SUCCESSIVE
 COMMENTO DEGLI ESERCIZI A CASA
 PRESENTARE NUOVA ABILITA
 FORMULARE I PASSI
 MODELING
 DISCUSSIONE DEL MODELING
 ROLE PLAYING
 FEEDBACK INFORMAZIONALE
 COMPITI A CASA (GENERALIZZAZIONE)
LE ABILITA SOCIALILE ABILITA SOCIALI
5 SEZIONI5 SEZIONI
 Abilit prerequisite per la vita di classe
 Abilit per fare o mantenere amicizie
 Abilit di gestione delle emozioni
 Abilit per controllare laggressivit
 Abilit per gestire lo stress
LA SCELTA DELLE ABILITALA SCELTA DELLE ABILITA
 OBIETTIVO = favorire lo sviluppo globale
del ragazzo e soddisfare i suoi bisogni
 Abilit importanti per genitori e insegnanti
 Una disposizione favorevole da parte di
genitori, insegnanti e compagni
incrementa la probabilit che tali abilit
verranno rinforzate nella vita reale
SEQUENZA DELLE ABILITASEQUENZA DELLE ABILITA
 Sempre raccordate con i bisogni
immediati dei ragazzi
 Scegliere prima quelle che danno una
maggior probabilit di successo (amicizie,
vita di classe ecc.)
STIMOLI PITTOGRAFICI PER ISTIMOLI PITTOGRAFICI PER I
PIU PICCOLIPIU PICCOLI
GUARDA NEGLI OCCHI
ASCOLTA
FERMATI E PENSA
PASSI COMPORTAMENTALIPASSI COMPORTAMENTALI
 Ciascuna abilit viene scomposta mediante
TASK ANALYSIS in precisi PASSI
COMPORTAMENTALI
 PRIMO PASSO = controllare impulsi, bloccare la
reazione istintiva alla situazione conflittuale
(contare fino a 5, fare 3 respiri)
 PENSARE AD ALTA VOCE anche i passi che
vengono formulati solo mentalmente (ad es.
pensa alle alternative)
1属 sezione:1属 sezione:
Abilit prerequisite per la vita di classeAbilit prerequisite per la vita di classe
 Ascoltare
 Chiedere aiuto
 Ringraziare
 Portare loccorrente per la lezione
 Seguire le istruzioni
 Portare a termine un compito
 Partecipare alla conversazione
 Aiutare un adulto
 Rivolgere domande
 Ignorare le distrazioni
 Correggere gli errori
 Decidere cosa fare
 Fissare un obiettivo
Abilit prerequisite per la vita inAbilit prerequisite per la vita in
classeclasse
 PORTARE A TERMINE UN COMPITO
PASSI SPUNTI PER LA
DISCUSSIONE
1. Chiediti: ho finito il mio
lavoro?
Esercitarsi a rivedere tutte le
parti del compito
2. Controlla tutte le domande
per esserne sicuro
Ricordare agli alunni di
completare le parti lasciate in
sospeso
3. Quando sei certo di aver
terminato, consegna
Rispettare le regole della
classe per la consegna
4. D狸 a te stesso benissimo!
Ho finito!
Analizzare varie
autoricompense
2属 sezione:2属 sezione:
Abilit per fare o mantenere amicizieAbilit per fare o mantenere amicizie
 Presentarsi agli altri
 Avviare una conversazione
 Concludere una conversazione
 Partecipare
 Osservare le regole del gioco
 Chiedere un favore
 Fare un complimento
 Accettare un complimento
 Proporre unidea
 Condividere
 Chiedere scusa
Abilit per fare o mantenereAbilit per fare o mantenere
amicizieamicizie
 CHIEDERE SCUSA
PASSI SPUNTI PER LA DISCUSSIONE
1. Chiediti: devo chiedere scusa
per quello che ho fatto?
Spiegare che a volte si fanno cose
di cui ci si pente e chieder scusa ci
fa sentir meglio e che 竪 importante
essere sinceri
2. Valuta le scelte possibili:
a. Chiedere scusa a voce
b. Scrivere un biglietto
Spiegare quando 竪 opportuno
usare una delle due forme
3. Scegli il momento e il luogo
opportuno
Spiegare come si sceglie luogo e
momento opportuni
4. Agisci con sincerit in base alla
scelta fatta
Spiegare linguaggio del corpo e
mimica che esprimono sincerit
3属 sezione:3属 sezione:
Abilit di gestione delle emozioniAbilit di gestione delle emozioni
 Conoscere le proprie emozioni
 Comunicare le proprie emozioni
 Cogliere le emozioni altrui
 Capire le emozioni altrui
 Mostrare sensibilit verso gli altri
 Controllare la propria collera
 Affrontare la collera degli altri
 Esprimere affetto
 Affrontare la paura
 Ricompensarsi
Abilit di gestione delle emozioniAbilit di gestione delle emozioni
 CONTROLLARE LA PROPRIA COLLERA
PASSI SPUNTI PER LA DISCUSSIONE
1. FERMATI UN ATTIMO E
CONTA FINO A 10
Spiegare che 竪 importante
concedersi il tempo necessario per
calmarsi e riflettere
2. Valuta le scelte possibili
a) dire al tuo interlocutore il
motivo perch辿 sei arrabbiato
b) uscire un momento
c) fare un esercizio di
rilassamento
Spiegare come comunicarlo alla
persona in modo che non si
arrabbi a sua volta
Gli alunni chiederanno
allinsegnante di poter uscire un
po (2-3 minuti)
Gli alunni dovrebbero conoscere
tecniche di rilassamento
3. Metti in pratica la scelta fatta Se la scelta non funziona, lalunno
dovrebbe tentarne unaltra
4属 sezione:4属 sezione:
Abilit per controllare laggressivitAbilit per controllare laggressivit
 Dar prova di autocontrollo
 Chiedere unautorizzazione
 Reagire alle provocazioni
 Evitare i guai
 Non lasciarsi coinvolgere nei litigi
 Problem solving
 Accettare le conseguenze
 Affrontare le accuse
 Trovare un accordo
Abilit per controllare laggressivitAbilit per controllare laggressivit
 REAGIRE ALLE PROVOCAZIONI
PASSI SPUNTI PER LA DISCUSSIONE
1. Fermati un attimo e conta fino a
cinque
Spiegare che questa tecnica pu嘆
aiutare lalunno a mantenere
lautocontrollo
2. Valuta le scelte possibili
a) ignorare la provocazione
b) spiegare che cosa stai
provando in maniera educata
e gentile
c) dare un motivo perch辿 la
persona smetta di provocare
Sottolineare che ignorare la
provocazione per poco tempo non
sempre funziona e si dovr
probabilmente perseverare in tale
atteggiamento (es. allontananarsi)
Se laltro non smette si potr suggerire
allalunno di riferirlo allinsegnante ecc
3. Metti in pratica la scelta fatta Se la scelta non funziona, lalunno
dovrebbe tentarne unaltra
5属 sezione:5属 sezione:
Abilit per gestire lo stressAbilit per gestire lo stress
 Affrontare la noia
 Individuare la causa di un problema
 Fare una rimostranza
 Affrontare una rimostranza
 Saper perdere
 Avere spirito sportivo
 Affrontare lesclusione
 Affrontare limbarazzo
 Affrontare linsuccesso
 Accettare un rifiuto
 Opporre un rifiuto
 Rilassarsi
 Affrontare la pressione del gruppo
 Resistere al desiderio di prendere cose altrui
 Prendere una decisione
 Essere sinceri
Abilit per gestire lo stressAbilit per gestire lo stress
 SAPER PERDERE
PASSI SPUNTI PER LA DISCUSSIONE
1. D狸 a te stesso. Qualcuno deve
pur perdere, e non 竪 cos狸 grave se
non ho vinto
Memorizzando questa affermazione
lalunno potr controllare meglio i propri
impulsi
2. Valuta le scelte possibili
a) offrire il tuo aiuto a qualcuno
b) fare qualcosa che ti piace
c) fare un esercizio di
rilassamento
Proporre la propria collaborazione a
insegnanti o genitori.
