Questa presentazione era finalizzata alla spiegazione del metodo di progettazione e prototipazione in un lavoro come quello di Cartella Clinica Informatizzata. L'idea da divulgare ai committenti è quella di mettere al centro l'utilizzatore del prodotto, capire le sue necessità, il suo contesto di utilizzo e massimizzare l'efficacia e l'efficienza nella sua esperienza d'uso.
Ux for nerdsFederico PizzuttoTutto quello che non vuoi sapere sulla User experience. Una introduzione per sviluppatori interessati a dialogare con i designer.
Cos'è la User Experience e lo user experience design?
Cosa accomuna developers e designers?
Design Thinking & Service Design: Arrivo Due Minuti FaAdriano Toccafondiݺߣ del Workshop del 10 Settembre a San Piero a Sieve sul Design Thikning & Service Design. "Arrivo due minuti fa".
Cambiare lavoro. Inventarsi una professione. Trasformare l'azienda per cui lavori. Innovazione di processo.
L'importanza della decisione della direzione nei progetti e il bilanciamento tra la fase divergente e convergente.
Lean prototyping al servizio del designerLuca Scarpaݺߣ sul lean prototyping ed esercizi per fa emergere il valore della prototipazione e la facilità di realizzazione di uno strumento per ottenere feedback sprecando poco.
Perdere il controllo (con note)Cristiano RastelliMetodologie agili, user-experience, customer-handling... e tutto quanto fa brodo.
(Ovvero come rinunciare ad avere il controllo sulle cose e vivere felici!)
Presentazione all'Italian Agile Day 2009
Cosa manca ad un briefIlaria MauricUn progetto parte quasi sempre dalla stesura di un documento di specifiche chiamato brief.
Il brief dovrebbe contenere tutte le informazioni relative all’azienda e al progetto: tempi, obiettivi prefissi, statistiche, idea, competitor… Dovrebbe facilitare le decisioni aziendali e le spiegazioni ai fornitori. È il frutto di diverse giornate o settimane di lavoro da parte degli uffici marketing e/o tecnici interni all’azienda, richiede diversi incontri con il management per approvazione/assegnazione del budget e altri incontri con i fornitori dei servizi, per spiegare il progetto e chiedere un preventivo di esecuzione.
Ma avete mai provato a riprendere in mano il brief a progetto realizzato e a confrontare l’idea con il progetto finito?
In questo talk smontiamo alcuni miti sul brief e proviamo a capire come CTO, CMO e partner/fornitori possano farlo diventare il vero step 1 del progetto.
È possibile che le aziende coinvolte scrivano il brief insieme, partecipando all’analisi dell’idea e individuando le informazioni davvero utili?
E se fosse il fornitore a guidarvi nella stesura delle soluzioni tecniche?
Se già il brief mettesse l’utente al centro del processo?
Approcci al designAndrea ColleoniUna panoramica sugli approcci metodologici al design di Software destinato all'impresa (Enterprise).
La presentazione fa parte di una serie di presentazione sulla progettazione, la programmazione e l'adozione di metodologie nel campo dello sviluppo di Software Object Oriented (OOP).
Relazione finale progetto PedalamiMelaniaMauriRelazione finale del progetto Pedalami, app per ciclisti milanesi sviluppata per il Laboratorio di progettazione.
Gruppo User experience& Test di usabilità
What is UX design? everything is user experience. Powered by Youthquake.itMatteo MilioneBeing the genius creatives we are, it’s quite easy to think of UX (User Experience) Design only in digital terms. After all, it’s where we spend a lot of our time designing in this digital age. The navigation menu goes here, social media buttons there, draw the eye with an image and DEFINITELY use green on that ‘buy me’ button. But what we sometimes forget is that UX is everywhere — and We mean everywhere.
