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LA PERSONA IN
SITUAZIONE DI
HANDICAP
CHI ?
DEFINIZIONE DELLHANDICAP
DA PARTE DELL O.N.U.
La disabilit 竪 una difficolt nel
funzionamento del corpo, una
difficolt della persona e della
propria socialit in uno o pi湛
contesti della vita.
Definizione secondo la
legge italiana (legge 104/92)
 persona handicappata colui che
presenta una minorazione fisica,
psichica o sensoriale, stabilizzata o
progressiva, che 竪 causa di difficolt
di apprendimento, di relazione o di
integrazione lavorativa e tale da
terminare un processo di svantaggio
sociale o di emarginazione.
Lhandicap grave (legge 104/92)
Qualora la minorazione, singola o
plurima, abbia ridotto lautonomia
personale, correlata allet, in modo
da rendere necessario un intervento
assistenziale permanente,
continuativo e globale nella sfera
individuale o in quella di relazione,
la situazione assume connotazione
di gravit.
DIRITTO ALLEDUCAZIONE E
ALLISTRUZIONE

La persona portatrice di
handicap ha il diritto di
frequentare le istituzioni
scolastiche di ogni ordine
e grado. (art. 12, LEGGE
104/92)
LA SCUOLA  DI

TUTTI!
INSERIMENTO O
INTEGRAZIONE

Lintegrazione 竪 una scelta
irreversibile. La scuola 竪
solo una fase della vita,
ma di fondamentale
importanza. (legge 104,
art. 12  17).
Lintegrazione deve basarsi sul
rispetto e la valorizzazione della
diversit della persona; persona
non solo portatrice di bisogni
ma anche di risorse positive.
Integrazione vuol dire partecipare
alla vita di classe, alla vita della
scuola tenendo conto della
particolare situazione in cui
lalunno si trova. Devono essere
messi a disposizione tutti gli
ausili di cui lalunno necessita,
linsegnante di sostegno,
lassistente e/o leducatore.
LINTEGRAZIONE SI BASA:
 SUI

BISOGNI,
 SULLE RISORSE,
 I DESIDERI,
 LE POTENZIALIT
DELLAPPRENDIMENTO,
DELLA COMUNICAZIONE E
DELLE RELAZIONI.
Ci si deve chiedere sempre: c竪
almeno 1 cosa fra le tante previste
che pu嘆 essere svolta anche
dallalunno in situazione di
handicap?
C竪 almeno 1 cosa per lhandicap
che pu嘆 essere proposta a tutta la
classe?
LE RISORSE UMANE PER
LINTEGRAZIONE
 GLI
 LA

INSEGNANTI

RISORSA COMPAGNI
GLI INSEGNANTI
 PROGETTARE

E CONDURRE
INSIEME IL LAVORO
 CONDIVIDERE GLI
OBIETTIVI
 CONDIVIDERE LE
METODOLOGIE DA
APPLICARE
RISORSA COMPAGNI
 APPRENDIMENTO

COOPERATIVO
 TUTORING  attiva rete di
collaborazione di aiuto e di
scambio
IL BAMBINO AUTISTICO
IL DISTURBO DELLO SVILUPPO 
CARATTERIZZATO DA:
Compromissione qualitativa di
origine precoce dellINTERAZIONE
SOCIALE (grave compromissione di
entrare in relazione con gli altri),
della COMUNICAZIONE, del
REPERTORIO COMPORTAMENTALE.
LA COMPROMISSIONE QUALITATIVA
DELLINTERAZIONE SOCIALE:






NON SVILUPPA RELAZIONI CON
COETANEI,
NON CONDIVIDE GIOIA, INTERESSI,
OBIETTIVI,
COMPROMISSIONE DI
COMPORTAMENTI NON VERBALI
(sguardo diretto, espressione mimica,),
NON C RECIPROCIT SOCIALE ED
EMOTIVA.
COMPROMISSIONE DELLA
COMUNICAZIONE SOCIALE:
MANCANZA O RITARDO DELLO
SVILUPPO DEL LINGUAGGIO PARLATO,
 NON INIZIA O SOSTIENE UNA
CONVERSAZIONE,
 LINGUAGGIO ACCENTRICO O
STEREOTIPO,
 MANCANZA DI GIOCHI DI SIMULAZIONE
O DI IMITAZIONE.
REPERTORIO
COMPORTAMENTALE:








