際際滷

際際滷Share a Scribd company logo
Luned狸 23 FEBBRAIO 2015
Corso di formazione per insegnanti
scuola dellinfanzia
Prerequisiti dellapprendimento in ambito linguistico.
Quali sono e come potenziarli: proposte operative.
D.ssa Elena Correggia
logopedista
correggiaelena@gmail.com
 corso 23 febbraio 2015
esperienza
crescita
ALCUNE
IDEE
PER LA
BIBLIOGRAFIA
 corso 23 febbraio 2015
 corso 23 febbraio 2015
 corso 23 febbraio 2015
 corso 23 febbraio 2015
 corso 23 febbraio 2015
 corso 23 febbraio 2015
www.quadernispeciali.it
 QUADERNO PER MAIUSCOLO E GRIFFONAGE
 QUADERNO PER CORSIVO
 QUADERNO PER I NUMERI
 FOGLI PER INCOLONNARE
 FOGLI PER DISEGNO TECNICO
 corso 23 febbraio 2015
COME
STIMOLARE
IL BAMBINO
E/O
LE COMPETENZE
CARE GIVER
 difficile lasciare crescere i Bambini!?
autoregolazione autonomia
Lessico
Sintassi
Morfologia
Pragmatica
Linguaggio espressivo
Linguaggio recettivo
LATE BLOOMERS vs LATE TALKERS
Late talkers
vocabolario <50 parole a 24 /38 m,
a 36 mesi persiste il ritardo di linguaggio
assenza della fase di combinazione per la costruzione della frase a 24 m.,
ridotta comprensione linguistica e produzione gesti,
familiarit positiva per i disturbi di linguaggio
otiti ricorrenti nei primi 2 anni
disturbo fonologico
RITARDO vs DISTURBO
Ritardo di linguaggio
Prestazioni simili a quelle dei bambini pi湛 piccoli (di et)
Rispetto sequenza delle tappe di sviluppo ed acquisizione
Ritardo della prima comparsa del linguaggio
e ritmo lento di sviluppo
Disturbo di linguaggio
Ritmo di acquisizione molto rallentato + Cambiamento molto lento
Assenza di una chiara sequenza di fasi di evoluzione
Rigidit di applicazione di regole + poca creativit
Dissociazione fra diverse componenti del linguaggio
(presente marcata omissione dei funtori grammaticali)
un Bambino: un puzzle di competenze e abilit
ORDINAMENTO
SPAZIALE
PENSIERO
SOCIALE
SUPERIORE
ORDINAMENTO
SEQUENZIALE
MEMORIA
PERCEZIONE
ATTENZIONEMOVIMENTO
LINGUAGGIO
IL GIOCO MI MUOVO
MI SENTO
CORPO
MI
RAPPRESENTO
TEMPO SPAZIO
CAPISCO PARLO
 PIANO ORIZZONTALE
rotolare  strisciare -trascinare
 PIANO VERTICALE
camminate  postura  asse
 SPAZIO DEL MIO CORPO
 SPAZIO VICINO A ME
 SPAZIO LONTANO DA ME
 SCANSIONE GIORNATA
calendario  turno  ascolto
 GIOCHI DI SEQUENZE
disegni  oggetti
 CANZONI
con uso di gesti
 STORIE
racconto  lettura - invenzione
COSA SERVE PER PRONUNCIARE
BENE?
ATTENZIONE ALLA MATRICE FUNZIONALE
Matrice funzionale
=
束EQUILIBRIO EQUILIBRATO損
Osservare
come mangia
come respira
come tiene la bocca quando non parla
come muove la bocca e il viso mentre parla
come fa le boccacce/pernacchie
come soffia
SCIOGLILINGUA
FILASTROCCHE
CONTE
CANZONI CON DITA
PA/TA/KA
束BOCCACCE損
METAFONOLOGIA
=
GIOCO CON SUONI DELLE PAROLE
TRAGUARDO:
PERCEZIONE
DISCRIMINAZIONE
RICONOSCIMENTO
SILLABA
FONEMA
IDEE
DI
ATTIVIT
竪 arrivato un
bastimento carico
di.
treni di paroleparole uguali
parole diverse
suoni lunghi
suoni corti
suoni forti
suoni bassi束tagliapizza損
束robot損
caccia di suoni
sillaba/fonema
materiali diversi
una metodologia didattica adeguata
pu嘆 essere un potente mezzo di prevenzione
NORMATIVA
LINEE GUIDA
PARAGRAFO 4.1 束Scuola dellInfanzia損
pagg.11 e12
束 importante identificare precocemente le possibili difficolt di
apprendimento e riconoscere
i segnali di rischio gi nella scuola dellinfanzia.損
Il bambino che confonde suoni, non completa le frasi, utilizza parole non
adeguate al
contesto o le sostituisce, omette suoni o parti di parole, sostituisce suoni,
lettere ( p/b) (scuola primaria) e ha
unespressione linguistica inadeguata, va supportato con attivit
personalizzate allinterno del
gruppo.
Il bambino che mostra, a cinque anni, queste difficolt, pu嘆 essere goffo, avere
poca abilit nella manualit fine, a riconoscere la destra e la sinistra o avere
difficolt in compiti di memoria a breve termine, ad imparare filastrocche, a
giocare con le parole.
Questi bambini vanno riconosciuti e supportati adeguatamente: molto si pu嘆 e
si deve fare.
Solo in una scuola vissuta come contesto di relazione di apprendimento si pu嘆
stabilire un rapporto positivo tra bambino ed adulto che ascolta, accoglie,
sostiene e propone.
In una scuola dove la collaborazione, la sinergia, la condivisione degli stili
educativi tra le insegnanti, tra queste e la famiglia ed a volte con i servizi
territoriali funzionano, 竪 pi湛 facile andare incontro al bisogno
educativo del bambino.