Gli alunni dovrebbero fare un elenco
delle attivit piacevoli
Gli alunni dovrebbero aver appreso le
tecniche di rilassamento
3. Metti in pratica la scelta fatta Se la scelta non funziona, lalunno
dovrebbe tentarne unaltra
 Incentivare la consapevolezza del linguaggio del corpo proprio e
altrui
 Scambio dei ruoli (per sviluppare empatia e gestire ansia)
 Insegnamento diretto della generalizzazione (gestione della classe)
 Modeling naturale dellinsegnante
 Contrattazione delle contingenze (obiettivo e ricompensa vengono
CONTRATTATE)
 Automonitoraggio (schede)
 Monitoraggio dellinsegnante
 Sostegno esterno e rinforzo naturale (preparare il terreno)
 Diario di casa sullesercizio delle abilit
 Autoricompensa
 Stimoli, segnali esterni (verbali, schede e poster promemoria)
 Giochi sulle abilit sociali
 Tabella dellattivit della settimana (disegni e premi)
 Cartellina delle abilit sociali
 Videotapes
STRATEGIE PER UNSTRATEGIE PER UN
APPRENDIMENTO EFFICACEAPPRENDIMENTO EFFICACE
Grazie per la vostraGrazie per la vostra
attenzione.attenzione.
TECNICHE PER LA GESTIONE DEITECNICHE PER LA GESTIONE DEI
PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO
1. Tecniche didattiche per prevenzione
 Preparare programma e orario
 Definire regole
 Predisporre ambiente favorevole
 Definire i limiti del comportamento
dellalunno
 Prompting (aiuto o suggerimento)
 semplificazione
TECNICHE PER LA GESTIONE DEITECNICHE PER LA GESTIONE DEI
PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO
2. Tecniche per la gestione dei comportamenti lievi
 Ignorare sistematicamente e rinforzo
contemporaneo per comp. appropriato
 Controllo del comp. Tramite VICINANZA
 Bloccare il comp. Tramite SEGNALI
 Risvegliare linteresse
 Scaricare la tensione con lumorismo
 Ristrutturare il programma previsto
 Eliminare fonti di distrazione
 Riferimento ai valori del bambino
 Allontanamento tattico (Fargli fare una pausa)
 Valutazione obiettiva dei fatti
TECNICHE PER LA GESTIONE DEITECNICHE PER LA GESTIONE DEI
PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO
3. Tecniche di modificazione del
comportamento
=
IL RINFORZO POSITIVO
 SOCIALE (elogio, approvazione, attenzione)
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 MATERIALE (ricompense concrete: MENU)
 SIMBOLICO (attestato, gettoni)
 DI GRUPPO (ricompensa a tutti)
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comportamento
=
IL MODELLAGGIO (Shaping)
 Nelle prime lezioni si rinforzano anche
comp. imprecisi e approssimativi
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PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO
3. Tecniche di modificazione del comportamento
=
PIANI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI
Fase 1: identificare comportamento-bersaglio da modificare
Fase 2: individuare comportamento adeguato-incompatibile
con quello bersaglio
Fase 3: Raccogliere dati di linea di base
Fase 4: Scegliere un rinforzo adeguato (esame delle
preferenze)
Fase 5: Stabile la frequenza di erogazione del rinforzo
(continuo vs intermittente)
Fase 6: Controllare landamento delle modificazioni
comportamentali
TECNICHE PER LA GESTIONE DEITECNICHE PER LA GESTIONE DEI
PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO
3. Tecniche di modificazione del comportamento
=
LESTINZIONE
Il principio 竪 opposto a quello del rinforzo.
Se un comp. non viene pi湛 rinforzato, si attenuer
gradualmente in frequenza, intensit, durata
poich辿 non esiste pi湛 una motivazione valida
per attivarlo
Prima che una risposta si estingua 竪 possibile che
si intensifichi temporaneamente in frequenza
(picco precedente lestinzione)
TECNICHE PER LA GESTIONE DEITECNICHE PER LA GESTIONE DEI
PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO
3. Tecniche di modificazione del comportamento
=
LA SOSPENZIONE DEL RINFORZO (TIME OUT)
 una tecnica di estinzione, con la quale si
allontana il ragazzo da vari tipi di rinforzo
positivo nel momento in cui altre forme di
estinzione pi湛 blande non sortiscono effetti. Si
usa solo in casi estremi, poich辿 con questo
metodo si allontana dallambiente di
apprendimento (luogo isolato)
TECNICHE PER LA GESTIONE DEITECNICHE PER LA GESTIONE DEI
PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO
4. Tecniche relazionali
Creare e mantenere un rapporto positivo
insegnate-alunno costituisce lelemento
fondamentale per ottenere una
modificazione del comportamento
dellalunno
 Incoraggiamento empatico
 Ridurre la sensazione di minaccia
(incoraggiare!)
IL PERCHEIL PERCHE
Lanalisi funzionaleLanalisi funzionale
 Attribuire VALORE al comportamento
problema
 Stabilire lALLEANZA con la funzione
svolta dal comportamento problema
 Il comportamento problema, per quanto
dannoso, strano o controproducente ha un
valore funzionale per il soggetto
 Vantaggio solo a breve termine, poich辿 a
lungo termine produce gravi danni
IL PERCHEIL PERCHE
Lanalisi funzionaleLanalisi funzionale
 Accettiamo la funzione, perch辿 legittima
 Ma non la forma perch辿 problematica
 Aiutiamo la persona a manifestare la
funzione con forme positive di
comportamento
IL PERCHEIL PERCHE
Lanalisi funzionaleLanalisi funzionale
 TUTTI I COMPORTAMENTI HANNO UN
FINE
 Valutare e interpretare le funzioni svolte
dal comportamento problema
Es. Rubare per ottenere oggetto
desiderato
Piangere per attirare attenzione
dellinsegnante preferita
Punto chiave dellalleanzaPunto chiave dellalleanza
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La convinzione che ogni comportamento
svolga una sua funzione ci spinge ad
affinare i nostri strumenti di lettura delle
dinamiche che avvengono nella situazione
portando rispetto per le motivazioni del
soggetto
Punto chiave dellalleanzaPunto chiave dellalleanza
psicoeducativapsicoeducativa
 Alleandoci con la funzione valorizziamo le
intenzioni del soggetto e queste sono la
sua parte pi湛 profonda, pi湛 vicina alle sue
motivazioni e ai suoi bisogni
Punto chiave dellalleanzaPunto chiave dellalleanza
psicoeducativapsicoeducativa
 Le funzioni sono tutte positive e accettabili?
