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News 02/SA/2014

Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi
Sono 54 le segnalazioni diffuse dal sistema di allerta rapido comunitario per alimenti
e mangimi (Rasff) durante la seconda settimana dellanno.
Lelenco italiano si apre con una allerta per la presenza di mercurio in filetti di pesce
spada (Xiphias gladius) sottovuoto provenienti dalla Spagna.
Quattro i respingimenti alle frontiere effettuati dalle autorit italiane: piatti e bicchieri
in melammina cinesi per migrazione di formaldeide, norovirus(gruppoII) rilevato in
due lotti di vongole refrigerate (Ruditapes decussatus) provenienti dalla Tunisia,
migrazione di nichel in apribottiglie in acciaio inox dalla Cina.
Due notifiche di informazione (che non implicano un intervento urgente) segnalano
la presenza di mercurio in filetti di pesce spada (Xiphias gladius) sottovuoto e di
istamina in tonno sottovuoto provenienti dalla Spagna.
Questa settimana non vi sono notifiche riguardanti prodotti italiani esportati in altri
paesi.
(Fonte:www.sicurezzaalimentare.it )

Diossine, dal Ministero della Salute obblighi e requisiti per chi produce oli e grassi
Il Ministero della salute pubblica la circolare esplicativa del Regolamento europeo
225/2012. Previsti il riconoscimento degli stabilimenti e il monitoraggio
Obblighi e requisiti per produttori di oli vegetali e grassi miscelati. Questo il cuore
della circolare esplicativa pubblicata dal Ministero della Salutesullapplicazione
del Regolamento europeo 225/2012, concernente per lappunto oli grassi, prodotti
derivati e mangimi che li contengono. In particolare, 竪 stata sottolineata
limportanza del riconoscimento degli stabilimenti che immettono sul mercato, a
scopo mangimistico, questi prodotti e il monitoraggio obbligatorio delle diossine in
autocontrollo da parte dei diversi soggetti interessati in attivit di questo genere.
Si tratta soprattutto dei produttori di derivati degli oli vegetali e grassi miscelati, che
devono rispondere a specifici requisiti per la produzione, lostoccaggio, il trasporto e
i test obbligatori per la presenza negli stessi di diossine. Pertanto, 竪 specificato nel
testo in questione che i prodotti derivati dagli oli vegetali si ottengono dai processi di
lavorazione dellolio grezzo vegetale. Quello recuperato, invece, dagli oli vegetali 竪
lusato vegetale di cucina raccolto da industrie alimentari il cui status legale non 竪
chiaramente definito. Pertanto, viste le discussioni ancora in corso presso la
Commissione europea e fintanto che non saranno fornite, a livello comunitario,
precise indicazioni in merito, si ritiene necessario non ammetterne luso
nellalimentazione animale.
Gli oli usati di cucina di origine animale o contenenti sottoprodotti di origine animale
dovranno invece essere utilizzati in maniera conforme rispetto a quanto previsto dai
Regolamenti Sottoprodotti, con il divieto di impiego per gli animali di allevamento.
Laddove non sia possibile accertare lorigine degli oli usati luso nellalimentazione
animale 竪 vietato. Gli stabilimenti impegnati nella miscelazione di grassi che
immettono sul mercato prodotti destinati allalimentazione degli animali dovranno
inoltre tenerli fisicamente separati da tutti gli altri destinati a scopi diversi.
Importante anche letichettatura dei vari prodotti contenenti questo genere di
sostanze, con la precisa indicazione della loro destinazione. Se il produttore dichiara
che una determinata partita non 竪 destinata allalimentazione animale ed
umana,non pu嘆 esserci alcuna modifica da parte di altri operatori nelle fasi
successiva della filiera.
(Fonte:http://www.ambientemagazine.esiasrl.it)

