Autori della pedagogia moderna by Lucia Gangalereportages1Per i Licei delle Scienze Umane-4^ e 5^ anno.
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PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALEAntonetta CimmarrustiLA VISIONE DI EDUCAZIONE NELL'ERA DEL DIGITALE
IL DIGITALE STRUMENTO ABILITANTE
CORRETTORE E VOLANO DEL CAMBIAMENTO
Disabilità orientamento e progetto di vita nella scuola inclusivaUniversità di CataniaRivista Annali n. 17/2018 del Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Catania
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALEAntonetta CimmarrustiLA VISIONE DI EDUCAZIONE NELL'ERA DEL DIGITALE
IL DIGITALE STRUMENTO ABILITANTE
CORRETTORE E VOLANO DEL CAMBIAMENTO
Disabilità orientamento e progetto di vita nella scuola inclusivaUniversità di CataniaRivista Annali n. 17/2018 del Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Catania
Il Rinnovamento Della DidatticaSilvio VitellaroIl distacco tra società e scuola può essere colmato attraverso l'applicazione didattica del costruttivismo e l'apprendimento in ambiente tecnologico web 2.0
Gregory Bateson ha ancora qualcosa da insegnarci?Emanuele SerrelliFour young researhers from different disciplines and approaches are provoked by the question "Does Gregory Bateson have anything more to teach us?". They answer by taking move from different keywords in Bateson's vocabulary, from some quotations of Bateson's work, and from the story of how they came to know Bateson and his thought. We decided to write this multi-authored article most of all to document and share a nice interaction, one "thinking mind" triggered by the question about Bateson, teaching, and learning. We had the encounter with Bateson in common, but we never had the occasion before to talk in deep, being involved in different research fields although in the same Department. Bateson unites, Bateson divides, Bateson unites again: visions and ideas that have emerged here are not an absolute convergence. Bateson's thought itself would not allow that. Rather, here is a little "harmony of differences" in interpretations, perspectives, and meanings.
In the question about what more Bateson has to teach us, we chose to interpret the word "teach" in a non-transmissive, critical way: how does Bateson make us critical in the context where we work? What does he have to teach to us and to our research contexts?
Alessia Vitale takes move from the batesonian word "creature" to tell how Gregory Bateson's thought may be approached and understood only by considering man and his theory as part of the living world, so realizing one of Bateson's own messages, and moreover giving a lesson for our way of considering knowledge. Emanuele Serrelli discusses the relationship between map and territory, and the ambivalent oscillation between the two in all Bateson's work; in this movement Bateson teaches a scientific method, touching - according to Serrelli - on territories, not only maps. A different perspective is offered by Andrea Galimberti. Through the keyword "metaphor" he describes in another, maybe more "creatural" way the relationships between maps and territories, emphasizing the importance of hiding besides unveiling, where an excess of explanations ends up by killing any life history. Finally, Andrée Bella looks at knowing through the batesonian term "grace", which relates to ancient concepts like "art", and opposes the tendency of "conscious purpose" to separate and damage reality. So, together with Bateson, Bella invites to reconnect knowledge with the whole person, origin, and the vast ensemble of "the pattern which connects".
La persecuzione degli Ebrei in ItaliafrantexUn percorso sulla storia degli Ebrei in Europa, con approfondimenti sulla presenza degli Ebrei nel Veneto, durante la Repubblica di Venezia, e sugli effetti del Codice Napoleonico. Le radici dell'antisemitismo fascista e della legislazione razziale del 1938: la guerra di Etiopia, le mire espansionistiche filoislamiche nel Mediterraneo e l'alleanza con la Germania di Hitler. Le colpe italiane prima dell'Armistizio dell'8 settembre, dai campi di concentramento all'internamento libero nella provincia di Vicenza. La deportazione degli Ebrei di Roma e la collaborazione italiana alla Shoah durante la Repubblica Sociale Italiana.