Progetto di Ergonomia Cognitiva: Decathlon +PlusJessica ForlaniCorso di Ergonomia Cognitiva - prof.ssa Rossana Actis Grosso
Università degli Studi di Milano-Bicocca
L’obiettivo di questo lavoro è un’analisi approfondita di usabilità inerente ad un device presente nei numerosi negozi del noto marchio sportivo Decathlon. Il device studiato è presente tuttora presso i negozi sul territorio italiano e può essere definito come un tablet che aiuta i clienti nella ricerca dei prodotti e durante il loro acquisto. Il nome di questo progetto avviato recentemente da Decathlon ha il nome di “Decathlon +Plus”.
La semiotica a supporto della progettazione: vademecum per UX designersLuna GaspariniLa semiotica arricchisce ed estende il concetto di usabilità.
Partendo da questo assioma, ho integrato il famoso modello progettuale digitale stilato da Jesse James Garrett (The elements of user experience) con alcuni concetti fondativi della semiotica, quali la dialogicità e le inferenze, al fine di stilare un piccolo ma innovativo vademecum per UX designers.
Elaborato finale Semiotica del progetto di comunicazione
Professore Salvatore Zingale
Progetto di ergonomia cognitiva / relazioneGiulia CameddaProgetto di Ergonomia Cognitiva
Analisi della tecnologia wireless-
Il nuovo MacBook Apple: dal dispositivo fisico al cloud.
A cura di Sara Brancaleone e Giulia Camedda
Prof. Rossana Actis Grosso
20161216 Google Design Sprint & Design ThinkingFrancesco CasaleLe slide del mio talk di venerdì 16 dicembre allo UX Genova.
Si parla di come aiutare le aziende a risolvere i problemi in modo creativo e collaborativo. Tutto il materiale presentato è di copyright dei rispettivi proprietari.
Master presentazione 1 come nasce un'ideasculling77Piccola presentazione il cui tema è l'illustrazione di come VIRGOSISTEMI gestisce i Clienti e le loro esigenze fino a farle diventare dei prodotti finiti.
La Cartella Clinica Elettronica tra gestione, conservazione e implicazioni pr...Digital Law CommunicationDocenti Avv. Andrea Lisi - Avv. Graziano Garrisi
ARGOMENTI
I parte
La natura giuridica della Cartella Clinica
I documenti che compongono la Cartella Clinica Elettronica
La conservazione della Cartella Clinica Elettronica e il d.lgs. 179/2012
FOCUS: il consenso privacy e il consenso informato al trattamento medico
II parte
Trattamento dei dati personali in ambito sanitario
Il consenso al trattamento dei dati personali e le modalità di acquisizione
Oscuramento dei dati
Autenticazione e autorizzazione per l’accesso alla CCE
Sicurezza della Cartella Clinica Elettronica: riservatezza, integrità e disponibilità dei dati
Modalità di consegna dei referti tramite web, posta elettronica certificata e altre modalità digitali
La corretta documentazione delle attività infermieristicheCristiano RadiceConvegno Collegio IPASVI Provincia di Bergamo
Giornata internazionale dell'Infermiere, 12 maggio 2014
La Cartella Clinica Elettronica tra gestione, conservazione e implicazioni pr...Digital Law CommunicationDocenti Avv. Andrea Lisi - Avv. Graziano Garrisi
ARGOMENTI
I parte
La natura giuridica della Cartella Clinica
I documenti che compongono la Cartella Clinica Elettronica
La conservazione della Cartella Clinica Elettronica e il d.lgs. 179/2012
FOCUS: il consenso privacy e il consenso informato al trattamento medico
II parte
Trattamento dei dati personali in ambito sanitario
Il consenso al trattamento dei dati personali e le modalità di acquisizione
Oscuramento dei dati
Autenticazione e autorizzazione per l’accesso alla CCE
Sicurezza della Cartella Clinica Elettronica: riservatezza, integrità e disponibilità dei dati
Modalità di consegna dei referti tramite web, posta elettronica certificata e altre modalità digitali
Cosa manca ad un briefIlaria MauricUn progetto parte quasi sempre dalla stesura di un documento di specifiche chiamato brief.