 No  le alleanze pericolose!
 (Il bambino che aggredendo evita la
riabilitazione)
 Stabilire che un comportamento 竪 funzionale ad
un soggetto non equivale a giustificarlo (un
bimbo che urla per attirare lattenzione)
 interventi sul soggetto e le sue abilit
comunicative e sul contesto: responsivit e
ascolto
  necessario ricercare funzioni attuali,
presenti nelle varie situazioni del soggetto
 LAF osserva e valuta la CIRCOLARITA DELLE
INTERAZIONI, delle comunicazioni e delle
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  • 1. La promozione delle abilit sociali:La promozione delle abilit sociali: proposte di intervento nella scuolaproposte di intervento nella scuola Alessandra Notarnicola Dipartimento di Psicologia Universit degli Studi di Bari E mail a.notarnicola@psico.uniba.it
  • 2. SKILLSTREAMINGSKILLSTREAMING == INTEGRABILITAREINTEGRABILITARE IL PROCESSO DI ABILITAZIONE, SVILUPPO DI COMPORTAMENTI, COSTITUISCE UN SUPPORTO ESSENZIALE AL PROCESSO PIU AMPIO DELLINTEGRAZIONE SOCIALE
  • 3. La socialitLa socialit Stare in rapporto costruttivo e reciprocamente gratificante con laltro lindicatore critico, il vero specchio, della maturazione del carattere e della personalit globale del bambino OPINIONE COMUNE: Il rapporto interpersonale si apprende ma non si insegna; si costruisce e si modella poco a poco grazie a continui processi di apprendimento
  • 4. Quando tutto funziona.Quando tutto funziona. Linsegnante ha un ruolo indiretto interviene come ATTORE SOCIALE nel flusso delle relazioni della classe, in via incidentale, con un ATTEGGIAMENTO NON INVASIVO; DI ATTESA
  • 5. Ma quando qualcosa siMa quando qualcosa si inceppa?inceppa?
  • 6. I bambini problemaI bambini problema Soggetti che, non possiedono un repertorio sufficiente di abilit sociali e affrontano i fatti normali della vita quotidiana con immaturit, aggressivit o eccessiva remissivit (Quay, 1979). I comportamenti disfunzionali interferiscono con il benessere personale del soggetto e con lo sviluppo di soddisfacenti interazioni sociali Sono emessi in quantit eccessiva
  • 7. Legge sulleducazione deiLegge sulleducazione dei ragazzi handicappatiragazzi handicappati 94/14294/142 Leducazione dei ragazzi handicappati deve avvenireLeducazione dei ragazzi handicappati deve avvenire contemporaneamente e nello stesso ambiente di quellacontemporaneamente e nello stesso ambiente di quella dei normodotatidei normodotati LINSERIMENTO NON ASSICURA LINTEGRAZIONE Unottima modalit per aumentare le probabilit che lintegrazione abbia successo 竪 quella di insegnare direttamente agli alunni le cosiddette abilit sociali
  • 8. A chi si insegnano le abilitA chi si insegnano le abilit sociali?sociali? Bambini normodotati con disturbo del comportamento (= trovano gratificazioni in comportamenti o ruoli disadattivi) Bambini/persone con handicap mentale (= difficolt strutturali ad avviare gli apprendimenti sociali, carenza di abilit)
  • 9. Perch辿 non tutti apprendono unPerch辿 non tutti apprendono un comportamento sociale accettabile?comportamento sociale accettabile? 1. Lo studente non sa qual竪 il comportamento giusto da emettere (mancanza di modelling o flessibilit comportamentale) 2. Egli lo sa, ma non ha mai provato ad emetterlo (mancanza di rinforzo) 3. Le sue condizioni emotive inibiscono lemissione del comportamento desiderato
  • 10. COME?COME? Alcuni preferiscono esortare i propri alunni a comportarsi bene, anzich辿 insegnare loro a stabilire una positiva interazione reciproca. strano chiedere ad uno studente di leggere bene prima di avergli insegnato labilit necessaria per farlo (Morse, 1982)
  • 11. Come?Come? INTERVENIRE IN NEGATIVO: vincoli, divieti sollecitazioni moralistiche a non fare ≒spogliare autoritariamente di comportamenti disadattivi INTERVENIRE IN POSITIVO: Offrire alternative comportamentali praticabili, con programmazione competente in modo che sia il bambino stesso a spogliarsene gradatamente da s辿
  • 12. Perch辿 insegnare le abilitPerch辿 insegnare le abilit sociali?sociali? Facilita lintegrazione sociale In et evolutiva, previene il disadattamento scolastico, la delinquenza e la non accettazione dei pari In et adulta previene i problemi di adattamento Rafforza lo sviluppo della personalit
  • 13. Chi dovrebbe insegnare le abilitChi dovrebbe insegnare le abilit sociali?sociali? Insegnanti curricolari e di sostegno Operatori sociali Psicologi Consulenti didattici (pedagogisti)
  • 14. LA PROPOSTA METODOLOGICALA PROPOSTA METODOLOGICA DI McGINNIS E COLL.DI McGINNIS E COLL. APPRENDIMENTO STRUTTURATO: METODO ATTIVO DI SOCIOTERAPIA EDUCATIVA
  • 15. LAPPRENDIMENTO STRUTTURATOLAPPRENDIMENTO STRUTTURATO Assunto di baseAssunto di base IL FARE = potere dirompente sul piano cognitivo lapprendimento sociale si veicola tramite lattivit del soggetto, oltre che per mezzo di ristrutturazioni cognitive interne
  • 16. LAPPRENDIMENTO STRUTTURATOLAPPRENDIMENTO STRUTTURATO Modello psicoeducativo di tipo comportamentaleModello psicoeducativo di tipo comportamentale per linsegnamento delle abilit socialiper linsegnamento delle abilit sociali ARTICOLAZIONE IN 4 FASI MODELING (cosa fare) ROLEPLAYING (come fare) FEEDBACK (perch辿 farlo) GENERALIZZAZIONE (quando farlo)
  • 17. IL MODELINGIL MODELING Apprendimento per imitazione = Cosa fare 1. Lapprendimento per osservazione 2. Leffetto di inibizione e disinibizione 3. Leffetto di facilitazione comportamentale Ottimo strumento per insegnare nuovi comportamenti
