LICF propone un modello concettuale che enfatizza la nozione 束universale損 di funzionamento come fondamento dello stato di salute. Le persone con menomazioni possono trovare nel proprio ambiente sostegno oppure barriere. Questa interazione con lambiente, pi湛 ancora della diagnosi, 竪 talvolta centrale per capire quali opportunit la persona potr avere a disposizione per 束fiorire損, come scrivono, con una bella espressione i teorici della 束capability損.
LICF CY ha unapplicazione universale: riguarda tutte le persone, non solo quelle con disabilit, perch辿 considera il funzionamento umano e le sue restrizioni. Si riferisce a tutti gli aspetti della salute delluomo.
Le attivit proposte hanno la finalit di offrire agli alunni la possibilit di conoscere un linguaggio universale che coinvolge la persona in modo completo (sensorialit, emotivit, intelletto, creativit..) e che stimola uno sviluppo armonico, migliorandone attenzione, concentrazione, memoria, impegno personale, senso di responsabilit; migliorare il modo di ascoltare e il controllo del proprio modo di operare, anche in relazione agli altri.
Progetto Informatica INFANZIA Rocca S. GiovanniLara Polsoni
油
Resoconto della parte generale del progetto di Informatica condotto presso la Scuola dell'Infanzia di Rocca S. Giovanni dall'insegnante Lara Polsoni nell'anno scolastico 2010-2011
Il candidato pianifichi un percorso didattico finalizzato allutilizzo del corpo per rappresentare situazioni fantastiche.
Il candidato progetti lunit di apprendimento per una sezione di bambini di cinque anni.
Il corso fornisce approfondimenti e competenze trasversali utili per migliorare le proprie relazioni
interpersonali sviluppando prima di tutto una maggiore autoconsapevolezza e in secondo luogo anche le
proprie capacit di comunicazione e negoziazione.
2. COMOGLIO M. CARDOSO M.A., 1996, INSEGNARE E APPRENDERE IN
GRUPPO, ROMA, LAS
Paola Gentile
INSIEME DI COMPORTAMENTI MOTIVATI E
COGNITIVAMENTE CONTROLLATI CHE
PERMETTONO AD UNA PERSONA DI INIZIARE,
SVILUPPARE, MANTENERE E AFFRONTARE IN
MODO EFFICACE UNA BUONA RELAZIONE CON
GLI ALTRI E UN BUON INSERIMENTO
NELLAMBIENTE CHE LA CIRCONDA
3. COMOGLIO M. CARDOSO M.A., 1996, INSEGNARE E APPRENDERE IN
GRUPPO, ROMA, LAS
Paola Gentile
LIVELLO DI EXPERTISE RAGGIUNTO
NELLUSO COERENTE DI UN INSIEME
DI ABILITA RELAZIONALI CHE
FAVORISCONO LA BUONA RELAZIONE
E INTERAZIONE CON GLI ALTRI
LINSEGNAMENTO DI UNA COMPETENZA NON
AVVIENE DIRETTAMENTE, MA ATTRAVERSO LA
COSTRUZIONE PROGRESSIVA DELLE ABILITA
CHE LA DESCRIVONO
4. ANALIZZARE IL CONTESTO
ADOTTARE SEMPRE UNA PROCEDURA DIDATTICA CHE
PREVEDA LE SEGUENTI FASI:
-CONOSCENZA CONCETTUALE - ESPERIENZA -
-RIFLESSIONE SULLESPERIENZA
COSTRUIRE UNA SCHEDA DI OSSERVAZIONE DELLA/E
ABILITA SOCIALI DA PRATICARE IN UN COMPITO.