In una scuola che vive nellottica dellinclusione, il lavoro in sezione si svolge in
un clima sereno, caldo ed accogliente, con modalit differenziate. Si dovr
privilegiare luso di metodologie di carattere operativo su quelle di carattere
trasmissivo, dare importanza allattivit psicomotoria, stimolare lespressione
attraverso tutti i linguaggi e favorire una vita di relazione caratterizzata da
ritualit e convivialit serena. Importante risulter la narrazione, linvenzione di
storie, il loro completamento, la loro ricostruzione, senza dimenticare la
memorizzazione di filastrocche, poesie e conte, nonch辿 i giochi di
manipolazione dei suoni allinterno delle parole.
 bene ricordare che luso eccessivo di schede prestampate, a volte
decisamente poco originali, smorza la creativit e lespressivit del
bambino.
Unaccurata attenzione ai processi di apprendimento dei bambini permette di
individuare precocemente eventuali situazioni di difficolt. E' pertanto
fondamentale losservazione sistematica portata avanti con professionalit dai
docenti, che in questo grado scolastico devono tenere monitorate le abilit
relative alle capacit percettive, motorie, linguistiche, attentive e mnemoniche.
Durante la scuola dellinfanzia 竪 possibile individuare la presenza di situazioni
problematiche che possono estrinsecarsi come difficolt di organizzazione e
integrazione spazio-temporale, difficolt di memorizzazione, lacune percettive,
difficolt di linguaggio verbale.
Un alunno con DSA potr venire diagnosticato solo dopo l'ingresso nella scuola
primaria, quando le difficolt eventuali interferiscano in modo significativo con
gli obiettivi scolastici o con le attivit della vita quotidiana che richiedono
capacit formalizzate di lettura, di scrittura e di calcolo.
Tuttavia, durante la scuola dell'infanzia l'insegnante potr osservare l'emergere
di difficolt pi湛 globali, ascrivibili ai quadri di DSA, quali difficolt grafo-motorie,
difficolt di orientamento e integrazione spazio-temporale, difficolt di
coordinazione oculo-manuale e di coordinazione dinamica generale, dominanza
laterale non adeguatamente acquisita, difficolt nella discriminazione e
memorizzazione visiva sequenziale, difficolt di orientamento nel tempo scuola,
difficolt nellesecuzione autonoma delle attivit della giornata, difficolt ad
orientarsi nel tempo prossimale (ieri, oggi, domani).
L'insegnante potr poi evidenziare caratteristiche che accompagnano gli alunni
in attivit specifiche, come quelle di pregrafismo, dove 竪 possibile notare
lentezza nella scrittura, pressione debole o eccessiva esercitata sul foglio,
discontinuit nel gesto, ritoccatura del segno gi tracciato, direzione del gesto
grafico, occupazione dello spazio nel foglio.
Attraverso gli esercizi di grafica, si lavora sulla motricit fine, sulla funzionalit
della mano e, contemporaneamente, sullorganizzazione mentale, ovvero sul
nesso tra lassunzione immaginativa di un dato ed il suo tradursi in azione. Il
bambino non copia le forme, ma le elabora interiormente.
Nel disegnare una forma sul foglio, egli fa riferimento ad un tracciato
immaginativo interno frutto di una rappresentazione mentale: la forma grafica,
che poi diverr segno grafico della scrittura, viene costruita mediante una
pluralit ed una complessit di atti che portano alla raffigurazione di una
immagine mentale. Le esercitazioni su schede prestampate dove compaiono
lettere da ricalcare o da completare non giovano allassunzione di tale compito.
La forma grafica deve essere ben percepita e ricreata con la fantasia
immaginativa del bambino, meglio se sperimentata attraverso il corpo (per es.
fatta tracciare sul pavimento camminando o in aria con le mani; oppure si pu嘆
tracciare un segno grafico sulla lavagna con la spugna bagnata: una volta
asciugata e dissolta, chiedere di disegnare quel segno sul foglio).
Parimenti, la corretta assunzione dello schema motorio determina la
coordinazione dei movimenti e lorganizzazione dellazione sul piano fisico.
Nellultimo anno della scuola dellinfanzia, inoltre, la graduale conquista di
abilit di simbolizzazione sempre pi湛 complesse pu嘆 consentire ai docenti di
proporre attivit didattiche quali esercizi in forma ludica mirati allo sviluppo di
competenze necessarie ad un successivo approccio alla lingua scritta.
Il linguaggio 竪 il miglior predittoredelle difficolt di lettura,
per questo 竪 bene proporre ai bambini esercizi linguistici -ovvero operazioni
meta fonologiche -sotto forma di giochi.
Le operazioni metafonologiche richieste per scandire e manipolare le parole a
livello sillabico sono accessibili a bambini che non
hanno ancora avuto unistruzione formale ed
esplicita del codice scritto.
Loperazione metafonologica a livello sillabico (scandire per esempio la parola
cane in ca-ne) consente una fruibilit del linguaggio immediata, in quanto la
sillaba ha un legame naturale con la produzione verbale essendo coincidente
con la realt dei singoli atti articolatori (le due sillabe della parola ca-ne
corrispondono ad altrettanti atti articolatori nell'espressione verbale ed 竪
quindi molto facilmente identificabile).
Queste attivit dovrebbero essere proposte allinterno di un clima sereno,
tenendo conto di tempi di attenzione rapportati all'et dei bambini e senza
togliere spazio alle attivit precipuamente ludiche e di esplorazione. Solamente
in questo modo diventa possibile garantire la piena partecipazione di tutti i
bambini, nel rispetto dei tempi e delle modalit interattive di ciascuno. Al
tempo stesso i docenti devono intraprendere insieme agli alunni un percorso di
insegnamento-apprendimento allinterno del quale losservazione sistematica
offra costantemente la possibilit di conoscere, in ogni
momento, la situazione socio-affettiva e cognitiva di
ciascun alunno.
La graduale conquista delle capacit motorie, percettive, linguistiche,
mnemoniche e attentive procede parallelamente al processo di
concettualizzazione della lingua scritta che non costituisce un
obiettivo della scuola dell'infanzia, ma che nella scuola dell'infanzia deve
trovare i necessari prerequisiti. Infatti, la percezione visiva e uditiva,
lorientamento e lintegrazione spazio-temporale, la coordinazione oculo-
manuale rappresentano competenze che si intrecciano innanzitutto con una
buona disponibilit ad apprendere e con il clima culturale che si respira nella
scuola. Solo successivamente si potr affrontare l'insegnamento-
apprendimento della lettoscrittura come sistema simbolico rilevante.