Il brief dovrebbe contenere tutte le informazioni relative all’azienda e al progetto: tempi, obiettivi prefissi, statistiche, idea, competitor… Dovrebbe facilitare le decisioni aziendali e le spiegazioni ai fornitori. È il frutto di diverse giornate o settimane di lavoro da parte degli uffici marketing e/o tecnici interni all’azienda, richiede diversi incontri con il management per approvazione/assegnazione del budget e altri incontri con i fornitori dei servizi, per spiegare il progetto e chiedere un preventivo di esecuzione.
Ma avete mai provato a riprendere in mano il brief a progetto realizzato e a confrontare l’idea con il progetto finito?
In questo talk smontiamo alcuni miti sul brief e proviamo a capire come CTO, CMO e partner/fornitori possano farlo diventare il vero step 1 del progetto.
È possibile che le aziende coinvolte scrivano il brief insieme, partecipando all’analisi dell’idea e individuando le informazioni davvero utili?
E se fosse il fornitore a guidarvi nella stesura delle soluzioni tecniche?
Se già il brief mettesse l’utente al centro del processo?
Approcci al designAndrea ColleoniUna panoramica sugli approcci metodologici al design di Software destinato all'impresa (Enterprise).
La presentazione fa parte di una serie di presentazione sulla progettazione, la programmazione e l'adozione di metodologie nel campo dello sviluppo di Software Object Oriented (OOP).
Relazione finale progetto PedalamiMelaniaMauriRelazione finale del progetto Pedalami, app per ciclisti milanesi sviluppata per il Laboratorio di progettazione.
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What is UX design? everything is user experience. Powered by Youthquake.itMatteo MilioneBeing the genius creatives we are, it’s quite easy to think of UX (User Experience) Design only in digital terms. After all, it’s where we spend a lot of our time designing in this digital age. The navigation menu goes here, social media buttons there, draw the eye with an image and DEFINITELY use green on that ‘buy me’ button. But what we sometimes forget is that UX is everywhere — and We mean everywhere.
Progetto di Ergonomia Cognitiva: Decathlon +PlusJessica ForlaniCorso di Ergonomia Cognitiva - prof.ssa Rossana Actis Grosso
Università degli Studi di Milano-Bicocca
L’obiettivo di questo lavoro è un’analisi approfondita di usabilità inerente ad un device presente nei numerosi negozi del noto marchio sportivo Decathlon. Il device studiato è presente tuttora presso i negozi sul territorio italiano e può essere definito come un tablet che aiuta i clienti nella ricerca dei prodotti e durante il loro acquisto. Il nome di questo progetto avviato recentemente da Decathlon ha il nome di “Decathlon +Plus”.
La semiotica a supporto della progettazione: vademecum per UX designersLuna GaspariniLa semiotica arricchisce ed estende il concetto di usabilità.
Partendo da questo assioma, ho integrato il famoso modello progettuale digitale stilato da Jesse James Garrett (The elements of user experience) con alcuni concetti fondativi della semiotica, quali la dialogicità e le inferenze, al fine di stilare un piccolo ma innovativo vademecum per UX designers.
Elaborato finale Semiotica del progetto di comunicazione
Professore Salvatore Zingale
Progetto di ergonomia cognitiva / relazioneGiulia CameddaProgetto di Ergonomia Cognitiva
Analisi della tecnologia wireless-
Il nuovo MacBook Apple: dal dispositivo fisico al cloud.
A cura di Sara Brancaleone e Giulia Camedda
Prof. Rossana Actis Grosso
20161216 Google Design Sprint & Design ThinkingFrancesco CasaleLe slide del mio talk di venerdì 16 dicembre allo UX Genova.
Si parla di come aiutare le aziende a risolvere i problemi in modo creativo e collaborativo. Tutto il materiale presentato è di copyright dei rispettivi proprietari.
Master presentazione 1 come nasce un'ideasculling77Piccola presentazione il cui tema è l'illustrazione di come VIRGOSISTEMI gestisce i Clienti e le loro esigenze fino a farle diventare dei prodotti finiti.