COMPORTAMENTI, INTERESSI, ATTIVIT
RIPETITIVI E STEREOTIPATI,
DEDIZIONE PER ATTIVIT O INTERESSI
STEREOTIPATI, INTENSI E FOCALIZZATI,
SOTTOMISSIONE RIGIDA AD ABITUDINI
INUTILI O RITUALI SPECIFICI
PERSISTENZA E ECCESSIVO INTERESSE
PER PARTI DI OGGETTI.
Aspetti metodologici e
didattici

Lintegrazione scolastica
del bambino autistico,
come lintegrazione di
portatori di qualsiasi
handicap, 竪 un obiettivo
irrinunciabile.
Vivere in relazione con coetanei
normodotati costituisce un
occasione quasi unica per
comprendere meglio il mondo
con le sue regole, per ricercare
apprendimenti funzionali,  .
Lintegrazione va perseguita
nella scuola di TUTTI, anche se
lalunno presenta rilevanti
problematiche cognitive,
relazionali e comportamentali.
Non devono esistere
EMARGINAZIONE
ed ISOLAMENTO che sono
INACCETTABILI e non
rispettano la dignit della
persona ed il suo diritto di
vedere accettata e valorizzata
la diversit.
Il comportamento e le sue
problematiche
 Osservazione

sistematica 
descrizione oggettiva,
frequenza, durata, intensit
 Il perch辿  cosa ci vuole
comunicare ed in quale
situazione (storia ed evoluzione dei
comportamenti)
Le linee di intervento









Strategie daiuto di comunicazione
facilitata
Stimolazione sensoriale
Forme di apprendimento imitativo
Gratificazione
Se 竪 presente un deficit cognitivo 竪
importante una precisa organizzazione
didattica.
Lorganizzazione dellambiente fisico
Lorganizzazione
dellambiente fisico


Schemi visivi per

strutturare la
nozione del
tempo

suddivisione dei
programmi

organizzazione dei

della giornata

compiti e dei materiali
Comunicazione facilitata per
grave disabilit verbale







Indicazione di figure, lettere, parole.
Flashcard e Pecs.
Programmi per il PC  software
particolari, meno elaborati (per non
creare confusione nel decodificare) 
contenuti in forma sequenziale, statica.
Creazione di mappe concettuali.
Registrazione audio del testo
proposto sul libro.
STRATEGIE per LINTERVENTO
EDUCATIVO-RIABILITATIVO

Lintervento segue due
direttrici:


Acquisizione di comportamenti
adeguati (attenzione al compagno di
gioco, comprendere regole, costruire
giocattoli, ).



Eliminazione di comportamenti
non adeguati (aggressione,
stereotipie,)
Tecniche di intervento


Le tecniche che seguono possono
essere, secondo il caso, applicate a
quasi tutti gli alunni portatori di
handicap.
Tecniche per linsegnamento di
comportamenti funzionali


Tecniche semplici (per
incrementare lattenzione, la
discriminazione tra lettere simili,
ecc.).
 Rinforzo
 Prompting
 Fading
 Modeling
Tecniche complesse:


Shaping



Chaining
Il Rinforzo


Rinforzo positivo  somministrare un

oggetto gradito se il bambino ha dimostrato il
comportamento desiderato.
 Rinforzo

negativo  per evitare una

conseguenza spiacevole (p. e.:mettere a posto
per evitare una punizione). Attenzione! Spesso
竪 un meccanismo che genera e mantiene
comportamenti inadeguati! ( do qualcosa pur
di farlo smettere ).
RINFORZI
 Rinforzo estrinseco  rinforzo
introdotto dallesterno.
 Rinforzo intrinseco  il piacere di
aver svolto il compito correttamente
 Rinforzi naturali  lodi a scuola
 Rinforzi
caramella.
 Rinforzi

artificiali  il biscotto, la

incondizionati
 Rinforzo condizionato
Il Prompting  il suggerimento






Prompting verbale  diretto (accende il
gioco sonoro).
 indiretto (ti ricordi,).
Prompting gestuale  indicano
movimenti da compiere
Prompting figurali  figure che indicano
i vari posti, le sequenze dei lavori,  .
Prompting fisici  guida fisica  aiuto
nel movimento.
Il fading
Si

utilizza per facilitare la
discriminazione tra
stimoli simili (b, d,)
Il modeling






