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DISLESSIA E DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
FORMAZIONE PER DOCENTI REFERENTI
MPI  USRL  AID
Dalla didattica per lalunno con
DSA alla didattica per la classe:
proposte didattiche
MILANO 7-8 APRILE 2008
MARIAGRAZIA GOZIO  AID BRESCIA
APPLICARE UNA DIDATTICA PER LA
CLASSE
INTERO GRUPPO DOCENTE油
DIDATTICA COSTRUTTIVISTA
APPRENDIMENTO COOPERATIVO/TUTORING
APPROCCIO METACOGNITIVO (insegnante - alunno)
COSTRUZIONE DI ABILIT DI STUDIO
STILI DI APPRENDIMENTO
SVILUPPO E MANTENIMENTO DELLA MOTIVAZIONE
ACQUISIZIONE DELLAUTONOMIA
PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO
Descrizione funzionamento abilit strumentali
Caratteristiche del processo di apprendimento
Consapevolezza da parte dellalunno del proprio
modo di apprendere
Individuazione di eventuali modifiche allinterno
degli obiettivi disciplinari
Strategie metodologiche e didattiche
Misure dispensative
Strumenti compensativi
Criteri e modalit di verifica e valutazione
Patto con la famiglia
GIOCHIAMO CON LE PAROLE
PROPOSTA PER UN PROGETTO IN CONTINUIT
TRA SCUOLA DELLINFANZIA E SCUOLA
PRIMARIA
MODALIT: lavoro in coppia in forma di
apprendimento cooperativo
OBIETTIVO COGNITIVO: inventare filastrocche in
rima
SOTTOPROCESSI COGNITIVI: riflessione sulla
lingua, attenzione al compito, memoria
INTERDIPENDENZA: scopo e compito
ATTIVIT DI MUSICA
MODALIT: lavoro in coppia in forma di
apprendimento cooperativo
INTERDIPENDENZA: scopo, compito, materiale
SVILUPPO:
Ognuno ha una parte da leggere (pi湛 breve/sintesi
vocale/registrazione per chi ha diff. lettura). Il
materiale 竪 diviso in parti significative indipendenti
per la comprensione.
Ciascuno scrive delle parole chiave in doppia copia
(una per s辿, una per il compagno)
STORIA DELLA MUSICA: LA MUSICA DEI ROMANI
Utilizzando le parole chiave come traccia (per la
propria esposizione o per seguire quella del
compagno) ognuno espone la propria parte al
compagno
Insieme rispondono a domande di comprensione.
Hanno lavorato su abilit sociali, comprensione,
attenzione, memorizzazione, capacit di
rielaborazione.
APPROCCIO METACOGNITIVOAPPROCCIO METACOGNITIVO
Richiede l andare oltre linsegnamento dei
processi cognitivi di base, al fine di sviluppare
nello studente una serie di meta-abilit che lo
rendano protagonista e guida del proprio
processo di apprendimento
Cantoia-Carrubba-Colombo 2004
ATTEGGIAMENTO METACOGNITIVO
DELLINSEGNANTE
 Riflettere sul proprio modo di insegnare
(Come procedo nel lavoro didattico?
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altre?)
 Operare una lettura critica ed attenta
delle proposte dei libri di testo, dei
quaderni operativi, delle riviste
didattiche, 
RICHIEDE ANCHE:
COSA PU CREARE DIFFICOLT?
LA SIGNORA Q
COSA PU CREARE DIFFICOLT?
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 T
 D
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COSA PU CREARE DIFFICOLT?
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MODO SBAGLIATO
quore cuoco squola
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ABILIT CHE SI COSTRUISCE NEL TEMPO
RICHIEDE UN PERCORSO GRADUALE (che pu嘆
iniziare alla scuola dellinfanzia):
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MEMORIZZAZIONE
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METACOGNIZIONE
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Chi controlla attivamente il proprio
processo di apprendimento, impara
meglio e in misura maggiore rispetto a
chi si pone in atteggiamento passivo.