La Cartella Clinica Elettronica tra gestione, conservazione e implicazioni pr...Digital Law CommunicationDocenti Avv. Andrea Lisi - Avv. Graziano Garrisi
ARGOMENTI
I parte
La natura giuridica della Cartella Clinica
I documenti che compongono la Cartella Clinica Elettronica
La conservazione della Cartella Clinica Elettronica e il d.lgs. 179/2012
FOCUS: il consenso privacy e il consenso informato al trattamento medico
II parte
Trattamento dei dati personali in ambito sanitario
Il consenso al trattamento dei dati personali e le modalità di acquisizione
Oscuramento dei dati
Autenticazione e autorizzazione per l’accesso alla CCE
Sicurezza della Cartella Clinica Elettronica: riservatezza, integrità e disponibilità dei dati
Modalità di consegna dei referti tramite web, posta elettronica certificata e altre modalità digitali
La corretta documentazione delle attività infermieristicheCristiano RadiceConvegno Collegio IPASVI Provincia di Bergamo
Giornata internazionale dell'Infermiere, 12 maggio 2014
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ARGOMENTI
I parte
La natura giuridica della Cartella Clinica
I documenti che compongono la Cartella Clinica Elettronica
La conservazione della Cartella Clinica Elettronica e il d.lgs. 179/2012
FOCUS: il consenso privacy e il consenso informato al trattamento medico
II parte
Trattamento dei dati personali in ambito sanitario
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Oscuramento dei dati
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Sicurezza della Cartella Clinica Elettronica: riservatezza, integrità e disponibilità dei dati
Modalità di consegna dei referti tramite web, posta elettronica certificata e altre modalità digitali
Cartella Clinica Elettronica: Un modello applicativoDaniele MondelloOverview sulle caratteristiche che deve avere una Cartella Clinica Elettronica e sulle domande ancora aperte in materia di privacy e archiviazione.
Luisa saiani anna brugnolli trattato di cure infermieristiche Ylenia RovedaMED45 - SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI, CLINICHE E PEDIATRICHE
Progetto CReG regione lombardia - BPCO utilizzo di estrattoriPierrenato PerniciUtilizzo di estrattori di dati dalla cartella clinica del medico di medicina generale (general practitioner) nell'audit clinico, in campo pneumologico (BPCO).
Gli operatori tra produzione e utilizzo dei dati: la sostenibilità nella quot...Istituto nazionale di statisticaPerché misurare le nostre attività di assistenza? Perché i numeri sono alla base del processo continuo di miglioramento cioè di un’attività sistematica, guidata dai dati appunto, pensata per realizzare miglioramenti in tempi rapidi nei processi assistenziali. Deve essere elemento fondante della nostra attività perché si deve considerare come un imperativo etico la crescita ed il miglioramento continuo dei nostri interventi. Ma in quest’ottica, quali devono essere gli obiettivi di una raccolta dati? Dobbiamo misurare cosa facciamo e come la facciamo, dobbiamo attuare dei processi di cambiamento mirati, migliorare la qualità delle cure fornite, attuare interventi organizzativi e infine razionalizzare le risorse a nostra disposizione. Quali sono i sistemi di raccolta dati attualmente a nostra disposizione nel nostro reparto ? Il CEDAP fornisce informazioni che permettono l’analisi di dati propri del centro ma non permette un confronto tra centri diversi in tempi abbastanza immediati. SDO: permette la raccolta di dati che però sono limitati a diagnosi e procedure; sono inoltre condizionati dalla mancanza di definizioni condivise (rende il confronto difficile) di una distinzione per livelli di gravità; la codifica delle diagnosi è condizionata da motivi di opportunità degli erogatori e vi sono spesso errori di accuratezza, precisione e riproducibilità della codifica clinica. Per perseguire quindi il nostro obiettivo di dotarci di strumenti per verificare i nostri dati e di poterli confrontare, stiamo utilizzando una serie di sistemi alternativi. 1. Vermont Oxford Network: è una rete che interessa circa 1000 Terapie intensive Neonatali di tutto il mondo con dati su 2 milioni di bambini che nascono con un peso inferiore ai 1500 grammi. Il VON permette di misurare le variazioni nel tempo delle nostre performance ed un confronto con il network nel suo complesso, l’Europa, l’Italia ed il Veneto. 2. Il database della Società Italiana di Neonatologia che riguarda tutti i nati pretermine (<37 settimane di gestazione). 3. Database nazionale sulle infezioni neonatali. 4. Database di reparto sui neonati ricoverati non inclusi nei database precedenti. 5. Raccolta sistematica di dati relativi a rooming-in, pelle a pelle, allattamento esclusivo al seno, accessi in pronto soccorso entro il I mese di vita. Tutta questa attività richiede risorse per la raccolta, elaborazione e lettura. Non vi sono figure specializzate dedicate (statistico) e tutto ruota attorno al lavoro dei sanitari. Manca un sistema informatizzato per la cartella clinica che andrebbe pensato in collegamento con i dati della mamma dalla sala parto all’ostetricia: questo permetterebbe una grande semplificazione e facilitazione nel lavoro di raccolta delle informazioni.