  • 18. IL MODELING:IL MODELING: FATTORI FONDAMENTALIFATTORI FONDAMENTALI LE CARATTERISTICHE DEL MODELLO -esperto, di prestigio, ricompensato MODALITA DI PRESENTAZIONE DEL MODELLO -modo chiaro, pochi dettagli, gradualit di difficolt (fading), persone diverse CARATTERISTICHE DELLOSSERVATORE -Consapevole, simile, ricompensato
  • 19. IL MODELING:IL MODELING: LA LETTERATURALA LETTERATURA Efficace con bambini e adolescenti Studi su Aggressivit (Bandura et al., 1961) Studi su Amicizia Studi su Creativit Studi su Condivisione
  • 20. IL MODELINGIL MODELING COSA FARE?COSA FARE? SCENETTA DAL VIVO eseguita dai due conduttori Illustrare i passi comportamentali (singoli comportamenti) che compongono unabilit nella giusta sequenza Attinenza con vita reale Indicare su tabellone i passi Presentare almeno 2 esempi per ogni abilit
  • 21. Situazioni attinenti alla vita reale Il modello 竪 rinforzato Tutti gli esempi portano a risultati positivi Vanno riprodotti tutti i passi Non presentare pi湛 di unabilit alla volta PENSARE AD ALTA VOCE =PENSARE AD ALTA VOCE = MODELING VERBALEMODELING VERBALE IL MODELINGIL MODELING PRINCIPI GUIDAPRINCIPI GUIDA
  • 22. MODELING VERBALEMODELING VERBALE 竪 una NARRAZIONE, mette in luce il processo cognitivo che sottende lesecuzione dellabilit = PENSARE AD ALTA VOCE
  • 23. IL MODELING:IL MODELING: Condizione necessaria ma non sufficienteCondizione necessaria ma non sufficiente D risultati positivi solo a breve termine
  • 24. IL ROLE PLAYINGIL ROLE PLAYING La situazione in cui viene richiesto ad un individuo di simulare un ruolo (comportarsi in un certo modo) mai sostenuto in precedenza, oppure se il ruolo 竪 gi proprio, esercitarlo in circostanze diverse da quelle usuali (Mann, 1956) Grande efficacia nel modificare in senso adattivo i comportamenti del soggetto
  • 25. IL ROLE PLAYINGIL ROLE PLAYING FATTORI FONDAMENTALIFATTORI FONDAMENTALI La scelta dello studente di partecipare Il suo coinvolgimento La capacit di improvvisare La presenza costante di una ricompensa dopo che lazione 竪 stata compiuta
  • 26. IL ROLE PLAYINGIL ROLE PLAYING LA LETTERATURALA LETTERATURA ESPERIMENTO-TIPO: DIFENDERE UNA CONVINZIONE STUDI SU: Frequenza scolastica Abilit sociali Accettazione dei bambini handicappati ecc
  • 27. ROLE PLAYINGROLE PLAYING COME?COME? Dopo la presentazione del modello, avviare una discussione sul rapporto tra labilit osservata e ci嘆 che succede nella vita quotidiana riferendosi al FUTURO Il role playing anzich辿 riprodurre i fatti del passato deve cercare di rappresentare ipoteticamente la situazione futura
  • 28. Attore (scelto dal conduttore o volontario) Co-attore (scelto dallattore) Scena (ambiente fisico, fatti, umori, personaggi) Osservatori (indizi percettivi, passi comportamentali Conduttori ROLE PLAYINGROLE PLAYING COME?COME?
  • 29. Un alunno descrive una situazione in cui pu嘆 rilevarsi utile labilit (attore) Lalunno sceglie un co-attore (simile alla persona con cui ha problemi) Fornisce informazioni sulla situazione reale Si ripassano i passi (Tabellone) Pensare ad alta voce Si definiscono le responsabilit di ogni partecipante Un conduttore aiuta lattore indicando i passi sul tabellone, laltro osserva attore e partecipanti Tutti gli alunni partecipano almeno una volta come attori Un bambino non deve mai emettere comportamenti indesiderati nel role playing ROLE PLAYINGROLE PLAYING PRINCIPI GUIDAPRINCIPI GUIDA
  • 30. IL ROLE PLAYING:IL ROLE PLAYING: Condizione necessaria ma non sufficienteCondizione necessaria ma non sufficiente D risultati positivi solo a breve termine
  • 31. IL FEEDBACK INFORMAZIONALEIL FEEDBACK INFORMAZIONALE Far presente allalunno quanto egli ha saputo correttamente simulare un certo ruolo e in che misura i comportamenti da lui emessi si sono avvicinati a quelli corretti presentati dal modello RINFORZATORE = qualsiasi evento che aumenti la successiva probabilit di emissione di un dato comportamento
  • 32. FEEDBACK INFORMAZIONALEFEEDBACK INFORMAZIONALE PERCHE?PERCHE? Poich辿 lA.S. 竪 un approccio comportamentale il feedback deve riguardare comportamenti ben precisi Ascoltare le reazioni del co-attore Ascoltare i commenti degli osservatori Ascoltare i conduttori Commenti dellattore SOLO CRITICHE COSTRUTTIVE E RINFORZI
  • 33. RINFORZATORERINFORZATORE 1. TANGIBILE O MATERIALE es. denaro 2. SOCIALE come la lode, lapprovazione 3. AUTORINFORZATORE autovalutazione Per avere efficacia il feedback informazionale dovr comprendere tutti e tre i tipi di rinforzatore. Il r. materiale 竪 la base sulla quale funzionano i livelli superiori di r. Lo scopo 竪 quello di eliminare gradualmente quello tangibile e di mantenere costante quello sociale
  • 34. IL RINFORZAMENTOIL RINFORZAMENTO FATTORI FONDAMENTALIFATTORI FONDAMENTALI Tipo di rinforzatore Tempestivit del rinforzamento Rapporto tra rinforzatore e risposta Qualit e quantit Possibilit di rinforzamento Rinforzamento intermittente (o parziale) Si otterranno dagli alunni le migliori prestazioni quando si daranno loro sufficienti occasioni di ricevere immediatamente il rinforzatore pi湛 gradito, in quantit sufficiente, in un rapporto di causalit con il comportamento da essi emesso e secondo un programma di rinformazamento intermittente
  • 35. SISTEMA DI RINFORZAMENTOSISTEMA DI RINFORZAMENTO PROGRAMMA SISTEMATICO TOKEN ECONOMY (gettoni SCAMO) Per aver rispettato regole Per aver partecipato attivamente Per esercizi a casa Per aver impiegato lattivit in altri contesti PROGRAMMA DI RINF. INTERMITTENTE EFFETTO-ONDA (> del rimprovero)
  • 36. 1. Erogare il rinforzo se son stati eseguiti tutti i passi 2. Erogare il rinforzo immediatamente dopo azione 3. Rinforzare co-attore per disponibilit 4. Garantire varie occasioni di role playing per garantire a tutti di esser rinforzati 5. Quantit del rinforzo=qualit dellazione 6. Rinforzare i miglioramenti importante che lalunno ottenga risultati positivi FEEDBACK INFORMAZIONALEFEEDBACK INFORMAZIONALE PRINCIPI GUIDAPRINCIPI GUIDA