ESSERE PROGRESSIVI E COSTANTI
NELLINSEGNAMENTO;
Paola Gentile
5. PROPOSTA JOHNSON & JOHNSON*
COMPETENZE E COMPORTAMENTI UTILI ALLA FORMAZIONE
DEL GRUPPO
COMPETENZE E COMPORTAMENTI PER MIGLIORARE IL
FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO
COMPETENZE E COMPORTAMENTI COGNITIVI PER UNA
MIGLIORE ELABORAZIONE DEI CONTENUTI
COMPETENZE E COMPORTAMENTI CHE STIMOLANO UN
ULTERIORE APPROFONDIMEMTO
JOHNSON, D., JOHNSON, R., HOLUBEC, E., Apprendimento cooperativo in classe,
ERICKSON, TRENTO, 1996.
*
Paola Gentile
6. PROPOSTA DI COMOGLIO*
PRENDERE DECISIONI
RISOLVERE PROBLEMI
GESTIRE COSTRUTTIVAMENTE I CONFLITTI
LEADERSHIP DISTRIBUITA
SAPER COMUNICARE
COMOGLIO M. CARDOSO M.A., 1996, INSEGNARE E APPRENDERE IN
GRUPPO, ROMA, LAS
Paola Gentile
7. INSEGNAMENTO INDIRETTO
ATTRIBUIRE IMPORTANZA ALLA STRUTTURA DI
INTERDIPENDENZA POSITIVA
ATTIVARE PROCESSI DI RIFLESSIONE SULLE
ABILITA SOCIALI
INSEGNAMENTO DIRETTO
METTERE IN ATTO UNA SERIE DI
OPERAZIONIPER INSEGNARLE DIRETTAMENTE
Paola Gentile
8. 1. Suscitare la motivazione
2. Descrivere i comportamenti che esprimono
labilit e presentarne un modello. E possibile fare ci嘆
usando strumenti quali:
a) la carta a T
b) il modellamento
c) il role-play
d) la simulazione
e) fornire feed-back
3. Offrire occasioni per esercitarsi
4. Revisionare lacquisizione dellabilit rinforzando e
modellando i comportamenti desiderati
5. Generalizzare gli apprendimenti Paola Gentile
9. SUSCITARE LA MOTIVAZIONE
ALLAPPRENDIMENTO DELLABILIT
Paola Gentile
Costituire gruppi di tipo tradizionale, promovendo la riflessione
sugli elementi che hanno ostacolato lefficacia del lavoro
Far rievocare agli studenti situazioni di disagio connesse alla
mancata applicazione dellabilit;
Definire, insieme agli studenti, situazioni in cui lapplicazione
dellabilit stessa sia vantaggiosa o in cui la sua mancanza comporti
dei disagi
Comunicare che il suo possesso sar oggetto di valutazione, ecc.
10. B) DESCRIVERE IN MODO CHIARO I COMPORTAMENTI AD ESSA
CONNESSI E PRESENTARE UN MODELLO. E POSSIBILE FARE CIO
ATTRAVERSO ALCUNI STRUMENTI QUALI
Linsegnante pu嘆 utilizzare varie modalit di descrizione.
Descrizione verbale e non verbale della competenza
COMPORTAMENTI NON
VERBALI
SI VEDE COSI
COMPORTAMENTI VERBALI
SI DICE COSI
UNO SGUARDO ED UN PICCOLO
MOVIMENTO DELLA TESTA CHE
ESPRIME ASSENSO
COPLPO SULLA SPALLA
BATTITO DELLE MANI
PAUSA DI ATTENZIONE
DITA A V
ECC
TI SEI ESPRESSO BENE!
IL TUO SFORZO HA DATO
OTTIMI RISULTATI
BENE, CONTINUA COSI
SAI CHE NON SONO STATO
CAPACE DI FARE QUELLO CHE
HAI FATTO TU?
ECC
INCORAGGIARE
Paola Gentile
11. B) DESCRIVERE IN MODO CHIARO I COMPORTAMENTI AD
ESSA CONNESSI E PRESENTARE UN MODELLO
Applicazione della tecnica del
modellamento/modeling apprendimento attraverso limitazione
-Catturazione attenzione, esposizione verbale;
-Dimostrazione e sollecitazione a fare domande, ad imitare il
comportamento rinforzo, correzione.
-Applicazione; in questa fase linsegnante si impegna per perfezionare
il comportamento degli allievi mostrando, discutendo, rinforzando.