Funzione acquisitiva  apprendere
osservando.
Funzione facilitativa imparare a dare
risposte comportamentali corrette con
maggior frequenza, anche in modo
parziale.
Funzione disinibitrice  osservare dei
comportamenti inibiti (nelle fobie). Si
deve promuovere lautocontrollo.
Le tecniche complesse
Lo

shaping: serve a
modellare
progressivamente il
comportamento desiderato
partendo da un
comportamento semplice
da eseguire.
Lo chaining
Chaining anterogrado:
risalire progressivamente
      .
Chaining retrogrado: dallultimo a
quello precedente
     .
Tecniche per leliminazione dei
comportamenti disfunzionali

Le tecniche eversive sono
interventi disagevoli per
il ragazzo.
 Lestinzione: elimina i rinforzi
che derivano da
comportamenti problematici.
Lobiettivo 竪 di ignorare il
bambino. Il rinforzo arriva se
questo si comporta in modo
corretto.
 La saziazione: se il soggetto
mostra interesse verso uno
stimolo non adeguato, darlo
tanto finch辿 si stufa!
 La pratica negativa: Somiglia
alla precedente, ma 竪 pi湛
difficile. Si deve far fare al
bambino unazione non
adeguata (sempre di pi湛 senza
fermarsi alla prima resistenza o
quando si vede che 竪 stanco).
Lipercorrezione:
aumentare il costo da riparare
 azione diventa indesiderata.
La costrizione fisica:
il blocco fisico del soggetto 
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mantenimento dipendono
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Dentro e fuori dellintegrazione

La difficile presenza
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autismo in classe
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speciale

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In aula e fuori: 3 aspetti






programmazione congiunta tra
insegnanti e insegnante di sostegno
alla ricerca di punti di contatto
possibilit di avvicinare gli obiettivi e
partecipare alla cultura del compito
prospettiva di svolgere attivit
personalizzate allinterno ed esterno
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LINSEGNANTE DI SOSTEGNO
Dare informazioni per quanto
riguarda il tipo di handicap
 Coordinare i rapporti scuola 
famiglia
 Aiutare e sostenere lalunno in
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 Informare in modo adeguato i
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 Dare consigli per quanto riguarda le
metodologie speciali dapplicare
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La collaborazione tra scuola e
famiglia

Scambio giornaliero
dinformazioni attraverso il
DIARIO DI BORDO  竪
SCAMBIO RECIPROCO!
La collaborazione tra scuola ed equipe
multidisciplinare

La collaborazione tra
lequipe multidisciplinare 竪
necessaria per stilare il PDF
ed il PEI. Le attivit da
proporre devono essere
frutto di un programma
condiviso.
SCUOLA  EQUIPE - FAMIGLIA
INSEGNANTE DI SOSTEGNO E
TUTTI GLI INSEGNANTE DI CLASSE

P.E.I. e P.D.F.
EQUIPE MEDICA
ASSISTENTE SOCIALE

FAMIGLIA
LASSISTENTE O LEDUCATORE
A SCUOLA

INFORMAZIONE SUL
PROGRAMMA
 COLLABORAZIONE RECIPROCA
 CONDIVISIONE DEI COMPITI
LA STIMOLAZIONE
SENSORIALE
 serve ad aumentare la percezione
sensoriale per migliorare la capacit

grossa e fine motoria
 relazionale
 la comunicazione non verbale e
quella alternativa
 ad esprimere il gradimento e il
non gradimento
 ad esprimere laccettazione o il
rifiuto
a conoscere secondo le proprie
capacit il mondo circostante
 ad acquisire maggiore autonomia


per trarre maggiore
benessere ed una migliore
qualit della propria vita.
IL TATTO

IL MATERIALE
MATERIALE STRUTTURATO
 MATERIALE AMORFO
Handicap corso gisser
Materiali non strutturati si
prestano molto bene a
qualsiasi attivit:
stimolano in primis il tatto, ma
anche ludito, la vista, e lolfatto.
MATERIALI


Carta



Fili, stoffa



Sassi, fagioli, lenticchie, piselli,
ghiaia, sabbia, conchiglie,.