  • 37. FEEDBACK INFORMAZIONALEFEEDBACK INFORMAZIONALE Flessibilit comportamentale = Insegnare alternative comportamentali da aggiungere al proprio repertorio di abilit
  • 38. IL RINFORZAMENTO:IL RINFORZAMENTO: Condizione necessaria ma non sufficienteCondizione necessaria ma non sufficiente Levoluzione del comportamento 竪 pi湛 stabile e duratura MA Affinch辿 il r. risulti efficace i comportamenti da rinforzare devono comparire con una certa frequenza ed essere sufficientemente adeguati
  • 39. LA GENERALIZZAZIONELA GENERALIZZAZIONE CONTESTO, MATERIALE DIDATTICO E PERSONALE EDUCATIVO SISTEMI DI RINFORZAMENTO SOVRAPPRENDIMENTO, RIPASSO ED ISTRUZIONI DIRETTE
  • 40. GENERALIZZAZIONEGENERALIZZAZIONE LA COMPONENTE PIU IMPORTAMENTE DELLAPPRENDIMENTO STRUTTURATO ESERCIZI A CASA Gradualit = prima pi湛 semplici, poi via via pi湛 complessi e impegnativi
  • 41. AMBIENTE FISICOAMBIENTE FISICO REGOLA DEGLI ELEMENTI IDENTICI
  • 42. CONTESTO, MATERIALE DIDATTICO ECONTESTO, MATERIALE DIDATTICO E PERSONALE EDUCATIVOPERSONALE EDUCATIVO Impartire le istruzioni in ambienti naturali Contesto pi湛 simile possibile al contesto naturale Accorgimenti che aumentino la somiglianza tra contesto educativo e naturale Raccomandare ad insegnanti, genitori e pari di rinforzare ogni abilit impiegata correttamente Insegnare le abilit in diversi contesti attraverso la simulazione di ruoli
  • 43. SISTEMI DI RINFORZAMENTOSISTEMI DI RINFORZAMENTO Erogare il r. immediatamente dopo lazione desiderata Elargire il r. con programma intermittente Ridurre la frequenza con cui viene rinforzato il comportamento Erogare r. naturali
  • 44. SOVRAPPRENDIMENTO, RIPASSOSOVRAPPRENDIMENTO, RIPASSO ED ISTRUZIONI DIRETTEED ISTRUZIONI DIRETTE Ottenere il sovrapprendimento attraverso lesercizio, le simulazioni, compiti a casa Sottrarre sistematicamente le istruzioni ed un eventuale ripasso Istruzioni dirette Fornire occasioni
  • 45. COMPITI A CASACOMPITI A CASA SCHEDA ESERCIZI PER CASA Studente.. Data. Abilit.. Passi: 1 2 3 4 Con chi? Quando? Cosa 竪 accaduto? Come ho fatto? Perch辿?
  • 46. MODALITA DI VALUTAZIONE PERMODALITA DI VALUTAZIONE PER LA FORMAZIONE DEI GRUPPILA FORMAZIONE DEI GRUPPI Tecniche per selezionare gli studenti e le abilit sociali specifiche da potenziare, in modo da suddividere i diversi studenti in gruppi per progettare un insegnamento individualizzato
  • 47. Ad insegnanti e/o operatori sociali Genitori Bambini stessi MODALITA DI VALUTAZIONE PERMODALITA DI VALUTAZIONE PER LA FORMAZIONE DEI GRUPPILA FORMAZIONE DEI GRUPPI
  • 48. Interviste (per bambini o adulti) Questionari (auto o etero-valutazioni) Osservazioni (dal vivo o per analogia) Scale di valutazione comportamentale Rilevazioni sociometriche (classifiche e valutazioni dei pari) MODALITA DI VALUTAZIONE PERMODALITA DI VALUTAZIONE PER LA FORMAZIONE DEI GRUPPILA FORMAZIONE DEI GRUPPI
  • 49. PER LO STUDENTE Mi riesce facile ascoltare quando qualcuno mi sta parlando? Quando ne ho bisogno so chiedere aiuto? Ringrazio chiunque mi abbia fatto un piacere? PER GLI INSEGNANTI ASCOLTARE: lo studente sembra ascoltare quando qualcuno parla o si sforza di capire cosa viene detto? CHIEDERE AIUTO: lo studente capisce quando ha bisogno di aiuto e sa poi chiedere aiuto in modo garbato? RINGRAZIARE: lo studente ringrazia gli altri per essere stato aiutato o perch辿 gli 竪 stato fatto un favore? SITUAZIONE PROBLEMATICA: SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLESCHEDA DI VALUTAZIONE DELLE ABILITA SOCIALIABILITA SOCIALI 1 2 3 4 5 Quasi mai Raram ente Ogni tanto Spesso Quasi sempre
  • 50. TABELLA RIASSUNTIVA DELLETABELLA RIASSUNTIVA DELLE ABILITA SOCIALIABILITA SOCIALI
  • 51. PER LA VALUTAZIONE PRE E POSTPER LA VALUTAZIONE PRE E POST SCHEDA RICAPITOLATIVA DEI PROGRESSI SCHEDA DI PADRONANZA DELLE ABILITA
  • 52. LA FORMAZIONE DI UN GRUPPO DILA FORMAZIONE DI UN GRUPPO DI APPRENDIMENTO STRUTTURATOAPPRENDIMENTO STRUTTURATO GRUPPI RISTRETTI Omogeneit dei deficit 5-8 alunni 2 insegnanti-capigruppo dirigere osservare il role playing GRUPPI NUMEROSI Intera classe Prevenzione Sottogruppi Osservazione per tutti
  • 53. I CONDUTTORI DEL GRUPPOI CONDUTTORI DEL GRUPPO DUPLICE COMPITO CONDUZIONE OSSERVAZIONE ABILITA GENERALI SPECIFICHE Entusiasmo, sensibilit, empatia, abilit di comunicare Conoscere il programma, saper guidare e programmare il role playng, fungere da modello, fornire esempi, erogare rinforzo, affrontare i problemi di gruppo
  • 54. PARTECIPAZIONE DEIPARTECIPAZIONE DEI GENITORIGENITORI importante coinvolgerli dallinizio per sostenere la GENERALIZZAZIONE Attraverso: Una lettera di consenso informato il diario di casa Unudienza scolastica
  • 55. REGOLEREGOLE 1. POCHE E CHIARE Stare composti Prestare ascolto Rispettare i turni 2. PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI 3. CONCRETE NON ASTRATTE 4. CARTELLONE 5. RIPASSO
  • 56. PROMEMORIA DI REGOLE DI GRUPPOPROMEMORIA DI REGOLE DI GRUPPO Aspetta il tuo turno prima di parlare Ascolta gli altri (guardali, non ridere, non parlare) Se sei irritato puoi allontanarti dal gruppo Stai composto Ricordati di lasciar fuori dalla classe i giocattoli
  • 57. STRATEGIE DIDATTICHESTRATEGIE DIDATTICHE PER FACILITARE LA PARTECIPAZIONE E PREVENIRE COMPORTAMENTI-PROBLEMA 1. Passare frequentemente da unattivit allaltra 2. Evitare la noia non prolungando lattivit 3. Presenza: consapevolezza del comportam. 4. Creare unatmosfera di gruppo positiva: Diversitrsiimparando!