Generalmente, ad una migliore
elaborazione corrisponde una migliore
memorizzazione
INSEGNARE A STUDIARE
 METACOGNIZIONE
 CONOSCERE ED INSEGNANRE
STRATEGIE DI APPRENDIMENTO E DI
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 STILI COGNITIVI ED ELABORAZIONE
DELLE INFORMAZIONI
 ATTEGGIAMENTO VERSO SCUOLA E
STUDIO
STILI DI APPRENDIMENTO
(Cantoia-Carrubba-Colombo 2004)
 Tendenza del soggetto ad utilizzare alcune
strategie pi湛 frequentemente di altre
 Modo in cui si usano le abilit di cui si
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 Lo stile individua una modalit prevalente
di risposta
 Necessit di impostare le nostre attivit
dinsegnanti secondo un approccio che non
sia marcatamente unilaterale
RENDERE AUTONOMO
FORNIRE STRUMENTI A LIVELLO
COGNITIVO STRUMENTALE
FORNIRE STRUMENTI PER SOPPERIRE A
CARENZE ESECUTIVE, FAVORISCE UN
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maggiori con gli alunni che presentano
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della decifrazione possiamo allontanare
lalunno dalla consapevolezza del vero
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Per comprensione e decifrazione
prevedere percorsi che vanno di pari
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VARIABILI SOGGETTO
(Medeghini 2001)
 Conoscenze precedenti (generali,
specifiche, lessicali-sintattiche-
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 Corretto funzionamento del sistema di
elaborazione
 Conoscenze ed abilit metacognitive
LE CARATTERISTICHE DEL TESTO
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 Costruzione complessiva del testo
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ALCUNE PROPOSTE
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Orsolini - Fanari - Maronato, (2005) Difficolt di lettura nei
bambini, Carocci, Roma
DIFFICOLT MATEMATICHE
RICORDIAMO CHE
Da Contardi-Piochi, (2002), Le difficolt di apprendimento della
matematica, Erickson, Trento
 Il linguaggio della matematica 竪
composto da termini tecnici e da
simboli
 Buona parte dellapprendimento della
matematica richiede un apposito
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 Le principali nozioni matematiche
apprese, devono essere immagazzinate
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dinamico.
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 Spesso, dietro gli errori, vi sono
processi di pensiero in cui le
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ruolo importante.
MATEMATICA: ALCUNE PROPOSTE
 Cartoncini dei numeri per aspetto sintattico e
lessicale e per la sequenza numerica
 Trucchetti per tabelline. Es: tabellina del 9
usando le mani, tabelline del pastore
 Uso delle dita per contare
 Presentare modi diversi per eseguire le operazioni
  indispensabile insistere sulla prova delle
operazioni?
 Aplicare regole alta leggibilit anche ai testi dei
problemi
ALCUNI CRITERI PER LA STESURA DIALCUNI CRITERI PER LA STESURA DI
TESTI DI FACILE LETTURATESTI DI FACILE LETTURA
(Cortelazzo, 1991)
 Parole tratte, il pi湛 possibile, dal vocabolario di
base
 Frasi brevi e semplici, coordinate pi湛 che
subordinate
 Ricorrere il meno possibile ai pronomi, optando
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Preferibilmente utilizzare che (pronome) con
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oggetto
 Cercare di evitare la forma passiva
 Preferire lindicativo al congiuntivo
 Tra i tempi dellindicativo usare:
presente, passato prossimo e futuro
semplice
 Evitare doppie congiunzioni e doppie
negazioni
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ambiguit o errori di interpretazione
DIDATTICA COSTRUTTIVISTA
 caratteristiche individuali del soggetto
 attivit di apprendimento
 caratteristiche del materiale da
apprendere
 qualit dellistruzione
 compito criteriale
APPRENDIMENTO RISULTATO
DELLINTERAZIONE TRA PI ELEMENTI:
Se uno di questi elementi salta,
ho ancora un apprendimento
significativo?
PRIMA IL SIGNIFICATO DI ALCUNE
PAROLE.
油
Eleggere = scegliere, votare
Modesta = semplice, povera
Dorso = schiena
Tralci = rametti
Groppa = schiena
油油油ADESSO LEGGI CON ATTENZIONE
LE SPINE DEL RICCIO
Tanti e tanti anni fa, gli animali che vivevano in una grande foresta
volevano eleggere il loro re.
Decisero che il re sarebbe stato lanimale
con il corpo e il mantello pi湛 belli.
Leoni, scimmie, orsi e lepri fecero a gara per sembrare pi湛 belli.