El totalitarismoGuillermo OspinaEl documento describe el totalitarismo y el fascismo italiano. Resume que en un régimen totalitario, el Estado controla todos los aspectos de la sociedad y la política, la libertad es reprimida, existe un partido único y un líder carismático es el centro del poder. Luego describe cómo el fascismo italiano surgió después de la Primera Guerra Mundial en medio de la inestabilidad política y social en Italia, con Benito Mussolini estableciendo una dictadura fascista en 1922.
Nazismo fascismoMaria PachecoPower completo sobre esta materia vista en clases.-
Biografia ed ascesa di HitlerfrantexLa figura di Hitler e le condizioni della Germania nel primo dopoguerra, fino all'ascesa di Hitler ed alla costruzione del regime nazista.
Siamo uomini E caporali. Psicologia della disobbedienza.Salvatore CianciabellaLa psicologia sociale e il cinema di Totò si incontrano attraverso i temi dell'obbedienza e disobbedienza all'autorità e della persuasione.
Formazione esperienziale: Il cognitivismoSmartBiz ConsultingIl cognitivismo con la “rivoluzione cognitivista” muta il panorama della psicologia sperimentale, che fino agli anni ‘50 era stato completamente caratterizzato dalle teorie comportamentiste.
Neuroetica, Un Approccio Antropologico Alle NeuroscienzeGiovanni NoceraComunicazione di Giovanni Nocera al convegno svolto a Nettuno su Neuroscienze e Neuroetica
Il contributo delle scienze cognitive alla media educationRiva GiuseppePresentazione di Giuseppe Riva al convegno del 18 novembre 2011 "La media education: una disciplina trasversale" a Pavia
Psicologia generaleassociazione Argopresentazione nell' ambito del modulo di psicologia generale della formazione per psicoterapeuti organizzata dalla Scuola Romana di Terapia Familiare di Crotone
La neuroscienza cognitiva e la sfida della mente distribuitaFondazione Giannino Bassettidi Alfredo Paternoster
Università di Bergamo
Convegno "Le neuroscienze incontrano le altre discipline"
Padova, Palazzo del Bo
5 maggio 2011
Il convegno è promosso dall’Università di Padova e dal Dipartimento di Psicologia generale della stessa università, con il sostegno della Fondazione Sigma Tau e della Fondazione Giannino Bassetti.
2. Il cognitivismo
Verso gli anni ‘50 ci si accorse che il comportamentismo, che consideravaVerso gli anni ‘50 ci si accorse che il comportamentismo, che considerava
non scientifica l’introspezione e impossibile lo studio diretto della mentenon scientifica l’introspezione e impossibile lo studio diretto della mente
umana, studiando soltanto le risposte che i soggetti davano agli stimoli,umana, studiando soltanto le risposte che i soggetti davano agli stimoli,
ovvero tutta una serie di apprendimenti per condizionamento, rinforzo oovvero tutta una serie di apprendimenti per condizionamento, rinforzo o
imitazione, non era però sufficiente a spiegare comportamenti complessiimitazione, non era però sufficiente a spiegare comportamenti complessi
come il linguaggio, il ragionamento e altri tipi di apprendimento.come il linguaggio, il ragionamento e altri tipi di apprendimento.
3. Contributi alla SC
I contributi alla Scienza Cognitiva furono portati dalla psicometria con le sue misureI contributi alla Scienza Cognitiva furono portati dalla psicometria con le sue misure
dell’intelligenza e delle componenti dell’intelligenza; dalla neurofisiologia che hadell’intelligenza e delle componenti dell’intelligenza; dalla neurofisiologia che ha
indagato sulle strutture biologiche che permettono il pensiero; dalla psicologiaindagato sulle strutture biologiche che permettono il pensiero; dalla psicologia
sperimentale che ha indagato sulla velocità e i limiti dell’acquisizionesperimentale che ha indagato sulla velocità e i limiti dell’acquisizione
dell’informazione durante i processi sensoriali, percettivi, motori e di memoria; daglidell’informazione durante i processi sensoriali, percettivi, motori e di memoria; dagli
psicologi della Gestalt che hanno avanzato interessanti ipotesi sui processi chepsicologi della Gestalt che hanno avanzato interessanti ipotesi sui processi che
avvengono durante i compiti di pensiero. Ognuno di questi indirizzi aveva un proprioavvengono durante i compiti di pensiero. Ognuno di questi indirizzi aveva un proprio
paradigma e tendeva a mantenere posizioni estremamente separate quando nonparadigma e tendeva a mantenere posizioni estremamente separate quando non
erano conflittuali. Era necessaria la messa a punto di un nuovo paradigma cheerano conflittuali. Era necessaria la messa a punto di un nuovo paradigma che
mettesse tutti d’accordo.mettesse tutti d’accordo.