Acqua


Polvere di caff竪, t竪, cacao, riso,
pasta, farine varie,  .



Palle di varie dimensioni e con
superficie diverse.



Did嘆, pongo, colori, pennelli,
rulli, spugne, timbri .
LA GUIDA FISICA
Handicap corso gisser
Handicap corso gisser
Handicap corso gisser
Regole fondamentale da
osservare
 Non

proporre troppi materiali
 Non lavorare costantemente
con lalunno in situazione di
gravit
 concedere

il tempo
necessario ad intraprendere
unazione
Non 竪 lalunno che si
deve adattare ai nostri
tempi, bens狸 竪
linsegnante che si
deve adattare ai tempi
di apprendimento
dellalunno.
LA MOTRICIT


Motricit grossa



Motricit fine
Il controllo del movimento della
testa
Attraverso il movimento della testa
lalunno allarga il campo visivo.
 Il controllo del movimento del capo
竪 necessario per la percezione,
losservazione, la conoscenza dello
spazio circostante, la reazione a
stimoli acustici ed ottici e la
motricit della bocca.
LUDITO E LASCOLTO
Esercizi per rafforzare e
manipolare la percezione
uditiva
giochi sonori
 palla sonora
 musica di ogni tipo e genere
 strumenti musicali
 materiale non strutturato
Lascolto


Va giornalmente allenato e
sollecitato.



Lalunno deve imparare ad ascoltare
brevi e precise consegne.



Quando si parla, mantenere il
contatto oculare con lalunno.
LUDITO E LA VISTA
Sintersecano.
 Dovrebbero essere analizzati
insieme.
 La stimolazione sensoriale di questi
due sensi va di pari passo, tranne
quando uno di questi 竪
compromesso cos狸 tanto da non
fornire nessun residuo percettivo.
LA VISTA E LA COMUNICAZIONE
NON VERBALE
IL PC



Programmi particolari in commercio
Programmi creati per lalunno (con Power
Point)
Per mantenere e migliorare il contatto
oculare e per svegliare linteresse e la
curiosit.
Flashcard


Per effettuare una scelta



Per indicare ci嘆 che si desidera
(persona, oggetto, fame, sete, ).
I PECS
Picture exchange comunication system 
sistema di comunicazione aumentativa
/alternativa.
 Per bambini non verbali.
 Utilizzo dimmagini per comunicare.
 Per poter comunicare ed esprimere i
propri bisogni.
 Il materiale 竪 facilmente realizzabile.
 Si pu嘆 portare ovunque.
Il materiale 竪 facilmente
realizzabile.
 Si pu嘆 potare ovunque.
 Ulteriori informazioni:
http://www.maestrasabry.it/risorse/V
arie/pecs.pdf
IL GUSTO E LOLFATTO
Lesplorazione sensoriale
gustativa-olfattiva
Kit olfattivi
 Alimenti
IL GUSTO E LOLFATTO
Questi due sensi non vengono quasi
mai compromessi e permettono
assieme al tatto una grande variet
di stimolazioni ed esplorazioni
sensoriali.
Handicap corso gisser
Lalbero magico
Handicap corso gisser
Handicap corso gisser
I QUADERNI
Quaderni costruiti appositamente
per raccogliere i lavori realizzati.
 I quaderni mostrano quali materiali
si hanno manipolato.
 Si pu嘆 scrivere un commento sul
lavoro svolto, sulla partecipazione,
la voglia o il non gradimento
dellalunno,  .
Anche lalunno in situazione di
handicap grave ha il diritto di
portare a casa dei lavoretti ben
raccolti e curati.
 I genitori vedono cosa si ha fatto, i
materiali utilizzati, cosa gradisce il
proprio figlio, cosa no.
IL MERITATO RIPOSO
Alternare fasi di lavoro e fasi di
riposo.
 Finita unattivit dare la possibilit
di fare qualcosa in autonomia.
Bibliografia
Dispense dei professori Cottini,
Fedele, Morello, legge 104/92,
dichiarazione dellO.N.U., relazione
dellanno di prova (Gisser).
 Per i Pecs:
http://www.maestrasabry.it/risorse/
Varie/pecs.pdf
Grazie a tutti per la partecipazione!
 Un grazie di cuore a Laura per il suo
supporto tecnico e per avermi
sempre sostenuta!
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Handicap corso gisser