  • 58. FREQUENZA E DURATA DELLEFREQUENZA E DURATA DELLE SESSIONISESSIONI 3 VOLTE A SETTIMANA 20-40 MINUTI ALLA FINE DI OGNI GIORNO, 10 MIN PER TRASCRIVERE LE ATTIVITA
  • 59. SCHEDA DI CONTROLLO SULLE OPERAZIONI DISCHEDA DI CONTROLLO SULLE OPERAZIONI DI PREPARAZIONE DEL GRUPPOPREPARAZIONE DEL GRUPPO Laula 竪 preparata (sedie, lavagna, tabellone) Lora e la durata sono programmate I capigruppo conoscono il programma I genitori e altri conoscono obiettivi e tecniche Teacher skill checklist per ogni alunno Student skill checklist per ogni alunno Regole del gruppo stabilite Programma di rinforzo stabilito e spiegato agli alunni
  • 60. Menu di rinforzatoriMenu di rinforzatori OGGETTI Cibo (dolci, pop corn) Matite, carta, adesivi, giornalini, note positive al preside ATTIVITA Lavorare al PC Usare i colori Temperare le matite Dipingere Fare un intervallo Sentire la musica Usare il cronometro
  • 61. COME MOTIVARE GLI ALUNNICOME MOTIVARE GLI ALUNNI Dove e quando si terr il gruppo (luogo speciale!) Scegliere le abilit da potenziare tenendo conto delle preferenze degli alunni Le prime = assicurano miglior successo Rinforzare gli alunni ogni volta che labilit viene impiegata
  • 62. FORMULAZIONE DEI PASSIFORMULAZIONE DEI PASSI COMPORTAMENTALICOMPORTAMENTALI Indicare il nome dellabilit Aiutare gli alunni a formulare i passi Tabellone
  • 63. SESSIONE INTRODUTTIVASESSIONE INTRODUTTIVA Per incoraggiare alunni a partecipare alle attivit di gruppo e spiegare obiettivi 1. PRESENTAZIONI dei conduttori e partecipanti 2. Illustrare le ABILITA SOCIALI 3. Spiegare le procedure (modeling, role plaiyng, feedback, generalizzazione) 4. Definire regole del gruppo (PROMEMORIA) 5. Spiegare il SISTEMA DI RINFORZO (men湛) E IMPORTANTE COINVOLGERE I RAGAZZI
  • 64. SESSIONE INIZIALESESSIONE INIZIALE RIPASSARE REGOLE (PROMEMORIA) RIPASSARE SISTEMA DI RINFORZO COMPILARE UNA LISTA DELLE ABILITA RIPASSARE LE PROCEDURE DI APPRENDIMENTO DELLE ABILITA SCOMPORRE LABILITA IN DIVERSI PASSI PER RENDERLA PIU FACILE PASSARE ALLA PRIMA ABILITA
  • 65. SESSIONI SUCCESSIVESESSIONI SUCCESSIVE COMMENTO DEGLI ESERCIZI A CASA PRESENTARE NUOVA ABILITA FORMULARE I PASSI MODELING DISCUSSIONE DEL MODELING ROLE PLAYING FEEDBACK INFORMAZIONALE COMPITI A CASA (GENERALIZZAZIONE)
  • 66. LE ABILITA SOCIALILE ABILITA SOCIALI 5 SEZIONI5 SEZIONI Abilit prerequisite per la vita di classe Abilit per fare o mantenere amicizie Abilit di gestione delle emozioni Abilit per controllare laggressivit Abilit per gestire lo stress
  • 67. LA SCELTA DELLE ABILITALA SCELTA DELLE ABILITA OBIETTIVO = favorire lo sviluppo globale del ragazzo e soddisfare i suoi bisogni Abilit importanti per genitori e insegnanti Una disposizione favorevole da parte di genitori, insegnanti e compagni incrementa la probabilit che tali abilit verranno rinforzate nella vita reale
  • 68. SEQUENZA DELLE ABILITASEQUENZA DELLE ABILITA Sempre raccordate con i bisogni immediati dei ragazzi Scegliere prima quelle che danno una maggior probabilit di successo (amicizie, vita di classe ecc.)