4.1.2 Area del calcolo
Lo sviluppo dellintelligenza numerica e la prevenzione delle difficolt di
apprendimento del calcolo rappresenta uno degli obiettivi pi湛 importanti della
scuola dellinfanzia che si dovrebbe realizzare attraverso la collaborazione tra
scuola, famiglia e, possibilmente, servizi territoriali.
Tale attivit si sostanzia in attivit di potenziamento e di screening condotte con
appropriati strumenti in grado di identificare i bambini a rischio di DSA e con
attivit didattiche volte a potenziare in tutti, ma in particolare modo nei
bambini a rischio, i prerequisiti del calcolo che la ricerca scientifica ha
individuato da tempo.
Per imparare a calcolare 竪 necessario che il bambino prima sviluppi i processi
mentali specifici implicati nella cognizione numerica, nella stima di numerosit
e nel conteggio.
 importante che un bambino con i bisogni particolari che esprime essendo a
rischio di DSA, sia posto nelle condizioni di imparare a distinguere tra
grandezza di oggetti e numerosit degli stessi e sia avviato allacquisizione
delle parole-numero con la consapevolezza che le qualit percettive
degli oggetti (colori, forme, etc..) possono essere fuorvianti, essendo qualit
indipendenti dalla dimensione di numerosit. Attivit, quindi, di stima di
piccole numerosit (quanti sono) e di confronto di
quantit (di pi湛, di meno, tanti quanti) devono essere promosse e
reiterate fino a quando il bambino riesce a superarle con sicurezza e a colpo
docchio.
Lacquisizione delle parole-numero dovr essere accompagnata da numerose
attivit in grado di integrarne i diversi aspetti: semantici, lessicali e di
successione n+1. Infatti, solo un prolungato uso del conteggio in
situazioni concrete in cui il numero viene manipolato e rappresentato
attraverso i diversi codici (analogico, verbale e arabico, o anche romano) pu嘆
assicurare ladeguata rappresentazione mentale dellidea di numero, complesso
concetto astratto da conquistare evolutivamente. In altre parole, il bambino
deve imparare ad astrarre il concetto di quantit numerica al di l delle
caratteristiche delloggetto contato, ad esempio: 3 stelline, 3 quadretti, 3
caramelle o 3 bambole rappresentano sempre la quantit 3, a prescindere dalla
dimensione e dalle caratteristiche fisiche degli oggetti presi in considerazione.
Particolare attenzione didattica va posta anche verso la conquista di abilit
pi湛 complesse, quali quelle sintattiche di composizione del numero (es:
tante perle in una collana, tante dita in una mano, tanti bambini in una classe
tanti 1 in un insieme), di ordinamento di grandezze tra pi湛 elementi e di
soluzione di piccoli problemi di vita quotidiana utilizzando il conteggio.
 importante che lattenzione del bambino sia rivolta agli aspetti quantitativi
della realt e che impari a usare il numero come strumento per
gestire piccoli problemi legati alla quotidianit, come per esempio predisporre il
materiale per unattivit, non in modo approssimato, ma esatto: quanti
bambini? Tanti..
Queste situazioni informali e ludiche offrono un approccio al numero e al
calcolo basato su piccoli progressi che saranno vissuti come successi e
gratificanti, in particolare verso i bambini con difficolt, se le figure che si
prendono cura delleducazione del bambino li sapranno cogliere e valorizzare.
Particolare attenzione didattica va posta anche verso la conquista di abilit pi湛
complesse, quali quelle sintattiche di composizione del numero (es: tante perle
in una collana, tante dita in una mano, tanti bambini in una classe tanti 1 in un
insieme), di ordinamento di grandezze tra pi湛 elementi e di soluzione di
piccoli problemi di vita quotidiana utilizzando il conteggio.
 importante che lattenzione del bambino sia rivolta agli aspetti quantitativi
della realt e che impari a usare il numero come strumento per gestire piccoli
problemi legati alla quotidianit, come per esempio predisporre il materiale per
unattivit, non in modo approssimato, ma esatto: quanti bambini? Tanti..
Queste situazioni informali e ludiche offrono un approccio al numero e al
calcolo basato su piccoli
progressi che saranno vissuti come successi e gratificanti, in particolare verso i
bambini con difficolt,
se le figure che si prendono cura delleducazione del bambino li sapranno
cogliere e valorizzare.
