1. DISLESSIA E DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
FORMAZIONE PER DOCENTI REFERENTI
MPI USRL AID
Dalla didattica per lalunno con
DSA alla didattica per la classe:
proposte didattiche
MILANO 7-8 APRILE 2008
MARIAGRAZIA GOZIO AID BRESCIA
2. APPLICARE UNA DIDATTICA PER LA
CLASSE
INTERO GRUPPO DOCENTE油
DIDATTICA COSTRUTTIVISTA
APPRENDIMENTO COOPERATIVO/TUTORING
APPROCCIO METACOGNITIVO (insegnante - alunno)
COSTRUZIONE DI ABILIT DI STUDIO
STILI DI APPRENDIMENTO
SVILUPPO E MANTENIMENTO DELLA MOTIVAZIONE
ACQUISIZIONE DELLAUTONOMIA
3. PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO
Descrizione funzionamento abilit strumentali
Caratteristiche del processo di apprendimento
Consapevolezza da parte dellalunno del proprio
modo di apprendere
Individuazione di eventuali modifiche allinterno
degli obiettivi disciplinari
Strategie metodologiche e didattiche
Misure dispensative
Strumenti compensativi
Criteri e modalit di verifica e valutazione
Patto con la famiglia
4. GIOCHIAMO CON LE PAROLE
PROPOSTA PER UN PROGETTO IN CONTINUIT
TRA SCUOLA DELLINFANZIA E SCUOLA
PRIMARIA
MODALIT: lavoro in coppia in forma di
apprendimento cooperativo
OBIETTIVO COGNITIVO: inventare filastrocche in
rima
SOTTOPROCESSI COGNITIVI: riflessione sulla
lingua, attenzione al compito, memoria
INTERDIPENDENZA: scopo e compito
5. ATTIVIT DI MUSICA
MODALIT: lavoro in coppia in forma di
apprendimento cooperativo
INTERDIPENDENZA: scopo, compito, materiale
SVILUPPO:
Ognuno ha una parte da leggere (pi湛 breve/sintesi
vocale/registrazione per chi ha diff. lettura). Il
materiale 竪 diviso in parti significative indipendenti
per la comprensione.
Ciascuno scrive delle parole chiave in doppia copia
(una per s辿, una per il compagno)
STORIA DELLA MUSICA: LA MUSICA DEI ROMANI
6. Utilizzando le parole chiave come traccia (per la
propria esposizione o per seguire quella del
compagno) ognuno espone la propria parte al
compagno
Insieme rispondono a domande di comprensione.
Hanno lavorato su abilit sociali, comprensione,
attenzione, memorizzazione, capacit di
rielaborazione.
7. APPROCCIO METACOGNITIVOAPPROCCIO METACOGNITIVO
Richiede l andare oltre linsegnamento dei
processi cognitivi di base, al fine di sviluppare
nello studente una serie di meta-abilit che lo
rendano protagonista e guida del proprio
processo di apprendimento
Cantoia-Carrubba-Colombo 2004
8. ATTEGGIAMENTO METACOGNITIVO
DELLINSEGNANTE
Riflettere sul proprio modo di insegnare
(Come procedo nel lavoro didattico?
Privilegio un impostazione rispetto ad
altre?)
Operare una lettura critica ed attenta
delle proposte dei libri di testo, dei
quaderni operativi, delle riviste
didattiche,
RICHIEDE ANCHE:
10. COSA PU CREARE DIFFICOLT?
ORDINE DI PRESENTAZIONE DEI GRAFEMI
INDICATO IN ALCUNI TESTI DI CLASSE
PRIMA
VOCALI
T
D
M
N
11. COSA PU CREARE DIFFICOLT?
CORREGGI LE PAROLE SCRITTE IN
MODO SBAGLIATO
quore cuoco squola
cuocere
12. COSA SIGNIFICA STUDIARE?
ABILIT CHE SI COSTRUISCE NEL TEMPO
RICHIEDE UN PERCORSO GRADUALE (che pu嘆
iniziare alla scuola dellinfanzia):
ASCOLTO
ATTENZIONE
MEMORIZZAZIONE
OSSERVAZIONE ED INTERPRETAZIONE DELLA
REALT
METACOGNIZIONE
sottolineatura schemi- appunti
13. Chi controlla attivamente il proprio
processo di apprendimento, impara
meglio e in misura maggiore rispetto a
chi si pone in atteggiamento passivo.
Generalmente, ad una migliore
elaborazione corrisponde una migliore
memorizzazione
14. INSEGNARE A STUDIARE
METACOGNIZIONE
CONOSCERE ED INSEGNANRE
STRATEGIE DI APPRENDIMENTO E DI
STUDIO
STILI COGNITIVI ED ELABORAZIONE
DELLE INFORMAZIONI
ATTEGGIAMENTO VERSO SCUOLA E
STUDIO
15. STILI DI APPRENDIMENTO
(Cantoia-Carrubba-Colombo 2004)
Tendenza del soggetto ad utilizzare alcune
strategie pi湛 frequentemente di altre
Modo in cui si usano le abilit di cui si
dispone
Lo stile individua una modalit prevalente
di risposta
Necessit di impostare le nostre attivit
dinsegnanti secondo un approccio che non
sia marcatamente unilaterale
23. Spesso rischiamo di compiere gli errori
maggiori con gli alunni che presentano
difficolt
Insistendo troppo sullaspetto tecnico
della decifrazione possiamo allontanare
lalunno dalla consapevolezza del vero
scopo della lettura.