  • 69. STIMOLI PITTOGRAFICI PER ISTIMOLI PITTOGRAFICI PER I PIU PICCOLIPIU PICCOLI GUARDA NEGLI OCCHI ASCOLTA FERMATI E PENSA
  • 70. PASSI COMPORTAMENTALIPASSI COMPORTAMENTALI Ciascuna abilit viene scomposta mediante TASK ANALYSIS in precisi PASSI COMPORTAMENTALI PRIMO PASSO = controllare impulsi, bloccare la reazione istintiva alla situazione conflittuale (contare fino a 5, fare 3 respiri) PENSARE AD ALTA VOCE anche i passi che vengono formulati solo mentalmente (ad es. pensa alle alternative)
  • 71. 1属 sezione:1属 sezione: Abilit prerequisite per la vita di classeAbilit prerequisite per la vita di classe Ascoltare Chiedere aiuto Ringraziare Portare loccorrente per la lezione Seguire le istruzioni Portare a termine un compito Partecipare alla conversazione Aiutare un adulto Rivolgere domande Ignorare le distrazioni Correggere gli errori Decidere cosa fare Fissare un obiettivo
  • 72. Abilit prerequisite per la vita inAbilit prerequisite per la vita in classeclasse PORTARE A TERMINE UN COMPITO PASSI SPUNTI PER LA DISCUSSIONE 1. Chiediti: ho finito il mio lavoro? Esercitarsi a rivedere tutte le parti del compito 2. Controlla tutte le domande per esserne sicuro Ricordare agli alunni di completare le parti lasciate in sospeso 3. Quando sei certo di aver terminato, consegna Rispettare le regole della classe per la consegna 4. D狸 a te stesso benissimo! Ho finito! Analizzare varie autoricompense
  • 73. 2属 sezione:2属 sezione: Abilit per fare o mantenere amicizieAbilit per fare o mantenere amicizie Presentarsi agli altri Avviare una conversazione Concludere una conversazione Partecipare Osservare le regole del gioco Chiedere un favore Fare un complimento Accettare un complimento Proporre unidea Condividere Chiedere scusa
  • 74. Abilit per fare o mantenereAbilit per fare o mantenere amicizieamicizie CHIEDERE SCUSA PASSI SPUNTI PER LA DISCUSSIONE 1. Chiediti: devo chiedere scusa per quello che ho fatto? Spiegare che a volte si fanno cose di cui ci si pente e chieder scusa ci fa sentir meglio e che 竪 importante essere sinceri 2. Valuta le scelte possibili: a. Chiedere scusa a voce b. Scrivere un biglietto Spiegare quando 竪 opportuno usare una delle due forme 3. Scegli il momento e il luogo opportuno Spiegare come si sceglie luogo e momento opportuni 4. Agisci con sincerit in base alla scelta fatta Spiegare linguaggio del corpo e mimica che esprimono sincerit
  • 75. 3属 sezione:3属 sezione: Abilit di gestione delle emozioniAbilit di gestione delle emozioni Conoscere le proprie emozioni Comunicare le proprie emozioni Cogliere le emozioni altrui Capire le emozioni altrui Mostrare sensibilit verso gli altri Controllare la propria collera Affrontare la collera degli altri Esprimere affetto Affrontare la paura Ricompensarsi
  • 76. Abilit di gestione delle emozioniAbilit di gestione delle emozioni CONTROLLARE LA PROPRIA COLLERA PASSI SPUNTI PER LA DISCUSSIONE 1. FERMATI UN ATTIMO E CONTA FINO A 10 Spiegare che 竪 importante concedersi il tempo necessario per calmarsi e riflettere 2. Valuta le scelte possibili a) dire al tuo interlocutore il motivo perch辿 sei arrabbiato b) uscire un momento c) fare un esercizio di rilassamento Spiegare come comunicarlo alla persona in modo che non si arrabbi a sua volta Gli alunni chiederanno allinsegnante di poter uscire un po (2-3 minuti) Gli alunni dovrebbero conoscere tecniche di rilassamento 3. Metti in pratica la scelta fatta Se la scelta non funziona, lalunno dovrebbe tentarne unaltra
  • 77. 4属 sezione:4属 sezione: Abilit per controllare laggressivitAbilit per controllare laggressivit Dar prova di autocontrollo Chiedere unautorizzazione Reagire alle provocazioni Evitare i guai Non lasciarsi coinvolgere nei litigi Problem solving Accettare le conseguenze Affrontare le accuse Trovare un accordo
  • 78. Abilit per controllare laggressivitAbilit per controllare laggressivit REAGIRE ALLE PROVOCAZIONI PASSI SPUNTI PER LA DISCUSSIONE 1. Fermati un attimo e conta fino a cinque Spiegare che questa tecnica pu嘆 aiutare lalunno a mantenere lautocontrollo 2. Valuta le scelte possibili a) ignorare la provocazione b) spiegare che cosa stai provando in maniera educata e gentile c) dare un motivo perch辿 la persona smetta di provocare Sottolineare che ignorare la provocazione per poco tempo non sempre funziona e si dovr probabilmente perseverare in tale atteggiamento (es. allontananarsi) Se laltro non smette si potr suggerire allalunno di riferirlo allinsegnante ecc 3. Metti in pratica la scelta fatta Se la scelta non funziona, lalunno dovrebbe tentarne unaltra
  • 79. 5属 sezione:5属 sezione: Abilit per gestire lo stressAbilit per gestire lo stress Affrontare la noia Individuare la causa di un problema Fare una rimostranza Affrontare una rimostranza Saper perdere Avere spirito sportivo Affrontare lesclusione Affrontare limbarazzo Affrontare linsuccesso Accettare un rifiuto Opporre un rifiuto Rilassarsi Affrontare la pressione del gruppo Resistere al desiderio di prendere cose altrui Prendere una decisione Essere sinceri
  • 80. Abilit per gestire lo stressAbilit per gestire lo stress SAPER PERDERE PASSI SPUNTI PER LA DISCUSSIONE 1. D狸 a te stesso. Qualcuno deve pur perdere, e non 竪 cos狸 grave se non ho vinto Memorizzando questa affermazione lalunno potr controllare meglio i propri impulsi 2. Valuta le scelte possibili a) offrire il tuo aiuto a qualcuno b) fare qualcosa che ti piace c) fare un esercizio di rilassamento Proporre la propria collaborazione a insegnanti o genitori. Gli alunni dovrebbero fare un elenco delle attivit piacevoli Gli alunni dovrebbero aver appreso le tecniche di rilassamento 3. Metti in pratica la scelta fatta Se la scelta non funziona, lalunno dovrebbe tentarne unaltra
  • 81. Incentivare la consapevolezza del linguaggio del corpo proprio e altrui Scambio dei ruoli (per sviluppare empatia e gestire ansia) Insegnamento diretto della generalizzazione (gestione della classe) Modeling naturale dellinsegnante Contrattazione delle contingenze (obiettivo e ricompensa vengono CONTRATTATE) Automonitoraggio (schede) Monitoraggio dellinsegnante Sostegno esterno e rinforzo naturale (preparare il terreno) Diario di casa sullesercizio delle abilit Autoricompensa Stimoli, segnali esterni (verbali, schede e poster promemoria) Giochi sulle abilit sociali Tabella dellattivit della settimana (disegni e premi) Cartellina delle abilit sociali Videotapes STRATEGIE PER UNSTRATEGIE PER UN APPRENDIMENTO EFFICACEAPPRENDIMENTO EFFICACE
  • 82. Grazie per la vostraGrazie per la vostra attenzione.attenzione.