  • 3. DEFINIZIONE DELLHANDICAP DA PARTE DELL O.N.U. La disabilit 竪 una difficolt nel funzionamento del corpo, una difficolt della persona e della propria socialit in uno o pi湛 contesti della vita.
  • 4. Definizione secondo la legge italiana (legge 104/92) persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che 竪 causa di difficolt di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da terminare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
  • 5. Lhandicap grave (legge 104/92) Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto lautonomia personale, correlata allet, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravit.
  • 6. DIRITTO ALLEDUCAZIONE E ALLISTRUZIONE La persona portatrice di handicap ha il diritto di frequentare le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. (art. 12, LEGGE 104/92)
  • 7. LA SCUOLA DI TUTTI!
  • 8. INSERIMENTO O INTEGRAZIONE Lintegrazione 竪 una scelta irreversibile. La scuola 竪 solo una fase della vita, ma di fondamentale importanza. (legge 104, art. 12 17).
  • 9. Lintegrazione deve basarsi sul rispetto e la valorizzazione della diversit della persona; persona non solo portatrice di bisogni ma anche di risorse positive.
  • 10. Integrazione vuol dire partecipare alla vita di classe, alla vita della scuola tenendo conto della particolare situazione in cui lalunno si trova. Devono essere messi a disposizione tutti gli ausili di cui lalunno necessita, linsegnante di sostegno, lassistente e/o leducatore.
  • 11. LINTEGRAZIONE SI BASA: SUI BISOGNI, SULLE RISORSE, I DESIDERI, LE POTENZIALIT DELLAPPRENDIMENTO, DELLA COMUNICAZIONE E DELLE RELAZIONI.
  • 12. Ci si deve chiedere sempre: c竪 almeno 1 cosa fra le tante previste che pu嘆 essere svolta anche dallalunno in situazione di handicap? C竪 almeno 1 cosa per lhandicap che pu嘆 essere proposta a tutta la classe?
  • 13. LE RISORSE UMANE PER LINTEGRAZIONE GLI LA INSEGNANTI RISORSA COMPAGNI
  • 14. GLI INSEGNANTI PROGETTARE E CONDURRE INSIEME IL LAVORO CONDIVIDERE GLI OBIETTIVI CONDIVIDERE LE METODOLOGIE DA APPLICARE
  • 15. RISORSA COMPAGNI APPRENDIMENTO COOPERATIVO TUTORING attiva rete di collaborazione di aiuto e di scambio
  • 17. IL DISTURBO DELLO SVILUPPO CARATTERIZZATO DA: Compromissione qualitativa di origine precoce dellINTERAZIONE SOCIALE (grave compromissione di entrare in relazione con gli altri), della COMUNICAZIONE, del REPERTORIO COMPORTAMENTALE.
  • 18. LA COMPROMISSIONE QUALITATIVA DELLINTERAZIONE SOCIALE: NON SVILUPPA RELAZIONI CON COETANEI, NON CONDIVIDE GIOIA, INTERESSI, OBIETTIVI, COMPROMISSIONE DI COMPORTAMENTI NON VERBALI (sguardo diretto, espressione mimica,), NON C RECIPROCIT SOCIALE ED EMOTIVA.
  • 19. COMPROMISSIONE DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE: MANCANZA O RITARDO DELLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO PARLATO, NON INIZIA O SOSTIENE UNA CONVERSAZIONE, LINGUAGGIO ACCENTRICO O STEREOTIPO, MANCANZA DI GIOCHI DI SIMULAZIONE O DI IMITAZIONE.
  • 20. REPERTORIO COMPORTAMENTALE: COMPORTAMENTI, INTERESSI, ATTIVIT RIPETITIVI E STEREOTIPATI, DEDIZIONE PER ATTIVIT O INTERESSI STEREOTIPATI, INTENSI E FOCALIZZATI, SOTTOMISSIONE RIGIDA AD ABITUDINI INUTILI O RITUALI SPECIFICI PERSISTENZA E ECCESSIVO INTERESSE PER PARTI DI OGGETTI.
  • 21. Aspetti metodologici e didattici Lintegrazione scolastica del bambino autistico, come lintegrazione di portatori di qualsiasi handicap, 竪 un obiettivo irrinunciabile.
  • 22. Vivere in relazione con coetanei normodotati costituisce un occasione quasi unica per comprendere meglio il mondo con le sue regole, per ricercare apprendimenti funzionali, .
