Programma corso DM 37/08
- Il DM 37/08 per le imprese termo-idrauliche
- La modulistica della dichiarazione di Conformit
- Lo schema di Impianto
- Dichiarazione completa e dichiarazione semplificata
- Quante copie e a chi consegnare le DICO a seconda del tipo di intervento realizzato
- La normativa di Riferimento UNI CIG per la realizzazione, il collaudo e la messa in esercizio degli impianti
- La nuova Delibera 40/14 linee guida CIG 11 e 12
- I nuovi obblighi per lattivazione di un impianto a gas e la nuova modulistica da compilare
- La Dichiarazione di Rispondenza degli impianti a Gas
Relatore: il perito industriale Daniele Vecchi
際際滷 della conferenza "REATI AMBIENTALI NEI MODELLI ORGANIZZATIVI DI GESTIONE DELLIMPRESA EX D. L.vo 231/2001: LE RESPONSABILITA PENALI E AMMINISTRATIVE."
Regione Marche - Richiesta integrazioni e chiarimenti AIA CementirSacci Caste...Daniele Antonozzi
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Procedimento di riesame dell'autorizzazione integrata ambientale della cementeria CementirSacci srl di Castelraimondo e Gagliole. Richiesta di chiarimenti e integrazioni dalla Regione Marche, 9 febbraio 2017.
Intervento di Gianfranco Barbieri - Presidente ACEF, Partner di Barbieri & Associati Dottori Commercialisti - al Tour Organizzazione ACEF 2014 - Genova, 10/04/2014
Nuovo redditometro ultime disposizioni 2013Proserin
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Nuovo redditometro Ultimi Chiarimenti dellAgenzia delle Entrate.
Semplice chiaro e subito disponibile, se vuoi
Contattaci SENZA IMPEGNO:
info@studiocfc.it
035.54.51.00
Regione Marche - Richiesta integrazioni e chiarimenti AIA CementirSacci Caste...Daniele Antonozzi
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Lo scorso 30 settembre 2013 竪 scaduto il termine per la
presentazione telematica delle dichiarazioni dei redditi, IVA e
IRAP. Ai sensi degli artt. 1 e 5 del DLgs. 471/97, e dellart. 32 del DLgs. 446/97, lomessa dichiarazione 竪 sanzionata con un importoche va dal 120% al 240% del tributo dovuto, ma, se non sono dovute imposte, la sanzione 竪 fissa da 258 a 1.032 euro. APPROFONDISCI ORA.
This document contains a presentation and workshop materials from Carolyn Shurey of ResourceSmart Schools and CERES about biodiversity. It includes definitions of biodiversity, statistics on endangered Australian plants and animals, reasons to protect biodiversity such as inspiration, recreation, culture, economics and ethics. The presentation provides guidance for discussing biodiversity and curriculum materials are referenced for further activities. Credit to Carolyn Shurey and CERES is requested if the materials are used.
contributi e spese a carico del comune viaggiamo sui 300.000 euro, il tutto per un interesse pubblico che non c竪 e questo, tra laltro, 竪 messo nero su bianco dal parere contrario dellUfficio tecnico Comunale.