  • 83. TECNICHE PER LA GESTIONE DEITECNICHE PER LA GESTIONE DEI PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO 1. Tecniche didattiche per prevenzione Preparare programma e orario Definire regole Predisporre ambiente favorevole Definire i limiti del comportamento dellalunno Prompting (aiuto o suggerimento) semplificazione
  • 84. TECNICHE PER LA GESTIONE DEITECNICHE PER LA GESTIONE DEI PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO 2. Tecniche per la gestione dei comportamenti lievi Ignorare sistematicamente e rinforzo contemporaneo per comp. appropriato Controllo del comp. Tramite VICINANZA Bloccare il comp. Tramite SEGNALI Risvegliare linteresse Scaricare la tensione con lumorismo Ristrutturare il programma previsto Eliminare fonti di distrazione Riferimento ai valori del bambino Allontanamento tattico (Fargli fare una pausa) Valutazione obiettiva dei fatti
  • 85. TECNICHE PER LA GESTIONE DEITECNICHE PER LA GESTIONE DEI PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO 3. Tecniche di modificazione del comportamento = IL RINFORZO POSITIVO SOCIALE (elogio, approvazione, attenzione) Verbale e non verbale MATERIALE (ricompense concrete: MENU) SIMBOLICO (attestato, gettoni) DI GRUPPO (ricompensa a tutti)
  • 86. TECNICHE PER LA GESTIONE DEITECNICHE PER LA GESTIONE DEI PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO 3. Tecniche di modificazione del comportamento = IL MODELLAGGIO (Shaping) Nelle prime lezioni si rinforzano anche comp. imprecisi e approssimativi
  • 87. TECNICHE PER LA GESTIONE DEITECNICHE PER LA GESTIONE DEI PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO 3. Tecniche di modificazione del comportamento = PIANI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI Fase 1: identificare comportamento-bersaglio da modificare Fase 2: individuare comportamento adeguato-incompatibile con quello bersaglio Fase 3: Raccogliere dati di linea di base Fase 4: Scegliere un rinforzo adeguato (esame delle preferenze) Fase 5: Stabile la frequenza di erogazione del rinforzo (continuo vs intermittente) Fase 6: Controllare landamento delle modificazioni comportamentali
  • 88. TECNICHE PER LA GESTIONE DEITECNICHE PER LA GESTIONE DEI PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO 3. Tecniche di modificazione del comportamento = LESTINZIONE Il principio 竪 opposto a quello del rinforzo. Se un comp. non viene pi湛 rinforzato, si attenuer gradualmente in frequenza, intensit, durata poich辿 non esiste pi湛 una motivazione valida per attivarlo Prima che una risposta si estingua 竪 possibile che si intensifichi temporaneamente in frequenza (picco precedente lestinzione)
  • 89. TECNICHE PER LA GESTIONE DEITECNICHE PER LA GESTIONE DEI PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO 3. Tecniche di modificazione del comportamento = LA SOSPENZIONE DEL RINFORZO (TIME OUT) una tecnica di estinzione, con la quale si allontana il ragazzo da vari tipi di rinforzo positivo nel momento in cui altre forme di estinzione pi湛 blande non sortiscono effetti. Si usa solo in casi estremi, poich辿 con questo metodo si allontana dallambiente di apprendimento (luogo isolato)
  • 90. TECNICHE PER LA GESTIONE DEITECNICHE PER LA GESTIONE DEI PROBLEMI DEL COMPORTAMENTOPROBLEMI DEL COMPORTAMENTO 4. Tecniche relazionali Creare e mantenere un rapporto positivo insegnate-alunno costituisce lelemento fondamentale per ottenere una modificazione del comportamento dellalunno Incoraggiamento empatico Ridurre la sensazione di minaccia (incoraggiare!)
  • 91. IL PERCHEIL PERCHE Lanalisi funzionaleLanalisi funzionale Attribuire VALORE al comportamento problema Stabilire lALLEANZA con la funzione svolta dal comportamento problema Il comportamento problema, per quanto dannoso, strano o controproducente ha un valore funzionale per il soggetto Vantaggio solo a breve termine, poich辿 a lungo termine produce gravi danni
  • 92. IL PERCHEIL PERCHE Lanalisi funzionaleLanalisi funzionale Accettiamo la funzione, perch辿 legittima Ma non la forma perch辿 problematica Aiutiamo la persona a manifestare la funzione con forme positive di comportamento
  • 93. IL PERCHEIL PERCHE Lanalisi funzionaleLanalisi funzionale TUTTI I COMPORTAMENTI HANNO UN FINE Valutare e interpretare le funzioni svolte dal comportamento problema Es. Rubare per ottenere oggetto desiderato Piangere per attirare attenzione dellinsegnante preferita
  • 94. Punto chiave dellalleanzaPunto chiave dellalleanza psicoeducativapsicoeducativa La convinzione che ogni comportamento svolga una sua funzione ci spinge ad affinare i nostri strumenti di lettura delle dinamiche che avvengono nella situazione portando rispetto per le motivazioni del soggetto
  • 95. Punto chiave dellalleanzaPunto chiave dellalleanza psicoeducativapsicoeducativa Alleandoci con la funzione valorizziamo le intenzioni del soggetto e queste sono la sua parte pi湛 profonda, pi湛 vicina alle sue motivazioni e ai suoi bisogni
  • 96. Punto chiave dellalleanzaPunto chiave dellalleanza psicoeducativapsicoeducativa Le funzioni sono tutte positive e accettabili? No le alleanze pericolose! (Il bambino che aggredendo evita la riabilitazione) Stabilire che un comportamento 竪 funzionale ad un soggetto non equivale a giustificarlo (un bimbo che urla per attirare lattenzione) interventi sul soggetto e le sue abilit comunicative e sul contesto: responsivit e ascolto
  • 97. necessario ricercare funzioni attuali, presenti nelle varie situazioni del soggetto
  • 98. LAF osserva e valuta la CIRCOLARITA DELLE INTERAZIONI, delle comunicazioni e delle azioni-reazioni che coinvolgono il comp. probl. quello degli altri e il livello di stimolazione che il sogg. produce ANTECENDENTI COMP. PROBL EFFETTI CONSEGUENZE

Editor's Notes

  • #8: E LACCETTAZIONE e le classi o linsegnamento separati cos狸 come lallontanamento dei soggetti con handicap dal gruppo degli alunni normali sono giustificati solo quando la natura o la gravit dellhandicap del soggetto siano tali da compromettere il processo di apprendimento nelle classi normali
  • #17: Ogni abilit viene analizzata nelle varie componenti che la costituiscono, ossia nei diversi comportamenti (passi) che gli alunni dovranno apprendere. Questi ultimi avranno di fronte a s辿 delle persone (modelli) che forniranno un esempio del comportamento corretto. Essi dovranno quindi cercare di ripetere quanto hanno appena osservato (roleplaying) dopodich竪 riceveranno dai compagni o dagli insegnanti un feedback, ossia un rinforzatore informazionale dal quale potranno conoscere lesito delle loro azioni. Questo potr assumere la forma di una lode o di un segno di approvazione rivolti allalunno, a mano a mano che questo riproduce correttamente il comportamento emesso dal modello. Sono previste in seguito diverse tecniche per aiutare il ragazzo a servirsi delle abilit apprese in altre situazioni di vita quotidiana (generalizzazione)
  • #18: Strumento educativo efficace sia con bambini che con adolescenti
  • #36: I RINFORZI DEVONO ESSERE MOLTO FR ALLINIZIO E VIA VIA SOLO IN CERTE CIRCOSTANZE I GETTONI POSSONO ESSERE SCAMBIATI ALLA FINE DELLA GIORNATA CON ATTIVITA DESIDERATE
  • #37: Registrare o filmare
  • #41: Senza gli esercizi che facilitano la generalizzazione si rischia di compromettere lutilit dellintero programma
  • #99: CONFRONTANDO SISTEMATICAMENTE QUESTE DUE CATEGORIE DI INFORMAZIONI RACCOLTE ATTRAVERSO NUMEROSE OSSERVAZIONI SI POTR FORMULARE UNIPOTESI DELLE FUNZIONI SVOLTE DA QUEL COMPORTAMENTO PROBLEMA