Web application | Cartelle cliniche digitaliMeetwebCosa fa il software di gestione cartelle sanitarie e di rischio digitali progettato da Meetweb? E come funziona? Quali sono i vantaggi di informatizzare le procedure di sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro per il calcolo del richio? Quanto tempo di risparmia e come possono dialogare con una sola web application, aziende clienti, medici incaricati e laboratori di analisi? A tutte queste domande rispondiamo con un unica presentazione che riassume tutto ciò che c'è da sapere per sul nostro software per la gestione delle cartelle cliniche digitali.
Gli strumenti informatici di rilevazione, validazione ed elaborazione dei dat...Mauro MazzieriPresentazione tenuta durante il corso ECM "Strumenti di rilevazione dei dati nella ricerca clinica: metodologia della ricerca scientifica", tenutosi ad Ascoli Piceno, presso la casa di cura Villa San Giuseppe, il 28 febbraio 2014.
Argomento della lezione erano gli strumenti informatici di rilevazione, validazione ed elaborazione dei dati clinici; in particolare, è stata presentata la cartella clinica elettronica TaleteWeb, utilizzata a Villa San Giuseppe.
Gestione e conservazione dei documenti sanitari digitalizzatiDigital Law CommunicationLe più importanti novità in tema di gestione e conservazione dei documenti sanitari digitalizzati, con particolare riferimento al Fascicolo Sanitario Elettronico e alla Cartella Clinica Elettronica. Relatore Avv. Luigi Foglia.
Workshop Ideare e creare Web Applications, Introduzione ad AngularJSGiovanni BuffaGli argomenti trattati durante il Workshop gratuito sull'ideazione e creazione di Web Applications con AngularJS:
- Metodologie innovative di ideazione e creazione di Web Applications;
- Sfide e problemi del lavoro in team;
- Introduzione ad AngularJS e alle sue componenti principali;
- Dimostrazione pratica di una WebApp
Agile UX - AR MeetupEmanuele MantovaniLa centralità della Customer Experience rappresenta uno degli elementi fondamentali per il successo di un'azienda.
Oggi generare valore per i nostri utenti non significa soltanto interrogarsi sui loro bisogni; occorre focalizzarsi sull'intera esperienza che il nostro utente vivrà prima, durante e dopo l'interazione con il prodotto o servizio.
Nell'ambito dello sviluppo agile del software, questa esigenza si traduce, in primo luogo, nella necessità di acquisire una profonda conoscenza dei propri utenti e, in secondo luogo, nell'usare questa conoscenza per generare ipotesi, che andranno implementate e validate iterazione dopo iterazione.
In questo scenario la collaborazione tra il designer e il resto del team diventa fondamentale, a partire dalla generazione delle ipotesi iniziali, che andranno, prima di tutto, validate dal punto di vista della fattibilità tecnologica.