1. News 05/A/2014
DECRETO LEGGE DESTINAZIONE ITALIA: nota del Ministero dellAmbiente sulle
bonifiche
In merito alle polemiche suscitate dallarticolo 4 del d.l. Destinazione Italia in materia
di semplificazione delle procedure sulle bonifiche, va chiarito senza equivoci di
alcun tipo che non 竪 sicuramente intento del ministero dellAmbiente e dellintero
Governo avallare o introdurre norme che prevedano condoni tombali per gli
inquinatori, violazioni della normativa europea chiarissime sul principio del chi
inquina paga o, addirittura, lintroduzione di disposizioni per finanziare gli autori di
storici inquinamenti sul territorio nazionale in sostituzione degli interventi di riparazione
del danno ambientale. Lintento della articolata disciplina introdotta con il decreto
Destinazione Italia sulle bonifiche nasce dallidea di sbloccare situazioni
decennali in cui le bonifiche non si sono fatte in territori dove il binomio
inquinamento/crisi aziendale ha prostrato intere comunit, con pregiudizio diffuso
per lambiente, la salute dei cittadini ma anche leconomia, loccupazione, il
benessere delle persone. Attraverso uno strumento gi sperimentato come
laccordo di programma, si 竪 inteso coniugare la necessit di bonificare queste
aree contaminate con lesigenza di rilanciarne le vocazioni industriali da tempo
pregiudicate dalla condizione di inquinamento. Tuttavia, per fugare ogni incertezza
in merito ed elaborare risposte che, ove ritenuto indispensabile, potranno
eventualmente tradursi anche in maggiori chiarimenti del testo di legge, gli uffici
tecnici del ministero stanno lavorando per dissipare qualunque ombra sulla norma in
oggetto. - See more Fonte: http://www.minambiente.it
Smog: on line il testo dellAccordo tra Ministeri e Regioni bacino padano per il
miglioramento della qualit dellaria E online il testo dellAccordo di programma
per ladozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualit
dellaria nel Bacino Padano, sottoscritto il 19 Dicembre a Milano, dal Ministro
dellAmbiente Andrea Orlando, dalle regioni e province autonome del Bacino
Padano (Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Valle dAosta , Friuli
Venezia Giulia, Trento e Bolzano) e dai Ministri dello sviluppo economico, delle
infrastrutture e trasporti, delle politiche agricole e della salute. - See more at:
http://www.minambiente.it
Conversione Dl 136/2013 su combustione rifiuti, via libera definitivo
Il Senato ha approvato definitivamente il 5 febbraio 2014 la legge di conversione del
Dl 136/2013 che ha introdotto il reato di "combustione illecita di rifiuti". Tra le novit
2. l'obbligo per il responsabile di risarcire il danno ambientale e pagare la bonifica.
L'articolo 3 del Dl 136/2013 in parola ha introdotto nel Codice ambientale l'articolo
256-bis prevedendo il reato di "combustione illecita di rifiuti punito con la reclusione
da due a cinque anni (da tre a sei anni se si bruciano rifiuti pericolosi). Tra le novit
spicca una "stretta" nel caso in cui il delitto sia commesso nell'ambito di attivit
d'impresa o attivit comunque organizzata: il titolare dell'impresa o responsabile
dell'attivit organizzata risponde anche per omessa vigilanza sugli autori materiali
del delitto e a costui si applicano anche le sanzioni interdittive previste dall'articolo 9
comma 2, Dlgs 231/2001 sulla responsabilit ambientale delle persone giuridiche per
fatto di dipendenti e collaboratori.
Il provvedimento ha inoltre previsto l'estensione delle pene previste anche alle
condotte di reato di attivit di gestione illecita di rifiuti (articolo 256, Dlgs 152/2006) e
di traffico illecito di rifiuti (articolo 259, Dlgs 152/2006) se tali condotte sono finalizzate
alla successiva combustione illecita di rifiuti.
Fonte: http://www.reteambiente.it/
Giurisprudenza
- Responsabilit "231", stop a misure interdittive solo se Ente risarcisce
In caso di responsabilit amministrativa delle persone giuridiche per reato di
dipendenti e amministratori (Dlgs 231/2001) le misure interdittive applicate all'Ente
sono revocate solo se il danno 竪 integralmente risarcito e ne siano state eliminate le
conseguenze dannose.
Lo ha ricordato la Cassazione (sentenza 8 gennaio 2014, n. 326) nell'annullare la
decisione di merito che aveva revocato le misure interdittive cautelari nei confronti
di un Ente responsabile ex Dlgs 231/2001 per reati commessi dai suoi amministratori
(nella specie: corruzione). I Supremi Giudici hanno sottolineato che ai sensi
dell'articolo 17, Dlgs 231/2001 la revoca delle misure interdittive pu嘆 essere disposta
solo se: il danno 竪 stato integralmente risarcito; la societ si 竪 adoperata per
eliminare le conseguenze dannose del reato; l'Ente abbia messo a disposizione il
profitto ai fini della confisca. Le circostanze devono concorrere.