Un applauso a voi
per la vostra attenzione
e partecipazione
grazie

More Related Content

What's hot (16)

Competenze metafonologiche
Competenze metafonologicheCompetenze metafonologiche
Competenze metafonologiche
iva martini
Letto scrittura
Letto scritturaLetto scrittura
Letto scrittura
iva martini
Apprendimento letto scrittura _Fusi
Apprendimento letto scrittura _FusiApprendimento letto scrittura _Fusi
Apprendimento letto scrittura _Fusi
progettiinrete
2 dispensa dislessia
2 dispensa dislessia2 dispensa dislessia
2 dispensa dislessia
Lucia Amoruso
Lorenzini.belli
Lorenzini.belliLorenzini.belli
Lorenzini.belli
imartini
3 potenziamento delle competenze metafonologiche e narrative(1)
3 potenziamento delle competenze metafonologiche e narrative(1)3 potenziamento delle competenze metafonologiche e narrative(1)
3 potenziamento delle competenze metafonologiche e narrative(1)
imartini
competenze fonologiche e metafonologiche
 competenze fonologiche e metafonologiche competenze fonologiche e metafonologiche
competenze fonologiche e metafonologiche
imartini
Didattica letto scrittura 11 12
Didattica letto scrittura 11 12Didattica letto scrittura 11 12
Didattica letto scrittura 11 12
iva martini
5 dispensa didatticadsa
5  dispensa didatticadsa5  dispensa didatticadsa
5 dispensa didatticadsa
Lucia Amoruso
Ricerca-azione linguistico
Ricerca-azione linguisticoRicerca-azione linguistico
Ricerca-azione linguistico
Istituto Comprensivo Oderzo (TV)
1 dispensa generale
1 dispensa generale1 dispensa generale
1 dispensa generale
Lucia Amoruso
Chiara de grandis
Chiara de grandisChiara de grandis
Chiara de grandis
iva martini
Disturbi specifici di apprendimento
Disturbi specifici di apprendimentoDisturbi specifici di apprendimento
Disturbi specifici di apprendimento
imartini
Continfprim2010
Continfprim2010Continfprim2010
Continfprim2010
imartini
Processilettoscrittura
ProcessilettoscritturaProcessilettoscrittura
Processilettoscrittura
imartini
Didattica della lettoscrittura 2008
Didattica della lettoscrittura 2008Didattica della lettoscrittura 2008
Didattica della lettoscrittura 2008
imartini
Competenze metafonologiche
Competenze metafonologicheCompetenze metafonologiche
Competenze metafonologiche
iva martini
Letto scrittura
Letto scritturaLetto scrittura
Letto scrittura
iva martini
Apprendimento letto scrittura _Fusi
Apprendimento letto scrittura _FusiApprendimento letto scrittura _Fusi
Apprendimento letto scrittura _Fusi
progettiinrete
2 dispensa dislessia
2 dispensa dislessia2 dispensa dislessia
2 dispensa dislessia
Lucia Amoruso
Lorenzini.belli
Lorenzini.belliLorenzini.belli
Lorenzini.belli
imartini
3 potenziamento delle competenze metafonologiche e narrative(1)
3 potenziamento delle competenze metafonologiche e narrative(1)3 potenziamento delle competenze metafonologiche e narrative(1)
3 potenziamento delle competenze metafonologiche e narrative(1)
imartini
competenze fonologiche e metafonologiche
 competenze fonologiche e metafonologiche competenze fonologiche e metafonologiche
competenze fonologiche e metafonologiche
imartini
Didattica letto scrittura 11 12
Didattica letto scrittura 11 12Didattica letto scrittura 11 12
Didattica letto scrittura 11 12
iva martini
5 dispensa didatticadsa
5  dispensa didatticadsa5  dispensa didatticadsa
5 dispensa didatticadsa
Lucia Amoruso
1 dispensa generale
1 dispensa generale1 dispensa generale
1 dispensa generale
Lucia Amoruso
Chiara de grandis
Chiara de grandisChiara de grandis
Chiara de grandis
iva martini
Disturbi specifici di apprendimento
Disturbi specifici di apprendimentoDisturbi specifici di apprendimento
Disturbi specifici di apprendimento
imartini
Continfprim2010
Continfprim2010Continfprim2010
Continfprim2010
imartini
Processilettoscrittura
ProcessilettoscritturaProcessilettoscrittura
Processilettoscrittura
imartini
Didattica della lettoscrittura 2008
Didattica della lettoscrittura 2008Didattica della lettoscrittura 2008
Didattica della lettoscrittura 2008
imartini

Viewers also liked (20)

Metalinguaggio1
Metalinguaggio1Metalinguaggio1
Metalinguaggio1
imartini
Prematurit e apprendimento n
Prematurit e apprendimento nPrematurit e apprendimento n
Prematurit e apprendimento n
imartini
Letto scrittura
Letto scritturaLetto scrittura
Letto scrittura
iva martini
Ventriglia metafonologia
Ventriglia metafonologiaVentriglia metafonologia
Ventriglia metafonologia
iva martini
incontro
incontroincontro
incontro
imartini
Metalinguaggio
MetalinguaggioMetalinguaggio
Metalinguaggio
imartini
Lorenzini.belli
Lorenzini.belliLorenzini.belli
Lorenzini.belli
imartini
Lo sviluppo del bambino nei primi anni di vita c
Lo sviluppo del bambino nei primi anni di vita cLo sviluppo del bambino nei primi anni di vita c
Lo sviluppo del bambino nei primi anni di vita c
imartini
A custode-parlare-e-contare-lo-sviluppo-del-linguaggio 1
A custode-parlare-e-contare-lo-sviluppo-del-linguaggio 1A custode-parlare-e-contare-lo-sviluppo-del-linguaggio 1
A custode-parlare-e-contare-lo-sviluppo-del-linguaggio 1
imartini
Discalculia evolutiva
Discalculia evolutivaDiscalculia evolutiva
Discalculia evolutiva
iva martini
All419378memoria lavoro
All419378memoria lavoroAll419378memoria lavoro
All419378memoria lavoro
iva martini
Neuropsicologia sviluppo 2
Neuropsicologia sviluppo 2Neuropsicologia sviluppo 2
Neuropsicologia sviluppo 2
iva martini
sviluppo del linguaggio e dislessia
sviluppo del linguaggio e dislessiasviluppo del linguaggio e dislessia
sviluppo del linguaggio e dislessia
Patrizia Mazzotti
Brizzolara deficit, dsl e apprendimento della lingua scritta brizzolara