Durante il meetup risponderemo, con una serie di esempi concreti, a quattro principali domande:
1. Cosa significa "generare valore" per l'utente finale oggi?
2. Quali strumenti abbiamo a disposizione per conoscere e formulare le nostre ipotesi?
3. Quali metriche possiamo utilizzare per validare e misurare il valore dei nostri prodotti per gli utenti finali?
4. Come possiamo integrare le competenze dello UX design all'interno dei nostri team Scrum?
Quanto conosciamo i nostri utenti | Italian Agile Day 2018Emanuele MantovaniLe slide del mio talk allo IAD 2018 "Quanto conosciamo i nostri utenti"
Generare valore per l’utente finale è un elemento fondamentale per il successo di un software. Ma siamo davvero sicuri di conoscere i nostri utenti? Quali strumenti abbiamo a disposizione per conoscerli e formulare ipotesi corrette e quali metriche possiamo utilizzare per validare e misurare il valore dei nostri prodotti per l’utente finale? Attraverso esempi concreti scopriremo come lo UX Design possa aiutarci a rispondere a queste domande e come possa integrarsi in un contesto agile.
Design thinking: Redesign the school-to-work transitionDaniele IoriThis is a journey into the Design Thinking Process, through a design challenge proposed by Leticia Britos Cavagnaro for the Design Thinking Action Lab, Stanford University.
July 17 - Aug 20 2013
Lean Web Solutions with WP [versione italiana]Carlo Beschiݺߣ della mia presentazione al Wordcamp Milano 2011 su "Soluzioni web Lean con WordPress"
(http://wordcamp.it/milano2011/thank-god-its-friday-wordcamp-programma-del-27-maggio-2011/)
Aurora Martina Granata - Come scegliere il software più adatto senza impazzir...Stefano SaladinoIn questi giorni tutti, ma proprio tutti, stanno suggerendo quali software/tool/programmi si dovrebbero utilizzare per fare… beh, qualsiasi cosa, dal gestire team al fare videoconferenze. Questa varietà di scelta e tutte queste opinioni sono fantastiche, ma c’è un piccolo problema: un software che ti viene suggerito potrebbe non essere quello che fa al caso tuo. Ogni team, o ogni persona singola ha esigenze diverse da soddisfare e deve prenderle in considerazione prima di poter procedere all’adozione ed all’acquisto di una soluzione. Ma quanti lo fanno? L’intervento vorrebbe sviluppare l’idea di come aiutare l’utente a scegliere il software giusto per le proprie necessità attraverso 6 semplici step: 1. Capire qual è il proprio problema e cosa serve per risolverlo 2. Definire la caratteristiche che si stanno cercando nel software 3. Come identificare le opzioni e fare una shortlist 4. Selezionare la risorsa migliore 5. Come comunicare a chi dovrà fare l’acquisto perché è la soluzione migliore 6. Comprare il tool ed iniziare ad usarlo.
3. Progettare per l’utenteRoberto PolilloCorso di Interazione Uomo Macchina del Prof.R.Polillo - Università di Milano Bicocca - DISCO - AA. 2009-2010 - Lezione 2
(vedi anche www.rpolillo.it)
Ux activitiesgiuseppe burdoSometimes I am asked to evangelize about UX (User experience Design).
Here I list a series of activities I advice for business companies and communication agencies in Italy.
1. Pianificazione e scoperta
Pianificazione UX
Intervista stakeholders
Workshop
Brief di progetto
2. Analisi e ricerca
Info mancanti
Ricerca con utenti Utenti tipo e contesti
Analisi competitiva UX
Best practices
Patterns di contenuto
3. Design
Debrief
Principi di design
Wireframe lo-fi
Scelta dei wireframe lo-fi
Flussi
Wireframes Microinterazioni
Patterns UX
4. Validazione
Prototipi
Valutazione
Test di usabilità
Allineamento periodico
Users on social networks: Cinque scoperte fatte durante le attività user cent...Luca MascaroAlcuni risultati dei test d'usabilità e delle indagini fatte sul portale Dada.net
Presentazione finale laureaPaola PaleariPresentazione finale per la discussione della Laurea Magistrale in Design dei Servizi c/o Politecnico di Milano, 22 ottobre 2009
Il pensiero computazionale - Che cosa è - Perché usarlo a scuola.fmannPresentazione del pensiero computazionale e perché usarlo a scuola, con esempi concreti.