Guida Anticontraffazione alimentare: al servizio del consumatore
Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha pubblicato un guida, suddivisa
tematicamente per prodotti alimentari, allo scopo di insegnare al consumatore
come individuare il falso alimentare.I prodotti alimentari sono quelli tipici della
tradizione italiana, e proprio per questo pi湛 imitati e falsificati: dallolio extravergine,
al pomodoro, alla pasta, ma anche-fenomeno pi湛 recente- il pescato.
Proposto sotto lo slogan Io non voglio il falso, la guida.
Il rapporto sottolinea come la contraffazione alimentare genera danni economici
al consumatore, alle imprese, allo Stato, ma anche alla salute pubblica, dal
momento che possono essere distribuiti alimenti che contengono sostanze nocive.
E ancora: nel caso di frode () il prodotto alimentare contraffatto:
_竪 realizzato senza rispettare standard di sicurezza, qualit ed efficacia;
_pu嘆 utilizzare ingredienti corretti, ma di provenienza ignota;
_taluni ingredienti importanti possono essere assenti, o possono essere sostituiti con
ingredienti meno costosi.
Seguono poi consigli su cosa fare per evitare la frode:
1. leggere attentamente le etichette
2. prestare attenzione alla provenienza
3. fare attenzione al rapporto qualit/prezzo
4. collaborare con gli organismi competenti sul controllo per segnalare
anomalie.
Infine, una carrellata degli esempi di frodi alimentari pi湛 diffuse:
carni contenenti sostanze non consentite o in quantit superiori a quelle
consentite (ormoni, farmaci, ecc.);
_ carni di qualit diversa, tagli meno pregiati;
_ specie diverse da quelle dichiarate (settore ittico e carni);
_ prodotti trattati con additivi non consentiti;
_ prodotti ittici allevati venduti per pescati;
_ annacquamento dei prodotti;
_ ricostituzione latte in polvere;
_ impiego di latte di minor pregio o colostro;
_ aggiunta di acqua ossigenata al latte;
_ uso di additivi e aromi non consentiti
Il sito del Ministero mette poi a disposizione due numeri di contatto per segnalare
presunte contraffazioni, anche da parte dei cittadini
CALL CENTER ANTICONTRAFFAZIONE +39 06.47055800
FAX ANTICONTRAFFAZIONE +39 06.47055750
(Fonte:www.sicurezzaalimentare.it )

Biocarburanti e bioliquidi: unopportunit per la filiera alimentare
Sono numerosi gli operatori della filiera agro-alimentare che prestano orecchio in
questo periodo alla discussione sui biocarburanti e sulle opportunit di mercato che
questi aprono.
In linea generale, infatti, ogni Produttore Feed & Food pu嘆 avere un sotto-prodotto
riutilizzabile nella filiera di produzione di bioliquidi e biocarburanti. Basti pensare ad
aziende produttrici quali distillerie con produzione di feccia e vinaccia, ai macelli, ai
produttori di biomassa solida come produttori cerealicoli, oleifici, caseifici.
Per lazienda agroalimentare che decide di entrare con successo nel settore dei
biocarburanti 竪 fondamentale per嘆 affrontare la sfida della sostenibilit.
La chiave di mercato, infatti, 竪 poter dichiarare il proprio prodotto come
sostenibile.
La certificazione dei requisiti di sostenibilit di biocarburanti e bioliquidi 竪 infatti
condizione necessaria affinch竪 il loro utilizzo venga riconosciuto come valido ai fini
del raggiungimento dell'obiettivo percentuale di utilizzo posto a livello comunitario a
carico
dello
Stato
membro.
I biofuel che non rispettano questi requisiti non avranno di fatto un mercato.
(Fonte: Bureauveritas)