Brizzolara  deficit, dsl e apprendimento della lingua scritta brizzolaraBrizzolara  deficit, dsl e apprendimento della lingua scritta brizzolara
Brizzolara deficit, dsl e apprendimento della lingua scritta brizzolara
imartini
linguaggio
linguaggiolinguaggio
linguaggio
imartini
Comunicazione e linguaggio
Comunicazione e linguaggioComunicazione e linguaggio
Comunicazione e linguaggio
Davide Algeri
sv.linguaggio
sv.linguaggiosv.linguaggio
sv.linguaggio
imartini
Sviluppo del linguaggio_Carretti
Sviluppo del linguaggio_Carretti Sviluppo del linguaggio_Carretti
Sviluppo del linguaggio_Carretti
progettiinrete
Sviluppo linguaggio
Sviluppo linguaggioSviluppo linguaggio
Sviluppo linguaggio
iva martini
Giochiamo con le parole
Giochiamo con le paroleGiochiamo con le parole
Giochiamo con le parole
Maruzells zells
Metalinguaggio1
Metalinguaggio1Metalinguaggio1
Metalinguaggio1
imartini
Prematurit e apprendimento n
Prematurit e apprendimento nPrematurit e apprendimento n
Prematurit e apprendimento n
imartini
Letto scrittura
Letto scritturaLetto scrittura
Letto scrittura
iva martini
Ventriglia metafonologia
Ventriglia metafonologiaVentriglia metafonologia
Ventriglia metafonologia
iva martini
incontro
incontroincontro
incontro
imartini
Metalinguaggio
MetalinguaggioMetalinguaggio
Metalinguaggio
imartini
Lorenzini.belli
Lorenzini.belliLorenzini.belli
Lorenzini.belli
imartini
Lo sviluppo del bambino nei primi anni di vita c
Lo sviluppo del bambino nei primi anni di vita cLo sviluppo del bambino nei primi anni di vita c
Lo sviluppo del bambino nei primi anni di vita c
imartini
A custode-parlare-e-contare-lo-sviluppo-del-linguaggio 1
A custode-parlare-e-contare-lo-sviluppo-del-linguaggio 1A custode-parlare-e-contare-lo-sviluppo-del-linguaggio 1
A custode-parlare-e-contare-lo-sviluppo-del-linguaggio 1
imartini
Discalculia evolutiva
Discalculia evolutivaDiscalculia evolutiva
Discalculia evolutiva
iva martini
All419378memoria lavoro
All419378memoria lavoroAll419378memoria lavoro
All419378memoria lavoro
iva martini
Neuropsicologia sviluppo 2
Neuropsicologia sviluppo 2Neuropsicologia sviluppo 2
Neuropsicologia sviluppo 2
iva martini
sviluppo del linguaggio e dislessia
sviluppo del linguaggio e dislessiasviluppo del linguaggio e dislessia
sviluppo del linguaggio e dislessia
Patrizia Mazzotti
Brizzolara deficit, dsl e apprendimento della lingua scritta brizzolara
Brizzolara  deficit, dsl e apprendimento della lingua scritta brizzolaraBrizzolara  deficit, dsl e apprendimento della lingua scritta brizzolara
Brizzolara deficit, dsl e apprendimento della lingua scritta brizzolara
imartini
linguaggio
linguaggiolinguaggio
linguaggio
imartini
Comunicazione e linguaggio
Comunicazione e linguaggioComunicazione e linguaggio
Comunicazione e linguaggio
Davide Algeri
sv.linguaggio
sv.linguaggiosv.linguaggio
sv.linguaggio
imartini
Sviluppo del linguaggio_Carretti
Sviluppo del linguaggio_Carretti Sviluppo del linguaggio_Carretti
Sviluppo del linguaggio_Carretti
progettiinrete
Sviluppo linguaggio
Sviluppo linguaggioSviluppo linguaggio
Sviluppo linguaggio
iva martini
Giochiamo con le parole
Giochiamo con le paroleGiochiamo con le parole
Giochiamo con le parole
Maruzells zells

Similar to corso 23 febbraio 2015 (20)

Una delle pi湛 grandi sfide che il piccolo 竪 chiamato ad affrontare 竪 quella d...
Una delle pi湛 grandi sfide che il piccolo 竪 chiamato ad affrontare 竪 quella d...Una delle pi湛 grandi sfide che il piccolo 竪 chiamato ad affrontare 竪 quella d...
Una delle pi湛 grandi sfide che il piccolo 竪 chiamato ad affrontare 竪 quella d...
imartini
Continfprim2010
Continfprim2010Continfprim2010
Continfprim2010
imartini
Lettura
LetturaLettura
Lettura
imartini
Griglia letto scrittura
Griglia letto scritturaGriglia letto scrittura
Griglia letto scrittura
imartini
Berton Progetto Iride a.s. 2013-14
Berton Progetto Iride a.s. 2013-14Berton Progetto Iride a.s. 2013-14
Berton Progetto Iride a.s. 2013-14
CTI_Area_Ulss7
Disturbi specifici di apprendimento v
Disturbi specifici di apprendimento vDisturbi specifici di apprendimento v
Disturbi specifici di apprendimento v
imartini
Un progetto sul ritmo e le parole
Un progetto sul ritmo e le paroleUn progetto sul ritmo e le parole
Un progetto sul ritmo e le parole
Maruzells zells
Sl venezianil
Sl venezianilSl venezianil
Sl venezianil
imartini
Sl veneziani
Sl venezianiSl veneziani
Sl veneziani
imartini
Lezione3
Lezione3Lezione3
Lezione3
imartini
Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15
Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15
Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15
CTI_Area_Ulss7
Sedegliano2aq
Sedegliano2aqSedegliano2aq
Sedegliano2aq
imartini
3 dispensa scrittura
3 dispensa scrittura3 dispensa scrittura
3 dispensa scrittura
Lucia Amoruso
Resoconto corso disgrafia infanzia1 (1)
Resoconto corso disgrafia infanzia1 (1)Resoconto corso disgrafia infanzia1 (1)
Resoconto corso disgrafia infanzia1 (1)
marmicmarmic
Proposte didattiche per la DISLESSIA
Proposte didattiche per la DISLESSIAProposte didattiche per la DISLESSIA
Proposte didattiche per la DISLESSIA
PrimariaLSantucci
Progetto grafo-motorio c
Progetto grafo-motorio cProgetto grafo-motorio c
Progetto grafo-motorio c
imartini
Iii inc. word
Iii inc. wordIii inc. word
Iii inc. word
iva martini
Una delle pi湛 grandi sfide che il piccolo 竪 chiamato ad affrontare 竪 quella d...
Una delle pi湛 grandi sfide che il piccolo 竪 chiamato ad affrontare 竪 quella d...Una delle pi湛 grandi sfide che il piccolo 竪 chiamato ad affrontare 竪 quella d...