Il povero riccio, che a quei tempi era ricoperto
da una modesta pelliccia, pens嘆 di presentarsi
con il dorso ricoperto da tralci di rose in fiore.
I dieci gufi scelti per decidere non ebbero dubbi:
il riccio sarebbe stato eletto re della foresta; il giorno dopo
sarebbe stato incoronato e avrebbe avuto un suo trono.
Il mattino seguente, per嘆, il povero riccio si trov嘆 sulla groppa
solo le spine delle rose, poich竪 fiori e rose erano appassiti.
Per la vergogna da quel giorno, il riccio, tutto ricoperto di spine,
esce dalla sua tana solo di notte.
Ma di notte escono anche i gufi che vanno a caccia di ricci
per vendicarsi di essere stati imbrogliati.
( da Matal, Siamo insieme, Edibimbi)
IL SIGNIFICATO DI UNALTRA PAROLA
Origine = nascita, come ha avuto inizio
油
則 ADESSO SCEGLI LA RISPOSTA ESATTA. SE NON TI
RICORDI TUTTO, PUOI ANDARE A RILEGGERE LA LEGGENDA
油
Questa leggenda vuole spiegare:
油油油油油 lorigine del riccio
油油油油油 lorigine delle spine del riccio
油油油油油 lorigine delle abitudini notturne del riccio
油
I fatti narrati sono:
油油油油油 totalmente reali
油油油油油 totalmente fantastici
油油油油油 in parte reali e in parte fantastici
油
Numera i momenti della leggenda secondo lesatto
ordine di successione.
油油油油油 Il riccio si ritrov嘆 coperto di spine e usc狸 solo di
notte
油油油油油 Il riccio era ricoperto di una modesta pelliccia
油油油油油 Il riccio si mise sulla schiena tralci di rose in fiore
COSA HA PORTATO IL BAMBINO ACOSA HA PORTATO IL BAMBINO A
SBAGLIARE?SBAGLIARE?
COSA PU CREARE DIFFICOLT?COSA PU CREARE DIFFICOLT?
Valutazione anche
qualitativa
Lupo, faro, noce, vite,
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poltrona, pulcino, mandorla,
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Applicare una didattica per la classe non significa
precludere percorsi didattici specifici per rispondere
alle difficolt di alcuni bambini
Percorsi attuabili:
per il singolo,
nel gruppo classe,
in gruppi di potenziamento,
a casa.
 necessario che tutti gli alunni al termine della
lezione abbiano svolto la stessa quantit di lavoro?
NON DIMENTICHIAMO
GRAZIE PER LATTENZIONEGRAZIE PER LATTENZIONE
EE
BUON LAVORO!BUON LAVORO!
BIBLIOGRAFIA
Cantoia  Carrubba  Colombo, Apprendere con stile, Carocci Faber,
2004
Carletti  Varani , Didattica costruttivista, Erickson, 2005
Contardi-Piochi, Le difficolt di apprendimento della matematica,
Erickson, Trento, (2002)
De Beni  Cisotto  Carretti, Psicologia della lettura e della scrittura,
Erickson, Trento, 2001
Galvan  Biancardi, Uno, due, dui  Una didattica per la discalculia,
Libri Liberi, 2007
Medeghini, (a cura di), Perch辿 竪 cos狸 difficile? Come la scuola pu嘆
aiutare gli alunni con disturbi specifici di apprendimento, Vannini, 2005
Medeghini  Lancini, Percorsi didattici per la soluzione dei problemi
aritmetici, Vannini, 2004
Medeghini, Percorsi didattici per la comprensione del testo, Vannini,
2001
Orsolini - Fanari - Maronato, Difficolt di lettura nei bambini, Carocci,
Roma, 2005
DECODIFICA STRUMENTALE ALLA
COMPRENSIONE
LA COMPRENSIONE FACILITA LA
DECODIFICA
 DIVERSI PREREQUISITI
 RICHIEDONO IL FUNZIONAMENTO DI
DIFFERENTI PROCESSI COGNITIVI
 ABILIT MODESTAMENTE CORRELATE
248 -
126=