  • 23. Lintegrazione va perseguita nella scuola di TUTTI, anche se lalunno presenta rilevanti problematiche cognitive, relazionali e comportamentali.
  • 24. Non devono esistere EMARGINAZIONE ed ISOLAMENTO che sono INACCETTABILI e non rispettano la dignit della persona ed il suo diritto di vedere accettata e valorizzata la diversit.
  • 25. Il comportamento e le sue problematiche Osservazione sistematica descrizione oggettiva, frequenza, durata, intensit Il perch辿 cosa ci vuole comunicare ed in quale situazione (storia ed evoluzione dei comportamenti)
  • 26. Le linee di intervento Strategie daiuto di comunicazione facilitata Stimolazione sensoriale Forme di apprendimento imitativo Gratificazione Se 竪 presente un deficit cognitivo 竪 importante una precisa organizzazione didattica. Lorganizzazione dellambiente fisico
  • 27. Lorganizzazione dellambiente fisico Schemi visivi per strutturare la nozione del tempo suddivisione dei programmi organizzazione dei della giornata compiti e dei materiali
  • 28. Comunicazione facilitata per grave disabilit verbale Indicazione di figure, lettere, parole. Flashcard e Pecs. Programmi per il PC software particolari, meno elaborati (per non creare confusione nel decodificare) contenuti in forma sequenziale, statica. Creazione di mappe concettuali. Registrazione audio del testo proposto sul libro.
  • 29. STRATEGIE per LINTERVENTO EDUCATIVO-RIABILITATIVO Lintervento segue due direttrici: Acquisizione di comportamenti adeguati (attenzione al compagno di gioco, comprendere regole, costruire giocattoli, ). Eliminazione di comportamenti non adeguati (aggressione, stereotipie,)
  • 30. Tecniche di intervento Le tecniche che seguono possono essere, secondo il caso, applicate a quasi tutti gli alunni portatori di handicap.
  • 31. Tecniche per linsegnamento di comportamenti funzionali Tecniche semplici (per incrementare lattenzione, la discriminazione tra lettere simili, ecc.). Rinforzo Prompting Fading Modeling
  • 33. Il Rinforzo Rinforzo positivo somministrare un oggetto gradito se il bambino ha dimostrato il comportamento desiderato. Rinforzo negativo per evitare una conseguenza spiacevole (p. e.:mettere a posto per evitare una punizione). Attenzione! Spesso 竪 un meccanismo che genera e mantiene comportamenti inadeguati! ( do qualcosa pur di farlo smettere ).
  • 34. RINFORZI Rinforzo estrinseco rinforzo introdotto dallesterno. Rinforzo intrinseco il piacere di aver svolto il compito correttamente Rinforzi naturali lodi a scuola Rinforzi caramella. Rinforzi artificiali il biscotto, la incondizionati Rinforzo condizionato
  • 35. Il Prompting il suggerimento Prompting verbale diretto (accende il gioco sonoro). indiretto (ti ricordi,). Prompting gestuale indicano movimenti da compiere Prompting figurali figure che indicano i vari posti, le sequenze dei lavori, . Prompting fisici guida fisica aiuto nel movimento.
  • 36. Il fading Si utilizza per facilitare la discriminazione tra stimoli simili (b, d,)
  • 37. Il modeling Funzione acquisitiva apprendere osservando. Funzione facilitativa imparare a dare risposte comportamentali corrette con maggior frequenza, anche in modo parziale. Funzione disinibitrice osservare dei comportamenti inibiti (nelle fobie). Si deve promuovere lautocontrollo.
  • 38. Le tecniche complesse Lo shaping: serve a modellare progressivamente il comportamento desiderato partendo da un comportamento semplice da eseguire.
  • 39. Lo chaining Chaining anterogrado: risalire progressivamente . Chaining retrogrado: dallultimo a quello precedente .