Una delle pi湛 grandi sfide che il piccolo 竪 chiamato ad affrontare 竪 quella d...
imartini
Continfprim2010
Continfprim2010Continfprim2010
Continfprim2010
imartini
Lettura
LetturaLettura
Lettura
imartini
Griglia letto scrittura
Griglia letto scritturaGriglia letto scrittura
Griglia letto scrittura
imartini
Berton Progetto Iride a.s. 2013-14
Berton Progetto Iride a.s. 2013-14Berton Progetto Iride a.s. 2013-14
Berton Progetto Iride a.s. 2013-14
CTI_Area_Ulss7
Disturbi specifici di apprendimento v
Disturbi specifici di apprendimento vDisturbi specifici di apprendimento v
Disturbi specifici di apprendimento v
imartini
Un progetto sul ritmo e le parole
Un progetto sul ritmo e le paroleUn progetto sul ritmo e le parole
Un progetto sul ritmo e le parole
Maruzells zells
Sl venezianil
Sl venezianilSl venezianil
Sl venezianil
imartini
Sl veneziani
Sl venezianiSl veneziani
Sl veneziani
imartini
Lezione3
Lezione3Lezione3
Lezione3
imartini
Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15
Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15
Progetto Ricerca-Azione DSA 2014-15
CTI_Area_Ulss7
Sedegliano2aq
Sedegliano2aqSedegliano2aq
Sedegliano2aq
imartini
3 dispensa scrittura
3 dispensa scrittura3 dispensa scrittura
3 dispensa scrittura
Lucia Amoruso
Resoconto corso disgrafia infanzia1 (1)
Resoconto corso disgrafia infanzia1 (1)Resoconto corso disgrafia infanzia1 (1)
Resoconto corso disgrafia infanzia1 (1)
marmicmarmic
Proposte didattiche per la DISLESSIA
Proposte didattiche per la DISLESSIAProposte didattiche per la DISLESSIA
Proposte didattiche per la DISLESSIA
PrimariaLSantucci
Progetto grafo-motorio c
Progetto grafo-motorio cProgetto grafo-motorio c
Progetto grafo-motorio c
imartini
Iii inc. word
Iii inc. wordIii inc. word
Iii inc. word
iva martini

More from imartini (20)

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo
imartini
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambino
imartini
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizing
imartini
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
imartini
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematica
imartini
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbale
imartini
Adhd u
Adhd uAdhd u
Adhd u
imartini
DSA
DSADSA
DSA
imartini
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
imartini
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti
imartini
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
imartini
scrittura
scritturascrittura
scrittura
imartini
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsa
imartini
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa n
imartini
dislessia
dislessiadislessia
dislessia
imartini
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimento
imartini
DSA
DSADSA
DSA
imartini
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce eta
imartini
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio
imartini
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scrittura
imartini
2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo
imartini
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambino
imartini
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizing
imartini
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
imartini
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematica
imartini
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbale
imartini
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
imartini
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti
imartini
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
imartini
scrittura
scritturascrittura
scrittura
imartini
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsa
imartini
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa n
imartini
dislessia
dislessiadislessia
dislessia
imartini
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimento
imartini
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce eta
imartini
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio
imartini
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scrittura
imartini

corso 23 febbraio 2015

  • 1. Luned狸 23 FEBBRAIO 2015 Corso di formazione per insegnanti scuola dellinfanzia Prerequisiti dellapprendimento in ambito linguistico. Quali sono e come potenziarli: proposte operative. D.ssa Elena Correggia logopedista correggiaelena@gmail.com
  • 11. www.quadernispeciali.it QUADERNO PER MAIUSCOLO E GRIFFONAGE QUADERNO PER CORSIVO QUADERNO PER I NUMERI FOGLI PER INCOLONNARE FOGLI PER DISEGNO TECNICO
  • 15. difficile lasciare crescere i Bambini!? autoregolazione autonomia
  • 17. LATE BLOOMERS vs LATE TALKERS Late talkers vocabolario <50 parole a 24 /38 m, a 36 mesi persiste il ritardo di linguaggio assenza della fase di combinazione per la costruzione della frase a 24 m., ridotta comprensione linguistica e produzione gesti, familiarit positiva per i disturbi di linguaggio otiti ricorrenti nei primi 2 anni disturbo fonologico
  • 18. RITARDO vs DISTURBO Ritardo di linguaggio Prestazioni simili a quelle dei bambini pi湛 piccoli (di et) Rispetto sequenza delle tappe di sviluppo ed acquisizione Ritardo della prima comparsa del linguaggio e ritmo lento di sviluppo Disturbo di linguaggio Ritmo di acquisizione molto rallentato + Cambiamento molto lento Assenza di una chiara sequenza di fasi di evoluzione Rigidit di applicazione di regole + poca creativit Dissociazione fra diverse componenti del linguaggio (presente marcata omissione dei funtori grammaticali)
  • 19. un Bambino: un puzzle di competenze e abilit ORDINAMENTO SPAZIALE PENSIERO SOCIALE SUPERIORE ORDINAMENTO SEQUENZIALE MEMORIA PERCEZIONE ATTENZIONEMOVIMENTO LINGUAGGIO
  • 20. IL GIOCO MI MUOVO MI SENTO CORPO MI RAPPRESENTO TEMPO SPAZIO CAPISCO PARLO
  • 21. PIANO ORIZZONTALE rotolare strisciare -trascinare PIANO VERTICALE camminate postura asse SPAZIO DEL MIO CORPO SPAZIO VICINO A ME SPAZIO LONTANO DA ME
  • 22. SCANSIONE GIORNATA calendario turno ascolto GIOCHI DI SEQUENZE disegni oggetti CANZONI con uso di gesti STORIE racconto lettura - invenzione
  • 23. COSA SERVE PER PRONUNCIARE BENE? ATTENZIONE ALLA MATRICE FUNZIONALE
  • 24. Matrice funzionale = 束EQUILIBRIO EQUILIBRATO損 Osservare come mangia come respira come tiene la bocca quando non parla come muove la bocca e il viso mentre parla come fa le boccacce/pernacchie come soffia
  • 28. IDEE DI ATTIVIT 竪 arrivato un bastimento carico di. treni di paroleparole uguali parole diverse suoni lunghi suoni corti suoni forti suoni bassi束tagliapizza損 束robot損 caccia di suoni sillaba/fonema materiali diversi
  • 29. una metodologia didattica adeguata pu嘆 essere un potente mezzo di prevenzione
  • 31. LINEE GUIDA PARAGRAFO 4.1 束Scuola dellInfanzia損 pagg.11 e12 束 importante identificare precocemente le possibili difficolt di apprendimento e riconoscere i segnali di rischio gi nella scuola dellinfanzia.損
  • 32. Il bambino che confonde suoni, non completa le frasi, utilizza parole non adeguate al contesto o le sostituisce, omette suoni o parti di parole, sostituisce suoni, lettere ( p/b) (scuola primaria) e ha unespressione linguistica inadeguata, va supportato con attivit personalizzate allinterno del gruppo.