122
473 -
147=
334
1 2 
1 0
1 0 0
1. COSTRUIRE UN NUMERO CON CENTINAIA,
DECINE E UNIT
1 0 0 1 4 0 1 4 6
2. COSTRUIRE LA PROCEDURA
Scrittura del numero sotto dettatura, con
supporto di procedura verbale
ASPETTO SINTATTICO
ASPETTO LESSICALE
1. LEGGERE I NUMERI
CON IL CENTINAIO
2 5 3
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Gozio78 04

  • 1. DISLESSIA E DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO FORMAZIONE PER DOCENTI REFERENTI MPI USRL AID Dalla didattica per lalunno con DSA alla didattica per la classe: proposte didattiche MILANO 7-8 APRILE 2008 MARIAGRAZIA GOZIO AID BRESCIA
  • 2. APPLICARE UNA DIDATTICA PER LA CLASSE INTERO GRUPPO DOCENTE油 DIDATTICA COSTRUTTIVISTA APPRENDIMENTO COOPERATIVO/TUTORING APPROCCIO METACOGNITIVO (insegnante - alunno) COSTRUZIONE DI ABILIT DI STUDIO STILI DI APPRENDIMENTO SVILUPPO E MANTENIMENTO DELLA MOTIVAZIONE ACQUISIZIONE DELLAUTONOMIA
  • 3. PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO Descrizione funzionamento abilit strumentali Caratteristiche del processo di apprendimento Consapevolezza da parte dellalunno del proprio modo di apprendere Individuazione di eventuali modifiche allinterno degli obiettivi disciplinari Strategie metodologiche e didattiche Misure dispensative Strumenti compensativi Criteri e modalit di verifica e valutazione Patto con la famiglia
  • 4. GIOCHIAMO CON LE PAROLE PROPOSTA PER UN PROGETTO IN CONTINUIT TRA SCUOLA DELLINFANZIA E SCUOLA PRIMARIA MODALIT: lavoro in coppia in forma di apprendimento cooperativo OBIETTIVO COGNITIVO: inventare filastrocche in rima SOTTOPROCESSI COGNITIVI: riflessione sulla lingua, attenzione al compito, memoria INTERDIPENDENZA: scopo e compito
  • 5. ATTIVIT DI MUSICA MODALIT: lavoro in coppia in forma di apprendimento cooperativo INTERDIPENDENZA: scopo, compito, materiale SVILUPPO: Ognuno ha una parte da leggere (pi湛 breve/sintesi vocale/registrazione per chi ha diff. lettura). Il materiale 竪 diviso in parti significative indipendenti per la comprensione. Ciascuno scrive delle parole chiave in doppia copia (una per s辿, una per il compagno) STORIA DELLA MUSICA: LA MUSICA DEI ROMANI
  • 6. Utilizzando le parole chiave come traccia (per la propria esposizione o per seguire quella del compagno) ognuno espone la propria parte al compagno Insieme rispondono a domande di comprensione. Hanno lavorato su abilit sociali, comprensione, attenzione, memorizzazione, capacit di rielaborazione.
  • 7. APPROCCIO METACOGNITIVOAPPROCCIO METACOGNITIVO Richiede l andare oltre linsegnamento dei processi cognitivi di base, al fine di sviluppare nello studente una serie di meta-abilit che lo rendano protagonista e guida del proprio processo di apprendimento Cantoia-Carrubba-Colombo 2004
  • 8. ATTEGGIAMENTO METACOGNITIVO DELLINSEGNANTE Riflettere sul proprio modo di insegnare (Come procedo nel lavoro didattico? Privilegio un impostazione rispetto ad altre?) Operare una lettura critica ed attenta delle proposte dei libri di testo, dei quaderni operativi, delle riviste didattiche, RICHIEDE ANCHE:
  • 9. COSA PU CREARE DIFFICOLT? LA SIGNORA Q
