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News 16/SA/2015
Luned狸,27 Aprile 2015
Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi
Carne separata meccanicamente con salmonella e frammenti di vetro in pomodori
secchi italiani. Ritirati dal mercato europeo 68 prodotti
Nella settimana n属16 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta
europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 68 (8 quelle inviate dal Ministero
della salute italiano).
Lelenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende un caso per
Salmonella typhimurium in carne di pollo separata meccanicamente, congelata
dalla Germania. Purtroppo non siamo riusciti ad avere altre informazioni su questo
ritiro e il Ministero non ha voluto fornire particolari.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un
intervento urgente troviamo: Listeria monocytogenes in salmone affumicato dalla
Polonia; irradiazione non autorizzata su acciughe essiccate dalla Thailandia.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, lItalia segnala: aflatossine
in pistacchi sgusciati dallAfghanistan, via Turchia; irradiazione non autorizzata su
estratto di erbe provenienti dalla Cina; cadmio in calamari congelati europei (Loligo
vulgaris) dallIran; residui di pesticida (malathion) in fagioli di Madagascar;
aflatossine in pistacchi dallIran; fiaschetta di metallo dalla Cina inadatto come
materiale a contatto con alimenti.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal
mercato, la Gran Bretagna segnala unallerta per la rottura di bottiglie di vino di
vetro dellazienda Ottoventi; la Svezia lancia unallerta per frammenti di vetro in
pomodori secchi con aceto balsamico in vaso di vetro; la Germania denuncia
residui di pesticida (lambdacialotrin) in lattuga; lAustria segnala Salmonella Nyborg
in torta di soia destinata a mangime.(Articolo di Valeria Nardi)
Fonte: ilfattoalimentare.it
LAgenzia francese per la sicurezza alimentare raccomanda prudenza nel consumo
di insetti.
In Africa, Asia e America Latina, il consumo di insetti fa parte della dieta alimentare
di circa due miliardi di persone. La Fao si 竪 pronunciata a favore del loro
allevamento su larga scala, per far fronte alle preoccupazioni
sullapprovvigionamento alimentare e sullapporto proteico. In Europa pare esserci
un interesse crescente verso questa pratica, con progetti industriali e di ricerca,
nonostante la regolamentazione europea in materia, quella sui Novel Food, lasci
aperti molti interrogativi e sia in fase di cambiamento. Di fronte a questo contesto,
lAgenzia francese per la sicurezza alimentare (Anses) ha fatto un inventario delle
conoscenze scientifiche sui pericoli legati al consumo di insetti e sui potenziali rischi
che richiedono ulteriori ricerche, al fine di poter stabilire norme che li riducano.
I rischi possono essere chimici (veleni, farmaci veterinari utilizzati nellallevamento e
pesticidi o inquinanti organici presenti nellalimentazione degli insetti), biologici
(parassiti, virus, batteri) e soprattutto allergenici, simili a quelli di crostacei e
molluschi, che suggeriscono cautela da parte dei consumatori che hanno una
predisposizione alle allergie. Nellattuale quadro dincertezza e di mancanza di dati,
lAnses raccomanda di definire a livello comunitario le liste degli insetti che possono
essere consumati o no e a quale stadio del loro sviluppo, di valutare la questione del
benessere di queste specie di invertebrati, di stabilire regole per lallevamento e la
produzione di insetti, nonch辿 dei loro prodotti, in modo da garantire il controllo dei
rischi per la salute.
Quello dellAnses 竪 il secondo parere di unagenzia europea per la sicurezza
alimentare sul problema del consumo degli insetti, dopo quello dellagenzia belga,
riferito a una lista di dieci specie, il cui consumo alimentare 竪 tollerato in Belgio.