L'Ente in questione, a detta della Cassazione, non risulta avere adempiuto tali
condizioni, dato che la societ non si 竪 adoperata per mettere a disposizione dei
danneggiati il risarcimento, o di fare in modo che il danneggiato potesse prendere
la somma senza necessit di un'ulteriore collaborazione dell'Ente danneggiante. Di
qui l'annullamento della revoca delle misure cautelari e il rinvio al Tribunale per
nuovo esame.
Fonte:www.reteambiente.it/
3. - Rifiuti. Trasporto illecito di rifiuti pericolosi senza formulario e natura del
FIR.
L'art. 39, comma 2-bis d.lgs. 2052010, come modificato dall'art. 4 d.lgs.
7 luglio 2011, n. 121, laddove stabilisce l'applicabilit delle sanzioni
previste dall'articolo 258 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,
束nella formulazione precedente all'entrata in vigore del presente
decreto損 ha natura di norma interpretativa e non innovativa, con la
conseguenza che dette sanzioni sono applicabili ai fatti commessi
antecedentemente alla entrata in vigore del d.lgs. 1212011.
Il formulario di identificazione dei rifiuti (FIR) non ha alcun valore
certificativo della natura e composizione del rifiuto trasportato,
trattandosi di documento recante una mera attestazione del privato,
avente dunque natura prettamente dichiarativa, con la conseguenza
che, a differenza di ci嘆 che avviene per la predisposizione di un
certificato di analisi di rifiuti contenente false indicazioni sulla natura,
sulla composizione e sulle caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti
medesimi e di uso di certificato falso durante il trasporto, non sono
applicabili le sanzioni penali stabilite dall'art. 258 d.lgs. 15206 con
richiamo all'art. 483 cod. Pen.
Fonte:lexambiente.it
- Beni Ambientali. ormeggio in zona protetta marina
Cass. Sez. III n.3687del 28 gennaio 2014 (Ud 11 dic. 2013)
Anche se non rientrante nell'elenco esemplificativo delle attivit non consentite in
area protetta di cui alla seconda parte dell'art. 19, comma 3, della legge n. 394 del
1991, I'ormeggio in zona protetta marina, in quanto operazione caratterizzata
dallancoraggio, rientra fra le attivit vietate in linea generale dalla prima parte
della stessa norma, perch辿 idonea a comportare la compromissione della tutela
delle caratteristiche dell'ambiente oggetto di protezione
Fonte:lexambiente.it
- Cassazione, acque di dilavamento non sono reflui industriali
A seguito dellentrata in vigore del Dlgs 4/2008, non sembrerebbe pi湛 possibile
assimilare le acque meteoriche di dilavamento ai reflui industriali, anche quando
vengono a contatto con sostanze inquinanti connesse allattivit esercitata nello
stabilimento.
Dalla definizione di acque reflue industriali contenuta nellarticolo 74 del Dlgs
152/2006, sottolinea la Corte di Cassazione (sentenza 5 febbraio 2014, n. 2867), nel
2008 竪 stato cancellato linciso che, con riferimento alle acque di dilavamento,
4. precisava che sintendono per tali anche quelle venute in contatto con sostanze o
materiali, anche inquinanti, non connessi con le attivit esercitate nello
stabilimento.
Sembrerebbe quindi cos狸 si esprime la Suprema Corte che non sarebbe pi湛
possibile accomunare le acque meteoriche di dilavamento e le acque reflue
industriali.
In base a quanto previsto dallarticolo 113 del Dlgs 152/2006, la disciplina delle
acque di dilavamento 竪 demandata alle Regioni e, nel caso di violazioni, si applica
la sanzione amministrativa tassativa prevista dallarticolo 133, comma 9. La
sanzione penale fissata dallarticolo 137, comma 9 dello stesso Dlgs, si applica solo
quando le Regioni abbiano disciplinato i casi soggetti a particolari condizioni di
rischio di dilavamento.