Corso Animatore digitale - a.s. 2015/16 - Prof. Francesco Mannarino
Collaborazione, Decisionalità e Gestione della Complessità nel Tempo: cosa ...Commit UniversityVuoi migliorare la gestione dei progetti a lungo termine con team multidisciplinari e prendere decisioni rischiose in modo sicuro e ponderato? Non perderti il nostro workshop gratuito!
Antonio Dell’Ava, Frontend Developer di eDreams Odigeo, condividerà strategie per aiutarti a ottimizzare la collaborazione nel tuo team, scegliere gli strumenti giusti per ogni situazione e garantire l’evoluzione del progetto nel tempo
TSW@e-Commerce Forum 2014: il Design svelatoTSWNel nostro workshop dal titolo “Il design svelato: la genesi progettuale di un e-commerce” raccontiamo quanto e come la progettazione User Centered e le attività di test con utenti incidano in modo determinante sulle performance di un sito orientato nativamente alla conversione.
Tesi di Adriano ToccafondiAdriano ToccafondiTotematiche - Design dei Servizi
Il Designer come Connettore di Competenze
Applicazioni pratiche di progettualità diffusa e partecipata.
2. Riccardo
ghignoni
visual e experience designer
Progetto e disegno interfacce a
misura sul suo utilizzatore,
in maniera che risultino il più
naturali e facili da utilizzare.
Lugano
Milano
Arezzo/Firenze
Roma
@ghigno
linkedin.com/in/ghignoni
origamilab.it
3. Cos’è
un interfaccia
Nel senso generale del termine,
un'interfaccia è il punto, l'area o la
superficie sulla quale due entità
qualitativamente differenti si incontrano.
Il verbo interfacciare significa
interconnettere due o più entità in un
punto comune o su un confine condiviso.
Wikipedia - http://it.wikipedia.org/wiki/Interfaccia
6. Le interfacce quindi permettono di avere “un territorio
comune” su cui avere un punto di contatto tra le due entità.
Capirete come le due entità debbano trovarsi a suo agio in
questo ambiente. Si comincia a parlare di ”esperienza”.
touchpoint
7. buona
ESPERIENZA
Per esperienza d’uso (più nota come
User Experience) si intende ciò che
una persona prova quando utilizza un
prodotto, un sistema o un servizio.
14. Complicare è facile,
semplificare é difficile.
Per complicare basta aggiungere.
Tutti sono capaci di complicare.
Pochi sono capaci di semplificare.
Per semplificare bisogna togliere,
e per togliere bisogna sapere che cosa togliere.
Togliere invece che aggiungere
vuol dire riconoscere l’essenza delle cose
e comunicarle nella loro essenzialità.
Questo processo porta fuori dal tempo e dalle mode….
La semplificazione è il segno dell’intelligenza.
Bruno Munari
15. John Maeda in “Le leggi della semplicità”, affronta il tema
della semplicità dove per prima cosa si cerca di capire
qual’è la misura giusta, il punto di incontro più
soddisfacente tra complessità e semplificazione.
equilibrio
16. ...alla fine tutte le regole ruotano
attorno a comunicazione e feedback.
Il requisito fondamentale è
rendere le cose comprensibili.
Buoni modelli concettuali sono
essenziali, ma non sono utili se non
sono comunicati nel modo giusto.
- Donald A. Norman
Gestire la
complessita’
93. dematerializzazione
La dematerializzazione dei documenti è il processo mediante il quale gli atti rilevanti sotto il profilo giuridico, si
realizzano senza altro supporto che quello informatico e/o telematico per l'acquisizione degli elementi costitutivi,
l'elaborazione, l'archiviazione, il trasporto e la conservazione, con pieno valore tra le parti e verso i terzi.