Anche lOlanda consente la commercializzazione di alcune specie a uso
alimentare. Il Lussemburgo, invece, ha deciso di vietarli, dando uninterpretazione
restrittiva del regolamento europeo del 1997 sui nuovi alimenti. Su richiesta della
Commissione Ue, entro luglio 竪 atteso il parere dellAutorit europea per la sicurezza
alimentare (Efsa) sui potenziali rischi microbiologici, chimici e ambientali della
produzione e del consumo degli insetti. Nel corso del 2015 竪 previsto anche un
nuovo regolamento europeo in materia. (Articolo di Benianimo Bonardi)
Fonte:ilfattoalimentare.it
Xylella fastidiosa degli ulivi: secondo Efsa i funghi da soli non possono causare il
disseccamento della pianta. Servono pi湛 studi
 un articolato rapporto quello dellEfsa in risposta ai quesiti della Commissione
europea. In un primo quesito la Commissione ha chiesto se potrebbero essere alcuni
finghi patogeni come Pleurostomophora richardsiae, Phaeoacremonium aleophilum
e Neofusicoccum parvum, al pari di Xylella fastidiosa, a causare la sindrome del
disseccamento rapido dellolivo. La risposta dellEfsa 竪 chiara: non esiste al
momento alcuna evidenza scientifica che comprovi lindicazione che alcuni funghi,
piuttosto che il batterio Xylella fastidiosa, siano la causa primaria della sindrome del
disseccamento rapido degli ulivi osservata in Puglia, nel sud dellItalia.  questo
lesito principale di unanalisi condotta dallEfsa sulla scorta di nuovi studi e di altre
informazioni trasmesse allAutorit.
E inoltre gli studi esaminati dallEfsa rilevano che i funghi tracheomicotici sono
spesso associati allavvizzimento dellolivo e potrebbero essere coinvolti nella
sindrome del disseccamento rapido dellulivo. La ricerca, tuttavia, non stabilisce n辿
dimostra che tali funghi siano la causa primaria del declino degli ulivi. Nella sua
valutazione dei rischi da X. fastidiosa pubblicata a gennaio 2015 lEfsa ha affermato
che gli olivi malati erano generalmente colpiti da un insieme di organismi nocivi
comprendenti X. fastidiosa, diverse specie fungine appartenenti ai generi
Phaeoacremonium e Phaemoniella nonch辿 Zeuzera pyrina (falena leopardo). I
nuovi studi, assieme ad altre evidenze disponibili, suffragano tale affermazione.
In particolare lEfsa ha tenuto di conto degli studi di Antonia Carlucci dellUniversit
di Foggia che ha descritto la presenza di numerosi funghi tracheomicotici in Puglia
con sintomatologie simili a quelle del disseccamento rapido. Allo stesso modo lEfsa
ha valutato gli studi storici scientifici di Salvatore Frisullo, sempre dellUniversit di
Foggia, che afferma come una sintomatologia simile a quella del disseccamento
rapido fu riscontrata in Puglia anche nel 1800. Allora denominata Brusca, per
brevit e intensit dellattacco e dei danni sulla pianta, 竪 causata dal fungo Stictis
panizzei. Non c竪, in questi studi, per嘆, la prova che Xylella fastidiosa non sia la
causa del disseccamento rapido degli olivi.
In realt, come fa capire lEfsa, non c竪 neanche la prova contraria, visto che in
base a prove di inoculo di Xylella fastidiosa su piantine giovani in California, queste
non manifestavano la sintomatologia del disseccamento rapido. Si trattava, per嘆, di
un ceppo diverso, il Multiplex, rispetto alla subspecie Pauca rilevata nel Salento. Pi湛
volte, nel suo rapporto, lEfsa evidenzia la necessit di nuove prove e di nuovi studi.
Ad esempio riguardo allazione combinata tra funghi tracheomicotici e Xylella
fastidiosa. LEfsa ha poi valutato i video e le indicazioni giunte dal Salento su cure,
basate su buone pratiche agronomiche, di piante che manifestavano i sintomi del
disseccamento rapido dellolivo. LEfsa ha sottolineato, per嘆, che non vi sono prove
che gli alberi in questione, ancorch辿 si rivelasse un miglioramento del loro stato
fitosanitario fossero affette da Xylella.
