Un Cafe deidicato ai temi della sicurezza alimentare, in particolare relazione a: controlli da parte degli organi competenti, verifiche da parte del consumatore e della sua autotutela. Il cambiamento di abitudini nei consumi dei generi alimentari e l’apertura sempre maggiore dei mercati, rendono infatti necessaria una conoscenza più approfondita delle materie prime alla base della nostra alimentazione. Risulta quindi sempre più importante saper scegliere cibi sani e sicuri.
Speaker: Dott. Sara Panseri / DIVET - Università di Milano
Terzo incontro del percorso formativo "La competitività dei prodotti agroalimentari" dedicato alla Sicurezza e qualità dei prodotti agroalimentari: metodologie e strumenti innovativi".
a cura della Prof.ssa Roberta Nuvoloni, Università Pisa (Dipartimento di Scienze Veterinarie)
L'esposizione si focalizza sulle tecnologie innovative per la sicurezza alimentare. In particolare si parla di:
- bioprotezione
- bioconservazione
- tecnologia HPP (high-pressure processing)
- PEF campi elettrici pulsati (Pulsed electric field).
- tecnologie innovative applicate al confezionamento che uniscono all'esigenza di sicurezza del prodotto quello della tutela ambientale: packaging funzionale e sostenibile (packaging attivo antimicrobico, pellicole e rivestimenti edibili formate da biopolimeri completamente compostabili e commestibili)
Terzo incontro del percorso formativo "La competitività dei prodotti agroalimentari" dedicato alla Sicurezza e qualità dei prodotti agroalimentari: metodologie e strumenti innovativi".
a cura della Prof.ssa Roberta Nuvoloni, Università Pisa (Dipartimento di Scienze Veterinarie)
L'esposizione si focalizza sulle tecnologie innovative per la sicurezza alimentare. In particolare si parla di:
- bioprotezione
- bioconservazione
- tecnologia HPP (high-pressure processing)
- PEF campi elettrici pulsati (Pulsed electric field).
- tecnologie innovative applicate al confezionamento che uniscono all'esigenza di sicurezza del prodotto quello della tutela ambientale: packaging funzionale e sostenibile (packaging attivo antimicrobico, pellicole e rivestimenti edibili formate da biopolimeri completamente compostabili e commestibili)
1. News 43/SA/2015
Lunedì, 2 Novembre 2015
Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi Pesticidi
Corpo estraneo (uccello) in latte in polvere per bambini e aflatossine in biscotti
italiani. Ritirati dal mercato europeo 55 prodotti
Nella settimana n°43 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta
europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 55 (9 quelle inviate dal Ministero
della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi:
tracce di arachidi in preparato per torta di pistacchio e cioccolato (della Cameo,
leggi approfondimento); aflatossine in mini biscotti contenenti armelline (noccioli di
albicocca 15%) da Italia.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un
intervento urgente troviamo: corpo estraneo (presumibilmente uccello) in latte in
polvere di proseguimento per bambini tedesco.
Aflatossine in mini biscotti contenenti armelline
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: produzione
impropria e scarsa documentazione per la tracciabilità di distillati alcolici
provenienti dall’Italia; uso non autorizzato di colorante (E102 – tartrazina) in farina
piantaggine dal Ghana; aflatossine in fichi secchi provenienti dalla Turchia; residui di
pesticidi (propargite e tetradifon) in pomodori secchi dalla Tunisia; aflatossine in
granella di nocciole dalla Georgia; residui di pesticida (propargite) in fragole
congelate dall’Egitto. (Articolo di Valeria Nardi)
Fonte:ilfattoalimentare.it
2. I test di Greenpeace documentano l’abuso di pesticidi nella produzione
europea di mele
Greenpeace ha pubblicato i risultati delle analisi sulle mele acquistate nei
supermercati di 11 Paesi europei, tra cui l’Italia. Mentre i test sulle mele biologiche
non hanno evidenziato tracce di pesticidi, ben l’83 per cento dei frutti coltivati in
modo convenzionale sono risultati contaminati da residui di pesticidi, e nel 60 % di
questi campioni sono state trovate due o più sostanze chimiche.
Metà dei pesticidi rilevati, osserva Greenpeace,hanno effetti tossici noti per
organismi acquatici come i pesci, ma anche per le api e altri insetti utili. Molte di
queste sostanze sono bioaccumulabili, hanno impatti negativi sulla riproduzione o
altre proprietà pericolose. Infine, a causa dell’incompletezza di dati e conoscenze
disponibili soprattutto sugli effetti di residui multipli, non si possono escludere rischi per
la salute.
Le analisi, effettuate da un laboratorio indipendente tedesco, hanno riguardato 126
campioni di mele, di cui 109 prodotte convenzionalmente, acquistate in 23 catene
di supermercati. In Italia le mele sono state acquistate presso le catene Auchan,
Carrefour, Lidl e un campione di mele biologiche presso Naturasì. Nella maggior
parte dei campioni era presente almeno il residuo di un pesticida: in un campione
acquistato presso Lidl sono stati trovati residui di tre composti. La sostanza trovata più
frequentemente è il THPI, un metabolita del fungicida captano.