  • 10. COSA PU CREARE DIFFICOLT? ORDINE DI PRESENTAZIONE DEI GRAFEMI INDICATO IN ALCUNI TESTI DI CLASSE PRIMA VOCALI T D M N
  • 11. COSA PU CREARE DIFFICOLT? CORREGGI LE PAROLE SCRITTE IN MODO SBAGLIATO quore cuoco squola cuocere
  • 12. COSA SIGNIFICA STUDIARE? ABILIT CHE SI COSTRUISCE NEL TEMPO RICHIEDE UN PERCORSO GRADUALE (che pu嘆 iniziare alla scuola dellinfanzia): ASCOLTO ATTENZIONE MEMORIZZAZIONE OSSERVAZIONE ED INTERPRETAZIONE DELLA REALT METACOGNIZIONE sottolineatura schemi- appunti
  • 13. Chi controlla attivamente il proprio processo di apprendimento, impara meglio e in misura maggiore rispetto a chi si pone in atteggiamento passivo. Generalmente, ad una migliore elaborazione corrisponde una migliore memorizzazione
  • 14. INSEGNARE A STUDIARE METACOGNIZIONE CONOSCERE ED INSEGNANRE STRATEGIE DI APPRENDIMENTO E DI STUDIO STILI COGNITIVI ED ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI ATTEGGIAMENTO VERSO SCUOLA E STUDIO
  • 15. STILI DI APPRENDIMENTO (Cantoia-Carrubba-Colombo 2004) Tendenza del soggetto ad utilizzare alcune strategie pi湛 frequentemente di altre Modo in cui si usano le abilit di cui si dispone Lo stile individua una modalit prevalente di risposta Necessit di impostare le nostre attivit dinsegnanti secondo un approccio che non sia marcatamente unilaterale
  • 16. RENDERE AUTONOMO FORNIRE STRUMENTI A LIVELLO COGNITIVO STRUMENTALE
  • 17. FORNIRE STRUMENTI PER SOPPERIRE A CARENZE ESECUTIVE, FAVORISCE UN APPRENDIMENTO ATTIVO, COSTRUTTIVO ED AUTONOMO.
  • 18. PERCORSO PER : - ABILITARE ALLO STRUMENTO - ACCETTARE LO STRUMENTO CHE COINVOLGA ALUNNO CON DSA, CLASSE, INSEGNANTI, GENITORI
  • 20. STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE: MEDIATORI DIDATTICI. NON DIMENTICHIAMO: IL PRIMO MEDIATORE DIDATTICO LINSEGNANTE
  • 21. ALLO STUDIO SI ACCEDE TRADIZIONALMENTE CON LA LETTURA
  • 23. Spesso rischiamo di compiere gli errori maggiori con gli alunni che presentano difficolt Insistendo troppo sullaspetto tecnico della decifrazione possiamo allontanare lalunno dalla consapevolezza del vero scopo della lettura.
  • 24. Lo scopo della lettura dovrebbe essere chiaro al bambino prima ancora di iniziare a riconoscere i grafemi. Per comprensione e decifrazione prevedere percorsi che vanno di pari passo.
  • 25. La comprensione ha origine dallincontro tra le caratteristiche del testo e le caratteristiche del lettore.
  • 26. VARIABILI SOGGETTO (Medeghini 2001) Conoscenze precedenti (generali, specifiche, lessicali-sintattiche- semantiche,) Atteggiamento Abilit percettive Corretto funzionamento del sistema di elaborazione Conoscenze ed abilit metacognitive
  • 27. LE CARATTERISTICHE DEL TESTO (Medeghini 2001) Caratteristiche fisiche Frequenza delle parole Costruzione sintattica della frase Densit delle idee Costruzione complessiva del testo Tipologia testuale e scopo Contenuto del testo
  • 28. POSIZIONE DELLE DOMANDE Inserite nel testo: migliorano la comprensione e lapprendimento Domande concettuali: migliori risultati se formulate prima di leggere il testo Ponendo prima le domande si creano aspettative, si focalizza lattenzione su un argomento preciso, si stimolano previsioni su quanto si sta leggendo.