Pertanto, secondo lAutorit per la sicurezza alimentare europea: non vi 竪 inoltre
alcuna evidenza pubblicata in letteratura scientifica che il trattamento della
malattia fungina riduca linsediamento, la diffusione e le conseguenze della Xylella,
bench辿 una corretta gestione del campo sia generalmente benefica per la salute
delle piante. LEfsa 竪 giunta anche alla conclusione che 竪 improbabile che
leradicazione di Xylella fastidiosa, cio竪 la sua totale eliminazione da una zona
focolaio, abbia successo nelle zone in cui lorganismo nocivo 竪 ampiamente
insediato, a causa della estesa gamma di piante ospiti e delle varie specie di insetti
vettori. Xylella fastidiosa 竪 peraltro insediata su decine di migliaia di ettari della
provincia di Lecce (Puglia).
Tuttavia, il ricorso a un insieme di misure di contenimento, quali:
1) impedire il movimento di piante infette o di insetti vettori infetti;
2) eliminare le piante infette (ovvero dove 竪 accertata la presenza di Xylella
fastidiosa);
3) controllare gli insetti vettori ed effettuare una corretta gestione della vegetazione
circostante
potrebbe aiutare a prevenire o rallentare la diffusione dellorganismo nocivo dalla
provincia di Lecce alle zone limitrofe o ad altri territori dellUnione europea.
Fonte: ilfattoalimentare.it e Teatro Naturale.
Expo, le iniziative del Ministero della Salute
Promosso il sistema Italiano dei controlli ufficiali, e in vista di Expo: questo il biglietto
da visita delle aziende agroalimentari italiane presentato dal Ministero della Salute:
che nel 2013 ha registrato pi湛 di 520mila controlli ufficiali da parte di servizi veterinari
e servizi ispettivi delle Asl in aziende, punti vendita e ristorazione, pi湛 di 110mila
analisi di laboratorio per aspetti chimici e batteriologici. I controlli alle frontiere da
parte degli uffici periferici del Ministero (fisici e documentali) hanno riguardato
oltre 189 mila partite di alimenti di origine vegetale o animale. I Carabinieri dei Nas
nel 2014 hanno effettuato pi湛 di 38 mila ispezioni.
Dagli altri paesi UE sono arrivate oltre 1 milione e 700mila partite, di cui circa 660mila
prodotti della pesca, 500mila prodotti carnei e 440mila lattiero-caseari- e ben il 50%
dei controlli 竪 stato di laboratorio e non solo quindi documentale.
Tuttavia i controlli sugli alimenti alle frontiere riguardano solo il 3% degli alimenti,
con le misure della Commissione europea che per fortuna tengono in
considerazione la probabilit dei rischi per aumentare o diminuire la frequenza,
almeno per gli alimenti di origine non animale. Ma ancora tanto va migliorato, rileva
Coldiretti- anche perch辿 i flussi commerciali dovuti alla globalizzazione hanno
determinato una perdita della food security- e in parte anche della food safety, ora
demandata ad altri attori economici fuori dalle frontiere UE, con legislazioni
sicuramente pi湛 permissive e standard/controlli spesso inferiori.
Il Ministero su Expo
Ma il Ministero lancia anche la nuova campagna sulla corretta nutrizione"Mangia
sano. Investi in salute" e il suo spot, che verr proiettato anche sugli schermi del viale
principale dell'Esposizione, oltre al sito tematico "SalutExpo2015" e la partecipazione
del Ministero con i propri esperti e materiali multimediali ai vari eventi.
La forza del nostro sistema di sicurezza, che molti Paesi stanno adottando, 竪 quella
di esser strutturato secondo un modello one health  con una visione 竪 unitaria, di
una salute che passa per quella degli animali e arriva alluomo. Essa 竪 pianificata e
controllata, dai campi alla tavola, ed 竪 attuata sulla base delle direttive e dei
regolamenti dellUnione Europa.
Ma 竪 anche vero ricorda il Ministero della Salute- che la responsabilit della
sicurezza e della qualit di ci嘆 che mangiamo 竪 in capo a centinaia di migliaia di
aziende che devono adottare e rispettare le regole e le procedure, ed effettuare
autocontrolli per evitare errori e incidenti. E anche degli stessi cittadini, reponsabili
nel loro ambiente domestico e delle scelte alimentari che devono essere
consapevoli e cominciare dalla lettura dell'etichetta.