Paola Gentile
12. Simulazione di ruolo (role playing)
-Situazione immaginaria (commedia dellarte) in cui gli studenti
sperimentano direttamente relazioni/ ruoli.
Momenti:
- scelta dei soggetti,
- definizione della situazione,
- libero agire dei soggetti.
B) DESCRIVERE IN MODO CHIARO I COMPORTAMENTI AD ESSA
CONNESSI E PRESENTARE UN MODELLO
Paola Gentile
13. Simulata
Rappresentare situazioni particolari con un copione pre-definito
Per realizzare le simulata pu嘆 essere utile riferirsi a situazioni
realmente accadute che vengono successivamente riproposte per
evidenziare alternative, e stimolare il coinvolgimento.
Per consentire di passare dal senso dirrealt al senso di realt
stemperando i propri vissuti emozionali.
B) DESCRIVERE IN MODO CHIARO I COMPORTAMENTI AD ESSA
CONNESSI E PRESENTARE UN MODELLO
Paola Gentile
14. C) PREDISPORRE SITUAZIONI CHE CONSENTANO
LESERCIZIO NELLABILIT
Linsegnante offre occasioni per far esercitare gli alunni
nellesecuzione dellabilit.
Durante la pratica, linsegnante osserva, fornisce
suggerimenti, incoraggia. In questa fase pu嘆 essere opportuno
assegnare dei ruoli, illustrandone le modalit di svolgimento.
Paola Gentile
15. D) FAVORIRE LA RIFLESSIONE E LA REVISIONE
SULLUSO DELLABILIT
Fase metacognitiva
La revisione del lavoro prevede due momenti:
-il monitoring, cio竪 il monitoraggio durante il
lavoro di gruppo
-il processing, cio竪 la revisione finale
Paola Gentile
16. D) FAVORIRE LA RIFLESSIONE E LA REVISIONE
SULLUSO DELLABILIT
Losservazione pu嘆 essere eseguita in modo
Strutturato
Libero
In questa fase 竪 necessario:
Scegliere le competenze che devono essere osservate;
Decidere come svolgere losservazione, se e quando
intervenire, e la valutazione da attribuire
Paola Gentile
17. SCHEDA STRUTTURATA
CLASSE:_________ GRUPPO: _______ DATA:________ LEZIONE
DI: _________________
ABILITA
SOCIALI
ALUNNI
C. A. D. D. G. P. L. M S. G.
ASCOLTARE
AIUTARE
INCORAGGI
ARE
Paola Gentile
18. SCHEDA STRUTTURA (RIPRODUZIONE DELLA CARTA A T COSTRUITA CON GLI STUDENTI):
COMPORTAMENTI NON VERBALI E VERBALI RELATIVI ALLABILITA: INCORAGGIARE
Classe: _________________________ Gruppo: ____________
Data: __________________________ Lezione di: __________
Nome degli studenti
UNOSGUARDOEDUNPICCOLO
MOVIMENTODELLATESTA
CHEESPRIMEASSENSO
COPLPOSULLASPALLA
BATTITODELLEMANI
PAUSADIATTENZIONE
DITAAV
TISEIESPRESSOBENE!
ILTUOSFORZOHADATO
OTTIMIRISULTATI
BENE,CONTINUACOSI
SAICHENONSONOSTATO
CAPACEDIFAREQUELLOCHE
HAIFATTOTU?
20. SCHEDA DI VALUTAZIONE PERSONALE SUL LAVORO DI GRUPPO
CLASSE: _________ GRUPPO: ____________ DATA: ___________ LEZIONE
DI: _________________
HO ASCOLTATO GLI ALTRI
SEMPRE QUALCHE VOLTA MAI
MI SONO PRESTATO AD AIUTARE CHI ERA IN DIFFICOLTA
SEMPRE QUALCHE VOLTA MAI
HO INCORAGGIATO GLI ALTRI
SEMPRE QUALCHE VOLTA MAI
Paola Gentile