  • 29. Testi espositivi Difficolt dovute a: Poca familiarit con gli argomenti Argomenti formulati in forma astratta e decontestualizzata Assenza di una struttura forte e ben caratterizzata, di tipo causale e temporale Importanti le modalit con cui vengono presentati
  • 30. ALCUNE PROPOSTE Non attendere che sia automatizzato il processo di decodifica per operare sul processo di comprensione (uso di immagini, comprensione orale, comprensione da lettura fatta da altri) Fornire conoscenze per facilitare il compito di lettura e lo studio Attivare le conoscenze precedenti
  • 31. Compensare le difficolt tecniche per facilitare o permettere laccesso alla comprensione Nella semplificazione di testi tener conto del contesto in cui il compito viene proposto
  • 32. ELEMENTI CHE POSSONO RENDERE DIFFICILE LA COMPRENSIONE DEL TESTO DI UN PROBLEMA Posizione della domanda Modo di presentare linformazione Natura dei dati Carenza o sovrabbondanza delle informazioni Formulazione testo
  • 33. TESTO A: Un bambino aveva 12 mele. Ne ha regalata una parte a un amico. Gliene restano 8. Quante ne ha regalate? TESTO B: Un bambino aveva 12 mele. Dopo averne regalata una parte a un suo amico gliene restano 8. Quante ne ha regalate? Testo A: risolto dal 39% Testo B: risolto dal 76% Orsolini - Fanari - Maronato, (2005) Difficolt di lettura nei bambini, Carocci, Roma
  • 34. DIFFICOLT MATEMATICHE RICORDIAMO CHE Da Contardi-Piochi, (2002), Le difficolt di apprendimento della matematica, Erickson, Trento Il linguaggio della matematica 竪 composto da termini tecnici e da simboli Buona parte dellapprendimento della matematica richiede un apposito insegnamento
  • 35. Le principali nozioni matematiche apprese, devono essere immagazzinate nella memoria a lungo termine. Tale immagazzinamento deve essere dinamico. Per le attivit di calcolo 竪 necessaria unattenzione costante e prolungata. Spesso, dietro gli errori, vi sono processi di pensiero in cui le conoscenze del soggetto assumono un ruolo importante.
  • 36. MATEMATICA: ALCUNE PROPOSTE Cartoncini dei numeri per aspetto sintattico e lessicale e per la sequenza numerica Trucchetti per tabelline. Es: tabellina del 9 usando le mani, tabelline del pastore Uso delle dita per contare Presentare modi diversi per eseguire le operazioni indispensabile insistere sulla prova delle operazioni? Aplicare regole alta leggibilit anche ai testi dei problemi
  • 37. ALCUNI CRITERI PER LA STESURA DIALCUNI CRITERI PER LA STESURA DI TESTI DI FACILE LETTURATESTI DI FACILE LETTURA (Cortelazzo, 1991) Parole tratte, il pi湛 possibile, dal vocabolario di base Frasi brevi e semplici, coordinate pi湛 che subordinate Ricorrere il meno possibile ai pronomi, optando per la ripetizione del soggetto e delloggetto. Preferibilmente utilizzare che (pronome) con funzione di soggetto e non di complemento oggetto
  • 38. Cercare di evitare la forma passiva Preferire lindicativo al congiuntivo Tra i tempi dellindicativo usare: presente, passato prossimo e futuro semplice Evitare doppie congiunzioni e doppie negazioni Luso dei connettivi non deve creare ambiguit o errori di interpretazione
  • 39. DIDATTICA COSTRUTTIVISTA caratteristiche individuali del soggetto attivit di apprendimento caratteristiche del materiale da apprendere qualit dellistruzione compito criteriale APPRENDIMENTO RISULTATO DELLINTERAZIONE TRA PI ELEMENTI:
  • 40. Se uno di questi elementi salta, ho ancora un apprendimento significativo?
  • 41. PRIMA IL SIGNIFICATO DI ALCUNE PAROLE. 油 Eleggere = scegliere, votare Modesta = semplice, povera Dorso = schiena Tralci = rametti Groppa = schiena
  • 42. 油油油ADESSO LEGGI CON ATTENZIONE LE SPINE DEL RICCIO Tanti e tanti anni fa, gli animali che vivevano in una grande foresta volevano eleggere il loro re. Decisero che il re sarebbe stato lanimale con il corpo e il mantello pi湛 belli. Leoni, scimmie, orsi e lepri fecero a gara per sembrare pi湛 belli. Il povero riccio, che a quei tempi era ricoperto da una modesta pelliccia, pens嘆 di presentarsi con il dorso ricoperto da tralci di rose in fiore. I dieci gufi scelti per decidere non ebbero dubbi: il riccio sarebbe stato eletto re della foresta; il giorno dopo sarebbe stato incoronato e avrebbe avuto un suo trono.