Fonte:sicurezzalimentare.it
Calorie sugli alcolici? Il Parlamento UE dice di s狸
Il voto sulla "EU Alcohol Strategy", entro il Comitato per l'Ambiente, Salute Pubblica e
Sicurezza Alimentare, ha mostrato i deputati UE tendenzialmente favorevoli (63
contro 1) a indicare le calorie anche sugli alcolici. Ora, il prossimo passaggio sar un
voto in plenaria da parte del Parlamento europeo. Se il regolamento 1169/2011
lasciava aperti spazi in tal senso, il dibattito si 竪 orientato a voler considerare tale
indicazione, in ragione di una presenza di "calorie occulte" in bevande alcoliche. In
un momento in cui l'obesit ed il sovrappeso creano costi crescenti, i deputati
hanno ravvisato quindi la utilit di tale indicazione "dissuasiva", che potrebbe tra
l'altro- assolvere ad un altro compito fondamentale (e forse anche pi湛 importante):
quello di limitare l'assunzione di alcolici in eccesso. Ora, la proposta- se avvallata
dalla plenaria- potr chiedere alla Commissione di sviluppare una legislazione in tal
senso entro il 2016. Ma non 竪 tutto. Nella proposta vi sono anche suggerimenti o
avvertimenti dissuasivi circa il consumo di alcol quando si guida e -per le donne-
quando si 竪 incinta.
Un bicchiere di vino fornisce tante calorie quante una fettina di torta: un dato
spesso poco considerato dai consumatori.
La Commissione dovr produrre cos狸 presto una relazione da sottoporre poi al
Consiglio e al Parlamento europeo.
Fonte: ilfattoalimentare.it
avvertimenti dissuasivi circa il consumo di alcol quando si guida e -per le donne-
quando si 竪 incinta.
Un bicchiere di vino fornisce tante calorie quante una fettina di torta: un dato
spesso poco considerato dai consumatori.
La Commissione dovr produrre cos狸 presto una relazione da sottoporre poi al
Consiglio e al Parlamento europeo.
Fonte: ilfattoalimentare.it

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  • 1. News 16/SA/2015 Luned狸,27 Aprile 2015 Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi Carne separata meccanicamente con salmonella e frammenti di vetro in pomodori secchi italiani. Ritirati dal mercato europeo 68 prodotti Nella settimana n属16 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 68 (8 quelle inviate dal Ministero della salute italiano). Lelenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende un caso per Salmonella typhimurium in carne di pollo separata meccanicamente, congelata dalla Germania. Purtroppo non siamo riusciti ad avere altre informazioni su questo ritiro e il Ministero non ha voluto fornire particolari. Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: Listeria monocytogenes in salmone affumicato dalla Polonia; irradiazione non autorizzata su acciughe essiccate dalla Thailandia. Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, lItalia segnala: aflatossine in pistacchi sgusciati dallAfghanistan, via Turchia; irradiazione non autorizzata su estratto di erbe provenienti dalla Cina; cadmio in calamari congelati europei (Loligo vulgaris) dallIran; residui di pesticida (malathion) in fagioli di Madagascar; aflatossine in pistacchi dallIran; fiaschetta di metallo dalla Cina inadatto come materiale a contatto con alimenti. Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, la Gran Bretagna segnala unallerta per la rottura di bottiglie di vino di vetro dellazienda Ottoventi; la Svezia lancia unallerta per frammenti di vetro in pomodori secchi con aceto balsamico in vaso di vetro; la Germania denuncia