  • 40. Tecniche per leliminazione dei comportamenti disfunzionali Le tecniche eversive sono interventi disagevoli per il ragazzo.
  • 41. Lestinzione: elimina i rinforzi che derivano da comportamenti problematici. Lobiettivo 竪 di ignorare il bambino. Il rinforzo arriva se questo si comporta in modo corretto.
  • 42. La saziazione: se il soggetto mostra interesse verso uno stimolo non adeguato, darlo tanto finch辿 si stufa!
  • 43. La pratica negativa: Somiglia alla precedente, ma 竪 pi湛 difficile. Si deve far fare al bambino unazione non adeguata (sempre di pi湛 senza fermarsi alla prima resistenza o quando si vede che 竪 stanco).
  • 44. Lipercorrezione: aumentare il costo da riparare azione diventa indesiderata.
  • 45. La costrizione fisica: il blocco fisico del soggetto in caso di autolesionismo.
  • 46. La generalizzazione ed il mantenimento delle abilit acquisite
  • 47. Generalizzazione sul compito Generalizzazione sul contesto Generalizzazione sulle persone
  • 48. Lapprendimento e il mantenimento dipendono dallet, dal livello di deficit, dallefficacia del programma educativo e dallambiente di vita.
  • 49. Dentro e fuori dellintegrazione La difficile presenza dellalunno con autismo in classe
  • 50. 4 parole chiave: Programmazione Organizzazione Didattica speciale Compagni
  • 51. In aula e fuori: 3 aspetti programmazione congiunta tra insegnanti e insegnante di sostegno alla ricerca di punti di contatto possibilit di avvicinare gli obiettivi e partecipare alla cultura del compito prospettiva di svolgere attivit personalizzate allinterno ed esterno della classe.
  • 52. LINSEGNANTE DI SOSTEGNO Dare informazioni per quanto riguarda il tipo di handicap Coordinare i rapporti scuola famiglia Aiutare e sostenere lalunno in situazione di handicap in aula e fuori Informare in modo adeguato i compagni
  • 53. Favorire lintegrazione Dare consigli per quanto riguarda le metodologie speciali dapplicare Elaborare congiuntamente il P.E.I. e P.D.F. Dare sicurezza
  • 54. La collaborazione tra scuola e famiglia, tra scuola ed 辿quipe multidisciplinare
  • 55. La collaborazione proficua tra le varie componenti che lavorano con il soggetto in situazione di gravit 竪 un altro aspetto fondamentale per ottenere dei buoni risultati nella la vita scolastica, sociale e fisica.
  • 56. La collaborazione tra scuola e famiglia Scambio giornaliero dinformazioni attraverso il DIARIO DI BORDO 竪 SCAMBIO RECIPROCO!
  • 57. La collaborazione tra scuola ed equipe multidisciplinare La collaborazione tra lequipe multidisciplinare 竪 necessaria per stilare il PDF ed il PEI. Le attivit da proporre devono essere frutto di un programma condiviso.
  • 58. SCUOLA EQUIPE - FAMIGLIA INSEGNANTE DI SOSTEGNO E TUTTI GLI INSEGNANTE DI CLASSE P.E.I. e P.D.F. EQUIPE MEDICA ASSISTENTE SOCIALE FAMIGLIA
  • 59. LASSISTENTE O LEDUCATORE A SCUOLA INFORMAZIONE SUL PROGRAMMA COLLABORAZIONE RECIPROCA CONDIVISIONE DEI COMPITI
  • 61. serve ad aumentare la percezione sensoriale per migliorare la capacit grossa e fine motoria relazionale la comunicazione non verbale e quella alternativa ad esprimere il gradimento e il non gradimento ad esprimere laccettazione o il rifiuto
  • 62. a conoscere secondo le proprie capacit il mondo circostante ad acquisire maggiore autonomia per trarre maggiore benessere ed una migliore qualit della propria vita.
  • 63. IL TATTO IL MATERIALE MATERIALE STRUTTURATO MATERIALE AMORFO
  • 65. Materiali non strutturati si prestano molto bene a qualsiasi attivit: stimolano in primis il tatto, ma anche ludito, la vista, e lolfatto.