24. Lo scopo della lettura dovrebbe essere
chiaro al bambino prima ancora di
iniziare a riconoscere i grafemi.
Per comprensione e decifrazione
prevedere percorsi che vanno di pari
passo.
25. La comprensione ha origine
dallincontro tra le caratteristiche
del testo e le caratteristiche del
lettore.
26. VARIABILI SOGGETTO
(Medeghini 2001)
Conoscenze precedenti (generali,
specifiche, lessicali-sintattiche-
semantiche,)
Atteggiamento
Abilit percettive
Corretto funzionamento del sistema di
elaborazione
Conoscenze ed abilit metacognitive
27. LE CARATTERISTICHE DEL TESTO
(Medeghini 2001)
Caratteristiche fisiche
Frequenza delle parole
Costruzione sintattica della frase
Densit delle idee
Costruzione complessiva del testo
Tipologia testuale e scopo
Contenuto del testo
28. POSIZIONE DELLE DOMANDE
Inserite nel testo: migliorano la
comprensione e lapprendimento
Domande concettuali: migliori risultati se
formulate prima di leggere il testo
Ponendo prima le domande si creano
aspettative, si focalizza lattenzione su un
argomento preciso, si stimolano previsioni
su quanto si sta leggendo.
29. Testi espositivi
Difficolt dovute a:
Poca familiarit con gli argomenti
Argomenti formulati in forma astratta e
decontestualizzata
Assenza di una struttura forte e ben
caratterizzata, di tipo causale e temporale
Importanti le modalit con cui vengono
presentati
30. ALCUNE PROPOSTE
Non attendere che sia automatizzato il
processo di decodifica per operare sul
processo di comprensione (uso di
immagini, comprensione orale,
comprensione da lettura fatta da altri)
Fornire conoscenze per facilitare il
compito di lettura e lo studio
Attivare le conoscenze precedenti
31. Compensare le difficolt tecniche
per facilitare o permettere laccesso
alla comprensione
Nella semplificazione di testi tener
conto del contesto in cui il compito
viene proposto
32. ELEMENTI CHE POSSONO RENDERE
DIFFICILE LA COMPRENSIONE DEL TESTO DI
UN PROBLEMA
Posizione della domanda
Modo di presentare linformazione
Natura dei dati
Carenza o sovrabbondanza delle
informazioni
Formulazione testo
33. TESTO A: Un bambino aveva 12 mele. Ne ha
regalata una parte a un amico. Gliene
restano 8. Quante ne ha regalate?
TESTO B: Un bambino aveva 12 mele. Dopo
averne regalata una parte a un suo amico
gliene restano 8. Quante ne ha regalate?
Testo A: risolto dal 39%
Testo B: risolto dal 76%
Orsolini - Fanari - Maronato, (2005) Difficolt di lettura nei
bambini, Carocci, Roma
34. DIFFICOLT MATEMATICHE
RICORDIAMO CHE
Da Contardi-Piochi, (2002), Le difficolt di apprendimento della
matematica, Erickson, Trento
Il linguaggio della matematica 竪
composto da termini tecnici e da
simboli
Buona parte dellapprendimento della
matematica richiede un apposito
insegnamento
35. Le principali nozioni matematiche
apprese, devono essere immagazzinate
nella memoria a lungo termine. Tale
immagazzinamento deve essere
dinamico.
Per le attivit di calcolo 竪 necessaria
unattenzione costante e prolungata.
Spesso, dietro gli errori, vi sono
processi di pensiero in cui le
conoscenze del soggetto assumono un
ruolo importante.
36. MATEMATICA: ALCUNE PROPOSTE
Cartoncini dei numeri per aspetto sintattico e
lessicale e per la sequenza numerica
Trucchetti per tabelline. Es: tabellina del 9
usando le mani, tabelline del pastore
Uso delle dita per contare
Presentare modi diversi per eseguire le operazioni
indispensabile insistere sulla prova delle
operazioni?
Aplicare regole alta leggibilit anche ai testi dei
problemi
37. ALCUNI CRITERI PER LA STESURA DIALCUNI CRITERI PER LA STESURA DI
TESTI DI FACILE LETTURATESTI DI FACILE LETTURA
(Cortelazzo, 1991)
Parole tratte, il pi湛 possibile, dal vocabolario di
base
Frasi brevi e semplici, coordinate pi湛 che
subordinate
Ricorrere il meno possibile ai pronomi, optando
per la ripetizione del soggetto e delloggetto.