Il cambiamento si ebbe con l’avvento dello Human information processing intornoIl cambiamento si ebbe con l’avvento dello Human information processing intorno
agli anni 50-60. Secondo questo approccio, il pensiero è un processo diagli anni 50-60. Secondo questo approccio, il pensiero è un processo di
manipolazione di simboli e la simulazione.manipolazione di simboli e la simulazione.
4. Chomsky
Chomsky, un noto linguista mise in evidenza come il rinforzo
e l’imitazione non fossero sufficienti a spiegare un
apprendimento complesso come l’acquisizione di una lingua
parlata da parte di un bambino piccolo.
Per spiegare tale velocità di apprendimento Chomsky ipotizzò
negli esseri umani l’esistenza di una specie di elaboratore del
linguaggio, un sistema innato o LAD (Language Acquisition
Device) predisposto per registrare ed elaborare i dati in
ingresso, per comprendere e costruire le regole della lingua e
quindi produrre il parlato.
Tale orientamento determinò la nascita di una nuova scuola
detta cognitivismo.
5. Motivazioni
Il problema che ha sempre dominato la psicologia è come
arrivare ad una chiara definizione delle cause del nostro
comportamento, dalle attività più elementari che noi
svolgiamo nella nostra vita quotidiana a quelle più complesse
che, per esempio, utilizziamo quando lavoriamo o quando
pensiamo e scriviamo.
Lo scopo ultimo è quello di descrivere la cognizione, in altre
parole i meccanismi soggiacenti a tali attività, gli stati mentali
e i processi che sono messi in atto.
La metafora utilizzata dal Cognitivismo è che la cognizione
possa essere vista come un'operazione svolta da uno
speciale computer mentale, localizzato nel cervello. Gli organi
di senso smistano rappresentazioni dell'ambiente a tale
computer. Il corpo emette delle azioni.
6. Lo human information processing
L'approccio informazionale prevede che gli organi di
senso veicolino stimoli verso i centri che li elaborano, in
raccordo con gli scopi che l'individuo deve portare a
termine.
I sistemi di pianificazione inferiscono dalle basi di
conoscenza cosa deve essere fatto e inviano ordini agli
organi motori, che eseguono un set d'azioni appropriate.
Nella sua versione pi brillante, l'approccio computazione
fa una serie d'ulteriori assunzioni.
Le rappresentazioni sono strutture statiche di simboli
discreti. Le operazioni cognitive sono trasformazioni da
strutture di simboli statiche alle successive.
10. L’uomo come elaboratore di informazioni
Il cognitivismo considera l’uomo come un elaboratore di
informazioni. Tali informazioni provengono sia dalla
realtà esterna che dall’interno dell’organismo.
L’elaboratore, come attualmente il computer, ha una
serie di strutture che servono per immagazzinare,
organizzare ed elaborare l’informazione. Compito dello
psicologo è individuare tali forme di organizzazione.
Utilizzando i contributi della cibernetica e della teoria
dell’informazione, gli psicologi cognitivisti cominciarono
ad elaborare modelli di funzionamento mentale che
consentano di capire come funziona il cervello.
11. La Scienza Cognitiva
La Scienza Cognitiva è un settore di studio che si sta
rapidamente espandendo che ha lo scopo di capire i
processi mentali che soggiacciono alle abilità.
Le domande che si pongono gli studiosi di questo
settore non sono nuove.