  • 2. residui di pesticida (lambdacialotrin) in lattuga; lAustria segnala Salmonella Nyborg in torta di soia destinata a mangime.(Articolo di Valeria Nardi) Fonte: ilfattoalimentare.it LAgenzia francese per la sicurezza alimentare raccomanda prudenza nel consumo di insetti. In Africa, Asia e America Latina, il consumo di insetti fa parte della dieta alimentare di circa due miliardi di persone. La Fao si 竪 pronunciata a favore del loro allevamento su larga scala, per far fronte alle preoccupazioni sullapprovvigionamento alimentare e sullapporto proteico. In Europa pare esserci un interesse crescente verso questa pratica, con progetti industriali e di ricerca, nonostante la regolamentazione europea in materia, quella sui Novel Food, lasci aperti molti interrogativi e sia in fase di cambiamento. Di fronte a questo contesto, lAgenzia francese per la sicurezza alimentare (Anses) ha fatto un inventario delle conoscenze scientifiche sui pericoli legati al consumo di insetti e sui potenziali rischi che richiedono ulteriori ricerche, al fine di poter stabilire norme che li riducano. I rischi possono essere chimici (veleni, farmaci veterinari utilizzati nellallevamento e pesticidi o inquinanti organici presenti nellalimentazione degli insetti), biologici (parassiti, virus, batteri) e soprattutto allergenici, simili a quelli di crostacei e molluschi, che suggeriscono cautela da parte dei consumatori che hanno una predisposizione alle allergie. Nellattuale quadro dincertezza e di mancanza di dati, lAnses raccomanda di definire a livello comunitario le liste degli insetti che possono essere consumati o no e a quale stadio del loro sviluppo, di valutare la questione del benessere di queste specie di invertebrati, di stabilire regole per lallevamento e la produzione di insetti, nonch辿 dei loro prodotti, in modo da garantire il controllo dei rischi per la salute. Quello dellAnses 竪 il secondo parere di unagenzia europea per la sicurezza alimentare sul problema del consumo degli insetti, dopo quello dellagenzia belga, riferito a una lista di dieci specie, il cui consumo alimentare 竪 tollerato in Belgio. Anche lOlanda consente la commercializzazione di alcune specie a uso alimentare. Il Lussemburgo, invece, ha deciso di vietarli, dando uninterpretazione restrittiva del regolamento europeo del 1997 sui nuovi alimenti. Su richiesta della Commissione Ue, entro luglio 竪 atteso il parere dellAutorit europea per la sicurezza alimentare (Efsa) sui potenziali rischi microbiologici, chimici e ambientali della produzione e del consumo degli insetti. Nel corso del 2015 竪 previsto anche un nuovo regolamento europeo in materia. (Articolo di Benianimo Bonardi) Fonte:ilfattoalimentare.it
  • 3. Xylella fastidiosa degli ulivi: secondo Efsa i funghi da soli non possono causare il disseccamento della pianta. Servono pi湛 studi un articolato rapporto quello dellEfsa in risposta ai quesiti della Commissione europea. In un primo quesito la Commissione ha chiesto se potrebbero essere alcuni finghi patogeni come Pleurostomophora richardsiae, Phaeoacremonium aleophilum e Neofusicoccum parvum, al pari di Xylella fastidiosa, a causare la sindrome del disseccamento rapido dellolivo. La risposta dellEfsa 竪 chiara: non esiste al momento alcuna evidenza scientifica che comprovi lindicazione che alcuni funghi, piuttosto che il batterio Xylella fastidiosa, siano la causa primaria della sindrome del disseccamento rapido degli ulivi osservata in Puglia, nel sud dellItalia. questo lesito principale di unanalisi condotta dallEfsa sulla scorta di nuovi studi e di altre informazioni trasmesse allAutorit. E inoltre gli studi esaminati dallEfsa rilevano che i funghi tracheomicotici sono spesso associati allavvizzimento dellolivo e potrebbero essere coinvolti nella sindrome del disseccamento rapido dellulivo. La ricerca, tuttavia, non stabilisce n辿 dimostra che tali funghi siano la causa primaria del declino degli ulivi. Nella sua valutazione dei rischi da X. fastidiosa pubblicata a gennaio 2015 lEfsa ha affermato che gli olivi malati erano generalmente colpiti da un insieme di organismi nocivi comprendenti X. fastidiosa, diverse specie fungine appartenenti ai generi Phaeoacremonium e