Wikipedia - http://it.wikipedia.org/wiki/Dematerializzazione
94. software
Il software per la gestione della cartella clinica era già in fase di finalizzazione
e rilascio per uno dei maggiori ospedali della regione Lombardia.
Mi è stato chiesto di “rivedere” l’interfaccia di questa cartella clinica.
106. definizione
Mettere tutti i paletti necessari alla comprensione e delimitazione del
problema considerando le richieste del committente.
107. andiamo a chiedere...
Ho cercato quindi di apprendere il più possibile tutto quello che c’era da sapere su
come utlizzano attualmente i medici e gli infermieri i dati della cartella clinica.
108. ricerca
E’ la fase del “cercare”.Poniamo l’attenzione su qualsiasi cosa possa contribuire a comprendere meglio
e risolvere il problema.
109. ideazione
Produzione di idee e stimoli. Identificazione bisogni e motivazioni degli utenti per produrre più idee
possibili senza giudicarle, per favorire la contaminazione e la sovrapposizione di idee differenti.
110. prototipazione
Elaborare le idee, combinarle, ridefinirle, espanderle. Creare prototipi anche grossolani che possono essere sottoposti
a utenti e committenti per ricevere feedback. Grazie ai feedback affinamento e riformulazione dei prototipi.
111. prototipazione
Elaborare le idee, combinarle, ridefinirle, espanderle. Creare prototipi anche grossolani che possono essere sottoposti
a utenti e committenti per ricevere feedback. Grazie ai feedback affinamento e riformulazione dei prototipi.
112. prototipazione
Elaborare le idee, combinarle, ridefinirle, espanderle. Creare prototipi anche grossolani che possono essere sottoposti
a utenti e committenti per ricevere feedback. Grazie ai feedback affinamento e riformulazione dei prototipi.
113. prototipazione
Elaborare le idee, combinarle, ridefinirle, espanderle. Creare prototipi anche grossolani che possono essere sottoposti
a utenti e committenti per ricevere feedback. Grazie ai feedback affinamento e riformulazione dei prototipi.
114. prototipazione
Elaborare le idee, combinarle, ridefinirle, espanderle. Creare prototipi anche grossolani che possono essere sottoposti
a utenti e committenti per ricevere feedback. Grazie ai feedback affinamento e riformulazione dei prototipi.
115. scelta
Scegliere la soluzione migliore ed evitare di innamorarsene per non alterare la scelta ottimale.
Scelta dei criteri, priorità e pesi, analisi dei valori.
In questo caso posso citare il fatto che mi immaginavo una sorta di cartella clinica a infografica, quando invece quello che serve è il codice fiscale,
leggere i dati sapere che referti ci sono disponibili. Questo puo’ essere fatto con buona impaginazione e lettura ma senza troppo esagerare.
116. implementazione
Stringere e concentrare gli sforzi sulla soluzione da portare a termine.
Se quello che sta a monte è fatto bene il tutto puo’ essere fatto in modo molto veloce.
117. Consegna
Si rilascia una prima versione del progetto che abbiamo in testa in maniera da
poterla successivamente affinare e capire cosa andare a perfezionare.
118. apprendimento
E’ importante comprendere ciò che è stato fatto, e valutare dove e come puo’
essere migliorato.
Raccogliere tutti i dati e impressioni degli utenti per esaminare le scelte
effettuate.
119. apprendimento
E’ importante comprendere ciò che è stato fatto, e valutare dove e come puo’
essere migliorato.
Raccogliere tutti i dati e impressioni degli utenti per esaminare le scelte
effettuate.
120. apprendimento
E’ importante comprendere ciò che è stato fatto, e valutare dove e come puo’
essere migliorato.
Raccogliere tutti i dati e impressioni degli utenti per esaminare le scelte
effettuate.
121. apprendimento
E’ importante comprendere ciò che è stato fatto, e valutare dove e come puo’
essere migliorato.
Raccogliere tutti i dati e impressioni degli utenti per esaminare le scelte
effettuate.