Preferibilmente utilizzare che (pronome) con
funzione di soggetto e non di complemento
oggetto
38. Cercare di evitare la forma passiva
Preferire lindicativo al congiuntivo
Tra i tempi dellindicativo usare:
presente, passato prossimo e futuro
semplice
Evitare doppie congiunzioni e doppie
negazioni
Luso dei connettivi non deve creare
ambiguit o errori di interpretazione
39. DIDATTICA COSTRUTTIVISTA
caratteristiche individuali del soggetto
attivit di apprendimento
caratteristiche del materiale da
apprendere
qualit dellistruzione
compito criteriale
APPRENDIMENTO RISULTATO
DELLINTERAZIONE TRA PI ELEMENTI:
40. Se uno di questi elementi salta,
ho ancora un apprendimento
significativo?
41. PRIMA IL SIGNIFICATO DI ALCUNE
PAROLE.
油
Eleggere = scegliere, votare
Modesta = semplice, povera
Dorso = schiena
Tralci = rametti
Groppa = schiena
42. 油油油ADESSO LEGGI CON ATTENZIONE
LE SPINE DEL RICCIO
Tanti e tanti anni fa, gli animali che vivevano in una grande foresta
volevano eleggere il loro re.
Decisero che il re sarebbe stato lanimale
con il corpo e il mantello pi湛 belli.
Leoni, scimmie, orsi e lepri fecero a gara per sembrare pi湛 belli.
Il povero riccio, che a quei tempi era ricoperto
da una modesta pelliccia, pens嘆 di presentarsi
con il dorso ricoperto da tralci di rose in fiore.
I dieci gufi scelti per decidere non ebbero dubbi:
il riccio sarebbe stato eletto re della foresta; il giorno dopo
sarebbe stato incoronato e avrebbe avuto un suo trono.
43. Il mattino seguente, per嘆, il povero riccio si trov嘆 sulla groppa
solo le spine delle rose, poich竪 fiori e rose erano appassiti.
Per la vergogna da quel giorno, il riccio, tutto ricoperto di spine,
esce dalla sua tana solo di notte.
Ma di notte escono anche i gufi che vanno a caccia di ricci
per vendicarsi di essere stati imbrogliati.
( da Matal, Siamo insieme, Edibimbi)
44. IL SIGNIFICATO DI UNALTRA PAROLA
Origine = nascita, come ha avuto inizio
油
則 ADESSO SCEGLI LA RISPOSTA ESATTA. SE NON TI
RICORDI TUTTO, PUOI ANDARE A RILEGGERE LA LEGGENDA
油
Questa leggenda vuole spiegare:
油油油油油 lorigine del riccio
油油油油油 lorigine delle spine del riccio
油油油油油 lorigine delle abitudini notturne del riccio
油
45. I fatti narrati sono:
油油油油油 totalmente reali
油油油油油 totalmente fantastici
油油油油油 in parte reali e in parte fantastici
油
Numera i momenti della leggenda secondo lesatto
ordine di successione.
油油油油油 Il riccio si ritrov嘆 coperto di spine e usc狸 solo di
notte
油油油油油 Il riccio era ricoperto di una modesta pelliccia
油油油油油 Il riccio si mise sulla schiena tralci di rose in fiore
46. COSA HA PORTATO IL BAMBINO ACOSA HA PORTATO IL BAMBINO A
SBAGLIARE?SBAGLIARE?
49. Applicare una didattica per la classe non significa
precludere percorsi didattici specifici per rispondere
alle difficolt di alcuni bambini
Percorsi attuabili:
per il singolo,
nel gruppo classe,
in gruppi di potenziamento,
a casa.
necessario che tutti gli alunni al termine della
lezione abbiano svolto la stessa quantit di lavoro?
NON DIMENTICHIAMO
51. BIBLIOGRAFIA
Cantoia Carrubba Colombo, Apprendere con stile, Carocci Faber,
2004
Carletti Varani , Didattica costruttivista, Erickson, 2005
Contardi-Piochi, Le difficolt di apprendimento della matematica,
Erickson, Trento, (2002)
De Beni Cisotto Carretti, Psicologia della lettura e della scrittura,
Erickson, Trento, 2001
Galvan Biancardi, Uno, due, dui Una didattica per la discalculia,
Libri Liberi, 2007
Medeghini, (a cura di), Perch辿 竪 cos狸 difficile? Come la scuola pu嘆
aiutare gli alunni con disturbi specifici di apprendimento, Vannini, 2005
Medeghini Lancini, Percorsi didattici per la soluzione dei problemi
aritmetici, Vannini, 2004
Medeghini, Percorsi didattici per la comprensione del testo, Vannini,
2001
Orsolini - Fanari - Maronato, Difficolt di lettura nei bambini, Carocci,
Roma, 2005
56. 1. COSTRUIRE UN NUMERO CON CENTINAIA,
DECINE E UNIT
1 0 0 1 4 0 1 4 6
2. COSTRUIRE LA PROCEDURA
Scrittura del numero sotto dettatura, con
supporto di procedura verbale
ASPETTO SINTATTICO