Greenpeace sottolinea che, anche se tutti i residui individuati rientrano nei limiti
stabiliti dalle normative, la varietà di sostanze chimiche mostra che, dai campi al
piatto, i pesticidi chimici sono una presenza troppo frequente nei nostri alimenti e la
via d‘uscita da questa situazione può essere rappresentata dall’abbandono
dell’attuale modello di agricoltura industriale, favorendo pratiche agricole
ecologiche. Gli sforzi dovrebbero essere diretti a rompere il circolo vizioso imposto
dall’uso di pesticidi, garantire la corretta attuazione della direttiva sul loro uso
sostenibile, revisionare le normative sui controlli e sulla valutazione dei rischi, in
particolare indagando e monitorando gli effetti dell’esposizione a cocktail di
sostanze chimiche sulla salute umana e sull’ambiente. (Articolo di Beniamino
Bonardi)
Fonte:ilfattoalimentare.it
5. culla del biologico e dei prodotti naturali e salutari per l’alimentazione e non come
schiava delle multinazionali degli OGM? (Articolo di Marta Albè)
Fonte:greenbiz.it
Agricoltura: abolite IMU e IRAP. Coldiretti: rispettati gli impegni.
La legge di Stabilità 2016 contiene alcune misure destinate alle imprese agricole. Nel
pacchetto “Tornare alla terra†si prevede l’azzeramento dell’IRAP e la cancellazione
dell’IMU per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali sia nei
terreni in pianura che nelle aree montane, dove è stata tolta a tutti.
Un’operazione che - precisa la Coldiretti - non comporta per il settore un aggravio
dei costi di produzione su voci importanti come il gasolio agricolo agevolato che
invece era stato pesantemente ridimensionato negli ultimi anni.
“La riduzione degli oneri fiscali consente alle imprese agricole professionali di
recuperare risorse per gli investimenti finalizzati all’innovazione e alla crescita
dell’occupazione in un settore particolarmente dinamico come l'agroalimentare
Made in Italyâ€, concludono da Coldiretti, con il presidente Moncalvo pronto a
constatare che per la prima volta dal dopoguerra viene tagliata la fiscalità in
agricoltura.
L’abolizione dell’Imu sui terreni riguarda circa 3 milioni e 175 mila soggetti solo nei
comuni di pianura (per un ammontare di imposta pari a 550 milioni di euro). Lo
sgravio riguarda inoltre i contribuenti possessori di terreni situati nei territori montani e
collinari, che dal 2014 non hanno più beneficiato dell’esenzione, per un ulteriore
ammontare di 260 milioni di euro. L’abrogazione dell’Irap riguarda invece oltre 400
mila imprese produttive (il 10% circa dei contribuenti Irap), che attualmente sono
gravate complessivamente per circa 200 milioni di euro all’anno. (Articolo di Anna
Tita Gallo)
Fonte:greenbiz.it
6. culla del biologico e dei prodotti naturali e salutari per l’alimentazione e non come
schiava delle multinazionali degli OGM? (Articolo di Marta Albè)
Fonte:greenbiz.it
Agricoltura: abolite IMU e IRAP. Coldiretti: rispettati gli impegni.
La legge di Stabilità 2016 contiene alcune misure destinate alle imprese agricole. Nel
pacchetto “Tornare alla terra†si prevede l’azzeramento dell’IRAP e la cancellazione
dell’IMU per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali sia nei
terreni in pianura che nelle aree montane, dove è stata tolta a tutti.
Un’operazione che - precisa la Coldiretti - non comporta per il settore un aggravio
dei costi di produzione su voci importanti come il gasolio agricolo agevolato che
invece era stato pesantemente ridimensionato negli ultimi anni.
“La riduzione degli oneri fiscali consente alle imprese agricole professionali di
recuperare risorse per gli investimenti finalizzati all’innovazione e alla crescita
dell’occupazione in un settore particolarmente dinamico come l'agroalimentare
Made in Italyâ€, concludono da Coldiretti, con il presidente Moncalvo pronto a
constatare che per la prima volta dal dopoguerra viene tagliata la fiscalità in
agricoltura.
L’abolizione dell’Imu sui terreni riguarda circa 3 milioni e 175 mila soggetti solo nei
comuni di pianura (per un ammontare di imposta pari a 550 milioni di euro). Lo
sgravio riguarda inoltre i contribuenti possessori di terreni situati nei territori montani e
collinari, che dal 2014 non hanno più beneficiato dell’esenzione, per un ulteriore
ammontare di 260 milioni di euro. L’abrogazione dell’Irap riguarda invece oltre 400
mila imprese produttive (il 10% circa dei contribuenti Irap), che attualmente sono
gravate complessivamente per circa 200 milioni di euro all’anno. (Articolo di Anna
Tita Gallo)
Fonte:greenbiz.it