Phaemoniella nonch辿 Zeuzera pyrina (falena leopardo). I nuovi studi, assieme ad altre evidenze disponibili, suffragano tale affermazione. In particolare lEfsa ha tenuto di conto degli studi di Antonia Carlucci dellUniversit di Foggia che ha descritto la presenza di numerosi funghi tracheomicotici in Puglia con sintomatologie simili a quelle del disseccamento rapido. Allo stesso modo lEfsa ha valutato gli studi storici scientifici di Salvatore Frisullo, sempre dellUniversit di Foggia, che afferma come una sintomatologia simile a quella del disseccamento rapido fu riscontrata in Puglia anche nel 1800. Allora denominata Brusca, per brevit e intensit dellattacco e dei danni sulla pianta, 竪 causata dal fungo Stictis panizzei. Non c竪, in questi studi, per嘆, la prova che Xylella fastidiosa non sia la causa del disseccamento rapido degli olivi. In realt, come fa capire lEfsa, non c竪 neanche la prova contraria, visto che in base a prove di inoculo di Xylella fastidiosa su piantine giovani in California, queste non manifestavano la sintomatologia del disseccamento rapido. Si trattava, per嘆, di un ceppo diverso, il Multiplex, rispetto alla subspecie Pauca rilevata nel Salento. Pi湛 volte, nel suo rapporto, lEfsa evidenzia la necessit di nuove prove e di nuovi studi. Ad esempio riguardo allazione combinata tra funghi tracheomicotici e Xylella fastidiosa. LEfsa ha poi valutato i video e le indicazioni giunte dal Salento su cure, basate su buone pratiche agronomiche, di piante che manifestavano i sintomi del disseccamento rapido dellolivo. LEfsa ha sottolineato, per嘆, che non vi sono prove
  • 4. che gli alberi in questione, ancorch辿 si rivelasse un miglioramento del loro stato fitosanitario fossero affette da Xylella. Pertanto, secondo lAutorit per la sicurezza alimentare europea: non vi 竪 inoltre alcuna evidenza pubblicata in letteratura scientifica che il trattamento della malattia fungina riduca linsediamento, la diffusione e le conseguenze della Xylella, bench辿 una corretta gestione del campo sia generalmente benefica per la salute delle piante. LEfsa 竪 giunta anche alla conclusione che 竪 improbabile che leradicazione di Xylella fastidiosa, cio竪 la sua totale eliminazione da una zona focolaio, abbia successo nelle zone in cui lorganismo nocivo 竪 ampiamente insediato, a causa della estesa gamma di piante ospiti e delle varie specie di insetti vettori. Xylella fastidiosa 竪 peraltro insediata su decine di migliaia di ettari della provincia di Lecce (Puglia). Tuttavia, il ricorso a un insieme di misure di contenimento, quali: 1) impedire il movimento di piante infette o di insetti vettori infetti; 2) eliminare le piante infette (ovvero dove 竪 accertata la presenza di Xylella fastidiosa); 3) controllare gli insetti vettori ed effettuare una corretta gestione della vegetazione circostante potrebbe aiutare a prevenire o rallentare la diffusione dellorganismo nocivo dalla provincia di Lecce alle zone limitrofe o ad altri territori dellUnione europea. Fonte: ilfattoalimentare.it e Teatro Naturale. Expo, le iniziative del Ministero della Salute Promosso il sistema Italiano dei controlli ufficiali, e in vista di Expo: questo il biglietto da visita delle aziende agroalimentari italiane presentato dal Ministero della Salute: che nel 2013 ha registrato pi湛 di 520mila controlli ufficiali da parte di servizi veterinari e servizi ispettivi delle Asl in aziende, punti vendita e ristorazione, pi湛 di 110mila analisi di laboratorio per aspetti chimici e batteriologici. I controlli alle frontiere da parte degli uffici periferici del Ministero (fisici e documentali) hanno riguardato oltre 189 mila partite di alimenti di origine vegetale o animale. I Carabinieri dei Nas nel 2014 hanno effettuato pi湛 di 38 mila ispezioni. Dagli altri paesi UE sono arrivate oltre 1 milione e 700mila partite, di cui circa 660mila prodotti della pesca, 500mila prodotti carnei e 440mila lattiero-caseari- e ben il 50% dei controlli 竪 stato di laboratorio e non solo quindi documentale. Tuttavia i controlli sugli alimenti alle frontiere riguardano solo il 3% degli alimenti, con le misure della Commissione europea che per fortuna tengono in