  • 33. Il bambino che mostra, a cinque anni, queste difficolt, pu嘆 essere goffo, avere poca abilit nella manualit fine, a riconoscere la destra e la sinistra o avere difficolt in compiti di memoria a breve termine, ad imparare filastrocche, a giocare con le parole. Questi bambini vanno riconosciuti e supportati adeguatamente: molto si pu嘆 e si deve fare. Solo in una scuola vissuta come contesto di relazione di apprendimento si pu嘆 stabilire un rapporto positivo tra bambino ed adulto che ascolta, accoglie, sostiene e propone. In una scuola dove la collaborazione, la sinergia, la condivisione degli stili educativi tra le insegnanti, tra queste e la famiglia ed a volte con i servizi territoriali funzionano, 竪 pi湛 facile andare incontro al bisogno educativo del bambino.
  • 34. In una scuola che vive nellottica dellinclusione, il lavoro in sezione si svolge in un clima sereno, caldo ed accogliente, con modalit differenziate. Si dovr privilegiare luso di metodologie di carattere operativo su quelle di carattere trasmissivo, dare importanza allattivit psicomotoria, stimolare lespressione attraverso tutti i linguaggi e favorire una vita di relazione caratterizzata da ritualit e convivialit serena. Importante risulter la narrazione, linvenzione di storie, il loro completamento, la loro ricostruzione, senza dimenticare la memorizzazione di filastrocche, poesie e conte, nonch辿 i giochi di manipolazione dei suoni allinterno delle parole.
  • 35. bene ricordare che luso eccessivo di schede prestampate, a volte decisamente poco originali, smorza la creativit e lespressivit del bambino.
  • 36. Unaccurata attenzione ai processi di apprendimento dei bambini permette di individuare precocemente eventuali situazioni di difficolt. E' pertanto fondamentale losservazione sistematica portata avanti con professionalit dai docenti, che in questo grado scolastico devono tenere monitorate le abilit relative alle capacit percettive, motorie, linguistiche, attentive e mnemoniche. Durante la scuola dellinfanzia 竪 possibile individuare la presenza di situazioni problematiche che possono estrinsecarsi come difficolt di organizzazione e integrazione spazio-temporale, difficolt di memorizzazione, lacune percettive, difficolt di linguaggio verbale.
  • 37. Un alunno con DSA potr venire diagnosticato solo dopo l'ingresso nella scuola primaria, quando le difficolt eventuali interferiscano in modo significativo con gli obiettivi scolastici o con le attivit della vita quotidiana che richiedono capacit formalizzate di lettura, di scrittura e di calcolo.
  • 38. Tuttavia, durante la scuola dell'infanzia l'insegnante potr osservare l'emergere di difficolt pi湛 globali, ascrivibili ai quadri di DSA, quali difficolt grafo-motorie, difficolt di orientamento e integrazione spazio-temporale, difficolt di coordinazione oculo-manuale e di coordinazione dinamica generale, dominanza laterale non adeguatamente acquisita, difficolt nella discriminazione e memorizzazione visiva sequenziale, difficolt di orientamento nel tempo scuola, difficolt nellesecuzione autonoma delle attivit della giornata, difficolt ad orientarsi nel tempo prossimale (ieri, oggi, domani).
  • 39. L'insegnante potr poi evidenziare caratteristiche che accompagnano gli alunni in attivit specifiche, come quelle di pregrafismo, dove 竪 possibile notare lentezza nella scrittura, pressione debole o eccessiva esercitata sul foglio, discontinuit nel gesto, ritoccatura del segno gi tracciato, direzione del gesto grafico, occupazione dello spazio nel foglio. Attraverso gli esercizi di grafica, si lavora sulla motricit fine, sulla funzionalit della mano e, contemporaneamente, sullorganizzazione mentale, ovvero sul nesso tra lassunzione immaginativa di un dato ed il suo tradursi in azione. Il bambino non copia le forme, ma le elabora interiormente.
  • 40. Nel disegnare una forma sul foglio, egli fa riferimento ad un tracciato immaginativo interno frutto di una rappresentazione mentale: la forma grafica, che poi diverr segno grafico della scrittura, viene costruita mediante una pluralit ed una complessit di atti che portano alla raffigurazione di una immagine mentale. Le esercitazioni su schede prestampate dove compaiono lettere da ricalcare o da completare non giovano allassunzione di tale compito. La forma grafica deve essere ben percepita e ricreata con la fantasia immaginativa del bambino, meglio se sperimentata attraverso il corpo (per es. fatta tracciare sul pavimento camminando o in aria con le mani; oppure si pu嘆 tracciare un segno grafico sulla lavagna con la spugna bagnata: una volta asciugata e dissolta, chiedere di disegnare quel segno sul foglio). Parimenti, la corretta assunzione dello schema motorio determina la coordinazione dei movimenti e lorganizzazione dellazione sul piano fisico.
  • 41. Nellultimo anno della scuola dellinfanzia, inoltre, la graduale conquista di abilit di simbolizzazione sempre pi湛 complesse pu嘆 consentire ai docenti di proporre attivit didattiche quali esercizi in forma ludica mirati allo sviluppo di competenze necessarie ad un successivo approccio alla lingua scritta. Il linguaggio 竪 il miglior predittoredelle difficolt di lettura, per questo 竪 bene proporre ai bambini esercizi linguistici -ovvero operazioni meta fonologiche -sotto forma di giochi.