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  • 1. News 02/SA/2014 Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi Sono 54 le segnalazioni diffuse dal sistema di allerta rapido comunitario per alimenti e mangimi (Rasff) durante la seconda settimana dellanno. Lelenco italiano si apre con una allerta per la presenza di mercurio in filetti di pesce spada (Xiphias gladius) sottovuoto provenienti dalla Spagna. Quattro i respingimenti alle frontiere effettuati dalle autorit italiane: piatti e bicchieri in melammina cinesi per migrazione di formaldeide, norovirus(gruppoII) rilevato in due lotti di vongole refrigerate (Ruditapes decussatus) provenienti dalla Tunisia, migrazione di nichel in apribottiglie in acciaio inox dalla Cina. Due notifiche di informazione (che non implicano un intervento urgente) segnalano la presenza di mercurio in filetti di pesce spada (Xiphias gladius) sottovuoto e di istamina in tonno sottovuoto provenienti dalla Spagna. Questa settimana non vi sono notifiche riguardanti prodotti italiani esportati in altri paesi. (Fonte:www.sicurezzaalimentare.it ) Diossine, dal Ministero della Salute obblighi e requisiti per chi produce oli e grassi Il Ministero della salute pubblica la circolare esplicativa del Regolamento europeo 225/2012. Previsti il riconoscimento degli stabilimenti e il monitoraggio Obblighi e requisiti per produttori di oli vegetali e grassi miscelati. Questo il cuore della circolare esplicativa pubblicata dal Ministero della Salutesullapplicazione del Regolamento europeo 225/2012, concernente per lappunto oli grassi, prodotti derivati e mangimi che li contengono. In particolare, 竪 stata sottolineata limportanza del riconoscimento degli stabilimenti che immettono sul mercato, a scopo mangimistico, questi prodotti e il monitoraggio obbligatorio delle diossine in autocontrollo da parte dei diversi soggetti interessati in attivit di questo genere. Si tratta soprattutto dei produttori di derivati degli oli vegetali e grassi miscelati, che devono rispondere a specifici requisiti per la produzione, lostoccaggio, il trasporto e
  • 2. i test obbligatori per la presenza negli stessi di diossine. Pertanto, 竪 specificato nel testo in questione che i prodotti derivati dagli oli vegetali si ottengono dai processi di lavorazione dellolio grezzo vegetale. Quello recuperato, invece, dagli oli vegetali 竪 lusato vegetale di cucina raccolto da industrie alimentari il cui status legale non 竪 chiaramente definito. Pertanto, viste le discussioni ancora in corso presso la Commissione europea e fintanto che non saranno fornite, a livello comunitario, precise indicazioni in merito, si ritiene necessario non ammetterne luso nellalimentazione animale. Gli oli usati di cucina di origine animale o contenenti sottoprodotti di origine animale dovranno invece essere utilizzati in maniera conforme rispetto a quanto previsto dai Regolamenti Sottoprodotti, con il divieto di impiego per gli animali di allevamento. Laddove non sia possibile accertare lorigine degli oli usati luso nellalimentazione animale 竪 vietato. Gli stabilimenti impegnati nella miscelazione di grassi che immettono sul mercato prodotti destinati allalimentazione degli animali dovranno inoltre tenerli fisicamente separati da tutti gli altri destinati a scopi diversi. Importante anche letichettatura dei vari prodotti contenenti questo genere di sostanze, con la precisa indicazione della loro destinazione. Se il produttore dichiara che una determinata partita non 竪 destinata allalimentazione animale ed umana,non pu嘆 esserci alcuna modifica da parte di altri operatori nelle fasi successiva della filiera. (Fonte:http://www.ambientemagazine.esiasrl.it) Guida Anticontraffazione alimentare: al servizio del consumatore Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha pubblicato un guida, suddivisa tematicamente per prodotti alimentari, allo scopo di insegnare al consumatore come individuare il falso alimentare.I prodotti alimentari sono quelli tipici della tradizione italiana, e proprio per questo pi湛 imitati e falsificati: dallolio extravergine, al pomodoro, alla pasta, ma anche-fenomeno pi湛 recente- il pescato. Proposto sotto lo slogan Io non voglio il falso, la guida. Il rapporto sottolinea come la contraffazione alimentare genera danni economici al consumatore, alle imprese, allo Stato, ma anche alla salute pubblica, dal momento che possono essere distribuiti alimenti che contengono sostanze nocive. E ancora: nel caso di frode () il prodotto alimentare contraffatto: _竪 realizzato senza rispettare standard di sicurezza, qualit ed efficacia; _pu嘆 utilizzare ingredienti corretti, ma di provenienza ignota; _taluni ingredienti importanti possono essere assenti, o possono essere sostituiti con ingredienti meno costosi. Seguono poi consigli su cosa fare per evitare la frode: 1. leggere attentamente le etichette 2. prestare attenzione alla provenienza 3. fare attenzione al rapporto qualit/prezzo 4. collaborare con gli organismi competenti sul controllo per segnalare anomalie.
  • 3. Infine, una carrellata degli esempi di frodi alimentari pi湛 diffuse: carni contenenti sostanze non consentite o in quantit superiori a quelle consentite (ormoni, farmaci, ecc.); _ carni di qualit diversa, tagli meno pregiati; _ specie diverse da quelle dichiarate (settore ittico e carni); _ prodotti trattati con additivi non consentiti; _ prodotti ittici allevati venduti per pescati; _ annacquamento dei prodotti; _ ricostituzione latte in polvere; _ impiego di latte di minor pregio o colostro; _ aggiunta di acqua ossigenata al latte; _ uso di additivi e aromi non consentiti Il sito del Ministero mette poi a disposizione due numeri di contatto per segnalare presunte contraffazioni, anche da parte dei cittadini CALL CENTER ANTICONTRAFFAZIONE +39 06.47055800 FAX ANTICONTRAFFAZIONE +39 06.47055750 (Fonte:www.sicurezzaalimentare.it ) Biocarburanti e bioliquidi: unopportunit per la filiera alimentare Sono numerosi gli operatori della filiera agro-alimentare che prestano orecchio in questo periodo alla discussione sui biocarburanti e sulle opportunit di mercato che questi aprono. In linea generale, infatti, ogni Produttore Feed & Food pu嘆 avere un sotto-prodotto riutilizzabile nella filiera di produzione di bioliquidi e biocarburanti. Basti pensare ad aziende produttrici quali distillerie con produzione di feccia e vinaccia, ai macelli, ai produttori di biomassa solida come produttori cerealicoli, oleifici, caseifici. Per lazienda agroalimentare che decide di entrare con successo nel settore dei biocarburanti 竪 fondamentale per嘆 affrontare la sfida della sostenibilit. La chiave di mercato, infatti, 竪 poter dichiarare il proprio prodotto come sostenibile. La certificazione dei requisiti di sostenibilit di biocarburanti e bioliquidi 竪 infatti condizione necessaria affinch竪 il loro utilizzo venga riconosciuto come valido ai fini del raggiungimento dell'obiettivo percentuale di utilizzo posto a livello comunitario a carico dello Stato membro. I biofuel che non rispettano questi requisiti non avranno di fatto un mercato. (Fonte: Bureauveritas)