Filosofi, Psicologi, Linguisti, Neuro-scienziati e ricercatori
della Computer Science si sono posti le questioni di
base indicate dalla natura dei processi mentali, creando
questo settore più vasto che è rappresentato dalla
Scienza Cognitiva.
12. Approccio interdisciplinare
La Scienza Cognitiva è distinta da queste tradizionali
discipline per via del suo approccio altamente
interdisciplinare.
Il suo modo di lavorare permette di guadagnare
conoscenze e metodi dalle discipline correlate.
Quali sono le componenti di base dei processi cognitivi?
Sono in qualche modo sussunti da un meccanismo
mentale comune? Qual’ è la relazione tra l’apparato
fisico e la cognizione?
13. Ricerche
Gli scienziati cognitivi portano avanti studi teorici e
empirici con lo scopo di verificare la bontà dei loro
modelli formali e computazionali dei vari aspetti della
cognizione.
Le aree investigate includono:
acquisizione dell’informazione e meccanismi di
processamento dell’informazione in abilità cognitive
quali percezione, riconoscimento, stivaggio
dell’informazione e suo ritrovamento, acquisizione del
linguaggio, comprensione e produzione, acquisizione di
concetti, problem solving e ragionamento.
14. Studio dell’intelligenza
La Scienza Cognitiva è lo studio dell’intelligenza e dei sistemi
intelligenti, con particolare riferimento al comportamento intelligente
inteso come computazione. Sebbene nessuna definizione
soddisfacente sia stata proposta ancora oggi, tutti gli esseri umani
sono capaci di giudicare quando un determinato comportamento
possa essere definito intelligente.
Il range di comportamenti intelligenti è molto vasto ed articolato, e
va dalla risoluzione di problemi, alla risposta adeguata ad una
domanda, alla creazione di manufatti interessanti, belli o nuovi.
Solitamente il termine intelligenza viene applicato a questo insieme
diverso di comportamenti in quanto si presuppone che
soggiacciano a tali processi un insieme comune di caratteristiche e
di unità funzionali che svolgono le attività.
15. Comparazione tra intelligenza biologica
ed artificiale
Oggi noi attribuiamo intelligenza sia agli umani che ai
sistemi non umani, in particolare ai computer. Non tutti
accettano questo punto di vista, ma è possibile definire
quest’ultimi come intelligenti se esibiscono
comportamenti analoghi a quelli umani.
L’intelligenza deve essere interpretata giudicando l’abilità
dei sistemi di eseguire compiti intellettuali,
indipendentemente dalla natura del sistema fisico che
esibisce questa abilità.
16. Approcci metodologici
La Scienza Cognitiva, definita come lo studio
dell’intelligenza e dei suoi processi computazionali, può
essere interpretata in numerosi modi.
E’ possibile costruire una teoria dei processi intelligenti,
completamente divisa dallo specifico sistema fisico o
biologico in cui viene ravvisata o implementata.
E’ possibile studiare l’intelligenza umana o animale,
cercando di estrarre una teoria dei processi intelligenti
attraverso lo studio del comportamento degli organismi
intelligenti.
Oppure è possibile studiare l’intelligenza dei computer,
cercando di capire i principi computazionali che
soggiacciono all’organizzazione e al comportamento dei
programmi intelligenti.
17. Il computer mentale
Le rappresentazioni sono strutture statiche di simboli discreti. Le
operazioni cognitive sono trasformazioni da strutture di simboli
statiche alle successive.
Queste trasformazioni sono discrete, istantanee e sequenziali. Il
computer mentale visto come un insieme di moduli ognuno
responsabile per differenti compiti di processazione di simboli. Un
modulo accoglie le rappresentazioni simboliche come input e
computa rappresentazioni simboliche in output. Alla periferia del
sistema ci sono trasduttori d'input e d'output, in altre parole strutture
che trasformano la stimolazione sensoriale in rappresentazioni
d'input e rappresentazioni d'output in movimenti fisici. L'intero
sistema, e ognuno dei suoi moduli, opera ciclicamente: input,
manipolazione di simboli interni, output.
L'approccio computazione fornisce una struttura molto potente per
sviluppare teorie e modelli dei processi cognitivi.