  • 66. MATERIALI Carta Fili, stoffa Sassi, fagioli, lenticchie, piselli, ghiaia, sabbia, conchiglie,. Acqua
  • 67. Polvere di caff竪, t竪, cacao, riso, pasta, farine varie, . Palle di varie dimensioni e con superficie diverse. Did嘆, pongo, colori, pennelli, rulli, spugne, timbri .
  • 72. Regole fondamentale da osservare Non proporre troppi materiali Non lavorare costantemente con lalunno in situazione di gravit concedere il tempo necessario ad intraprendere unazione
  • 73. Non 竪 lalunno che si deve adattare ai nostri tempi, bens狸 竪 linsegnante che si deve adattare ai tempi di apprendimento dellalunno.
  • 75. Il controllo del movimento della testa Attraverso il movimento della testa lalunno allarga il campo visivo. Il controllo del movimento del capo 竪 necessario per la percezione, losservazione, la conoscenza dello spazio circostante, la reazione a stimoli acustici ed ottici e la motricit della bocca.
  • 76. LUDITO E LASCOLTO Esercizi per rafforzare e manipolare la percezione uditiva giochi sonori palla sonora musica di ogni tipo e genere strumenti musicali materiale non strutturato
  • 77. Lascolto Va giornalmente allenato e sollecitato. Lalunno deve imparare ad ascoltare brevi e precise consegne. Quando si parla, mantenere il contatto oculare con lalunno.
  • 78. LUDITO E LA VISTA Sintersecano. Dovrebbero essere analizzati insieme. La stimolazione sensoriale di questi due sensi va di pari passo, tranne quando uno di questi 竪 compromesso cos狸 tanto da non fornire nessun residuo percettivo.
  • 79. LA VISTA E LA COMUNICAZIONE NON VERBALE IL PC Programmi particolari in commercio Programmi creati per lalunno (con Power Point) Per mantenere e migliorare il contatto oculare e per svegliare linteresse e la curiosit.
  • 80. Flashcard Per effettuare una scelta Per indicare ci嘆 che si desidera (persona, oggetto, fame, sete, ).
  • 81. I PECS Picture exchange comunication system sistema di comunicazione aumentativa /alternativa. Per bambini non verbali. Utilizzo dimmagini per comunicare. Per poter comunicare ed esprimere i propri bisogni. Il materiale 竪 facilmente realizzabile. Si pu嘆 portare ovunque.
  • 82. Il materiale 竪 facilmente realizzabile. Si pu嘆 potare ovunque. Ulteriori informazioni: http://www.maestrasabry.it/risorse/V arie/pecs.pdf
  • 83. IL GUSTO E LOLFATTO Lesplorazione sensoriale gustativa-olfattiva Kit olfattivi Alimenti
  • 84. IL GUSTO E LOLFATTO Questi due sensi non vengono quasi mai compromessi e permettono assieme al tatto una grande variet di stimolazioni ed esplorazioni sensoriali.
  • 89. I QUADERNI Quaderni costruiti appositamente per raccogliere i lavori realizzati. I quaderni mostrano quali materiali si hanno manipolato. Si pu嘆 scrivere un commento sul lavoro svolto, sulla partecipazione, la voglia o il non gradimento dellalunno, .
  • 90. Anche lalunno in situazione di handicap grave ha il diritto di portare a casa dei lavoretti ben raccolti e curati. I genitori vedono cosa si ha fatto, i materiali utilizzati, cosa gradisce il proprio figlio, cosa no.
  • 91. IL MERITATO RIPOSO Alternare fasi di lavoro e fasi di riposo. Finita unattivit dare la possibilit di fare qualcosa in autonomia.
  • 92. Bibliografia Dispense dei professori Cottini, Fedele, Morello, legge 104/92, dichiarazione dellO.N.U., relazione dellanno di prova (Gisser). Per i Pecs: http://www.maestrasabry.it/risorse/ Varie/pecs.pdf
  • 93. Grazie a tutti per la partecipazione! Un grazie di cuore a Laura per il suo supporto tecnico e per avermi sempre sostenuta! Mille grazie agli insegnanti della Scuola Primaria di Osoppo di aver permesso unintegrazione a 360属.