  • 42. Le operazioni metafonologiche richieste per scandire e manipolare le parole a livello sillabico sono accessibili a bambini che non hanno ancora avuto unistruzione formale ed esplicita del codice scritto. Loperazione metafonologica a livello sillabico (scandire per esempio la parola cane in ca-ne) consente una fruibilit del linguaggio immediata, in quanto la sillaba ha un legame naturale con la produzione verbale essendo coincidente con la realt dei singoli atti articolatori (le due sillabe della parola ca-ne corrispondono ad altrettanti atti articolatori nell'espressione verbale ed 竪 quindi molto facilmente identificabile).
  • 43. Queste attivit dovrebbero essere proposte allinterno di un clima sereno, tenendo conto di tempi di attenzione rapportati all'et dei bambini e senza togliere spazio alle attivit precipuamente ludiche e di esplorazione. Solamente in questo modo diventa possibile garantire la piena partecipazione di tutti i bambini, nel rispetto dei tempi e delle modalit interattive di ciascuno. Al tempo stesso i docenti devono intraprendere insieme agli alunni un percorso di insegnamento-apprendimento allinterno del quale losservazione sistematica offra costantemente la possibilit di conoscere, in ogni momento, la situazione socio-affettiva e cognitiva di ciascun alunno.
  • 44. La graduale conquista delle capacit motorie, percettive, linguistiche, mnemoniche e attentive procede parallelamente al processo di concettualizzazione della lingua scritta che non costituisce un obiettivo della scuola dell'infanzia, ma che nella scuola dell'infanzia deve trovare i necessari prerequisiti. Infatti, la percezione visiva e uditiva, lorientamento e lintegrazione spazio-temporale, la coordinazione oculo- manuale rappresentano competenze che si intrecciano innanzitutto con una buona disponibilit ad apprendere e con il clima culturale che si respira nella scuola. Solo successivamente si potr affrontare l'insegnamento- apprendimento della lettoscrittura come sistema simbolico rilevante.
  • 45. 4.1.2 Area del calcolo Lo sviluppo dellintelligenza numerica e la prevenzione delle difficolt di apprendimento del calcolo rappresenta uno degli obiettivi pi湛 importanti della scuola dellinfanzia che si dovrebbe realizzare attraverso la collaborazione tra scuola, famiglia e, possibilmente, servizi territoriali. Tale attivit si sostanzia in attivit di potenziamento e di screening condotte con appropriati strumenti in grado di identificare i bambini a rischio di DSA e con attivit didattiche volte a potenziare in tutti, ma in particolare modo nei bambini a rischio, i prerequisiti del calcolo che la ricerca scientifica ha individuato da tempo.
  • 46. Per imparare a calcolare 竪 necessario che il bambino prima sviluppi i processi mentali specifici implicati nella cognizione numerica, nella stima di numerosit e nel conteggio. importante che un bambino con i bisogni particolari che esprime essendo a rischio di DSA, sia posto nelle condizioni di imparare a distinguere tra grandezza di oggetti e numerosit degli stessi e sia avviato allacquisizione delle parole-numero con la consapevolezza che le qualit percettive degli oggetti (colori, forme, etc..) possono essere fuorvianti, essendo qualit indipendenti dalla dimensione di numerosit. Attivit, quindi, di stima di piccole numerosit (quanti sono) e di confronto di quantit (di pi湛, di meno, tanti quanti) devono essere promosse e reiterate fino a quando il bambino riesce a superarle con sicurezza e a colpo docchio.
  • 47. Lacquisizione delle parole-numero dovr essere accompagnata da numerose attivit in grado di integrarne i diversi aspetti: semantici, lessicali e di successione n+1. Infatti, solo un prolungato uso del conteggio in situazioni concrete in cui il numero viene manipolato e rappresentato attraverso i diversi codici (analogico, verbale e arabico, o anche romano) pu嘆 assicurare ladeguata rappresentazione mentale dellidea di numero, complesso concetto astratto da conquistare evolutivamente. In altre parole, il bambino deve imparare ad astrarre il concetto di quantit numerica al di l delle caratteristiche delloggetto contato, ad esempio: 3 stelline, 3 quadretti, 3 caramelle o 3 bambole rappresentano sempre la quantit 3, a prescindere dalla dimensione e dalle caratteristiche fisiche degli oggetti presi in considerazione.
  • 48. Particolare attenzione didattica va posta anche verso la conquista di abilit pi湛 complesse, quali quelle sintattiche di composizione del numero (es: tante perle in una collana, tante dita in una mano, tanti bambini in una classe tanti 1 in un insieme), di ordinamento di grandezze tra pi湛 elementi e di soluzione di piccoli problemi di vita quotidiana utilizzando il conteggio. importante che lattenzione del bambino sia rivolta agli aspetti quantitativi della realt e che impari a usare il numero come strumento per gestire piccoli problemi legati alla quotidianit, come per esempio predisporre il materiale per unattivit, non in modo approssimato, ma esatto: quanti bambini? Tanti.. Queste situazioni informali e ludiche offrono un approccio al numero e al calcolo basato su piccoli progressi che saranno vissuti come successi e gratificanti, in particolare verso i bambini con difficolt, se le figure che si prendono cura delleducazione del bambino li sapranno cogliere e valorizzare.
  • 49. Particolare attenzione didattica va posta anche verso la conquista di abilit pi湛 complesse, quali quelle sintattiche di composizione del numero (es: tante perle in una collana, tante dita in una mano, tanti bambini in una classe tanti 1 in un insieme), di ordinamento di grandezze tra pi湛 elementi e di soluzione di piccoli problemi di vita quotidiana utilizzando il conteggio. importante che lattenzione del bambino sia rivolta agli aspetti quantitativi della realt e che impari a usare il numero come strumento per gestire piccoli problemi legati alla quotidianit, come per esempio predisporre il materiale per unattivit, non in modo approssimato, ma esatto: quanti bambini? Tanti.. Queste situazioni informali e ludiche offrono un approccio al numero e al calcolo basato su piccoli progressi che saranno vissuti come successi e gratificanti, in particolare verso i bambini con difficolt, se le figure che si prendono cura delleducazione del bambino li sapranno cogliere e valorizzare.
  • 50. Un applauso a voi per la vostra attenzione e partecipazione grazie