  • 43. Il mattino seguente, per嘆, il povero riccio si trov嘆 sulla groppa solo le spine delle rose, poich竪 fiori e rose erano appassiti. Per la vergogna da quel giorno, il riccio, tutto ricoperto di spine, esce dalla sua tana solo di notte. Ma di notte escono anche i gufi che vanno a caccia di ricci per vendicarsi di essere stati imbrogliati. ( da Matal, Siamo insieme, Edibimbi)
  • 44. IL SIGNIFICATO DI UNALTRA PAROLA Origine = nascita, come ha avuto inizio 油 則 ADESSO SCEGLI LA RISPOSTA ESATTA. SE NON TI RICORDI TUTTO, PUOI ANDARE A RILEGGERE LA LEGGENDA 油 Questa leggenda vuole spiegare: 油油油油油 lorigine del riccio 油油油油油 lorigine delle spine del riccio 油油油油油 lorigine delle abitudini notturne del riccio 油
  • 45. I fatti narrati sono: 油油油油油 totalmente reali 油油油油油 totalmente fantastici 油油油油油 in parte reali e in parte fantastici 油 Numera i momenti della leggenda secondo lesatto ordine di successione. 油油油油油 Il riccio si ritrov嘆 coperto di spine e usc狸 solo di notte 油油油油油 Il riccio era ricoperto di una modesta pelliccia 油油油油油 Il riccio si mise sulla schiena tralci di rose in fiore
  • 46. COSA HA PORTATO IL BAMBINO ACOSA HA PORTATO IL BAMBINO A SBAGLIARE?SBAGLIARE?
  • 47. COSA PU CREARE DIFFICOLT?COSA PU CREARE DIFFICOLT?
  • 48. Valutazione anche qualitativa Lupo, faro, noce, vite, posta, ladro, fresco, strega, pavone, divano, nuvola, salame, poltrona, pulcino, mandorla, fantasma
  • 49. Applicare una didattica per la classe non significa precludere percorsi didattici specifici per rispondere alle difficolt di alcuni bambini Percorsi attuabili: per il singolo, nel gruppo classe, in gruppi di potenziamento, a casa. necessario che tutti gli alunni al termine della lezione abbiano svolto la stessa quantit di lavoro? NON DIMENTICHIAMO
  • 50. GRAZIE PER LATTENZIONEGRAZIE PER LATTENZIONE EE BUON LAVORO!BUON LAVORO!
  • 51. BIBLIOGRAFIA Cantoia Carrubba Colombo, Apprendere con stile, Carocci Faber, 2004 Carletti Varani , Didattica costruttivista, Erickson, 2005 Contardi-Piochi, Le difficolt di apprendimento della matematica, Erickson, Trento, (2002) De Beni Cisotto Carretti, Psicologia della lettura e della scrittura, Erickson, Trento, 2001 Galvan Biancardi, Uno, due, dui Una didattica per la discalculia, Libri Liberi, 2007 Medeghini, (a cura di), Perch辿 竪 cos狸 difficile? Come la scuola pu嘆 aiutare gli alunni con disturbi specifici di apprendimento, Vannini, 2005 Medeghini Lancini, Percorsi didattici per la soluzione dei problemi aritmetici, Vannini, 2004 Medeghini, Percorsi didattici per la comprensione del testo, Vannini, 2001 Orsolini - Fanari - Maronato, Difficolt di lettura nei bambini, Carocci, Roma, 2005
  • 52. DECODIFICA STRUMENTALE ALLA COMPRENSIONE LA COMPRENSIONE FACILITA LA DECODIFICA
  • 53. DIVERSI PREREQUISITI RICHIEDONO IL FUNZIONAMENTO DI DIFFERENTI PROCESSI COGNITIVI ABILIT MODESTAMENTE CORRELATE
  • 55. 1 2 1 0 1 0 0
  • 56. 1. COSTRUIRE UN NUMERO CON CENTINAIA, DECINE E UNIT 1 0 0 1 4 0 1 4 6 2. COSTRUIRE LA PROCEDURA Scrittura del numero sotto dettatura, con supporto di procedura verbale ASPETTO SINTATTICO
  • 57. ASPETTO LESSICALE 1. LEGGERE I NUMERI CON IL CENTINAIO 2 5 3 0 0 0 2 5 3 2. COSTRUIRE LA PROCEDURA