  • 5. considerazione la probabilit dei rischi per aumentare o diminuire la frequenza, almeno per gli alimenti di origine non animale. Ma ancora tanto va migliorato, rileva Coldiretti- anche perch辿 i flussi commerciali dovuti alla globalizzazione hanno determinato una perdita della food security- e in parte anche della food safety, ora demandata ad altri attori economici fuori dalle frontiere UE, con legislazioni sicuramente pi湛 permissive e standard/controlli spesso inferiori. Il Ministero su Expo Ma il Ministero lancia anche la nuova campagna sulla corretta nutrizione"Mangia sano. Investi in salute" e il suo spot, che verr proiettato anche sugli schermi del viale principale dell'Esposizione, oltre al sito tematico "SalutExpo2015" e la partecipazione del Ministero con i propri esperti e materiali multimediali ai vari eventi. La forza del nostro sistema di sicurezza, che molti Paesi stanno adottando, 竪 quella di esser strutturato secondo un modello one health con una visione 竪 unitaria, di una salute che passa per quella degli animali e arriva alluomo. Essa 竪 pianificata e controllata, dai campi alla tavola, ed 竪 attuata sulla base delle direttive e dei regolamenti dellUnione Europa. Ma 竪 anche vero ricorda il Ministero della Salute- che la responsabilit della sicurezza e della qualit di ci嘆 che mangiamo 竪 in capo a centinaia di migliaia di aziende che devono adottare e rispettare le regole e le procedure, ed effettuare autocontrolli per evitare errori e incidenti. E anche degli stessi cittadini, reponsabili nel loro ambiente domestico e delle scelte alimentari che devono essere consapevoli e cominciare dalla lettura dell'etichetta. Fonte:sicurezzalimentare.it Calorie sugli alcolici? Il Parlamento UE dice di s狸 Il voto sulla "EU Alcohol Strategy", entro il Comitato per l'Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare, ha mostrato i deputati UE tendenzialmente favorevoli (63 contro 1) a indicare le calorie anche sugli alcolici. Ora, il prossimo passaggio sar un voto in plenaria da parte del Parlamento europeo. Se il regolamento 1169/2011 lasciava aperti spazi in tal senso, il dibattito si 竪 orientato a voler considerare tale indicazione, in ragione di una presenza di "calorie occulte" in bevande alcoliche. In un momento in cui l'obesit ed il sovrappeso creano costi crescenti, i deputati hanno ravvisato quindi la utilit di tale indicazione "dissuasiva", che potrebbe tra l'altro- assolvere ad un altro compito fondamentale (e forse anche pi湛 importante): quello di limitare l'assunzione di alcolici in eccesso. Ora, la proposta- se avvallata dalla plenaria- potr chiedere alla Commissione di sviluppare una legislazione in tal senso entro il 2016. Ma non 竪 tutto. Nella proposta vi sono anche suggerimenti o
  • 6. avvertimenti dissuasivi circa il consumo di alcol quando si guida e -per le donne- quando si 竪 incinta. Un bicchiere di vino fornisce tante calorie quante una fettina di torta: un dato spesso poco considerato dai consumatori. La Commissione dovr produrre cos狸 presto una relazione da sottoporre poi al Consiglio e al Parlamento europeo. Fonte: ilfattoalimentare.it
  • 7. avvertimenti dissuasivi circa il consumo di alcol quando si guida e -per le donne- quando si 竪 incinta. Un bicchiere di vino fornisce tante calorie quante una fettina di torta: un dato spesso poco considerato dai consumatori. La Commissione dovr produrre cos狸 presto una relazione da sottoporre poi al Consiglio e al Parlamento europeo. Fonte: ilfattoalimentare.it