Il linguaggio dei segniDebora GeriniE' stata scoperta una comunità di beduini nel deserto den Negev. Un'ulteriore opportunità per studiare le basi biologiche del linguaggio.
006 Sillabazione e Accenti della Lingua ItalianaFrisoni_AndreaRegole per la divisione in sillabe e l'accentazione grafica e fonetica della lingua italiana.
Cos'è LIS-2Chayn Italia2° blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
Cos'è LIS-2Chayn Italia2° blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
2. La
scri(ura
è
so(esa
da
una
serie
di
procedimen1
a(raverso
i
quali
il
suono
e
il
significato
delle
parole
vengono
trasforma1
nelle
corrisponden1
unità
ortografiche.
3. Scri+ura
Livello
preconvenzionale
Le
le(ere
non
hanno
corrispondenza
con
il
valore
sonoro
convenzionale.
Livello
convenzionale
sillabico
Ogni
sillaba
è
rappresentata
con
una
sola
le(era
con
valore
sonoro
convenzionale.
Livello
convenzionale
sillabico-‐alfabe;co
Scri(ura
di
alcune
sillabe
con
due
segni,
di
altre
con
uno,
u1lizzando
diversi
livelli
di
convenzionalità.
Livello
convenzionale
alfabe;co
Scri(ura
i
sillabe
consonante-‐vocale
con
due
grafemi.
Vi
è
difficoltà
in:
analisi
di
di(onghi,
gruppi
consonan1ci
e
nessi
vocale-‐consonante,
errori
di
conversione
fonema/grafema,
inversioni,
omissioni.
Le+ura
Fase
logografica
La
parola
scri(a
viene
tra(ata
come
un
disegno,
e
viene
le(a
per
le
sue
cara(eris1che
grafiche.
I
bambini
leggono
il
loro
nome,
le
insegne
di
negozi
(bar,
gelateria),
marchi
(Coca
Cola),
ecc.
Fase
alfabe;ca
Si
comincia
a
costruire
il
meccanismo
di
conversione
le(era-‐suono.
La
parola
scri(a
viene
analizzata
le(era
per
le(era.
I
babini
leggono
una
le(era
singola,
poi
uniscono
consonante
e
vocale,
in
seguito
me(ono
insieme
sillabe
o
più
le(ere:
p-‐a-‐n-‐e,
pa-‐ne.
Fase
ortografica
La
parola
scri(a
viene
analizzata
secondo
regole
ortografiche.
I
bambini
leggono
e
me(ono
insieme
gruppi
consonan1ci
e
sillabe
con
digrammi
e
trigrammi:
pon-‐te,
stra-‐da,
ma-‐ghi
Fase
lessicale
La
parola
viene
le(a
tu(a
insieme
senza
bisogno
di
parziali
trasformazioni.
I
bambini
leggono
parole
intere
Modello
teorico
per
l'apprendimento
della
le+o-‐scri+ura
delle
lingue
che
usano
il
codice
alfabe;co
(E.
Ferreiro,
A.Teberoski)
4. MODELLO
EVOLUTIVO
DELL’APPRENDIMENTO
DELLA
LETTURA-‐SCRITTURA
(Frith
1985)
Fase
logografica
Vocabolario
Visivo
Riconoscimento
di
un
limitato
insieme
di
parole
sulla
base
di
elemen1
visivi
cara(eris1ci
Fase
alfabe;ca
Conversione
grafema-‐fonema
Le(ura
di
parole
nuove
decodificabili
con
la
corrispondenza
segno-‐suono
Fase
ortografica
Associazione
gruppi
fonemici-‐singoli
suoni
Eccezioni
al
sistema
di
corrispondenza
grafema-‐fonema
Fase
lessicale
Le<ura
e
scri<ura
dire<a
della
parola
Superamento
della
ricodifica
fonologica
5. MODELLO
DI
SCRITTURA
Modello
a
due
vie
per
la
scri<ura
su
de<ato
(Pa<erson
et
al.,
1981)
Parola
udita
Sistema
di
analisi
acus1ca
Lessico
di
entrata
(udi1vo)
Buffer
fonemico
Sistema
seman1co
Lessico
di
uscita
(fonologico)
Parola
de+a
Conversione
suono-‐scri(o
Lessico
di
uscita
(grafemico)
Buffer
grafemico
di
uscita
Parola
scri+a
Livello
allografico
Pa(ern
grafomotorio
Scri+ura
a
mano
6. DISTURBO
DELLA
SCRITTURA
Disgrafia
È
un
disturbo
specifico
dell’apprendimento
della
scri(ura
che
si
manifesta
con
la
difficoltà
di
riprodurre
il
segno
grafico,
alfabe1co
e
numerico.
Disortografia
consiste
nella
difficoltà
a
tradurre
corre(amente
i
suoni
che
compongono
le
parole
in
simboli
grafici.